NUMERO 260 - PAGINA 4 - I MURETTI DELLE MURA E TRENORD


































































































Domenica 27 novembre L’Eco di Bergamo on line ha riportato il testo (con nessuna firma)   qui di fianco (nel nostro mancano le immagine e relative didascalie).
L’intervento del Comune di Bergamo merita una risposta perché non siamo proprio degli sprovveduti cui far bere il biberon della mamma.
Non è vero che questo tratto di muretto  fossero in pericolo di crollare o costituissero un pericolo per i passanti. La spesa quindi è del tutto utile quanto inutile.
Non ha nessuna utilità  e non è neppure  corretto sotto il profilo storico inserire nei muretti dei tondini di ferro  infilati nel sottostante muro che è altrettanto «sfatto» com’erano i sovrastanti muretti.
Diciamo che prima i muretti erano dei  «sandwich» di pietre piane con malta interposta mentre adesso i muretti sono dei «cassonetti» con le pietre sull’esterno, orizzontali e verticali e i tondini verticali all’interno. Che ci paiono del tutto differenti da prima.
I vecchi muretti come  le murature di una volta erano fatti con pietrame posato «di piatto» uno sopra l’altro. In questo rifacimento sono stati inserite invece molte pietre «piatte» in verticale per velocizzare la posa



Ecco l'articolo de L'Eco di Bergamo. Polemica su i parapetti delle mura
Comune: «Ecco come stanno le cose»

Il Comune di Bergamo interviene nella polemica sorta a seguito dell’intervento in corso di realizzazione su alcuni parapetti delle mura venete e lo fa con un ampio reportage pubblicato su internet. Critiche erano state mosse anche da Vittorio Sgarbi.
Non si placa la polemica sull’intervento in corso di realizzazione sui parapetti di alcuni tratti delle mura venete. Sull’argomento interviene il comune con un dettagliato reportage pubblicato su internet anche con diverse foto. La conclusione? «Nessun danno è stato arrecato al monumento e nessun pregiudizio è stato recato al bene culturale».
Vi riportiamo di seguito quello che sostiene il Comune di Bergamo.
«Chiariamo innanzitutto che l’intervento non riguarda le antiche murature, ma i soli parapetti, che come spiegato dal Sovraintendente, l’architetto Giuseppe Napoleone nell’intervista a BergamoTv, sono già stati oggetto di rifacimenti e restauri, non sempre realizzati a regola d’arte». Le Mura veneziane sono state costruite senza parapetti , che invece vennero costruiti diversi secoli dopo ad opera del Comune: è uno dei motivi per cui i parapetti sono di competenza comunale, 



Si legge sul Bugiardino che
«In due settimane 7 mila senza biglietto»
Sui treni in 137 hanno fatto resistenza".


«Sono poco meno di 7.000 le persone trovate senza biglietto sulle tratte Milano-Bergamo e Bergamo-Treviglio da martedì 15 a domenica 27 novembre». Lo fa sapere l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, commentando i dati dopo due settimane di sperimentazione del progetto «Tratta sicura».
Dal 15 novembre e fino al prossimo 15 dicembre, infatti, il 75 per cento dei 104 treni quotidiani della Milano-Bergamo e Bergamo-Treviglio saranno presidiati da 20 guardie giurate armate che vanno ad affiancarsi alle squadre anti evasione di Trenord e agli uomini delle Polfer.
«Da lunedì 21 - spiega Sorte - sono state trovate 2.834 persone senza biglietto. Di queste 1.178 hanno regolarizzato la propria posizione e hanno quindi proseguito il proprio viaggio; 1.656 sono state invece fatte scendere.



Questa iniziativa è contenuta in un protocollo sottoscritto con il Comune Di Milano, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Locale, Amministrazione Penitenziaria, Rappresentanti delle Associazioni di Trasporto Pubblico Regionale e Locale della Lombardia, Anav Lombardia Asstra Lombardia, Trenord Srl e Navigazione Lago d'iseo Srl.
«In concreto, dunque, gli interessati, dopo essersi presentati al personale di bordo, si impegnano a fornire assistenza in caso di necessità di accertamento di identità o per interventi di ripristino dell'ordine pubblico» ha continuato Sorte.

IL COMMENTO
L’assessorre Sorte non ci dice quanti siano stati TUTTI viaggiatori nello stesso periodo e come siano stati contati (sic!) perché se il 4%  fa il portoghese (ma su 2834 o 1656?) e137 si sono fatti affliggere la multa... tanto non la pagheranno mai e quindi... quel 4% non pare così eclatante rispetto
il










































































































































































































































































































































































































































































alla stabilità del disservizio.
Perché la polemica di Sorte nasconde che questi treni sono del tutto insoddisfacenti sia rispetto al costo di chi paga regolarmente sia rispetto a uno standard europeo.
Come nella sanità sono inflitti ai cittadini extracosti  notevoli per garantire un servizio che non è merito della Regione MA della qualità professionale e della abnegazione degli addetti, nel settore trasporti regionali
si vuole trasferire

















































































oppure per ignoranza di come si fanno i lavori oppure per mancanza di  adeguiate indicazioni.
Le antiche lastre di copertura (quelle in pietra serena) non avevano il bordo arrotondato come quelle attuali. Neppure la scanalatura superiore nelle vecchie  corrisponde in quelle attuali.
Non era necessario sostituire tutte le vecchie lastre di copertura dei muretti. Gran parte di loro, anche se un poco ammaccate o ammalorate, potevano benissimo restare in sede.
La rimozione delle vecchie lastre, anche di quelle poco ammalorate, è stata eseguita alla carlona contribuendo a maggiore danneggiamento.
Prima ancora che fosse scritta e pubblicata la dichiarazione del Comune è stata platealmente smentita. Questa la frase: « un cantiere lasciato volutamente aperto per dare possibilità alle persone di vedere come le pietre rimosse fossero tutte mantenute in vista della ricostruzione dei parapetti». Ed infatti a polemica scoppiata il cantiere - sotto Santa Grata- è stato tutto infagottato di teli proprio per impedire la vista ai passanti...

Confermiamo quanto abbiamo sempre scritto. Sono lavori fatti di fretta e pressapoco, con scarsa cultura delle antiche costruzioni e scarsa cura da parte di chi doveva dare le disposizione di lavoro.
Ci pare che il Comune di Bergamo gestione Gori vada avanti piuttosto spannometricamente rispetto ai problemi, mirando più a fare molote cose, molto in fretta poiuttosto che a farle ANCHE bene.
Esattamente com’è successo per i muretti dio voglia che non succeda col progetto della Montelungo o delle Piazze da 600mila euro perché  altrimenti i Bergamaschi si armeranno davvero di forconi.
Tra gli «ismi» di Italia Nostra» e il «pressapoco» di Gori non riuscite a trovare una via di mezzo «ragionevole»?























































Il tasso di evasione è quindi pari al 4 per cento, un numero ancora alto che penalizza in modo particolare tutti coloro che pagano regolarmente il biglietto".
Un altro dato non indifferente è quello relativo a coloro che hanno fatto resistenza, sono stati fatti scendere e hanno dovuto pagare una multa di 250 euro. «Sono stati 76 la prima settimana - continua l'assessore - e 61 la seconda».
«Questi numeri confermano che il progetto “Tratta sicura” è quanto mai importante e necessario. Anche sabato e domenica si sono verificati a Treviglio episodi di violenza assolutamente intollerabili che, per fortuna, non hanno avuto conseguenze gravi proprio grazie alla presenza delle guardie armate sui treni e nelle stazioni. Ringrazio in modo particolare la Polfer per l'apporto che sta dando alle guardie armate e alla squadre anti evasione di Trenord. Insieme stanno facendo davvero un grande lavoro» ha detto Sorte.
Nell'occasione l'assessore Sorte ha anche ricordato che la Giunta ha approvato una delibera da 6,1 milioni di euro che consente la libera circolazione degli appartenenti ai corpi delle Forze dell'ordine sui mezzi del Tpl lombardo con la finalità di garantire l'incremento dellatutela del bene della sicurezza personale e patrimoniale dei viaggiatori e del personale di bordo.





























sull’utenza un problema di costi e disservizio stabile mascherandolo con un problema di evasione. Che è l’esatto opposto del primo.
Bella poi la trovata:la Giunta ha approvato una delibera da 6,1 milioni di euro che consente la libera circolazione degli appartenenti ai corpi delle Forze dell'ordine sui mezzi del Tpl lombardo con la finalità di garantire l'incremento della tutela del bene della sicurezza personale e patrimoniale dei viaggiatori e del personale di bordo.» Cioè la Regione (cioè tutti i Lombardi...) paga il viaggio a dei lavoratori per compensare del lavoro che fanno sui... treni. Mai sentito che l’operaio della Fiat debba pagare il biglietto d’ingresso nello stabilimento Fiat dove lavora. Con la Lega, invece si.
Poi smettiamola di menare il can per l’aia: bisogna creare le condizioni per cui chi non ha il biglietto non possa nemmeno accedere in stazione. Non «beccarlo» dopo e farlo scendere.




































































































mentre proprietario di buona parte della cerchia muraria è il Demanio.
Testimonianza di come fossero le Mura originariamente esiste tutt’ora: sono, infatti, visibili senza parapetti al baluardo della Fara, di proprietà oggi privata.
I parapetti allo stato attuale si presentano, anche a osservatori poco attenti, davvero eterogenei. (...)
La modalità di lavoro è del tutto simile a quella in atto in questo momento tra il baluardo di San Giacomo e la piattaforma di Santa Grata, laddove il Comune sta intervenendo per mettere in sicurezza uno dei tratti più danneggiati e a rischio delle Mura di Bergamo.
Si tratta di un intervento previsto e che è stato presentato a corredo del dossier di candidatura UNESCO delle Mura di Bergamo. Il tratto oggetto dei lavori di rifacimento si presentava infatti in condizioni davvero delicate, tanto che, una volta tolte le pietre più grandi di copertura, è emersa quanta sabbia ormai si trovasse al centro dei muretti. Inutile dire quindi quanto potesse essere più alto il rischio di cedimento.
Molti hanno sollevato eccezioni rispetto alla modalità di demolizione dei muri, in un cantiere lasciato volutamente aperto per dare possibilità alle persone di vedere come le pietre rimosse fossero tutte mantenute in vista della ricostruzione dei parapetti. Sono state quindi riutilizzate in toto, ad eccezione di quelle eccessivamente danneggiate e di quelle più grandi di copertura che vengono sostituite da pietre nuove. Le pietre più grandi rimosse e che risultano ancora “sane” verranno tutte riutilizzate: vengono portate al magazzino comunale e saranno reinserite nelle Mura in occasioni di interventi puntuali di sostituzione di altre pietre danneggiate o in cattive condizioni.
Vengono posate pietre nuove: si tratta delle stessa pietra, ovvero pietra di Sarnico, con identica lavorazione, usata in tutti i recenti cantieri di sistemazione della cinta delle Mura di Bergamo, anche nel cantiere della Soprintendenza del 2011. Una volta posate, le pietre subiranno il processo di “velatura” ovvero saranno “invecchiate” in modo da armonizzarsi al resto delle coperture delle Mura. La Soprintendenza ha visitato più volte il cantiere in corso in questo momento. Ha optato per applicare dei correttivi: viene tolta malta in eccesso in alcuni punti, in altri ne viene messa dell’altra, viene rimossa qualche pietra posta in maniera “incongrua”. La differenza tra il muro sistemato dal Comune e quello sistemato dalla Soprintendenza nel 2011, a fine intervento, sarà minima.