NUMERO 254 -PAGINA 2 - L'ONESTA' TIRA E MOLLA






































































































L' »onestà» (in politica) per il tenutario delLa Latrina di Nusquamia è un concetto elastico come la pel di bale. Se applicata ai suoi clienti è differente che quella applicabile ai suoi-loro avversari.
Il problema se Fassi e Gandolfi siano stati amministratori onesti o se siano stati disonesti per i vari piani approvati PRG, PGT, piani integrati, piani di lottizzazione) NON si misura sui soldi eventualmente recepiti dagli speculatori (che è eventualmente materia della magistratura) ma si misura politicamente con ben altri parametri. Di questi parliamo.

L'attuale PGT di Curno ha la struttura speculativa di base del PRG adottato dalla DC assieme al PSI ed al PCI.
Del resto il primo centro commerciale arrivò a Curno col beneplacito del terzetto DC-PSI-PCI così come il «Palazzo di Prisme» di Largo Vittoria (e quanto connesso: il palazzo di Piazza della Chiesa) venne approvato dal terzetto DC-PSI-PCI de quo.
Poi arriva la Lega e via via «aggiunge» o «modifica in aggiunta» fino ad arrivare all'ultima puttanata che sarebbe la Prima Variante (generale: bisognerebbe chiamarla)  del PGT adottata dalla Giunta Serra.



Lo «scontro» tra Fassi e Pedretti sul PRG viene proprio da due disegni differenti in ordine allo «sviluppo» edilizio (residenziale e capannoni) del paese.
Fassi viene rimosso da (primo) assessore (leghista) all'urbanistica proprio per la sua «lentezza» nell'adottare una variante al PRG  ereditato dal trio DC-PSI-PCI e sostituito (come assessore) da Pedretti.
Fassi non verrà rieletto nella seconda tornata elettorale della Lega per un «audace» governo delle preferenze da parte del Pedretti. Pare che chi scrisse che il Fassi fosse stato «trombato alle elezioni» si sia beccato una denuncia dallo stesso, denuncia finita nel cestino con  qualche risata del giudice.

Normalmente nei paesi si scontrano due modelli di «sviluppo edilizio». C'è quello catto-democristiano fatto proprio anche dal PCI per cui in paese si deve costruire non troppo, meglio che lo facciano le imprese  del posto, in modo che la DC o il partito di governo possano assorbire senza troppe botte i problemi della crescita demografica e le imprese possano massimizzare la rendita o il guadagno.
Questo modello é passato anche nella lega ed é stato«spacciato ovviamente» come  una "volonta' di mante-



Ridotto in soldoni per Curno si può dire che Fassi come Conti come Gandolfi siano stati interpreti di quella che era la linea della prima DC-PSI-PCI mentre il Pedretti interpretava la seconda linea di «sviluppo».
Nessuna novità: quaranta anni prima il sindaco Maestroni era stato sfiduciato dalla DC di Lodetti proprio per le stesse ragioni del dissidio tra Fassi e Pedretti.




Il tenutario delLa Latrina di Nusquamia na di Nusquamia rivendica l'»onestà» di Fassi e Gandolfi sia rispetto ai contenuti via via speculativi dei vari PRG-PGT approvati che i cambi di casacca degli stessi.
«Onestà» non è solo «non rubare» (che è il minimo sindacale: direbbe pure un qualunquista) ma c'è anche una «onestà ideologica»,c'é



da domandarsi se voltare lo sguardo altrove sia ancora essere onesti oppure no. C'è da domandarsi se applicare la legge in un modo estensivo piuttosto che contenuto o addirittura riduttivo siano onesti e quanto «onesti siano» rispetto al messaggio che vendono.

Faccio un esempio. Su un terreno di un ettaro ci sono 5mila mq di capannone commerciale per 30mila metri cubi. Il proprietario chiede una trasformazione in residenziale per 30 mila metri cubi. Se nella zona (esempio) un metro quadro di commerciale si vende a 200 euro e un metro quadro di residenziale si vende a 400 euro, quel proprietario  è titolare di un bene che vale 5000x200 = 100mila euro. Se il comune gli concede di abbattere il commerciale ed edificare 30mila metri cubi di residenziale, quell'immobile avrà un valore di 400x (30.000:3) = 400mila euro.

A questo punto il Gandolfi dice che siccome lui coi piani integrati non ha occupato altro suolo «non» edificabile ma ha consentito “solo” la trasformazione sull'esistente, pretende il diploma di «difensore del verde».
Bisogna intendersi però sul fatto che il «consumo di suolo» non é solo la semplice occupazione di spazi non




Bloccare tutto, quindi secondo il “metodo Raggi”?? Nossignori da un estremo all'altro.

Proprio per contribuire a riportare il bilancio energetico  verso equilibri  meno deteriori occorre l'»ONESTA'» di  mantenere il residenziale nei limiti della crescita reale (quindi fermarlo vista la sovrabbondante offerta) mentre per il commerciale basta «addensare»  volumi inutilizzati o abbandonati in zone da ristrutturare, portandovi così nuovi capitali e «liberando» in questo modo gli spazi inutilizzati destinandoli a rinaturalizzazione.
Le scelte politiche vanno spiegate e motivate alla popolazione e non giustificate coi “diritti acquisiti” come totem costituzionali.
Occorre l' “ONESTA'” di non raccontare solo i conti degli speculatori ma anche i conti dei cittadini .

Vito Conti e la sindaca Serra perché non “regalano” ai 7500 curnesi quei 300 mila metri cubi che regalano ai commercianti di via Fermi-Europa? Stimano forse che i curnesi non  siano in grado di cavarci investimenti e occupazione meno di quanto sappiano fare quegli operatori che sono li mummificati da mezzo secolo a riscuotere affitti?
























































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































Al tempo… con la nomina di Lodetti a sindaco,sorse il quartiere Marigolda. Uno dei classici "scontri" politici nei grandi partiti di massa sul come intendere le varie declinazioni dell'evoluzione nei rapporti con la società.

A Curno poi si gioca di sponda tra destra e sinistra perché nel succedersi dei governi  Lega-CSX-Lega CDX  accadeva che la prima aumentava le edificabilità e il secondo vinceva le elezioni facendosi paladino del fermo edificatorio tanto... la botte era già strapiena.

A un certo punto però il sindaco Bianchi si rende conto della modestia politica del Pedretti in ordine al tema varianti del PRG e si appoggia ad un professionista esterno che tra le altre cose porterà a Curno la meraviglia delLe Vele.

Così come qualche anno prima s'era consumata la rottura tra Pedretti con Fassi per le ragioni già dette, stavolta ci sarà rottura tra Bianchi e Pedretti. Alcuni leghisti se ne andranno abbastanza delusi, la Lega si spaccherà in due parti sempre con Pedretti dominus, ma il mondo nel frattempo sta franando nella crisi del 2008 che i politici immaginano sia ancora un vento di breve durata.

La «trovata» di FI di indicare Gandolfi come candidato sindaco della coalizione con Lega e AN e UdC in quanto stimato rappresentante degli interessi dei bottegai e delle piccole imprese locali  trova il successo sperato ma la serie di piani integrati approvati dal Gandolfi funziona da coagulo di una serie di interessi che lo manderanno definitivamente a casa.
Il Gandolfi resterà perennemente incazzato nero per i 45 giorni di stipendio perso e per avere mancato l'obiettivo di piazzare un'opera di un proprio beniamino proprio sulla «porta» d'ingresso del paese: il «mitico» ecomostro.









































































già edificati o comunque già destinati, ma è un concetto-valore più ampio: dal punto di vista ambientale ed energetico complessivo nell'equilibrio territoriale contano i metri cubi edificati e non solo i metri quadri urbanizzati.
Un giardino costruito è uno spazio urbanizzato, non c'è niente di naturale.
Quindi se un amministratore trasforma i metri cubi commerciali o industriali in altrettanti metri cubi residenziali sulla medesima area , non è che non ci sia «consumo di suolo» perché quello che conta è bilancio ambientale ed energetico della zona (che va a squilibrare quello globale).

Oltre al bilancio energetico complessivo da non alterare ma da «migliorare» c'è poi il banale problema della programmazione dei servizi che il Gandolfi magnifica nei milioni che gli avrebbe portato a casa l'»ecomostro»  o che il Vito Conti magnifica come necessari per ricavare i 18 milioni necessari per la ristrutturazione del commerciale su via Fermi-Europa.

Sia Gandolfi che Vito Conti non hanno tenuto e non tengono conto che il consumo di risorse va contenuto perché la popolazione non cresce. O  cresce in modo insignificante.
Esattamente come sono stati un «crimine»  le centinaia di migliaia di metri cubi residenziali concessi da Gandolfi coi piani integrati (come cazzo fai a immaginare un paese con migliaia di abitanti in più?) sono un «crimine» i 300mila metri cubi (dicunt) concessi come ristrutturazione del comparto commerciale di via Fermi - Europa.
E gli altri dell'incerto piano artigianale...




E come mai in quei 300mila metri cubi non è stato trovato nemmeno un metro cubo per un nido e una scuola per i figli dei lavoratori in zona?. Per piacere.

«ONESTA'» quindi non è solo il «non rubare»; non è solo il “non cambiare casacca politica” ogni stagione; non è solo «scambiare» moneta per metri cubi asserendo che va a vantaggio dei cittadini; non è regalare metri cubi per portare a casa soldi.
 
«ONESTA'» è anche «non guardare altrove» quando succedono le nefandezze asserendo i diritti pregressi concessi da altri.
"Onestà" é abbandonare un partito quando non fila dritto.
«ONESTA'» é anche  avere il coraggio di ridurre anziché fermare (per una stagione, una mezza stagione, non ci sono più le stagioni...) o aumentare.


























































































































































































































































































































































































































































Negli ultimi sprazzi esistenziali del tripartito nel 1990, ricordiamo come l'assessore Consolandi, politicamente chiamato «dentista urbanista» prese l'audace decisione sopravvivenziale di nominare come assessori collaboratori sia il Conti (del PCI) che il Fassi (della Lega). Le cose non accadono mai per caso.

Spannometricamente il Fassi venne costretto subitaneamente alla rinuncia all'augusto incarico mentre il Conti tentennò parecchio prima della rinuncia. Forse nemmeno rinunciò ma non è importante.
Consolandi è lo stesso che fu candidato sindaco nelle ultime elezioni e adesso per la sua lista in consiglio c'è la consigliera Carrara.



mantenimento del verde e della qualità della vita in paese.
L'altro modello, fortemente concorrenziale del primo, è quello che vede la discesa in campo delle grandi immobiliari –c'era già stata la Fiat col centro commerciale- con precisi collegamenti coi politici, modellati sostanzialmente sul sistema di rapporto che c'erano tra le piccole imprese a la prima DC temporibus illis.
Questi non ragionano più su scala locale al massimo su comuni contermini ma praticano operazioni a tutto campo laddove prevedono e sanno indirizzare le grandi opere pubbliche.
Come accaduto coll'insedia- mento del centro commer- ciale.