NUMERO 268 -PAGINA 2 -LA RIQUALIFICAZIONE DEL PARCO COMMERCIALE A CURNO


























































































La 1.a Variante al PGT di Curno,scritta in digitale, assomma
280 Mb circa di documen ti. La Bibbia sta in cento cinquanta volte di meno.
Non è dell'INTERA prima Variante che vogliamo parlare (ce ne sarà tempo nelle prossime settimane) ma del piano TS1, vale a dire lo spazio commerciale compreso tra le parallele di via Curnasco (ad est) e la via Dalmine (o provinciale  per la Valle Brembana dall'uscita A4 a Dalmine) (ad ovest); il parallelo del Cisalfa-UCI Cinemas (a nord) e l'Asse Interubano (a sud). E per favore non mettetevi a puntualizzare gli angolini non compresi.

Complessivamente lo schema proposto da questo progetto riguarda un'area leggermente differente da quella del perimetro originario, cioè pari a mq. 533.298 contro i 533.808 mq dell'area di PGT.
In essa si prevede uno sviluppo di SLP pari a mq 195.360, di cui mq 50.471 di nuova SLP, dunque con un incremento complessi vo del 34,83 %, superiore al 25% indicato dal Documento di Piano. Tale valore si è raggiunto sia per con­temperare l'equilibrio formale com plessivo dell'insediamento che per bilanciare cor rettamente le opere di urbanizzazione necessarie con gli attivi possibili.
La superficie coperta complessiva risulta pari a mq 147.818, complessivamente pari al 27,71% della superficie del comparto, quindi inferiore al limite massimo previsto dal Documento di Piano.
L'ammissibilità dell'incrcmcnto di SLP superiore a quanto previsto dal Docu­mento di Piano è subordinata al positivo esito della procedura di VAS del pre­sente Masterplan ed al suo recepimento entro una variante di adeguamento del Documento di Piano.

La superficie del territorio comunale è di 462 ettari a fronte dei 53,3 ettari occupati da questo polo commerciale (ma non del tutto).

La modifica dalla situazione attuale all'attuazione piena della variante avverrà attraverso ben 13 piani attuativi di iniziativa privata che accompagneranno la creazione delle nuove infrastrutture pedonali stradali e reti (dal costo preventivato all'ingrosso sui 18 milioni).
Non è privo di significato il fatto che questa struttura commerciale di  esclusivo interesse provinciale sia interlacciata col sistema stradale sovra comunale in due soli punti che però servono anche i residenti e le attività nel territorio comunale. Una sorta di nodo scorsoio alla gola del paese.
La situazione attuale. L'uso prevalente dei fabbricati esistenti per complessivi 108.634 mq di SLP è quello commerciale (pari al 79% della SLP), seguito dalladestinazione artigianale (24.070 mq di SLP pari al 17,5%) e dalla destinazione terziaria direzionale (5.108 mq pari al 3,5%).



La quantità giornaliera di utenti è superiore a quella di una cittadina di medie dimensioni (es. Treviglio), e certo risulta preponderante rispetto al dato ipotiz­zabile per il nucleo urbano di Curno.
Il numero di addetti corrisponde a quello di una grande fabbrica (all'incirca lo stesso numero della Dalmine S.p.A. in un'area grande un terzo) senza che, tut­tavia, vi siano iniziative coordinate di valorizzazione di queste presenze (in cui è rilevante la presenza femminile).
I consumi energetici complessivi, stimati in 1O milioni di kwh di energia elettrica e un milione di me annui di gas, sono coerenti

Mettiamo fronte a fronte la presentazione del progetto di ristrutturazione (il Masterplan...) dell'area commerciale di via Fermi-Europa a Curno col progetto Chorus Life sugli spazi ex OTE di Bergamo, presentato quasi contemporaneamente al  masterplan curnese.
Il progetto Chorus Life di Bosatelli coinvolge un'area di 7 ettari privati (e 8 pubblici) nella zona tra Borgo S.Caterina e Borgo Palazzo lungo la via Serassi. Il Masterplan interessa un'area di 53 ettari. 9 volte di più.
Basta una ricerca in rete per trovare tutti i particolari del Chorus Life mentre per il Masterplan basta scaricare i file all'indirizzo internet  sulla presente pagina.
La  modestia dell'idea contenuta nel masterplan si legge immediatamente e proprio questa modestia accompagnata da uno spreco di aree incredibili, fa subito comprendere il suo destino: un fallimento.
Purtroppo per gli operatori che sono i creatori del masterplan e per gli assessori Conti (urbanistica) e Cavagna (attività  produttive) della giunta Serra. Oltre che i duemila  lavoratori nel compendio. In buona sostanza  il masterplan é una


Gewiss, Siemens e Microsoft insieme per la nuova arena sportiva di Bergamo.
Comune e Provincia di Bergamo, T.E.B. e Grupedil hanno sottoscritto il documento che porterà nei prossimi mesi all'accordo di programma per la riqualificazione dell'area ex OTE e alla realizzazione di Chorus Life, un nuovo concept di città.

A poco più di un mese dalla presentazione del progetto di riqualificazione dell'area ex Ote, Comune di Bergamo, Provincia, Teb e Grupedil hanno sottoscritto mercoledì 21 dicembre, a Palazzo Frizzoni, il protocollo che porterà alla nascita di Chorus Life un nuovo modello sociale dove le tre genera
zioni potranno vivere insieme in un luogo sicuro, senza barriere architettoniche e nel totale rispetto dell'ambiente.

L'intesa, che nelle scorse settimane ha
ricevuto l'approvazione del Consiglio
Comunale, è stata siglata dal Primo
Cittadino di Bergamo, Giorgio Gori, dal
presidente della Provincia, Matteo Rossi,
dal presidente di Teb, Filippo Simonetti,



La realizzazione sarà molto impegnativa ma abbiamo già definito la squadra di professionisti che avrà il compito di dare vita, nel minor tempo possibile, ad un'opera che offrirà alla cittadinanza la più alta espressione della funzionalità e della sicurezza, nel rispetto delle risorse ambientali”.

“La riqualificazione dell'area ex Ote – commenta il Sindaco Giorgio Gori – è una grande occasione per tutta la città di Bergamo. Il progetto sviluppato da GrupEdil non ha solo l'obiettivo di riqualificare un'area dismessa di grande estensione – 70 mila metri quadrati, la terza per dimensioni della città – ma punta anche a fissare un modello di integrazione di residenza, servizi e spazi pubblici che rinnova profondamente i canoni dell'urbanistica degli ultimi anni, fondandolo sulla forte commistione delle funzioni, sulla sostenibilità ambientale e sul forte apporto di tecnologie digitali. Lo fa con mezzi privati, quindi con grande coraggio. Considero una grande fortuna aver incrociato la forte imprenditorialità, la lungimiranza e la visione di Domenico Bosatelli”.

"Un'area importante di Bergamo verrà modificata in modo sostanziale – dichiara il Presidente della Provincia, Matteo Rossi -. Le ricadute sulla qualità della vita per chi ci abita e per chi vi accede saranno tangibili. Questo progetto di riqualificazione urbana, che implica interventi strategici sulla mobilità dolce con lo sviluppo del trasporto pubblico, della Tramvia, delle connessioni pedonali, prevede tra l'altro la realizzazione del nuovo Palazzetto dello sport, una struttura polivalente ad uso pubblico in grado di rispondere alle esigenze della città e dell'intera provincia. Rinasce dunque un pezzo di città e con essa una nuova relazione di cittadinanza che vedrà coinvolta la Provincia nel vaglio della variante al PGT del Comune di Bergamo”.

Tramvia e valorizzazione urbana sono due parti dello stesso progetto – evidenzia Filippo Simonetti, Presidente Teb -. Questo importante intervento immobiliare, realizzato da un privato in un momento economico generale particolarmente difficile, acquisisce maggiore valore anche grazie alla vicinanza con la linea tramviaria, che costeggia l'aerea e la serve con le due fermate di San Fermo e Bianzana. A Bergamo, come in tutta Europa, la tramvia è un partner necessario delle principali opere di rigenerazione territoriale connettendo le persone ai servizi, generando valore economico, urbanistico e sociale. Anche in questo progetto di riqualificazione, la tramvia si conferma come un servizio strategico per il futuro dei cittadini bergamaschi”.
Alla sigla dell'intesa seguirà l'avvio, entro fine gennaio 2017, dell'Accordo di Programma con la Regione Lombardia che dovrà autorizzare le licenze commerciali e le delibere ambientali necessarie alla realizzazione degli interventi, che prevederanno anche il riassetto della viabilità locale e del trasporto tramviario verso le Valli.

(Bergamonews on line)

















































































































































































































































e dal Cavalier del Lavoro Domenico Bosatelli, presidente di Grupedil nonché ideatore, promotore e finanziatore dell'importante intervento di riqualificazione.
Il progetto Chorus Life prevede un investimento di oltre 100 milioni che sarà interamente sostenuto da Grupedil e porterà anche alla nascita dellanuova arena cittadina da 6.500 posti e alla bonifica dei 70.000 metri quadrati dell'area occupata dalla ex Ote, la fabbrica dismessa da ormai vent'anni in prossimità del Rondò delle Valli. Uno spazio urbano restituito agli abitanti di Bergamo in cui potranno convivere eventi culturali, sportivi, spettacoli,












































































































































































































































































con la dimensione dell'insediamento, e appaiono in linea con i consumi di aree urbane di pari dimensione.
E' possibile stimare la quantità complessiva di rifiuti urbani prodotti nell'area come vicina alle 10.000 tonnellate annue. Si tratta di un valore quasi pari a ca il 2% di quanto prodotto nell'intera provincia di Bergamo e corrispondente dun­que ad una popolazione di ca 20.000 abitanti.
Pur non essendo noto il dato complessivo di fatturato delle attività insistenti, sulla base dei dati parziali disponibili



































































































































































































































































































Pur non essendo noto il dato complessivo di fatturato delle attività esistenti, sulla base dei dati parziali disponibili e proponendo un dato complessivo lordo di ca 2/3.000 € al mq di SLP, si ottiene una proiezione di fatturato complessivo dell'area pari a ca 300 milioni di €.

(Materiale estratto dalla Relazione illustrativa del master plan)

operazione del tutto fuori logica e fuorimercato rispetto a quello che sta realizzando la concorrenza. L'idea che appiccicando  un po' di metri cubi sui fabbricati verso via Fermi, magari con l'arlecchinata del "ciascuno fai da te" lascia esterrefatti anche perché, contrariamente a quanto dichiarato in assemblea sia dal progettista che dal Conti, quello che sarà il percorso pedonale tra il centro commerciale a nord e il commerciale a sud, non corrisponde alla realtà perchè é allo stesso livello della strada a due sensi di marcia che é la via Fermi.Le persone per passare dal centro commerciale a nord dovranno attraversare la via Fermi sulle strisce pedonali per approdare (SE SALVANO LA PELLE...) ad un percorso pedonale orlato di molte tribuline stile case Fanfani anni '50. Non dubitiamo che gli operatori coinvolti siano convinti della bontà della soluzione come non dubitiamo che due politici ne siano altrettanto convinti. Fossi in loro rifletterei se sono in grado di affrontare certi  problemi. Noi invece siamo convinti che si tratti di un errore madornale per la modestia e l'insignificanza del tutto. In buona sostanza una giunta c.d. "arancione" regala a degli operatori un mucchio di metri cubi che la concorrenza -una "banalità" come il Chorus Life...- manco li vedranno mai più negli anni a venire.





















attività commerciali, residenze e ricettività insieme a spazi verdi e a tutti i servizi di base, supportati dalla rete tramviaria locale.
“Con la sigla del protocollo d'intesa  – afferma Domenico Bosatelli – si conclude un percorso di interscambio sulla validità del progetto Chorus Life. Il confronto ha portato ad una reciproca soddisfazione delle aspettative, con l'amministrazione comunale che ha sottoscritto l'intesa grazie ad un consenso collegiale condiviso. Le finalità del progetto sono state infatti apprezzate e recepite globalmente soprattutto in relazione a tre aspetti fondamentali: Chorus Life sarà innanzitutto un modello di ricerca applicata finalizzata allo sviluppo dell'impiantistica globale digitalizzata, grazie al contributo di Gewiss in collaborazione con Siemens e Microsoft. In secondo luogo, il progetto dà corpo ad un'idea di residenzialità dall'alto valore sociale perchè favorisce l'aggregazione e la convivenza delle tre generazioni, elevando al massimo livello la qualità della vita. Infine, il consenso ricevuto anche dalla cittadinanza ci offre un forte segnale di incoraggiamento alla realizzazione del progetto la cui validità è stata confermata anche dall'interesse che altre città italiane ed internazionali hanno manifestato per le opportunità economiche, sociali ed occupazionali che ne derivano.














































































































































































































































































































































































































































































































































































































































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