A GUARDARE ALLE COLLINE  12AGOSTO2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.


















Burke, il cardinale no-vax e fan di Trump ricoverato per Covid

Ultraconservatore, è tra i capofila dell'opposizione curiale a papa Francesco: "Pregate per me per favore mentre inizio la mia guarigione. Crediamo nella Divina provvidenza. Dio vi benedica".

 

Ora sarà curato mentre - se fosse stato coerente - avrebbe dovuto rinunciare alle cure e affidarsi al signore.

 Il cardinale statunitense Raymond Leo Burke, vocalmente scettico nei confronti dei vaccini, è risultato positivo al coronavirus ed è sotto cure mediche.

"Sia lodato Gesù Cristo", scrive il porporato su Twitter.

"Desidero informarvi che sono recentemente risultato positivo al cirus Covid-19. Grazie a Dio sto riposando comodamente e sto ricevendo cure mediche eccellenti. Pregate per me per favore mentre inizio la mia guarigione. Crediamo nella Divina provvidenza. Dio vi benedica".

Nel corso delle scorse ore si era diffusa sui social network la notizia che il porporato era positivo al Covid, ma la sorella del cardinale l'aveva smentita.

Burke è stato prefetto della Segnatura apostolica e risiede tuttora a Roma. Ultraconservatore, è tra i capofila dell'oppo: "sizione curiale a papa Francesco, oltre ad essere stato un entusiasta sostenitore dell'ex presidente statunitense Donald Trump ed un critico indefesso del presidente Joe Biden.

In un incontro a Roma del maggio 2020, riportato dal sito tradizionalista Lifesitenews, esprimeva tutti i suoi dubbi nei confronti del vaccino anti-Covid: "Deve essere chiaro che la stessa vaccinazione non può essere imposta, in modo totalitario, ai cittadini", affermava Burke, che riportava anche l'opinione di alcuni secondo i quali "una sorta di microchip che deve essere posto sotto la pelle di ogni persona, in modo che in qualsiasi momento possa essere controllata dallo Stato in merito alla salute e ad altre questioni che possiamo solo immaginare". Ad ogni modo, "deve essere chiaro che non è mai moralmente giustificato sviluppare vaccini tramite l'uso di linee cellulare di feti abortiti", una posizione smentita l'anno scorso dalla congregazione per la Dottrina della fede.



PUBBLICATA A FERRAGOSTO LA VARIANTE AI LAVORI DEL CVI2
SPERANDO CHE  SIANO TUTTI IN FERIE E NON LA LEGGANO
Hanno atteso TATTICAMENTE ferragosto per pubblicare la variante ai lavori del CVI2: sperando che la leggano il minor numero di cittadini possibili e non vadano in  municipio a prendere a sberle qualcuno. Qualcuno scelto a caso.
Il lavori per la completa ristrutturazione del CVI2 erano partiti con un preventivo di 549.551,41 euro e sono stati appaltati con una offerta al ribasso da parte della ditta vincitrice del 24,546%. Ragione per cui alla fine erano stati assegnati per 461.899,36 euro. Dai largheggiamo un po.
Come avevamo scritto a pagina 1345 il 24 aprile 2021 i lavori all'atto pratico hanno dovuto subire una sostanziosa variante per un aumento di ben 87.652,04 euro -corrispondete ad un incremento prossimo al 19% rispetto ai  €461.899,36 euro cui erano stati appaltati.
Sapendo di aver fatto il tutto leggermente spannometricamente si sono tenuti provvidenzialmente la discreta sommetta di oltre 300mila euro a disposizione.
A nessuno in Comune è venuto in mente che non puoi appaltare 461mila euro di lavori e tenerti 300mila euro di riserva. Cose del genere le fanno solo le casalinghe di Voghera.
Però c'è da scommettere che  mattone dopo mattone quello sconto  sarà del tutto assorbito da  vecchi e nuovi imprevisti.
La sostanziosa variante è composta da una miriade di piccolissime variazioni del tutto comprensibili (qualche piastrella in più o in meno…) ma sono soprattutto due le voci che hanno inciso maggiormente.
(...)

CITTA' ALTA SOTTO IL TALLONE DI QUELLI TROPPO INTELLIGENTI
Città Alta si appresta a ricevere i turisti stranieri e indigeni con la sua veste migliore. In Colle Aperto lo sguardo può posarsi su due immense gru montate una per rifare la più bella casa privata sul Colle (pare che i lavori dureranno tre anni…) e l'altra per rifare la copertura della Torre di Adalberto. Che è del Comune di Bergamo ed ospita i cessi pubblici, il deposito bagagli e sopra la sede dell'Orto Botanico. Per quest'ultima hanno montato solo i ponteggi e i lavori non sono mai iniziati da tre settimane. L'aspetto divertente dei due cantieri è che stanno a ridosso degli spazi esterni di due locali, i cui gestori –non sono stati avvisati dal Comune quando chiesero lo spazio- ballano ovviamente di gioia.
Non bastasse questo paesaggio,  occorre girare lo sguardo verso il baluardo di Valverde dove hanno tracciato addosso alle Mura la strada che vedete nella foto per accedere alla vecchia casa dei contadini adesso in via di ristrutturazione. Una figata: come si dice.
Sempre per accogliere al meglio i turisti nell'incolta fossa di Valverde, oltre ad un fagiano accompagnato da due femmine ci stanno le due femmine d'asino e il maschio ragliante che le ha ingravidate. Ci sono anche una ventina di olmi essicati per via della solita grafiosi, forse per sfida al vicino Museo di Scienze Naturali ed all'Orto Botanico. Ci risulta che questi alberi dovrebbero essere abbattuti e smaltiti in modo acconcio (bruciati) ma stanno li di almeno sei mesi.
In giro si vedono parecchie giovani famiglie straniere abbastanza numerose e meno di un quarto della popolazione giovanile che ci invadeva fino al 2019. Decisamente abbiamo a che fare con una popolazione turistica che sa utilizzare in maniera egregia il cellulare sia per orientarsi che come guida tanto è vero che noi umarelli che presidiamo il territorio, non siamo (quasi) più coinvolti come ufficio informazioni turistico.
Davvero ci ha colpito l'abilità dei turisti – anche adulti e/o anziani soprattutto stranieri- nell'uso del cellulare come orientamento e come guida (parecchi hanno scaricato materiale dalla rete e la tengono in memoria).
L'altro pomeriggio con una temperatura sui 31-32 gradi è comparso anche un pulmann (bulgaro!) tre assi che ha scaricato un CRE di ultra sessantenni.
(...)

SANITA' LOMBARDA: UN'ALTRA BALLA
La brava (ingenua?) Sara Bettoni sul Corriere/ Milano comunica che la Regione ha disposto che entro il 30 novembre la prenotazione di esami e visite presso gli ospedali (e i laboratori e gli ambulatori privati ?: non ne parla…) non faranno più capo a ciascuna struttura singola ma ad un unico centro che li smisterà verso quello disponibile entro il minor tempo possibile. Lo prevedeva la legge regionale 33 del 2009, modificata nel 2019. Dice che la piattaforma è necessaria per «garantire una gestione razionale e trasparente degli accessi alle prestazioni sanitarie» e impone di utilizzarla a tutte le strutture pubbliche o che lavorano in convenzione col sistema pubblico.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!










































































































































































































































PUBBLICATA A FERRAGOSTO LA VARIANTE AI LAVORI DEL CVI2
SPERANDO CHE  SIANO TUTTI IN FERIE E NON LA LEGGANO
Hanno atteso TATTICAMENTE ferragosto per pubblicare la variante ai lavori del CVI2: sperando che la leggano il minor numero di cittadini possibili e non vadano in  municipio a prendere a sberle qualcuno. Qualcuno scelto a caso.
Il lavori per la completa ristrutturazione del CVI2 erano partiti con un preventivo di 549.551,41 euro e sono stati appaltati con una offerta al ribasso da parte della ditta vincitrice del 24,546%. Ragione per cui alla fine erano stati assegnati per 461.899,36 euro. Dai largheggiamo un po.
Come avevamo scritto a pagina 1345 il 24 aprile 2021 i lavori all'atto pratico hanno dovuto subire una sostanziosa variante per un aumento di ben 87.652,04 euro -corrispondete ad un incremento prossimo al 19% rispetto ai  €461.899,36 euro cui erano stati appaltati.
Sapendo di aver fatto il tutto leggermente spannometricamente si sono tenuti provvidenzialmente la discreta sommetta di oltre 300mila euro a disposizione.
A nessuno in Comune è venuto in mente che non puoi appaltare 461mila euro di lavori e tenerti 300mila euro di riserva. Cose del genere le fanno solo le casalinghe di Voghera.
Però c'è da scommettere che  mattone dopo mattone quello sconto  sarà del tutto assorbito da  vecchi e nuovi imprevisti.
La sostanziosa variante è composta da una miriade di piccolissime variazioni del tutto comprensibili (qualche piastrella in più o in meno…) ma sono soprattutto due le voci che hanno inciso maggiormente.
La prima. Durante la rimozione del manto in erba sintetica si è rinvenuto un ulteriore manto (anche due strati)  in erba sintetica di un precedente campo da calcio di cui si ignorava la presenza e che durante le fasi di campionamento non è stato possibile accertarne la presenza. Gli strati di manto rinvenuto sono incompatibile con la posa in opera del nuovo manto in erba sintetica di progetto, pertanto è risultato necessario prevederne la rimozione e smaltimento. Le opere hanno un costo lordo aggiuntivo di € 72.225,29.
La seconda. Riguarda tutto quanto concerne la parte dell'illuminazione degli impianti degli spazi e del sistema di controllo comando che ha comportato una maggiore spesa di 42.518,62 euro.
Come si vede sommando le prime due voci più consistenti  e confrontando coll'incremento finale si comprende la minuzia del resto.

Se c'era bisogno di una ulteriore grana sul CVI2, non poteva esserci che questa variante frutto di una progettazione fatta in maniera superficiale O probabilmente frutto anche di una indicazione (per la parte dell'illuminazione) politica del “tener buono quanto più possibile”. Infatti hanno dovuto rottamare tutto ed anche qui ci sarebbero delle osservazioni da fare  sul progetto per il quale era stato ovviamente scelto un tecnico diverso da quello muratorio.

La giunta Gamba aveva deciso di far fuori una volta per tutte il GS Marigolda e dopo essersi creata una “commissione sport” del tutto addomesticata (per  cercare di recuperare il consenso perduto dopo le botte menate al GS Marigolda…) ha incappato anche in questa ennesima grana. Segno che a partire dall'ufficio servizi sociali (da spanciarsi del ridere immaginare di affidare questo progetto-appalto ad un ufficio del tutto incompetente!) attraversando quella stazione di treni che è l'ufficio tecnico (chiamato a intervenire solo a pasticcio combinato) non mancando di affidare la progettazione a dei tecnici che costavano il meno sul mercato, dicevamo: la giunta Gamba è andata a sbattere di brutto. Tutto prevedibile e previsto.

La giunta Gamba non sa nemmeno l'ABC della condivisione delle cose salvo che quelli che lei chiama a “condividere” non siano dei lecchini pro domo sua e loro. Il tragico è che tutti ma proprio tutti i problemi che  hanno determinato le due sostanziose varianti erano problemi segnalati ennemila volte al Comune dal GS Marigolda   ottenendo come risposta le solite moine sfanculanti. Al dunque ecco che nonostante il sopralluogo (che sopralluogo hanno eseguito se non si sono resi conto che l'impianto elettrico era marcio da buttare e il campo di calcio  col fondo sintetico era “stranamente” più alto quasi di mezzo metro rispetto ai dintorni? Forse era lievitato nel tempo? Che non sia venuto qualche sospetto  ai c.d. “tecnici” che hanno “ispezionato” (cosa?), nonostante il c.d. sopralluogo sono uscite dopo le due grane.

La faccenda è che la giunta Gamba, a partire dalla sindaca passando per l'ass. Conti e tutta la variabile dirigenza che s'aggira per quella stazione che è l'UUTT, tutti asseragliati nel proprio fortino autosufficiente, non ne imbrocca una che sia una ed abbiamo il sospetto che p.e. la decina di incarichi  professionali ed appalti sulle opere di finitura della biblioteca e dell'area attorno alla bretella stradale che collega via IV Novembre con via Carlinga passando davanti alle scuole, siano stati fatti non solo per sviare il dettato del codice dei contratti (i lavori dentro un complesso unitario vanno affidati tutti assieme e non spezzettati incarico per incarico ed appaltino dopo appaltino) ma soprattutto per celare in qualche modo un metodo troppo spannometrico nel fare le opere pubbliche (che a nostro avviso vanno in esecuzione a prezzi tutt'altro che concorrenziali rispetto ai privati).

Del resto che la giunta Gamba sia una maggioranza che adotta un metodo di governo che fa pensare a un Toninelli  lo si vede leggendo il consuntivo 2020 relativo alle spese covid19 come nella serie di progettisti e progettini che però finora… non concludono mai l'opera. Fino alla lamiera scatolotto in testa alla nuova palestra della Rodari.

CITTA' ALTA SOTTO IL TALLONE DI QUELLI TROPPO INTELLIGENTI
Città Alta si appresta a ricevere i turisti stranieri e indigeni con la sua veste migliore. In Colle Aperto lo sguardo può posarsi su due immense gru montate una per rifare la più bella casa privata sul Colle (pare che i lavori dureranno tre anni…) e l'altra per rifare la copertura della Torre di Adalberto. Che è del Comune di Bergamo ed ospita i cessi pubblici, il deposito bagagli e sopra la sede dell'Orto Botanico. Per quest'ultima hanno montato solo i ponteggi e i lavori non sono mai iniziati da tre settimane. L'aspetto divertente dei due cantieri è che stanno a ridosso degli spazi esterni di due locali, i cui gestori –non sono stati avvisati dal Comune quando chiesero lo spazio- ballano ovviamente di gioia.
Non bastasse questo paesaggio,  occorre girare lo sguardo verso il baluardo di Valverde dove hanno tracciato addosso alle Mura la strada che vedete nella foto per accedere alla vecchia casa dei contadini adesso in via di ristrutturazione. Una figata: come si dice.
Sempre per accogliere al meglio i turisti nell'incolta fossa di Valverde, oltre ad un fagiano accompagnato da due femmine ci stanno le due femmine d'asino e il maschio ragliante che le ha ingravidate. Ci sono anche una ventina di olmi essicati per via della solita grafiosi, forse per sfida al vicino Museo di Scienze Naturali ed all'Orto Botanico. Ci risulta che questi alberi dovrebbero essere abbattuti e smaltiti in modo acconcio (bruciati) ma stanno li di almeno sei mesi.
In giro si vedono parecchie giovani famiglie straniere abbastanza numerose e meno di un quarto della popolazione giovanile che ci invadeva fino al 2019. Decisamente abbiamo a che fare con una popolazione turistica che sa utilizzare in maniera egregia il cellulare sia per orientarsi che come guida tanto è vero che noi umarelli che presidiamo il territorio, non siamo (quasi) più coinvolti come ufficio informazioni turistico.
Davvero ci ha colpito l'abilità dei turisti – anche adulti e/o anziani soprattutto stranieri- nell'uso del cellulare come orientamento e come guida (parecchi hanno scaricato materiale dalla rete e la tengono in memoria).
L'altro pomeriggio con una temperatura sui 31-32 gradi è comparso anche un pulmann (bulgaro!) tre assi che ha scaricato un CRE di ultra sessantenni.

Oltre alla stradina tagliata addosso alle Mura dello Sperone di Valverde che però non ha suscitato proteste dal momento che il popolo bergamasco quando vede dei muratori va in deliquio, la polemica del momento  è quella relativa al passaggio pedonale realizzato addosso a Porta san Giacomo sia per la parte in salita entrando dalla porta che dalla parte in piano lungo il Viale delle Mura.
Il sindaco Gori e il suo assessore Brembilla si trincerano rispetto alle polemiche adducendo il parere positivo della Commissione Paesaggistica e della Soprintendenza e rispondendo a muso duro ad una critica di una signora che ha scritto che è uno scempio: au­guro alla sciura invece di non essere mai su una sedia a rotelle. Era ovvio che alla fine quando uno sta in braghe di tela metta sempre di mezzo gli handicappati.

Il problema di TUTTI ma proprio tutti i lavori fatti dal Comune di Bergamo sotto l'assessorato Brembilla é  che manifestano un grosso deficit di cultura architettonica ed urbanistica oltre che costare un botto. Lo si è visto col rifacimento dei muretti lungo le Mura quando i muratori rumeni invece di piazzare le pietre orizzontali le hanno messe soprattutto in verticale per usarne di meno e fare più velocemente i lavori. Hanno capovolto ennemila anni di civiltà senza che nessuna autorità muovesse ciglio. Lo abbiamo visto quando hanno manomesso le aiuole e le panchine e i marciapiedi in Colle Aperto: li s'è visto che proprio non hanno idea di come fare i lavori. Panchine  senza gli appoggi piani originali svitate dal suolo. Sedute in pietra più basse di 5-8 cm rispetto al prima per cui chi si siede fatica ad alzarsi. La vedovella perennemente assediata dalla palcia trascinata dalle piogge dall'aiuola. La vedovella…pendente come la torre pisana.
E lasciamo stare le spianate di cemento davanti al Vittorio Emanuele II oppure quella davanti alla Carrara. Dimentichiamo la mitica Piazza Risorgimento e cosa ne verrà fuori dal parco della Malpensata e dallo spostamento del mercato extracomunitario in via Spino. Vedremo il nuovo Sentierone attraversato da quella autostrada che è viale Papa Giovanni.

Brembilla e Gori non hanno capito che per una città come Bergamo non bastano dei progettisti formati sull'Ormea e dei muratori calati dalla valle dopo avere appena smesso di fare i pastori e i boscaioli ma occorre qualcuno con una formazione più solida profonda rispettosa e  a conoscenza della storia patria.

Comunque nessun problema: se per caso i turisti si lamentano c'è sempre il selvatico di susino che in Colle  produce qualche quintale di prugnoli che ti bloccano la dentiera. Così non criticano più l'assessore Brembilla che appartiene alla razza dei toccati da Dio. Quindi tutto quel che fa è sempre la perfezione.


SANITA' LOMBARDA: UN'ALTRA BALLA
La brava (ingenua?) Sara Bettoni sul Corriere/ Milano comunica che la Regione ha disposto che entro il 30 novembre la prenotazione di esami e visite presso gli ospedali (e i laboratori e gli ambulatori privati ?: non ne parla…) non faranno più capo a ciascuna struttura singola ma ad un unico centro che li smisterà verso quello disponibile entro il minor tempo possibile. Lo prevedeva la legge regionale 33 del 2009, modificata nel 2019. Dice che la piattaforma è necessaria per «garantire una gestione razionale e trasparente degli accessi alle prestazioni sanitarie» e impone di utilizzarla a tutte le strutture pubbliche o che lavorano in convenzione col sistema pubblico.
Infatti sono trascorsi 12 anni che hanno ingrassato a spese del cittadino, dello stato e della regione la sanità privata. La quale ormai non ha come scopo primo la guarigione del malato, ma la sua conservazione in quanto tale, essendo il cittadino malato-quasi-guarito-mai diventato una macchina per fare soldi. Ed anche la sanità pubblica da parecchie parti ha preso questa malattia.
La faccenda ha anche due altri aspetti da non sottovalutare. Il primo è la fiducia del  cittadino verso un dato medico e una data struttura. Il secondo è che non tutti gli ospedali (e i centri privati?) forniscono tutte le cure e gli esami necessari e quindi hai voglia quanto tempo ci metteranno prima di uniformare l'offerta per prendersi cura del 99% delle patologie possibili. Sennò che eguaglianza ci sarebbe se la solita clinica privata convenzionata conservasse le sue 4 specializzazioni e scaricasse altrove le altre?
Se la regione ha impiegato 12 anni per attuare quanto previsto dalla legge regionale 33 del 2009, c'è da scommettere che ne occorreranno un'altra dozzina per attuare quanti previsto dall'ultima delibera regionale del 2 agosto u.s.
Ormai il tema dell'appropriatezza delle cure ha assunto una rilevanza tale che è improcrastinabile allestire dei seri controlli massivi perché da un lato nessuno verifica se quanto viene suggerito-imposto al paziente sia appropriato e dall'altro perché il sistema produce PiL e profitto privato.