A GUARDARE ALLE COLLINE 16 OTTOBRE 2023

























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















INGRANDITELA

IO STO CON I PALESTINESI
Chi è il vero nemico di Israele e Palestina
Chi ha a cuore la causa Palestinese dovrebbe prendersela con Hamas. Chi ha a cuore Israele dovrebbe chiedere le dimissioni di Netanyahu. E invece, questa guerra atroce, finirà ancora una volta per rafforzare entrambi. E l’idea che la propria sopravvivenza passi per forza dalla distruzione dell’altro.Nell’assurdità di una guerra, quella tra Israele e chi governa la striscia di Gaza, che, in pochi giorni, ha superato ogni soglia di crudeltà e orrore, c’è qualcosa che suona ulteriormente assurdo. Che a provocarla, a scatenarla e a portarla avanti oltre ogni grado di atrocità immaginabile sono due forze politiche che agli occhi dei rispettivi popoli dovrebbero essere messe alla sbarra per gli enormi danni che stanno arrecando loro. E che invece, proprio grazie alla guerra – forse solo grazie alla guerra – stanno riuscendo a consolidare consenso e potere all’interno dei rispettivi territori.Parliamo, ovviamente, di Hamas a Gaza e del governo guidato da Bibi Netanyahu in Israele, entrambi responsabili della sofferenza dei loro popoli, prima che del popolo cui si contrappongono. Lo è Hamas, che con un attacco tanto inumano quanto suicida, ha prestato il fianco a una rappresaglia israeliana che si annuncia – e che comunque già è – altrettanto efferata e crudele nei confronti dei civili. Lo è, allo stesso modo, Netanyahu, che da un lato ha soffiato sul fuoco della rabbia palestinese, mentre dall’altro ha allentato inspiegabilmente le maglie dell’intelligence e del presidio dei confini, permettendo ad Hamas di penetrare come il burro le difese israeliane.Detta in altre parole: chi ha a cuore la causa palestinese, oggi, dovrebbe scendere in piazza contro Hamas e i suoi leader, che al caldo delle loro abitazioni in Qatar, di quella causa e della sopravvivenza del loro popolo sono oggi il primo nemico. E come con loro, dovrebbero prendersela con cui come l’Iran usa la causa palestinese come incidente alla bisogna per destabilizzare il quadro geopolitico mediorientale e globale.
Francesco Cancellato

MANCA ANCORA UNA STORIA POLITICA DEL VAJONT
La “storia politica” della tragedia del Vajont la cultura e la politica italiane non hanno ancora avuto il coraggio di scriverla. Ci tentiamo con questo bigino. Il Vajont non fu soltanto – come nella tradizione politica culturale del dopoguerra- il classico episodio di un padrone affamato di soldi che annegò oltre duemila persone per arricchirsi. Fu anche quello. Non fu nemmeno una questione di corruzione (anche se sicuramente le bustarelle correvano anche allora) ma la scuola italiana aveva formato la classe politica e intellettuale italiana con la riforma Gentile non vedeva il ruolo della grande impresa, industria e delle classi subalterne  nella crescita e nel destino di un Paese. Poi nello specifico ci fu il ruolo del conte Volpi di Misurata. Fondatore della SADE nel 1905 creatore del porto industriale di Marghera ed anche … della mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (1932).
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VARIANTE PGT TIRONI: L'ASSESSORE OSSEREVA MA POI VOTA
La maggioranza in Consiglio Comunale ha approvato definitivamente la variante di piano sulle aree agricole Tironi situate tra la LOSMA e via Curnasco. E' interessante leggere come un assessore faccia delle osservazioni ad una variante adottata dalla sua stessa maggioranza ma la parte più interessante è questa: “la via Fermi, evidentemente la spina dorsale del parco commerciale nonché la più congestionata con tutti gli effetti negativi connessi, andrebbe interrata (-6 m) previa la formazione di n. 3 rampe di raccordo alla viabilità; in discesa a est della rotatorie con via Carlinga, in salita a ovest della rotatoria con via Lega Lombarda, la terza trasversale con doppio senso di marcia in corrispondenza di Toys/Buongiorno antinfortunistica per garantire l'accesso a tutte le attività sul fronte retrostante previa completamento di brevi tratti (Losma compresa)”.
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO












































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!