NUMERO 239 - PAGINA 2 - LA NUOVA PIAZZA DELLA CARRARA

























































I  Bergamaschi adesso sanno come sarà la nuova Piazza Carrara. In pochi mesi è stato fatto il concorso ed abbiamo il vincitore. Il progetto è una sistemazione minimale della zona che  si presenta da anni come uno dei tanti luoghi snaturati della città male manutenzionata da anni di pressapochismo se non incuria.
E' una piazza mal sagomata da pregressi interessi e incultura –pregressi di molti secoli privati e pubblici-  per di più attraversata nella parte medio-bassa da una (intoccabile e inutile) roggia interrata. Inoltre s'è trasformata nella via più breve per uscire da Città Alta e dirigersi verso le due valli bergamasche e quindi, guai a chiuderla del tuttoal traffico privato.



be nemmeno la pena di spendere adesso quella cifra per un risultato così modesto rispetto al contesto: la Carrara e la Gamec che non sono proprio due botteghe di ferrivecchi.
Anche l'obbligo di conservare i grandi alberi presenti (11 tigli e un ippocastano) nella piazza sghemba ha  valore nell'ambito di un intervento così modesto ma ne segna ulteriormente il limite.

I problemi di quella piazza si possono così riassumere:
Il traffico e i parcheggi.
Due edifici con un fronte troppo squilibrati architettonica mente (la Carrara e la Gamec)
La piantumazione e il dislivel
lo pendenza che creano una separazione e diminuzione di valore della Gamec.



La nostra idea.
Chiudere completamente al traffico via san Tomaso.
Abolire la roggia esistente.
Creare una piazza piana (una piattaforma) a quota 265,00mt (che è quella dell'in gresso della Carrara. Ci possono stare anche due livelli: quello inferiore come garage dei residenti con ingresso da  via sanTomaso bassa.
Sotto la piattaforma creare un ampio volume di collegamento tra la Carrara e la Gamec. Qualcosa del genere era previsto per il nuovo ingresso alla Carrara che non s'è fatto per questioni economiche.
Creare  davanti alla Gamec un volume di cristallo (mostre private temporanee) che si apre verso la Carrara in modo di riprodurre come sfida il frontale mediano della Carrara e nascondere in parte l'attuale orrenda facciata della Gamec senza demolirla.
In questo modo si crea un legame fisico su due livelli –uno esterno superiore  e uno interrato inferiore) tra i due edifici.
Creare sulla parte superiore della piattaforma, quella a livello dell'ingresso della Carrara un giardino coerente con la facciata del palazzo.
Ultimo ma non ultimo. Ricordiamo la nostra proposta di un passaggio pedonale che da via Noca, Piazza Carrara, Gamec, Parco Suardi, Montelungo, ParcoMarenzi … esca in Piazza Santo Spirito. In questo modo si collega  Città Alta con via Tasso e il Sentierone: cioè i luoghi più belli della città.





Ghè mia i solcc! E' il grido di (in)dolore dei sindaci di questi tempi visto che l'edilzia é ferma e le risorse vanno recuprate  (quasi) utte con la tassazione sui cittadini. Bergamo é fortunata perchè ha passato gli ultimi due anni di buon successo generato l'altr'anno da EXPO2015 e quest'anno di una buona ripresa del turismo. Non solo dei soliti vecchietti todeschi e italiani ma anche di giovani famiglie e adulti che già erano state in anni assai passati e poi avevano deviato verso posti meno costosi adesso in preda a pericoli terroristici.
Ghè negot de fa. Bergamo ha perso la generazione di sindaci che tra l'Unità d'Italia e la prima Guerra Mondiale ne fecero una città moderna. Quelli dell'acquedotto  della Nossana o della creazione dell'ospedale di Largo Barozzi, quella che ha portato il bus  in Colle Aperto (con la sistemazione necessaria delle Mura per creare un viale adeguato); quelli delle funicolari. Anche quelli del cimitero e del vivaio comunale connesso.  Ci aggiungo la Ferrovia -che si tirammo troppo addosso- così come l'A4 di epoca fascista. Non é stata una bella esperienza quella del Papa Giovanni di cui -come bergamaschi- abbiamo perso il progetto, la costruzione, mentre c'é rimasto addosso il mare di guai successivi e tutte le problematiche connesse.
Non ^é stata una bella esperienza nemmeno quella dell'aeroporto. Non è una bella situazione nemmeno Città Alta dove -un giorno o l'altro- vedremo una bella Anitona  fare il bagno nella Contarina e già subiamo i bivacchi alimentari e notturni in Piazza Vecchia. Lasciamo perdere le Mura  traformate in luna parck con tanto di teleferiche.
Ecco sindaco Gori prenda esempio dai suoi predecessori 1860-1915 e veda di fare di Bergamo non come la suorina che risparmia aggiustando i buchi dei calzini (vedi  Piazza Carrara) ma che magari ne inventa di nuovi. O di "altro".
Perchè se la città non prende in mano l'iniziativa dell'innova zione -che non è il distrubire una università  dappertuto dove c'è un buco vuoto da ridestinare- non saremo più nemmeno una città, nemmeno una provincia. Saremo un paesone che va al traino di altri e non traina nessuno.





























































































































































































































































































































































































































































Nella parte alta insiste una maxi proprietà di un ente religioso ormai in via di smantellamento come tutti i confratelli ma che dispone praticamente, assieme alla parrocchia di sant'Alessandro di un buon quarto delle volumetrie tra via Pignolo-san Tomaso. Guai quindi a toccare l'accessibilità veicolare in vista di prossime iniziative edilizie di conversione abitativa.
La piazza è delimitata da quattro quote di livello. 259,4 mt all'ingresso in salita di via san Tomaso, 260,9 mt l'ingresso della GAMEC, 265,5 mt la parte alta di via san Tomaso, 265,2 mt  l'ingresso dell'Accademia Carrara. La parte  meridionale è occupata dalla orribile (e altrettanto intoccabile) facciata della Gamec, che tentano di migliorare con qualche bandana.
Il concorso partiva coll'ordine di fare le nozze coi fichi secchi. Vale a dire che erano disponibili solo 600mila euro. E quindi nessun progetto poteva fare il miracolo dei pani e dei pesci … coi fichi secchi. Infatti il progetto vincente si limita a  rifare la pavimentazione e l'arredo urbano. Non c'era bisogno di fare un concorso con un premio modestissimo (8mila euro) per questa scelta finale. Ed aggiungiamo che non avreb-








































































































































































Chi esce dalla Carrara e guarda la Gamec in basso e dietro gli alberi pensa:”adesso andiamo anche nella sorellina minore”. Che non è proprio così.
Niente da dire  sul progetto vincente perché –appunto- con 600mila euro non c'era molto spazio tenendo conto che quando si ribalta una piazza occorre rimettere mano a tutti i sottoservizi una volta per tutte visto che avranno qualche (mezzo o quarto di) secolo pure quelli.