A GUARDARE ALLE COLLINE 31 LUGLIO 2023

























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















TALE LA NONNA
TALE IL NIPOTE

TETTI VERDI PER TUTTI ENTRO IL 2030
Nei giorni in cui l'Italia per metà finiva travolta da chicchi di grandine da oltre mezzo chilo e l'altra metà andava a fuoco la maggioranza Saccogna ri-approva altra cementificazione commerciale ed in aggiunta decide di compromettere altra campagna -almeno oltre un ettaro- per creare una mega rotonda. Nessuna meraviglia con una maggioranza e una minoranza che senza battere ciglio hanno abbattuto l'unico boschetto che rimaneva in paese da mezzo secolo per fare posto ai campi di padel su uno spazio pubblico ma di godimento di un privato.
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GENIALATE DEGLI AMMINISTRATORI
il paese bello da vivere sarà il primo comune al mondo col centro storico pavimentato di plastica anziché di pietra
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SOLDI IN BANCA E UN PAESE CHE VA IN PEZZI
Utilizzeremo parte delle risorse dell'avanzo vin­colato che abbiamo ancora a disposizione, mentre dei cir­ca 850 mila euro che ab­biamo di avanzo libero, de­rivanti dallo scorso esercizio di amministrazione, ne uti­lizzeremo circa 500 mila», annuncia il sindaco Andrea Saccogna. Siccome il 2022 è stato anno elettorale (del sindaco) la dichiarazione è la certificazione del fancazzismo della giunta Saccogna. Basta un esempio. L'appalto della nuova pompa di calore per il municipio l'hanno fatto a cavallo di ferragosto 2022 e la pompa è stata istallata a giugno 2023. Dopo un anno. Forse non è ancora funzionante.
Basta fare un giro per via IV Novembre per trovare un paesaggio napoletano: sporco, lercio, cadente, sbrindellato. Oltre allo brutto (eufemismo) del Comune si aggiunge quello della Parrocchia che ha ormai un accampamento stabile che si prolunga nel prato fino all'ex scuola elementare.
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TUTTI GLI ALBERI PIANTATI DAL COMUNE (50 ANNI OR SONO ) SONO A RISCHIO CROLLO
Basta percorrere il paese per vedere decine di alberi più o meno vecchi di mezzo secolo piantati negli anni '60-'70 (sono in genere cedri deodara e pini marittimi) i quali sono cresciuti a dismisura senza mai essere governati. Hanno approfittato del buon terreno che ancora c'era quando il paese cominciava a cementificarsi e soprattutto hanno approfittato della roggia Curna che attraversa il paese per godere prima di una abbondante irrigazione e poi – siccome la roggia è diventata una fognatura- anche di una buona dose di concimazione. Prendete come esempi quelli a ridosso della casetta dell'acqua di via Marconi e la doppia fila in via IV Novembre. Tutto il parco cementificato di via Marconi è a rischio.  Poi ci sono i tigli ma quelli sono meno pericolosi.
Tutte le alberature di medio grande taglia pubbliche e private sono a rischio crollo in caso di uno stravento perché contrariamente al raccontato – lo sviluppo esterno è pari allo sviluppo delle radici sotto terra- in realtà questi alberi hanno pochissime radici e quindi non appena una forte ventilazione li colpisce li atterrà come fuscelli. Neanche come bastoni ficcati nel terreno.
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO












































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!
































BOCCIATE TRE LENEE FERROVIARIE PER MI-BG