A GUARDARE ALLE COLLINE 09 GIUGNO 2023

























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















DI NUOVO LA GUERRA
ALLA PORTA DI CASA

LA  DIGA SUL DNPER DISTRUTTA
Nella guerra per l’invasione russa della Crimea prima e dell’Ucraina dopo e adessoi media hanno sempre dato poco rilievo ad un’opera strategica per l’esistenza e la prosperità della Crimea: il canale che collega il fiume Dnper dalla città ucraina di  Kachovka – il Nort Crimean Canal o NCC- arriva fino all’estremo orientale della Crimea alla città di Kerc. Città dove -da est- arriva anche il ponte costruito pochi anni or sono per unire la Russia alla Crimea.
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LE DONNE ALZINO LE MANI
Non sopporto più i telegiornali che dedicano otto minuti (della mezz’ora) come prima notizia all'ennesimo grappolo di femminicidi. Diventano il megafono del fai da te maschilista quando un classico maschio italiano, che -mai dimenticarlo- è anche un classico “impostore cattolico” può trovare la soluzione al casino che ha messo in piedi da solo e non riesce più a controllare.
Eravamo ancora bimbini in seconda e terza media quando le classi erano rigorosamente spartite tra “maschi” e “femmine” quando la professoressa Rolla -italiano latino storia- ogni tanto si lasciava sfuggire questa affermazione: “non sottovalutatevi mai, se qualcuno non vi vuole state sicuri che c'è qualcun altro cui andate bene o benissimo”. Affermazione criptica per noi maschietti notoriamente rimbambiti (anche) in tema di sessualità quando le nostre compagne erano già alle prese con le mestruazioni.
Un uomo che ammazza la donna con cui ha condiviso parte del suo tempo e i rispettivi corpi è uno che si considera fallito quando la donna decide di lasciarlo. Se lei mi lascia vuol dire che per lei io sono uno scartino. Non sono così convinto che quello pensi che quella donna sia una sua esclusiva. L'abbandono indica il suo non essere più all'altezza. Inaccettabile per uno che ha il pene.
Di scartini tra i maschi ce ne sono molti e parecchi durano per molto tempo.
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CONSIGLIO COMUNALE: CHE ENTUSIASMO PER LA CER!
Con l'entusiasmo di un vitello mandato al macello -voto all'unanimità- il consiglio comunale ha deliberato l'avvio della costituzione di una CER (comunità energetiche rinnovabili) indigena. L'ass. Pelliccioli ha ripetuto l'ennesimo bigino sull'argomento  senza dare nessuna notizia aggiuntiva. Questi nuovi soggetti giuridici sono associazioni non commerciali senza fini di lucro, con partecipazione aperta, volontaria di una pluralità di consumatori e produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili, collegati a una stessa cabina primaria e che, decidendo di condividere uno o più impianti di produzione (fino a 1 MW), maturano il diritto di produrre, consumare, immagazzinare e cedere l'energia elettrica rinnovabile prodotta ricevendo incentivi statali.
I membri di una Comunità possono essere attivi (ossia dotati di generatori rinnovabili) o passivi (ossia semplicemente consumatori).
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LE VEDOVE E I VEDOVI DI FABIO E LUCIA
Fazio e Annunziata se ne vanno dalla RAI. Visto che tutti hanno dato-detto il proprio parere in merito a questa dipartita mi permetto di dire la mia. Con una premessa. Dopo le ore 21 in casa mia non c'è acceso nessuno schermo e dalle sette (di sera) alle sette (di mattino) il cellulare è silenziato. In diretta ascolto e vedo la RAI solo con metà circa dei TG di RAI3: a mezzogiorno ed alle 19. Solo un quarto d'ora circa. Tra l'altro un aspetto che mi fa arrabbiare è che il televisore 75 pollici di qled (regalo dei nipoti: sai nonno, ci vedi poco…) consumano assieme al sistema di amplificazione audio quasi un kw all'ora. Per fortuna che c'è rai-replay e quindi lungo la giornata posso ascoltare e vedere quel poco che mi interessa su un altro media assai meno ciuccia corrente.
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AUTISMO: UN APPALTO DA ANNULLARE
Gli abitanti del paese bello da vivere ricordano i numerosi studi economici scientifici commissionati dalla sindaca Gamba con la mano della dirigente dei servizi sociali per verificare quanto poteva mungere al futuro gestore del CVI2 (due o tre studi) e del CVI1 ( un paio?) tutti finiti nel cestino della carta da recupero visto che nessuno operatore col cervello in testa– erano anche i tempi del covid-  li aveva ritenuti attendibili. Tanto è vero che alla fine hanno rabberciato alla meglio quello del CVI1 dandolo via sostanzialmente -per via dei rimborsi- gratuitamente ed assegnando il CVI2 alla solita cooperativa ristrutturando malissimo il tutto con camionate di euro a debito pubblico nazionale per ristrutturare quei due ruderi che erano ormai diventati i CVI.
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO












































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!























il canale di Crimea quando venne bloccato




LONGARONE



PONTE SULLO STRETTO


la diga distrutta sul fiume Dnper