|
|
I
Bergamaschi adesso sanno come sarà la nuova Piazza Carrara. In pochi
mesi è stato fatto il concorso ed abbiamo il vincitore. Il progetto è
una sistemazione minimale della zona che si presenta da anni come
uno dei tanti luoghi snaturati della città male manutenzionata da anni
di pressapochismo se non incuria.
E' una piazza mal sagomata da pregressi interessi e incultura
–pregressi di molti secoli privati e pubblici- per di più
attraversata nella parte medio-bassa da una (intoccabile e inutile)
roggia interrata. Inoltre s'è trasformata nella via più breve per
uscire da Città Alta e dirigersi verso le due valli bergamasche e
quindi, guai a chiuderla del tuttoal traffico privato.
|
|
|
|
be
nemmeno la pena di spendere adesso quella cifra per un risultato così
modesto rispetto al contesto: la Carrara e la Gamec che non sono
proprio due botteghe di ferrivecchi.
Anche l'obbligo di conservare i grandi alberi presenti (11 tigli e un
ippocastano) nella piazza sghemba ha valore nell'ambito di un
intervento così modesto ma ne segna ulteriormente il limite.
I problemi di quella piazza si possono così riassumere:
Il traffico e i parcheggi.
Due edifici con un fronte troppo squilibrati architettonica mente (la Carrara e la Gamec)
La piantumazione e il dislivel
lo pendenza che creano una separazione e diminuzione di valore della Gamec.
|
|
|
|
La nostra idea.
Chiudere completamente al traffico via san Tomaso.
Abolire la roggia esistente.
Creare
una piazza piana (una piattaforma) a quota 265,00mt (che è quella
dell'in gresso della Carrara. Ci possono stare anche due livelli:
quello inferiore come garage dei residenti con ingresso da via
sanTomaso bassa.
Sotto
la piattaforma creare un ampio volume di collegamento tra la Carrara e
la Gamec. Qualcosa del genere era previsto per il nuovo ingresso alla
Carrara che non s'è fatto per questioni economiche.
Creare
davanti alla Gamec un volume di cristallo (mostre private temporanee)
che si apre verso la Carrara in modo di riprodurre come sfida il
frontale mediano della Carrara e nascondere in parte l'attuale orrenda
facciata della Gamec senza demolirla.
In
questo modo si crea un legame fisico su due livelli –uno esterno
superiore e uno interrato inferiore) tra i due edifici.
Creare
sulla parte superiore della piattaforma, quella a livello dell'ingresso
della Carrara un giardino coerente con la facciata del palazzo.
Ultimo
ma non ultimo. Ricordiamo la nostra proposta di un passaggio pedonale
che da via Noca, Piazza Carrara, Gamec, Parco Suardi, Montelungo,
ParcoMarenzi … esca in Piazza Santo Spirito. In questo modo si
collega Città Alta con via Tasso e il Sentierone: cioè i luoghi
più belli della città.
|
|
|
|
Ghè mia i solcc! E' il grido di (in)dolore dei sindaci di questi tempi
visto che l'edilzia é ferma e le risorse vanno recuprate (quasi)
utte con la tassazione sui cittadini. Bergamo é fortunata perchè ha
passato gli ultimi due anni di buon successo generato l'altr'anno da
EXPO2015 e quest'anno di una buona ripresa del turismo. Non solo dei
soliti vecchietti todeschi e italiani ma anche di giovani famiglie e
adulti che già erano state in anni assai passati e poi avevano deviato
verso posti meno costosi adesso in preda a pericoli terroristici.
Ghè negot de fa. Bergamo ha perso la generazione di sindaci che tra
l'Unità d'Italia e la prima Guerra Mondiale ne fecero una città
moderna. Quelli dell'acquedotto della Nossana o della creazione
dell'ospedale di Largo Barozzi, quella che ha portato il bus in
Colle Aperto (con la sistemazione necessaria delle Mura per creare un
viale adeguato); quelli delle funicolari. Anche quelli del cimitero e
del vivaio comunale connesso. Ci aggiungo la Ferrovia -che si
tirammo troppo addosso- così come l'A4 di epoca fascista. Non é stata
una bella esperienza quella del Papa Giovanni di cui -come bergamaschi-
abbiamo perso il progetto, la costruzione, mentre c'é rimasto addosso
il mare di guai successivi e tutte le problematiche connesse.
Non ^é stata una bella esperienza nemmeno quella dell'aeroporto. Non è
una bella situazione nemmeno Città Alta dove -un giorno o l'altro-
vedremo una bella Anitona fare il bagno nella Contarina e già
subiamo i bivacchi alimentari e notturni in Piazza Vecchia. Lasciamo
perdere le Mura traformate in luna parck con tanto di teleferiche.
Ecco sindaco Gori prenda esempio dai suoi predecessori 1860-1915 e veda
di fare di Bergamo non come la suorina che risparmia aggiustando i
buchi dei calzini (vedi Piazza Carrara) ma che magari ne inventa
di nuovi. O di "altro".
Perchè se la città non prende in mano l'iniziativa dell'innova zione
-che non è il distrubire una università dappertuto dove c'è un
buco vuoto da ridestinare- non saremo più nemmeno una città, nemmeno
una provincia. Saremo un paesone che va al traino di altri e non traina nessuno.
|
|
|
|
|
Nella
parte alta insiste una maxi proprietà di un ente religioso ormai in via
di smantellamento come tutti i confratelli ma che dispone praticamente,
assieme alla parrocchia di sant'Alessandro di un buon quarto delle
volumetrie tra via Pignolo-san Tomaso. Guai quindi a toccare
l'accessibilità veicolare in vista di prossime iniziative edilizie di
conversione abitativa.
La piazza è delimitata da quattro quote di livello. 259,4 mt
all'ingresso in salita di via san Tomaso, 260,9 mt l'ingresso della
GAMEC, 265,5 mt la parte alta di via san Tomaso, 265,2 mt
l'ingresso dell'Accademia Carrara. La parte meridionale è
occupata dalla orribile (e altrettanto intoccabile) facciata della
Gamec, che tentano di migliorare con qualche bandana.
Il concorso partiva coll'ordine di fare le nozze coi fichi secchi. Vale
a dire che erano disponibili solo 600mila euro. E quindi nessun
progetto poteva fare il miracolo dei pani e dei pesci … coi fichi
secchi. Infatti il progetto vincente si limita a rifare la
pavimentazione e l'arredo urbano. Non c'era bisogno di fare un concorso
con un premio modestissimo (8mila euro) per questa scelta finale. Ed
aggiungiamo che non avreb-
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|