A GUARDARE ALLE COLLINE  04MARZO2024

























































Di cosa parliamo in questa pagina.






























BERGAMASCHI POVERI

FINALMENTE DISTRUGGONO DEL TUTTO L'ISOLOTTO!
Ponte san Pietro è un comune che ha sempre vissuto parassitariamente succhiando abbondanti risorse dall'Isola approfittando della presenza di importanti uffici pubblici – giudice conciliatore, agenzia delle entrate, inam-inps- e della Legler ma anche della Caproni (ieri) e poi dell'insediamento produttivo sull'ex aeroporto  e della vicinanza del Linificio Canapificio delle Ghiaie di Bonate Sopra. Caproni, Legler e Linificio erano tre industrie belliche e quindi hanno vissuto un periodo d'oro a partire dall'Unità d'Italia fino al 1945. Vi si aggiunga un altro ventennio d'oro collegato alle apparizioni mariane delle Ghiaie di Bonate che videro l'afflusso in zona di milioni di pellegrini.
Non per nulla il mercato settimanale di Ponte era un punto di riferimento che spaziava per una ventina di km attorno mentre adesso è decaduto e quello di Calusco l'ha nettamente surclassato con quasi 150 banchi.
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FRATELLI D'ITALIA PASSA AL CONTRATTACCO DI VIVERE CURNO
La sottosegretaria alla Presidenza di Regione Lombardia con delega allo Sport e Giovani della Regione Lombardia, al secolo la “sorellina d'Italia”  Lara Magoni, ha deciso di regalare  alla Dinamo Popieluszko -associazione sportiva dilettantistica dell'Oratorio di Curno- la discreta sommetta di 50.000 euro ovviamente per fini istituzionali e quindi non per fornicare.
La Parrocchia di Curno da molti decenni -dall'avven- to di don Carrara- è stata in mano a parroci che hanno dilapidato la ricchezza immobiliare (pure la parrocchia vendette dei terreni per fare il centro commerciale) per mantenersi ed edificare monumenti sempre andati in rovina e poi demoliti (vedi cinema 2000) per fare soldi e mantenersi senza troppo lavorare. Oggi come oggi se non ci fosse il Comune a finanziare ogni sorta di ideuzza che esce dall'oratorio, la parrocchia oltre a tenere chiuse le due inutili MAXI chiese perché non ha i soldi per accendere le luci e il riscaldamento, dovrebbe chiudere  -come si dice- bottega.
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IL PAESE BELLO DA VIVERE SFALCIA E NON SFALCIA L'ERBA
Chi non ricorda le “grida” delle sindache Serra e Gamba contro quei “stra-maledetti” cittadini che non ranzavano l'erba ai piedi dei marciapiedi fuori casa loro minacciando multe milionarie?. Tutto per gaudagnare i consensi elettori delle loro amiche madamine che si pungevano coll'erba. Il paese bello da vivere ha due regolamenti che spiegano benissimo come sia stato sempre governato dai dei bottegai bianchi rossi e neri in combutta coi preti (non certo i migliori della diocesi).
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ILTARLO ASIATICO? COLPA DEI MURATORI.
Passato il quasi temporalone di fine inverno “arrivano i nostri”. Non è il 10 luglio 1943 quando i soldati americano sbarcarono in Sicilia ma parliamo dei tecnici spe­cializzati di Ersaf, l'Ente re­gionale per i servizi all'agri­coltura e alle foreste, che giovedì 29 febbraio anno domine 2024 hanno dato il via alla rimo­zione delle piante intaccate dal tarlo e a quelle a rischio «infezione». Dalle parti del Centro Le Fontane c'erano cinque tecnici che controllavano ed un operaio appeso sull'albero da abbattere. Praticamente una scena da umarelli.
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO












































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!























GLI ISRAELIANI FANNO OLTRE 32.000 MORTI PAESTINESI