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NUMERO 346
























































le primarie del PD al circolo di Curno





Curno merita di più.
Curno merita di meglio.





ricchezza e povertà delle famiglie bergamasche

























































Alle primarie nel circolo PD di Curno hanno votato 27 iscritti su 49: Orlando ha ottenuto 9 preferenze contro le 18 di Renzi e le zero di Emiliano.
Sarebbe stata utile un’immagine dei partecipanti per capire se il numero elevatissimo di assenti sia schierato con la coppia Bersani&D’Alema (o quanti con...) oppure che siano semplicemente in buona parte scocciati dalle mille beghe interne di un partito di invidiose e odiose primedonne.
Adesso la vediamo grigia per il segretario Massimo Conti dal momento che a fronte di un risultato del genere - 22 assenti e 8 a Orlando contro i 18 renziani: 30 a 18...- come possa ancora essere legittimato come segretario ridotto a minoranza. Perlomeno secondo stando ai numeri.
In buona sostanza Massimo Conti conta come il due di picche sia per la sua evidente incapacità politica sia perché si è rotto il tradizionale cerchiobottismo dei segretari PD.
Come farà a sedere al tavolo della lista Vivere Curno per concordare programmi e candidati non si vde, perchè i 22+8 «non renziani» sono più vicini alla cultura di una Serra&Gamba tutta piegata -le abbiamo viste in questi cinque anni- ad avvantaggiare il «vecchio» popolo piuttosto che pensare al futuro del Paese. Se l’Italia è un «paese di vecchi» Curno





Curno non è una clementina, Curno non è un hospice, Curno non è un cottolengo e nemmeno un groppino dove sono fiondate le missionarie Gamba e Serra (in o.a.) per risollevarci dalle nostre miserie materiali umane sanitarie personali e portarci in un “paese bello da vivere”. La narrazione Gamba-Serra si verifica nelle delibere: briciole. Briciole all'ambiente. Briciole alla manutenzione degli immobili. Briciole alla cultura. Un bilancio esattamente identico da 40 anni, di puro stile democristiano, quindi clientelare fatto più di slides e annunci che di sostanza. Meno male non stia così. La grancassa Gamba-Serra suona una musica in gran parte muta. Ma Curno non è così malmesso e non per merito della coppia Gamba&Serra che ci avrebbero salvati.
Curno merita di più e di meglio. Curno ha bisogno di un sindaco che faccia sentire che i Curnesi non sono dei poveri derelitti da cachetizzare che hanno sempre e solo bisogno dell'infermiere sulla porta di casa ma che hanno nel proprio paese delle potenzialità e qualità che vanno valorizzate anziché dimenticate e abbandonate. C'è bisogno di svegliare l'orgoglio di  essere non solo cittadini privati malaticci e questuanti ma cittadini portatori di valori di interesse nazionale. E' vero che gli amministratori Curnesi sono riusciti nella non indifferente battaglia di espellere amichevolmente dal proprio territorio una Bossong, una Tesmec ed anche una Cartemani che ormai sono diventate delle multinazionali (non proprio) tascabili ed hanno «discretamente» avversato e avversano una FreniBrembo salvo poi manifestare un consiglio comunale un pianto di coccodrillo o tacere tatticamente per vedere di scroccare qualcosa.

Invece per l'asse commerciale Fermi, Europa e Bergamo hanno fatto e fanno ponti d'oro. Sinonimo di soldi, euro. Incassi per altre opere di regime. Come se l'occupazione nel commercio fosse un progresso (dell'Italia) piuttosto che un regresso al medioevo visti i contratti di lavoro prevalenti. Bossong Tesmec Cartemani Frenibrembo dovrebbero stare sul petto dei Curnesi ed essere esibiti curati coccolati come VALORI non come «problemi» e soggetti mirabili per qualche scambio.
Le aziende hanno un'etica. Qualche volta -se non hanno debite forze- meglio abbandonare un posto impalciato per siti  più ariosi. Se ne vanno.
E' ora che Curno si scrolli di dosso un metodo di governo che vede nel comune una grande e ricca mammella da succhiare e da usare per succhiare anche a chi non dovrebbe dare.

Il bilancio del comune è tal quale da  40 anni. In 40 anni hanno dimenticato di



Bergamo, famiglie indebitate per 11,5 miliardi: quasi 25mila euro a nucleo
Una ricerca dell'Ufficio Studi della CGIA di Mestre ha evidenziato un aumento della famiglie italiane: in provincia di Bergamo la crescita è dell'1,9%, pari complessivamente a 11,5 miliardi di euro per il 2016.
Redazione di BergamoNews - 29 marzo 2017

Cresce l'indebitamento medio delle famiglie in provincia di Bergamo: a sottolinearlo è l'Ufficio Studi della CGIA di Mestre che ha evidenziato come i passivi accumulati con le banche e gli istituti creditizi nel 2016 ammontino complessivamente a 11,5 miliardi di euro.
Un ritocco al rialzo dell'1,9% rispetto agli 11,3 miliardi del 2015, pari a 24.963 euro di debito medio per ogni famiglia: una cifra superiore alla media nazionale di 20.341 euro, decima più alta di tutta Italia.
Nella top ten delle province che registrano i maggiori indebitamenti è quasi en-plein lombardo: Milano guida con 29.304 euro, seguita da Monza-Brianza, Lodi, Varese e Como. Prato è la prima fuori dai confini regionali, al sesto posto, prima di Roma, Siena, Trento e, appunto, Bergamo.
L'indebitamento medio delle famiglie consumatrici è stato calcolato in base all'accensione di mutui per l'acquisto di un'abitazione, ai prestiti per l'acquisto di auto o moto e in generale di beni mobili, al credito al consumo o ai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili: per questo l'incremento complessivo a livello nazionale, passato dai 517,8 miliardi di euro del 2015 ai 525,9 del 2016, è in larga parte imputabile alla “ripresina” registrata a livello di consumi interni e alle maggiori concessioni di prestiti bancari alle famiglie per l'acquisto delle abitazioni.



















































































































































































































































































































































































































“Dal 2010 al 2016 la variazione del debito nazionale delle famiglie consumatrici è stato del 8,8% mentre l'inflazione del 7,4% – spiega il segretario della CGIA Renato Mason – Tuttavia va segnalato che dopo il picco massimo toccato nel 2011 le esposizioni sono scese costantemente fino al 2014, per ritornare a salire negli anni seguenti fino a raggiungere il livello record di 525,9 miliardi di euro nel 2016”.
“Le aree provinciali più appesantite dai debiti sono quelle che presentano i livelli di reddito più elevati –

















































































































































































































































































































viene considerato dalla coppia Serra&Gamba come una sorta di clementina a partire dai giovani fino agli anziani. Che sono in massima parte decisamente messi bene egoisti pretenziosi e ricattatori: quindi disponibili al voto di scambio. Basta leggere le delibere della giunta Serra per trovare la soddisfazione di tutti questi ricattucci. E vi si legge chiaramente la strumentalizzazione che queste NUMEROSE categorie che non stanno affatto male nell’usare quei POCHI che sono messi davvero male per accaparrarsi indebitamente vantaggi evidenti e qualche volta perfino ridicoli (la pista ciclabile da Curno all’ospedale oppure i due centri prelievi oppure l’escort a pagamento col bollino comunale).
Non diamo per scontata la conferma di Vivere Curno e l’elezione della delfina della sindaca Serra, l’attuale assessore Gamba a sindaco, perché i destini elettorali di Curno si sono sempre bene incrociati coi casini nazionali e se riesce l’operazione di unificazione di Lega+FI+pentagrillini (quella parte di provenienza dalla destra) Vivere Curno rischia altissimo la sconfitta. Il PD arriva al 12 giugno messo malissimo nel contesto nazionale e la democristianeria della giunta Serra se non ha deluso non ha nemmeno esaltato.
Il problema del centrodestra, che è quello di tutte le liste-  è trovare un gallo (o una gallina) che posa fare il candidato sindaco cercando di deludere il meno possibili i galletti e le gallinelle indigene. L’ultima volta che c’hanno provato si sono tirati addosso una maxi frana.







































manutenzionare adeguatamente TUTTE ma proprio TUTTE le infrastrutture fondamentali: tutte le scuole, i CVI 1 e CVI2,il municipio, le case popolari, la Roggia Curna. Per le amministrazioni di Curno l'insieme dei «beni pubblici» sono stati oggetto di abbandono (l'area dell'orto botanico rimasto sulla carta), l'area  forestale rimasta




















































































































































-aggiunge il coordinatore dell'Ufficio StudiPaolo Zabeo – è evidente che anche in queste zone tra gli indebitati vi sono molti nuclei appartenenti alle fasce sociali più deboli. Tuttavia le forte esposizioni bancarie di questi territori, soprattutto a fronte di significativi investimenti avvenuti negli anni scorsi nel settore immobiliare, non destano particolari problemi che invece scontiamo in altre zone del Paese, in particolar modo al Sud. Purtroppo i dati Istat ci dicono che negli ultimi 10 anni i nuclei in difficoltà economica sono tornati a crescere di numero, visto che gli effetti della crisi hanno accentuato, anche in Italia, il divario tra poveri e ricchi”.












































































































































































































































































































mezza abbandonata e inutilizzata; il giardini pubblici più adatti al pascolo delle caprette.

Il Fiume Brembo continuamente evocato e mai che si sia speso un euro mentre si è dimostrata ampia sottomissione ai ricattucci di due interessati a difendere l'indifendibile. Due stalle costruite a pochi metri dal fiume o una discarica frettolosamente coperta che non si vuole scoperchiare perché adesso ci sarebbero troppi occhi a osservare. Relitti di aree stradali abbandonati: i profili dell'asse interurbano o la via Carlinga o Europa. Dimenticando se debbono ridere o piangere della scuola nuova che si allaga prima di essere aperta. Per non parlare della Biblioteca e Auditorium chissà perché “odiata” da tutti: lega, destra, centro, centrosinistra, arancioni. Forse perché non ci sono riusciti a zomparci sopra?

Curno deve smettere di abbandonare siti inutilizzati – il capannone del CVI2 e la vecchia Rodari o il bar del CVI1- per spendere euro per costruire edifici ampiamente sovradimensionati. Non c'era bisogno della nuova Rodari: bastava ristrutturare le due elementari esistenti e cercare di ridurre l'afflusso esterno di alunni. Invece adesso da oltre due anni la giunta Serra escogita le più strampalate destinazioni della vecchia Rodari: in costruzione da dodici anni. La biblioteca è diventata ampiamente maggiorenne e non è stata aperta. Le imprese e le aziende  più attente e intelligenti del territorio hanno compreso benissimo le ragioni per cui opere come la biblioteca o la nuova Rodari si sono arenate tra una maggioranza e l'altra e questo l'hanno visto e sentito come un pericolo per loro stesse. Hanno visto benissimo come sono sorti certe parti commerciali ed anche questo l'hanno visto vissuto e lo sentono come una minaccia.

Curno merita di più e di meglio perché se gli da occasioni e libertà sa cavarsela da solo senza lasciare indietro nessuno. Altro che distribuire a pioggerellina pochini eurini per accontentare tutte le voglie. Altro che pagare i danni dell'alluvione della nuova Rodari anziché addossarli a chi custodiva per contratto il cantiere. Altro che andare a pietire alla sanità qualche servizio per edifici scarsamente utilizzati. Ti scappano aziende di livello mondiale e tu sindaca vai a cercare il servizio per i nuovi matti. Hai in centro al paese una zona amplissima che potrebbe diventare un motore economico per l'intero paese e ci lasci ancora coltivare la ciriola e il melgotto. C'è l'ex Briantea che ancora la sostituta dell'asse interurbano e la sindaca non è riuscita nemmeno a tenere fuori il traffico dei non residenti. E che dire delle piazze del paese che sono state pedonalizzate per garantire a tre bar di mettere i tavolini all'esterno?

Vogliamo sorridere infine? Hanno interrotto la convenzione con la Provincia di Bergamo ed hanno fatto una convenzione con la Provincia di Brescia per fare la Stazione Appaltante Centrale Unica di Committenza di Area Vasta per l'assegnazione dell'appalto di manutenzione dei beni comuni e sapete chi faceva parte della  Commissione giudicatrice ?
Due architette dipendenti del Comune di Curno e la nostra segretaria comunale.  Bisognava andare a Brescia?






































































































































































































































































































































RICCHEZZA FAMIGLIE ITALIANE 2012