schermata di 1400 pixels  







NUMERO 374

















































245
135
40
80
245
60
190
245


Il custode delLa Latrina di Nusquamia, ing. Claudio Piga da Trezzo sull'Adda prosegue nell'inquinare le poche certezze sul mancato collaudo della biblioteca auditorium, che è un progetto che sta in piedi ormai da vent'anni. Il saiotto fascista racconta un sacco di balle smentendo  di non essere abile maneggiatore di “cacate carte” (copyright by custode delLa Latrina di Nusquamia, ing. Claudio Piga da Trezzo sull'Adda).












Il 25 maggio la lista Vivere Curno terrà una conferenza-dibattito «i cittadini al centro dell'azione amministrativa» che è un'idea perlomeno strana dal momento che ... di cosa dovrebbe  occuparsi l'amministrazione di un comune?  Vedere  il volantino a lato.
Scorrendo le pagine del programma della lista Gamba balza evidente come l'idea come la lista Vivere Curno ha del




















































































































































































































nostro paese é perlomeno singolare e non ci pare proprio quella reale. O meglio: ha del paese un'idea “banale”. Stile ricerca di mercato. Da quel programma emerge l'idea di un paese fatto di vecchiarelli che hanno bisogno quotidiano di due centri prelievi, con una esistenza che poggia sulla chimica (i medicinali) e sui medici, di badanti certificate, di sedi proprie ben targate e adeguatamente murate da improbabili invasioni di concorrenti, di geriatri, di ricoveri di sollievo quotidiano e assistenze per handicap di ogni genere.
A noi pare un'idea del tutto sbagliata.

Più esattamente: deforma la realtà. Prima di tutto se andiamo a vedere le spese a Bilancio ci accorgiamo che é più la carta prodotta e il rumore mediatico messo in piedi dal duo Gamba-Serra che l'investimento reale destinato, se si esclude il piano del diritto allo studio (su cui bisognerebbe fare qualche riflessione prima di accettarlo sempre a scatola chiusa).
Definirla una scelta politica clientelare succube dello scambio politico sarebbe una banalità ma l'ERRORE di fondo che c'è in questa visione-progetto-pratica della socialità è che é «curativa» dei problemi anziché essere preventiva. Frutto appunto di una ricerca e summissione al mercato.
E' quantitativa piuttosto che qualitativa dove il termine non attiene alla qualità materiale del prodotto ma a quella immateriale.
La Polisportiva e il GS Marigolda esistono da oltre mezzo secolo. Il GAP-gruppo anziani e pensionati (feudo cislino) esiste da oltre trent'anni e viene simpaticamente nominato dalla concorrenza “rossa” come “ol secatoi”...
Pure il Gruppo Volontari esiste da oltre trent'anni: ma non basta e non serve granche mettere a disposizione  dei curnesi due centri prelievi quando siamo un paese che nel raggio di cinque chilometri abbiamo un servizio  di oltre 40 centri identici e perlomeno cinque ospedali  di livello nazionale di cui due di livello europeo.
Fosse tutt'Italia così malmessa!
Il cittadino anziano ha più bisogno di un centro prelievi in paese oppure di NON dovere attendere 8-12 mesi per una cataratta? L'anziano con la cataratta non può rinnovare la patente. Senza patente non può andare a fare la spesa. Costituisce un pericolo maggiore per se e gli altri. Alla fine ha la soddisfazione di farsi fare il prelievo a domicilio a prezzo agevolato ma di restare chiuso prigioniero in casa.
Forse c'è qualche riflessione da fare su servizi e qualità degli stessi.
Abbiamo parlato di cataratta.  Potremmo parlare di denti.  Potremmo parlare di prostata.




1 - l'impresa realizzatrice della biblioteca si chiama VIOLA e non Iola.
2 - la documentazione mostrata dalla redattrice di SKY può provenire sia dal Comune di Curno che dall'impresa. Mi pare ovvio che l'impresa abbia in mano la documentazione col protocollo del Comune di Curno altrimenti sarebbe priva della prova della consegna del documento.
3 – é accertato dalle carte mostrate in video che la consegna dei documenti da parte dell'impresa al direttore dei lavori (che è nominato dal Comune e in quanto tale come se fossero consegnati al Comune stesso) è avvenuto in due tempi: il 07 agosto 2009 per le opere muratorie (giunta Gandolfi imperante) e il 10 novembre 2009 per gli impianti (giunta Gandolfi imperante).
4 -  a questo punto il sindaco Gandolfi ha le spalle al muro: tocca a lui spiegare com'è che  il collaudo non sia stato eseguito entro fine





























































































































































































































































































































































































































anno 2009 (giunta Gandolfi imperante). Se i documenti consegnati dall'impresa erano insufficienti, dimostri di avere chiesto l'integrazione. Se i documenti sono stati sottratti dimostri di averne denunciata la sparizione. Se il collaudatore abbia dimenticato il proprio incarico Gandolfi dimostri di averlo richiamato all'ordine.
5 – in tutta questa vicenda, nonostante l'ex sindaco Gandolfi intervenga e co-gestisca la Latrina di Nusquamia, NON HA MAI IL CORAGGIO di esporsi  in prima persona a raccontare come stanno i fatti. Manda sempre avanti il suo spin–doctor il custode delLa Latrina di Nusquamia, ing. Claudio Piga da Trezzo sull'Adda.
ma non risultano documenti
6 - a novembre 2012 (quindi pochi mesi dopo l’elezione) la sindaca Serra scende a Napoli per contattare l’impresa Viola e






Potremmo parlare di stomaco.

Non serve affiancare al GAP un geriatra trasformandolo in una sorta di pronto soccorso fisico e psicologico per anziani. Al GAP serve affiancarci  del personale «professionalizzato» che li aiuti a  «diventare anziani in salute». Il volontariato non basta più da solo: occorre affiancarlo con una professionalità che solo dall'esterno può arrivare.
Lo stesso dicasi per le associazioni sportive. Un tempo nacquero come pratica divertente del tempo libero mentre
oggi l'attività sportiva è IL fondamento di una vita sana e lunga e autonoma e senza infermità. Insegna a invecchiare fisicamente e psichicamente bene: che dovrebbe essere il MIGLIOR progetto per ogni amministrazione.






























































































































































































































































iniziative immediatamente successive in merito.

La conclusione  appare molto semplice.
La giunta Gandolfi era contraria – esattamente come tutto il centrosinistra della lista Serra- alla realizzazione della biblioteca e “se ne sono disinteressati” di condurre in porto l'opera danneggiando i cittadini di Curno. La giunta Serra anche con la scusa del fiscal compact.

Per cinque anni prima la giunta Gandolfi –agosto 2009 > maggio 2012- e poi la giunta Serra -giugno 2012> marzo 2014- lasciano ferma ogni pratica per risolvere il problema e solo il 27 marzo 2014 la giunta Serra si sveglia per affidare  sempre allo stesso direttore dei lavori la redazione di un progetto di verifica dei lavori di completamento, di sistemazione e di adeguamento del manufatto.

La domanda torna quindi all'origine: come mai Gandolfi non si mosse dopo il sette agosto 2009 e l'undici novembre 2009? Semplicemente perché aveva deciso –come detto e scritto migliaia di volte spesso nascoste dietro le parole del suo spin doctor- che non intendeva  finire quei lavori ritenendo l'opera del tutto inutile.
Lo stile dell'uomo e del sindaco Gandolfi lo si evince da questo continuo defilarsi e dalla mancanza di coraggio e di esibire la documentazione e di spiegare perché lasciò che i collaudi non avvenissero.







Non solo fornire la badante certificata. Non solo fornire il centro prelievi… a danno subìto.

Lo stesso dicasi per la biblioteca e l'universo che ruota attorno alla cultura.
Non basta più una funzionaria che sappia intendere il mondo librario e quello dei lettori.
Non basta più una funzionaria che sappia gestire la biblioteca. Oggi la biblioteca deve diventare il motore principale  per inserire ogni paese  in un contesto superiore.
Non basta il prestito interbibliotecario ma deve cominciare anche una sorta di «scambio» di progetti e allestimenti culturali fatti da gruppi di biblioteche.
Non progettini ma progetti con la P maiuscola. Competenze che non hanno gli attuali funzionari.
L'affiancamento o l'inserimento di figure professionali nei vari settori del volontariato non riduce o squalifica o sottrae competenze e buona volontà agli attori attuali (addetti o volontari) ma ne migliora ed aumenta la qualità del servizio reso ai cittadino.
Ne aumenta l'autonomia di scelta.
Toglie il cittadino e il paese dal proprio isolamento campanilistico e lo  inserisce in contesti provinciali o regionali che non sia solo la festa del santo patrono o quella dei biligocc.

Asserire che i servizi sono quelli chiesti dai cittadini e che hanno il loro gradimento é il minimo. Un'amministrazione deve essere in grado di creare le condizioni perchè NON nascano crescano incancreniscano proprio quei bisogni.
L'azione amministrativa non deve essere quindi una sorta di «mutua» stile anni '50-'60 che fornisce pochi qualificati servizi al cittadino mentre  questi è costretto a trovare altrove o restare da solo un futuro.
Una «mutua» che gonfia il petto perché può stilare una lunga lista di cosa fatte (anche se alla fine spende pochissimo) mentre il cittadino è abbandonato nell'immateriale a se stesso.
Animali curati poco nel corpo e abbandonati nell'animo.
Con la O finale.


































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































Il collaudo del Bibliomostro
di Claudio Piga, custode delLaLatrina di Nusquamia:

Proviamo a fare il punto della situazione diradando il polverone suscitato dalle dichiarazioni della dott.ssa Serra che, in un'intervista rilasciata a una giornalista di Sky24, dà la colpa dell'inagibilità del Bibliomostro a Gandolfi. Il che ha dato il destro al gatto padano, ebbro di sacro furore come una baccante, già pregustando l'odore del sangue, di minacciare una denuncia alla Corte dei Conti, per danno erariale dovuto al mancato esercizio di quest'opera di dubbia utilità. Se fosse stata un'opera utile, l'Amministrazione serrana non avrebbe mancato di metterla in cima alle priorità delle cose da fare. Il servizio di Sky24 è visionabile recandosi a un nostro articoletto sulla pagina precedente di Nusquamia: Ultime sul Bibliomostro.
Che cosa noi pensiamo del Bibliomostro è noto: un'opera inutile e trombonesca, nata da un'ispirazione piccolo borghese e buzzurra, rispondente a un'idea sciacquettistica della cultura, a misura di assessorucolo ipercinetico e villico agrimensore male acculturato. Ma non è di questo che vogliamo parlare. C'interessa fare il punto della situazione, in vista di un chiarimento che spero verrà presto, possibilmente in termini razionali, e non di cazzeggio agrimensural-giuridico. Ecco le informazioni che siamo riusciti a reperire e le considerazioni




che al momento è dato formulare:
 Nell'intervista sopra menzionata, la dott.ssa Serra afferma che «nel 2009 l'impresa è liquidata, e il cantiere è stato consegnato all'Amministrazione [quella di Gandolfi, il cattivone: N.d.Ar.], che dovrebbe procedere in tempi brevi al collaudo. Cosa che invece non avviene: quest'opera praticamente conclusa non viene collaudata».
 Interviene nel servizio di Sky24 Fassi, il quale afferma «La ditta Iola non ha consegnato i certificati per gl'impianti. Non poteva essere data l'agibilità, quindi non poteva essere data l'apertura».
 Nello stesso servizio, sentiamo la voce della giornalista che afferma: «Eppure, contattata [ah!, che brutto termine! N.d.Ar.] la ditta che costruì gl'impianti per la Biblioteca, ci dice che le certificazioni alla fine erano state consegnate, come dichiarato in questa raccomandata».
 A questo punto, la giornalista mostra un foglio, datato 05.11.2009, ma il foglio porta il timbro del protocollo del Comune di Curno, dunque verisimilmente proviene da qualcuno che ne ha fatto richiesta al Comune di Curno, e che l'ha passato alla giornalista. Niente di male, naturalmente, ma perché allora montare la notizia in questo modo? Il telespettatore è portato a credere che si sia fatto un lavoro d'inchiesta in stile anglosassone, alla ricerca delle fonti. Non bastava mostrare il foglio,






senza tanti preamboli? Dunque, è stato ricevuto dalla ditta costruttrice «contattata», dalla dott.ssa Serra o da chi?
 I foglio mostrato dalla giornalista è una lettera emessa dalla ditta Iola, protocollata al Comune di Curno dove la ditta Iola afferma di «aver consegnato al direttore dei lavori, ing. Armando Armondi, tutte le dichiarazioni e i certificati relativi agl'impianti, elettrici e meccanici, previsti dalla legge» e che «le dichiarazioni di corretta esecuzione vi furono già consegnate in data 07.08.2009».
 Se la ditta Iola specifica di aver già consegnate le carte, vuol dire che qualcuno nel Comune aveva fatto richiesta di quelle carte e che riteneva, in alternativa: a) di non averle ricevute; oppure, b) di aver ricevuto una documentazione incompleta.
Il gatto padano avanza l'ipotesi che qualcuno abbia fatto sparire le carte, ma questo è tutto da verificare; per parte nostra formuliamo l'auspicio che la situazione sia chiarita in tempi brevissimi.
 Nel caso in cui i documenti consegnati in data 07.08.2009 fossero spariti, la ditta Iola ha accluso copia dei documenti (o li ha spediti con plico a parte) contestualmente alla missiva del 05.11.2009?
 In ogni caso, i documenti inviati dalla ditta Iola, oltre che necessari erano anche sufficienti? (invito il gatto padano, gli agrimensori male




acculturati e i tecnoburocrati ad approfondire la nozione di condizione necessaria e condizione sufficiente: niente cazzeggio giuridico, per favore).
 Se i documenti c'erano ed erano sufficienti, perché l'Amministrazione Serra non ha proceduto al collaudo? E, soprattutto, ammesso che l'Amministrazione Gandolfi porti la colpa del mancato collaudo, non si sente in colpa essa stessa per non aver provveduto a sanare la situazione?
 Se l'Amministrazione Serra afferma di non aver potuto procedere al collaudo del Bibliomostro per la causa impediente del Patto di stabilità, ricordo che il Patto di stabilità esisteva anche al tempo dell'Amministrazione Gandolfi.
 Quando nel novembre 2012 la dott.ssa Serra e alcuni colleghi di Giunta si sono recati a Napoli presso la ditta Iola per «riallacciare il rapporto necessario per la prosecuzione dei lavori», si è parlato del collaudo e, in particolare del completamento della documentazione per procedere immediatamente al collaudo, proprio come la dott.ssa Serra rimprovera a Gandolfi di non aver fatto? Si veda su Bergamo news Il sindaco di Curno in trasferta a Napoli per la nuova biblioteca.
 In soldoni, c'erano inadempienze da parte dell'impresa riguardo ai certificati? In particolare riguardo a quali impianti? E se non c'erano inadempienze, perché furono





assegnati degli incarichi tecnici – così mi è stato riferito: correggetemi se mi sbaglio – onde fare il punto della situazione?
 Quanto sarebbe costato fare il collaudo partendo da zero, o poco più, cioè ricostruendo la situazione in assenza dei certificati necessari?
Penso che prima si fa chiarezza, meglio è. Ricordo la minaccia del gatto padano: «Segnaleremo la vicenda alla Corte dei Conti per l'enorme danno erariale che il loro [Gandolfi e i suoi assessori: N.d.Ar.] comportamento e quello eventuale dei successori [Giunta Serra: N.d.Ar.] hanno prodotto contro i cittadini. E la Corte dei Conti non sarà così gradevolmente “lente impelle in vas indebitum” delle vostre finanze [Il gatto padano, che ha copiato da Nusquamia senza capir niente di quel che avevo scritto in una “punizione” a lui dedicata, vuol dire che la Corte dei Conti inculerà senza pietà, rovinandoli finanziariamente, i nemici del gatto: N.d.Ar.]. Come dice il proverbio: gode bene chi gode per… ultimo».
Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra ché ho detto la mia.