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Curno, uomo privo di vita in appartamento in fiamme: palazzina evacuata
di Fabio Viganò - 28 settembre 2016
Lo hanno trovato privo di vita in casa, dopo l’incendio divampato nel suo appartamento al civico 4 di via Lazio a Curno.
La vittima è un pensionato di 72 anni. Il cadavere dell’uomo è stato
rinvenuto sul letto della propria abitazione: accanto alla pistola che
ha utilizzato per togliersi la vita una tanica di benzina. Le fiamme
sarebbero state provocate da un atto volontario, un gesto estremo forse
in seguito a uno sfratto.
L’allarme è scattato intorno alle 18.30 di mercoledì 28 settembre,
quando le fiamme provenienti dall’appartamento sono state notate da
alcune persone che, impaurite per il fumo che ne usciva, hanno chiamato
i soccorsi. Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco che, dopo circa
due ore di intervento, sono riusciti a domare le fiamme.
La palazzina, che ospita circa 7-8 famiglie, è stata completamente
evacuata al fine di favorire la buona riuscita delle operazioni
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Curno, anziana cade dal balcone senza parapetto: è grave
di Redazione - 18 settembre 2016 -
Attimi di panico all’alba di domenica 18 settembre a Curno, quando una donna di 78 anni è rimasta gravemente ferita
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La
giunta Serra ha recentemente presentato il Bilancio Sociale 2014
del Comune. Leggendolo attentamente -tranne un particolare
finanziamento- si trova una distribuzione a pioggia fittissima di
piccole somme un po’ a tutti. Insomma un tirare avanti premiando
(quasi) tutti quelli che arrivano a bussare all’ufficio a pianoterra
sinistra del municipio.
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dovrebbe avere diritto ad una pensione dignitosa, a prescindere dalla sua storia lavorativa e contributiva. (..)».
La «storytelling» oppure in italiano la narrazione della giunta «Serra
su Curno: paese bello da vivere» fa acqua ogni volta che si posi
l’attenzione sul particolare. Che inevitabilmente sfugge alla giunta
mentre vengono spese tabelle e tabelle a dimostrare la loro buona
volontà.
Indubbia: ma come si vede non basta.
Distribuire soldi a pioggia non basta. Creare dei bei fascicoli a propria futura gloria (elettorale) non basta.
Perché ci poi si dimentica di visitare almeno un paio di volte l’anno i
grandi anziani del paese per vedere come stanno e che problemi hanno.
Non ci arrivano nemmeno -la giunta Serra- a dubitare che «forse» certi
grandi (e piccoli) anziani non hanno nemmeno più il coraggio, la forza,
la parola di levare una domamda di aiuto e quindi occorre andare a
trovarli, sedersi accanto a loro, parlarci, e caricarseli sulle spalle
e riportarli nell’ovile del convivio civile.
Il buon pastore insomma.
Perché poi in pieno centro paese una nonna di quasi ott’anni cionfa giù
da un balcone privo di ringhiera da oltre trent’anni e nessuno ha
mai visto che. Perché un nonno di oltre sett’anni si uccide una sera di
settembre dopo l’annuncio dello sfratto da un maxi appartamento di 120
mq. dove viveva solo. Un paese come Curno non sarebbe stato in
grado di trovare un minialloggio per una persona? Siamo seri.
Perché poi quando passi per esempio in via C.Battisti devi
scansarti in quanto ci sono cavalletti che evitano che qualche tetto di
case abbandonate ti crollino in testa. Case abbandonate da nonni soli
chissa dove ricoverati e come.
Ecco: il Bilancio Sociale del comune non basta.
Manca l’attenzione all’»uomo».
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cadendo dal balcone della sua abitazione in via De Amicis.
Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di un incidente
domestico. L’anziana, poco dopo le 4, sarebbe uscita sul balcone
dell’abitazione, senza parapetto, cadendo al suolo dopo un volo di
circa tre metri. Immediato l’allarme da parte dei familiari, che hanno
chiamato il 118: sul posto oltre ai Carabinieri di Curno, anche
l’automedica e l’ambulanza.
L’anziana è stata trasferita intorno alle 5 all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo riportando diverse fratture.
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La
girandola dei numeri dimentica però la realtà perché dimentica il
«banale» insegnamento della parabola del buon pastore (Lc. 15,4-7):
«Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le
novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la
ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa,
chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho
trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia
in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che
non hanno bisogno di conversione».
Stamattina un quotidiano ha scritto «che degli oltre quattro milioni e
mezzo di poveri assoluti nel nostro paese poco più di cinquecentomila
sono anziani, oltre due milioni sono o minori, o giovani fino ai 34
anni, gli altri adulti tra i 34 e i 64 anni (spesso genitori di minori
e giovani). A tutti costoro, quattro milioni di persone, lo Stato
dedica molte meno risorse e con criteri così stringenti da risultare
escludenti, oltre che un po' umilianti. Sono assolutamente d'accordo
che chi è anziano
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