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LA LETTERA A CORRADO AUGIAS
Gentile Augias, lo scrittore Tom Wolfe creò il termine radical chic
negli anni Sessanta descrivendo una cena a casa del direttore
d'orchestra Leonard Bernstein dove il gotha della borghesia colta
newyorkese si mescolava alle Pantere Nere. Quel termine è ancora oggi
nel linguaggio comune; il radical chic, l'uomo colto e agiato che cerca
il contatto con gli altri. Non è raro vedere cattedratici e dame della
buona società protestare per come sono trattati i migranti che
combattono per un pezzo di pane o un alloggio con neri, musulmani e
rifugiati politici. È facile bere un cocktail con le Pantere Nere se
vivi in un attico di Manhattan, è facile dire accogliamo tutti se abiti
ai Parioli. Quando sei costretto a svegliarti alle sei per lavorare in
fabbrica o in un call center, le ragioni del nigeriano sbarcato da un
gommone hanno un impatto meno forte. Molti sono stufi dei paladini di
cause lontane mentre in Italia ci sono pensionati che rovistano nella
spazzatura. La guerra tra poveri è tremenda, ognuno cerca di tutelare
il poco che ha e vede lo straniero, migrante o delinquente, come una
minaccia. Questa élite di sinistra è troppo lontana, arroccata in
castelli dove si celebrano cene fastose, si parla di teatro, di satira,
ma s'ignora che gran parte del Paese vive combattendo con fatture,
tasse, perdita di potere dello stipendio.
Roberto Schioppa .
LA RISPOSTA DI AUGIAS
Questa lettera è uno sfogo, un colpo di frusta che uno stato di
profondo disagio e alcune amare riflessioni dettate dalle difficoltà
del presente possono aiutare a comprendere. Al di là del disagio si
tratta comunque di accuse giustificate?
O almeno
comprensibili? In parte sì, e nel numero degli accusati includo
ovviamente me stesso per aver scritto e parlato di temi scomodi
da una posizione che può essere ritenuta di privilegio; per averlo
fatto senza rischi in un paese libero, quasi sempre al riparo di una
testata prestigiosa come quella di Repubblica.
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Non
credo di avere mai bevuto un coktail ne con le Pantere Nere e neppure
con qualche «CEO» di multinazionali italiane o straniere. La
frequentazioni «più alte» che ho avuto sono state in incontri casuali
in luoghi pubblici: conferenze.
Detto questo fossi stato in Augias la lettera di
Roberto Schioppa (RS) l’avrei buttata nel cestino.
Perché è un concentrato di castronerie e falsità, propria di uno
che crede (o credeva) o vuole (o voleva) appartenere a una casta e
quindi guarda in alto per vedere e copiare i propri modelli o beniamini.
L’idea che RS ha della società è talmente riduttiva banale scontata che fa ribrezzo la sua ignoranza.
Per quel che vedo io il Paese ha una visione molto più ricca di
sfumature e le due categorie che lui individua -i cattedratici e le
dame contrapposti ai pensionati che cercano cibo nella spazzatura o gli
operai che si svegliano alle sei per andare in fabbrica- non è affatto
la realtà totale del paese. Sono semmai alcuni particolari molto
ristretti della realtà. Veri ma numericamente del tutto insignificanti.
Ci sono sempre stati e ci saranno sempre: anche in Svezia e Danimarca.
La società si costruisce da sola multietnica. Per caso, per guerra, per fame, per amore. E' sempre stato così.
Anche RS se vivesse in un paese senza lavoro, con una guerra in corso
fuggirebbe altrove. E non per motivi ideologici ma per puro istinto
animale: sopravvivere e proteggere la propria prole.
Mia nipote è andata negli USA per Overseas-Erasmus e poi si è trasferita
in Canada per lavoro ed ha sposato un nero - u’ nigher!- e adesso hanno
una bimba mezzosangue. Nel 1965, avevo 18 anni, in Sicilia a
Licata oltre la metà degli addetti alla pesca di quel porto erano
tunisini. Neri. Nigher!.
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ALGIDo
Ah, il Gatto Padano…
Quel gran fijo… [matris ignotae].
Ti dice una cosa in faccia e già ti sta accoltellando nella schiena.
Venire in commissione sarà stato anche faticoso (la sera, le partite
che non si possono vedere, ecc. ecc.) ma utile a capire le cose.
C'era un uomo [che gli somigliava parecchio, ricordo, di temperamento
ora melanconico (dovuto a bile nera, o atrabile, secondo la teoria
degli umori), ora collerico (dovuto alla prevalenza della bile gialla
nella definizione della costituzione temperamentale, il
quale] su certi appezzamenti di terreno di Via L……….bo appariva
ragionare con praticità assai diversa rispetto alle demolizioni da lui
previste su edifici o zone da ripulire (stile Unione Sovietica, per intenderci).
Una sera ci volle il Sindaco [per metterlo in riga] e dirgli che per decenza era meglio che tacesse sulle aree in questione.
Che soggetto, se non ci fosse (forse) occorrerebbe inventarlo.
[Fra parentesi quadre e in corsivo si leggono alcune mie interpolazioni intese a facilitare la lettura del testo. N.d.Ar.]
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compensare certe volumetrie con altre, quindi –nell'ambito della
normale concorrenza tra i vari operatori- chiunque poteva e può vendere
i propri diritti edificatori ad altri operatori.
Evidente che i vari portatori di interessi personali (p.e. il
segretario del PD ha una lottizzazione in società col segretario di FI)
preferiscono gestire da soli i propri diritti edificatori anziché
doverli acquistare o venderli da/a terzi.
Così come accade che un'impresa industriale acquisti un'altra impresa,
magari anche chiudendola, lo stesso in un mercato immobiliare che
non sia cristallizzato dovrebbe accadere con regolarità e senza
scandalo.
Poi è ovvio che chiunque preferisce vedersi regalati dal PGT
300mila mc sul comparto TS1 piuttosto che doverli reperire sul mercato
dei volumi abbandonati.
Ovvio che la filosofia urbanistica che dc-psi-pci-lega e cdx hanno
gestito in questi 70 anni NON prevede la “libera concorren za” specie
in questo campo.
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L'ultimo
saggio di Federico Rampini – appena uscito da Mondadori – s'intitola Il
tradimento; tra i protagonisti di questa fase storica meritevoli
d'essere così accusati, l'autore include anche i traditori appartenenti
alle élite per esempio «quando hanno difeso a oltranza ogni forma
d'immigrazione senza vedere l'enorme minaccia che stava maturando
dentro il mondo islamico... quando hanno reso omaggio, sempre e
ovunque, alla società multietnica senza voler ammettere che questo
termine, in sé, è vuoto» perché dopo aver cantato la bellezza e la
“modernità” di una società multietnica bisognerebbe anche saper
indicare da quali valori condivisi una tale comunità dovrebbe essere
regolata. Di questo pochi hanno detto e a stento. Fin qui il signor
Schioppa ha dunque ragione. Dove a mio parere la oltrepassa è nel tono
caricaturale che informa la sua accusa, quelli «arroccati in castelli
dove si consumano cene fastose» personalmente non li ho mai incontrati,
li ho visti qualche volta al cinema o ritratti in certe vignette. Se i
radical chic sono distaccati dalla realtà, lo è anche questa loro
rappresentazione di fantasia. Non credo che sia giusto costruirsi un
bersaglio di comodo per poterlo colpire con più comodità.
(Nella foto: distribuzione del pane al campo Khazer alla periferia di Mosul. Fotografia di Sergey Ponomarex del NYT.)
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Se
nel 2016 hanno attraversato il Mediterraneo da sud a nord trecentomila
nigher una o mille ragioni ci saranno pure e sono (anche) le stesse per
cui ciascuno di noi con 300 € prende un aereo e sbarca per dieci giorni
al sole di SharmelSheik o come si scrive. Oppure usa un iphone le cui
batterie sono fatte del litio scavato da bambini di pochi anni
nelle miniere del Congo.
Bambini che sicuramente stanno peggio del povero che cerca e trova gli scarti del nostro ricco cibo nella nostra monnezza.
Questo va bene mentre se chi ci procura questo lusso o benessere si
ribella allo sfruttamento e bussa alla nostra porta, allora giù botte.
‘neghel chel le! Annegalo quello li.
RS fa finta di non sapere -o non ha nemmeno gli studi e l’intelligenza
per capire- che quei 300 mila che sono approdati in Ue stanno
praticando una lotta di liberazione che inesorabilmente finisce con una
integrazione difficoltosa lunga centenaria forse millenaria.
Basta pensare ai neri negli USA oppure agli algerini in Francia.
Poi va detto che quando qualsiasi famiglia si allarga,
diventa dapprima più povera e poi raccoglie la sua forza per
diventare più grande. Le grandi scoperte per l’avanzamento del
benessere salute lavoro vengono da grandi e numerose società
multietniche e non dal Vaticano o dal Liechtenstein. Nemmeno da
un’Austria o da un’Ungheria.
Grazie a dio così come è finita la guerra fredda e con essa la
divisione del mondo in tre parti, oggi il mondo si sta vieppiù
mescolando.
Meglio imparare a stare e gestire una società multietnica che risolvere i problemi con una guerra.
Ma forse fino a questo ragionamento RS non ci arriva.
Lui al massimo vede il proprio ombelico.
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In effetti di figli di puttana ce ne sono tanti nelle italiche latrine.
Il
custode delLa Latrina di Nusquamia e la sua spalla (nella serie: dimmi
cosa devo raccontare che te lo scrivo …) Algido (che poi è ancora lui) ormai
ridottisi a mosche appiccicate a un vetro, hanno postato questa.
La calunnia di entrambi merita risposta. Questa volta non si bega
furbescamente sugli aggettivi invocando l'accademia della crusca.
La
stampa, alta o bassa che sia, fa il cane da guardia della politica. Il
cane da guardia azzanna i malviventi e i figli di puttana: non ci fa pastette assieme.
L’idea che Algido+Piga ha della stampa è quella di un minculpop. Un
megafono per il potere. Chi è amico di un politico è un cojone perché
di un politico non bisogna mai fidarsi.
La giunta Serra viene eletta il 7 maggio 2012.
Con delibera di giunta del 22 novembre 2012 vengono nominate le
due commissioni consultive (tecnica e politica) per studiare i criteri
di variazione del PGT.
Il PGT di Curno è stato approvato dal consiglio comunale il 09 gennaio 2013.
Dal
08 giugno 2008 il sottoscritto ha venduto le sue proprietà a Curno.
Quindi non esiste alcun interesse e nessun conflitto di interessi per
nessuna proprietà immobiliare in questo comune.
Tutte le proposte che ho avanzato in commissione in ordine al PGT sono
state sintetizzate in documenti spediti a tutti i componenti la
commissione politica e quindi sono pubblici.
Questa storia delle “demolizioni da lui previste su edifici o zone da ripulire (stile Unione Sovietica, per intenderci)”
dimostra soltanto una scarsa conoscenza della legge da parte di chi la
predica. Anche prima dell'introduzione dei PGT era possibile trasferire
volumetrie da un lotto ad un altro o
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La
crisi economica e la sovrabbondanza di offerta edificatoria presente
nel nostro territorio (cui hanno contribuito parecchio i numerosi piani
integrati approvati dalla giunta Gandolfi) unitamente alla persistenza
di edificazioni ormai vetuste ed obsolete rende disponibile o mette a
disposizione volumetrie senza mercato che potrebbero benissimo essere
dislocate in altri comparti per migliorarne l'offerta liberando in
questo modo le vecchie aree occupate. Ma questi sono concetti un po'
troppo avanzati per palazzinari paesani di villone, villette a schiera
e capannoni sismici.
“Una sera ci volle il Sindaco [per metterlo in riga] e dirgli che per decenza era meglio che tacesse sulle aree in questione”. Non
c'è stato nessun intervento della sindaco Serra a zittire il
sottoscritto in merito. Anche perché di urbanistica conosce solo
per sentito dire e non conosce nulla della storia di Curno.
Mi pare che la combriccola che fa capo alLa Latrina abbia pochi
argomenti, oltre la calunnia, per dire qualcosa di positivo. Ne è
esemplare dimostrazione proprio la comunicazione che il Gandolfi ha
letto in consiglio comunale il 03 novembre 2016 prima di svignarsela
anziché partecipare a quella che è la più importante seduta
consigliare dell'anno. Per la quale si è fatto appunto eleggere dai
cittadini. Mi pare che non abbiate compreso la differenza tra un
volantino e un consiglio comunale.
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