A GUARDARE ALLE COLLINE  22 FEBBRAIO 2022

























































Di cosa parliamo in questa pagina.





















ABBIAMO PERSO TUTTE LE BANCHE E PURE L'ATALANATA!
Cari bergamaschi ammettiamo che siamo piuttosto un branco di co**ni. Di quelli grandi e tosti. Nell’ultimo quarto di secolo ci siamo venduti o –se volete una definizione politicamente corretta- ci hanno comprato perché valevamo tanto diranno in molti oppure perché eravamo con le pezze sul culo diranno i rimanenti. Tutte le banche bergamasche sono finite in mano ai milanesi. Non contenti di questo quando dall’alto (Roma? Bruxelles?) è venuto l’ordine a Intesa di comprare  UBI in modo da consentire alla magistratura di esimersi dalla condanna dei suoi tenutari, questi hanno fatto l’ammuina in coro e poi hanno mollato l’osso. Ormai disossato. Intanto il processo non è ancora terminato ma sui tenutari è piombata la botta. Personaggi del genere non potrebbero nemmeno più far parte dei CdA. Perfino le ultime ridotte del risparmio e del credito –le BCC bergamasche - stanno migrando  per alleanze e fusioni  con Milano Cremona Brescia.
Non contenti di queste serie di sconfitte agli inizi di questo febbraio dal report di Intesa Sanpaolo emerge che ad ottobre 2021 sui conti correnti delle famiglie in provincia di Bergamo sono parcheggiati 25 miliardi di euro. Dopo l'impennata del 2020 - tra ottobre 2019 e ottobre 2020 l'aumento dei depositi è stato di circa il 9% - nei 12 mesi seguenti è aumentato di 1,5 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 6,52%, superiore di poco alla media lombarda (più 6,44%). In buona parte in mano a “Roma ladrona”  per via dei titoli di stato.
(...)

NOMINATO IL SECONDO CONSULENTE DELLA VARIANTE DEL PGT
ATTENDIAMO IL TERZO, IL QUARTO, IL QUINTO...
Arrivano le elezioni amministrative e parte una variante del PGT. Non hanno compiuto nemmeno gran parte delle due (varianti) approvate e già ne fanno decollare un'altra.  Sarà impossibile adottarla entro giugno 2022 ma la sindaca Gamba confida –con evidente sicurezza- nella rielezione e quindi si porta avanti. Toccherà all'architetto bergamasco Tomasi (da giovane ritenuto una delle migliori promesse nel settore e poi… ha realizzato le parti nuove della stazione autolinee in città bassa) la redazione della variante e sarà assistito accompagnato dal collega milanese Fortini cui è stato assegnato “l'incarico professionale per l'impostazione, organizzazione e gestione del processo partecipativo e comunicativo nell'ambito delle attività finalizzate alla formazione del pgt”. La coppia Tomasi-Fortini lavora assai spesso a questo tipo di incarico –per esempio andate sul sito del Comune di Boltiere o quello del Fortini- e c'è da scommettere che –proprio nel rispetto e nella valorizzazione professionale dei professionisti- i risultati del processo partecipativo e comunicativo messo in atto saranno esattamente quelli che vuole la sindaca Gamba. Putin  docet.
L'idea combina due delle bufale che il politicamente corretto mette in atto di questi tempi. La prima è quella di inventarsi tutta una serie di problemi per assegnare uno sterminio di incarichi professionali tanto per distribuire una paccata di soldi pubblici e gente che del paese e della sua storia conosce zero. La seconda è che l'operazione mira da un lato a togliere la politica dalla mira di eventuali contestazioni (non è mica colpa nostra: l'hanno detto suggerito i tecnici!...)oltre al fatto –del tutto strumentale- di usarlo come finzione democratica: vedete che noi consultiamo il poppppolo prima di decidere?.
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VIVERE CURNO: TERZA VERSIONE DELLA FERROVIA
Delle due l'una. O Remo Traina con mezzo secolo di servizio a L'Eco non ha capito nulla di quanto detto nell'assemblea oppure siamo alla seconda terza quarta versione di quelli di Vivere Curno rispetto al problema (in buona parte fasullo) del raddoppio della linea ferroviaria Montello-Ponte san Pietro. Fosse vera questa nuova posizione della maggioranza saremmo ben oltre la follia: mai visto due linee appaiate del genere… con le stesse fermate. Il falso del raddoppio viene dal fatto che tra Seriate e S.Tomaso (quartiere di Bergamo ovest) la linea ferroviaria non è già doppia ma anche tripla. Invece il raddoppio tra san Tomaso e Curno si ferma 200 metri a est del PL di via Roma. Probabilmente il programma di gestione di una linea simile verrà redatto dalla sindaca con la collaborazione della dirigente dei servizi sociali e della consigliera Serra e la supervisione del vicesindaco. Un trio adatto.
(...)

GELARE PER KIEV?
MORIRE PER KIEV?
Non siamo messi bene. Non è terminata la quarta ondata della pandemia che ci è crollato addosso un aumento dei costi energetici che ridurrà di ¼ o 1/3 il possibile recupero del PiL nazionale rispetto all'atteso e intanto spirano venti di guerra fuori porta. La nostra posizione in merito l'abbiamo espressa più volte. Sulla questione dell'aumento dei costi energetici attribuiamo responsabilità primaria all'Europa ed al Governo dal momento che era prevedibile che dopo il crollo della produzione a seguito della pandemia al momento della ricrescita ci sarebbe stata una forte richiesta di energia e un conseguente aumento del prezzo. Occorreva che l'EU provvedesse a fare contratti di lungo tempo ed accumulare grandi scorte. Non è avvenuto e la responsabilità é di tutti i governi europei. Dei quali si può benissimo sospettare  che essendo la maxi-fiscalità sull'energia una delle entrate più immediate e  sicure, i vari governi l'abbiano tenuta come un sicuro salvadanaio.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!
































100 ANNI DALLA NASCITA DI PASOLINI

































































































































































































GELARE PER KIEV?
MORIRE PER KIEV?
Non siamo messi bene. Non è terminata la quarta ondata della pandemia che ci è crollato addosso un aumento dei costi energetici che ridurrà di ¼ o 1/3 il possibile recupero del PiL nazionale rispetto all'atteso e intanto spirano venti di guerra fuori porta. La nostra posizione in merito l'abbiamo espressa più volte. Sulla questione dell'aumento dei costi energetici attribuiamo responsabilità primaria all'Europa ed al Governo dal momento che era prevedibile che dopo il crollo della produzione a seguito della pandemia al momento della ricrescita ci sarebbe stata una forte richiesta di energia e un conseguente aumento del prezzo. Occorreva che l'EU provvedesse a fare contratti di lungo tempo ed accumulare grandi scorte. Non è avvenuto e la responsabilità é di tutti i governi europei. Dei quali si può benissimo sospettare  che essendo la maxi-fiscalità sull'energia una delle entrate più immediate e  sicure, i vari governi l'abbiano tenuta come un sicuro salvadanaio.
Quanto all'aggressività dell'orso sovietico quella è stata stimolata massicciamente dall'espansionismo della NATO  addosso alla Russia che ha prodotto due bei risultati. Dei paesi  ex sovietici assorbiti o entrati nella Nato gran parte non sono democrazie ma sicuramente sono satelliti del sistema industriale tedesco.
Esaminando uno a uno questi paesi anche al più ingenuo pacifista europeo viene da domandarsi: morire per la dozzina di oligarchi ucraini? Gelare per quella sporca dozzina?.
Su 48 milioni ci sono 37 milioni di ucraini e 7 milioni di russi. Più il resto.
Non bisogna però credere che la questione ucraina e l'espansionismo atlantico versus la Russia siano gli unici motivi dell'incremento del prezzo del gas e del petrolio. Agli Stati Uniti  è molto utile questa situazione che deprime massicciamente la ripartenza dell'Europa perché i Paesi che hanno la maggiore autosufficienza energetica saranno quelli che –infischiandosi dei propri morti per covid- godranno dei maggiori vantaggi per qualche anno.
Mai dimenticare che gli USA dopo le presidenze Obama e Trump hanno raggiunto l'autosufficienza energetica. Mai dimenticare che questa crisi punta prima di tutto contro la Germania cui è stato impedito l'apertura del NordStream2. Mai dimenticare che il Mediterraneo orientale è ormai una delle maggiori riserve energetiche mondiali sotto il controllo americano per via di Israele ed Egitto ma con le navi turche russe a presidiarla.
La situazione è particolarmente tesa perché per la prima volta viene sperimentata una forma di guerra che combina poco uso delle armi convenzionali, molto dispiegamento delle stesse come deterrenza e un potente uso dei mezzi mediatici che rendono difficile la lettura di quanto accade davvero.
Poi alla fine il problema sta tutto nel fatto che l'Europa per il grande accumulo di storia cultura economia resta pur sempre il lievito principale della democrazia nel mondo e questo è una minaccia anche economica prima ancora che come miccia per la liberazione dei popoli. Quindi è sull'Europa che tutti picchiano anche quando dicono di essere alleati.

ABBIAMO PERSO TUTTE LE BANCHE E PURE L'ATALANATA!
Cari bergamaschi ammettiamo che siamo piuttosto un branco di co**ni. Di quelli grandi e tosti. Nell’ultimo quarto di secolo ci siamo venduti o –se volete una definizione politicamente corretta- ci hanno comprato perché valevamo tanto diranno in molti oppure perché eravamo con le pezze sul culo diranno i rimanenti. Tutte le banche bergamasche sono finite in mano ai milanesi. Non contenti di questo quando dall’alto (Roma? Bruxelles?) è venuto l’ordine a Intesa di comprare  UBI in modo da consentire alla magistratura di esimersi dalla condanna dei suoi tenutari, questi hanno fatto l’ammuina in coro e poi hanno mollato l’osso. Ormai disossato. Intanto il processo non è ancora terminato ma sui tenutari è piombata la botta. Personaggi del genere non potrebbero nemmeno più far parte dei CdA. Perfino le ultime ridotte del risparmio e del credito –le BCC bergamasche - stanno migrando  per alleanze e fusioni  con Milano Cremona Brescia.
Non contenti di queste serie di sconfitte agli inizi di questo febbraio dal report di Intesa Sanpaolo emerge che ad ottobre 2021 sui conti correnti delle famiglie in provincia di Bergamo sono parcheggiati 25 miliardi di euro. Dopo l'impennata del 2020 - tra ottobre 2019 e ottobre 2020 l'aumento dei depositi è stato di circa il 9% - nei 12 mesi seguenti è aumentato di 1,5 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 6,52%, superiore di poco alla media lombarda (più 6,44%). In buona parte in mano a “Roma ladrona”  per via dei titoli di stato.
Non ancora contenti di questo quando Intesa ha fagocitato UBI per salvare il gotha dei colletti bianchi e dell’imprenditoria provinciale da qualche condanna, ai modenesi di BPR sono finite in mano 620 sportelli ex UBI.
Potremmo mettere nel mazzo anche la vendita  -sette anni or sono- dell’Italcementi ai tedeschi di Heidelberg Cement. Fabbrica che era stata tra le prime (nel 1864) produttrici di cemento in Italia.
Ci era rimasta l’Atalanta come unico prodotto doc, anche se quasi tutta formata da atleti stranieri:, e invece  la famiglia Percassi ha ceduto il 55% della società DEA (che ha l’80% delle azioni dell’Atalanta) all’americano Stephen Pagliuca, proprietario dei Boston Celtics.
S’è portato a casa 210 milioni che verranno probabilmente investiti in parte nell’intervento ex OTE e nel progetto WESTFIELD-LAFAJETTE di milano che è stato concepito per diventare la più grande e iconica destinazione per lo shopping, la ristorazione e il tempo libero in italia. si trova dalle parti dI Linate.
Apriti cielo!. Ai bergamaschi puoi svuotare il conto corrente ma non  toccargli l’Atalanta. Sui giornaloni ecco i primi alti lai:Antonio e Luca Percassi (che resteranno gestori della squadra) “dovranno essere loro i tutori del più prezioso patrimonio dell'Atalanta: la bergamaschità”. Ancora: «Persa la bergamaschità ma il calcio va avanti. I Percassi una garanzia»
Le reazioni. Istituzioni e vip combattuti tra amarezza e fiducia nel futuro Gori: «Premessa per nuove ambizioni». Gandolfi: «Risorse per crescere»
Ancora un’altra altissima autorità: Tema ricorrente, quello della bergamaschità: «Spiace perderla, perché questo valore è sempre stato un fiore all'occhiello della società - sospira Marino Lazzarini, presidente del Centro di coordinamento del Club Amici dell'Atalanta e anche storico azionista del club -. Ma il mondo del calcio va in questa direzione, chiaro che nulla è più come prima: si sperava che l'Atalanta restasse fuori da questi meccanismi, un po' di amaro rimane. Purtroppo siamo andati troppo bene (ride, ndr)».
E poi ancora: Insomma, Pagliuca si fidi dei Percassi, i bergamaschi sanno che la conduzione sportiva dei Percassi merita fiducia. Solo così - nel tempo e visti i fatti - capiremo che questa è un'operazione vantaggiosa per tutti: Atalanta stabilmente in zona Champions e capace di fare utili che ripagano l'investimento della proprietà. Fantastico, come nei sogni.
Anche da fatti apparentemente estranei si comprende come mai la nostra provincia ha avuto il record dei morti di covid. Non è un caso che per tanti, non solo per i virologi, la storica notte di San Siro del 19 febbraio del 2020, con mezza Bergamo che traslocò a Milano per seguire l’Atalanta nell’andata degli ottavi di finale di Champions contro il Valencia, verrà pure ricordata come l’evento scatenante una tragedia collettiva di dimensioni che nessuno avrebbe immaginato. Una semplice partita trasformatasi in un moltiplicatore di contagi, il detonatore di quello che il responsabile del reparto di pneumologia di Bergamo ha poi definito "una bomba biologica".
Senza contare gli esiti delle elezioni politiche del 04 marzo 2018.


PRIMA PARTE
NOMINATO IL SECONDO CONSULENTE DELLA VARIANTE DEL PGT
ATTENDIAMO IL TERZO, IL QUARTO, IL QUINTO...
Arrivano le elezioni amministrative e parte una variante del PGT. Non hanno compiuto nemmeno gran parte delle due (varianti) approvate e già ne fanno decollare un'altra.  Sarà impossibile adottarla entro giugno 2022 ma la sindaca Gamba confida –con evidente sicurezza- nella rielezione e quindi si porta avanti. Toccherà all'architetto bergamasco Tomasi (da giovane ritenuto una delle migliori promesse nel settore e poi… ha realizzato le parti nuove della stazione autolinee in città bassa) la redazione della variante e sarà assistito accompagnato dal collega milanese Fortini cui è stato assegnato “l'incarico professionale per l'impostazione, organizzazione e gestione del processo partecipativo e comunicativo nell'ambito delle attività finalizzate alla formazione del pgt”. La coppia Tomasi-Fortini lavora assai spesso a questo tipo di incarico –per esempio andate sul sito del Comune di Boltiere o quello del Fortini- e c'è da scommettere che –proprio nel rispetto e nella valorizzazione professionale dei professionisti- i risultati del processo partecipativo e comunicativo messo in atto saranno esattamente quelli che vuole la sindaca Gamba. Putin  docet.
L'idea combina due delle bufale che il politicamente corretto mette in atto di questi tempi. La prima è quella di inventarsi tutta una serie di problemi per assegnare uno sterminio di incarichi professionali tanto per distribuire una paccata di soldi pubblici e gente che del paese e della sua storia conosce zero. La seconda è che l'operazione mira da un lato a togliere la politica dalla mira di eventuali contestazioni (non è mica colpa nostra: l'hanno detto suggerito i tecnici!...)oltre al fatto –del tutto strumentale- di usarlo come finzione democratica: vedete che noi consultiamo il poppppolo prima di decidere?.
Facile immaginarsi  cosa accade  interpellando i soci di Felicittà oppure gli amministratori di condominio o fare la gente di un condominio ai Briaschi. Basta legge “sei di Curno se…” per intenderne il livello di approccio ai problemi del comune.
Insomma è una operazione di marchettaggio politico per imbrogliare la gente.
Che cacchio stiano al mondo a fare una sindaca ed una giunta (oltre che gli addormentati del consiglio comunale) se non sono in grado di  cogliere lungo cinque anni (ma la maggioranza ci sta quasi da dieci anni in consiglio) i problemi del paese per avere bisogno del “dottore esterno” che faccia l'anammesi e proponga la cura.
Oltre al fatto che la Costituzione prevede che si faccia POLITICA anche nei comuni e quindi spetta alla maggioranza avere delle idee di presente e futuro visto che un comune non è una bottega che aspetta i clienti e ciao stai bene.
Perché il problema è che se il futuro di un paese nasce dall'interlocuzione di due analfabeti ne esce sicura una ciofeca mentre invece dovrebbe nascere dallo stimolo e dal confronto tra un'idea e i bisogno inespressi –inespressi perché la politica non li ha mai interpellati- allora forse una qualche ideuzza viene a galla.

Il paese bello da vivere è qui da leggere-vedere e varrebbe prima di tutto fare due censimenti. Censimento numero uno quante stanze vuote ci sono e le relative classi di età e godibilità e- censimento numero due- la composizione della forza lavoro sul territorio comunale e le relative classi di salari-stipendi.
Una nostra stima indica in almeno 300 i vani disponibili vuoti tre quarti dei quali da ristrutturare da cima a fondo. Con due problemi. Uno: occorre abbattere dei volumi per ricavare parcheggi e verde nei quartieri degli anni '50-'60 e quindi trovare la ridestinazione del demolito. Che è già una bella scommessa. Due: dare qualità alla parte pubblica dell'abitato per renderlo attrattivo degli investimenti privati. Traduzione per chi non vuole capire: fate in giro per via Cesare Battisti, Colombi, Gamba. O per quei budelli che sono via Mazizni e viciniori.
Per fare un'operazione del genere il centrosinistra non ha ne l'intelligenza ne la volontà ne il coraggio e la cultura.
Dopo che gli amministratori  bianchi rossi azzurri e verdi-lega hanno fatto scappare due delle industrie più valide del proprio settore: la Tesmec e la Bossong ed hanno messo delle robuste sponde alla Brembo di artigianale è rimasto quasi nulla.
Non contenti di questo il centrosinistra ha regalato 240mila mc (ma forse sono 100 mila di più) al commerciale e gli operatori molto intelligentemente hanno proseguito nel loro disegno di interventi senza alcuna unità architettonica. L'idea del centrosinistra era-è quella di salvaguardare e dare sviluppo al settore e quindi all'occupazione. Perlomeno mantenere quella che c'é. Peccato che l'occupazione nel settore sia la meno qualificata, la peggio pagata, la più eterogenea vale a dire occupazione per la mera sopravvivenza. Quasi nessuno di quelli che lavorano nel commerciale può avere un mutuo per farsi la casa. E con difficoltà può anche pagarsi un affitto.
Ma l'errore più macroscopico compiuto con la variante del TS1 (ed anche TS2: che è sfumata nel nulla tranne  tre capannoncini commerciali) sta nel fatto che all'insediamento non è stata data un'immagine forte riconoscibile esattamente come c'è l'ha un Oriocenter. Bello o brutto che sia. Qui hanno fatto finta di creare un pericoloso ibrido di strada pedonale veicolare che non si sa se verrai mai completata prima del fallimento dei troppi micromagazzini inutili presenti.

Per il futuro di Curno bisogna quindi pensare non alla lievitazione dei capannoni esistenti (vedi TS1) ma qualcosa che porta occupazione di qualità conservando e migliorando il più possibile il buono che è rimasto. Come avevamo già detto e previsto venti anni or sono quando venne inserito nel PRG quella vasta area destinata a “orto botanico” (oltre a tutto “il pubblico” che c'è attorno) bisogna dare impulso alla creazione di questa struttura i cui contenuti saranno vagliati con l'Unione Europea per via di un concorso internazionale di idee.
Noi pensavamo che qualcosa del genere venisse approvata dalla giunta Gamba per essere inserita nel PNRR e invece abbiamo trovato la ristrutturazione delle case popolari. Della serie: ci sono 3-400 stanze libere in paese ma il Comune deve mantenere le case popolari anziché trovare un accordo coi privati per affittare quelle vuote.
(Fine prima parte)

VIVERE CURNO: TERZA VERSIONE DELLA FERROVIA
Delle due l'una. O Remo Traina con mezzo secolo di servizio a L'Eco non ha capito nulla di quanto detto nell'assemblea oppure siamo alla seconda terza quarta versione di quelli di Vivere Curno rispetto al problema (in buona parte fasullo) del raddoppio della linea ferroviaria Montello-Ponte san Pietro. Fosse vera questa nuova posizione della maggioranza saremmo ben oltre la follia: mai visto due linee appaiate del genere… con le stesse fermate. Il falso del raddoppio viene dal fatto che tra Seriate e S.Tomaso (quartiere di Bergamo ovest) la linea ferroviaria non è già doppia ma anche tripla. Invece il raddoppio tra san Tomaso e Curno si ferma 200 metri a est del PL di via Roma. Probabilmente il programma di gestione di una linea simile verrà redatto dalla sindaca con la collaborazione della dirigente dei servizi sociali e della consigliera Serra e la supervisione del vicesindaco. Un trio adatto.
Già perché nella prima versione la maggioranza e le minoranze avevano sempre parlato del raddoppio della linea ferroviaria e quindi tutti immaginavano correre i soliti treni vuoti di passeggeri e violentati dai graffitari. Treni vuoti ovviamente.
La seconda versione fu quella della metropolitana leggera sulle due linee. Salvo che la normativa  in vigore non permette che sui binari RFI transitino pure i convogli di una metropolitana. Oltre alla questione del differente voltaggio di alimentazione dei motori.
La terza versione sbrocca di brutto. Che ci siano due linee ferroviarie affiancate: una destinata ancora ai treni RFI-Regione alias Trenord e l'altra alla metropolitana. Mai vista e sentita una mostruosità del genere, vietata anch'essa dalle leggi vigenti. Senza contare che un conto sono le linee della metropolitana che in genere sono gestite dagli enti locali mentre quelle regionali sono gestite (adesso) da RFI in società con la Regione Trenord e sui binari RFI ci passano anche treni “solo” Ferrovie Italiane.
Se poi volevano semplificare l'impatto sulla città, già era difficoltoso gestire una linea RFI facile immaginare la CO-Gestione di una linea in mano alla repubblica autonoma delle ferrovie italiane e di fianco una linea in mano ai comuni e/o alla regione.
Diciamo una volta ancora che il problema consiste prima di tutto nel fatto che esistendo un asse interurbano da Ambivere a Trescore i cittadini non hanno interesse ad usare una linea ferroviaria o una metropolitana nell'attuale percorso che è sostanzialmente parallelo all'asse interurbano ma con meno collegamenti col territorio: scuole e ospedali per primi. La seconda osservazione è che i treni attualmente in uso –vecchi o nuovi che siano- da parte dei trasporti regionali dovrebbero essere tutti tipo metropolitana, vale a dire più leggeri, più capienti. Ma è il percorso del treno è ormai del tutto fuori contesto rispetto alla città abitata e costruita ed ai servizi interconnessi.
Quelli di Vivere Curno sono gli eredi di un quartetto dc pci psi lega che ha sempre odiato il trasporto pubblico perché i leader di quei partiti erano e sono tuttora espressione dei bottegai nostrani. Hanno “subito” la trasformazione commerciale del paese perché gliel'hanno imposta i partiti nazionali “finanziati” dalle grandi imprese del settore. Adesso quattro scappate di casa cercano di rifarsi con la ferrovia, ma no! con la metropolitana leggera veloce silenziosa. Insomma non sanno neanche loro cosa vogliono.