NUMERO 252 - PAGINA 4 -DALLA PRIMA REPUBBLICA AI 5 STELLE












































































L’operazione trasformistica delLa Latrina di Nusquamia supporter dell’ex sindaco Gandolfi si sta avviando a compimento e si renderà esplicita soltanto dopo il referendum. Se vincerà il SI probabile che si fermi, viceversa il contrario. La rinuncia alla ricandidatura del Gandolfi ormai bruciata dalLa Latrina che ne ha sputtanato oltre ogni limite la figura costringendolo appunto alla rinuncia si coniuga anche con la scomparsa (fisica) di due anziani del paese che ne erano stati (del Gandolfi) importanti sponsor in gruppi sociali importanti numericamente ma ormai liquefatti.




danneggiato gli interessi dei piccoli. E Pedretti, nella prima tornata della sindacatura Bianchi, fece allontanare Fassi dall’assessorato sostituendolo.
Pare che il Fassi non l’abbia presa bene.
Non va inoltre dimenticata un’altra divertentissima.  Quando il bipartito dc-psi stava per tirare gli ultimi nei primi anni ‘90, accadde che  l’assessore «dentista urbanista» Consolandi (affluito nella DC) nominò «co-assessori» sia il Fassi della Lega che il Vito Conti del PCI.
«Co-assessori» nel senso di assessori coadiuvanti lo stesso Consolandi.:












Da parte nostra vediamo un comune avviarsi verso il default e se non avverrà nei prossimi cinque anni,  ci sarà successivamente.
Il bilancio del comune non può reggere  com’è composto attualmente  é inimmaginabile sia una aumento delle entrate a carico dei contribuenti com’é inimmaginabile la ripartenza delle attività edilizie.
La giunta Serra ha gettato nella prima variante del PGT una grande massa di nuovo cemento in tre obiettivi: la riqualificazione della zona commerciale di via Fermi-Europa, la Freni Brembo (che farà vedere i sorci verdi a qualunque prossima



all’edifico della scuola elementare di via DeAmicis. La Latrina di Nusquamia vorrebbe pure vendere la biblioteca auditorium ma vorremmo ben conoscere chi sarà il fesso che la compra: nemmeno  i musulmani per farci la moschea.
Vendere: facile a dirsi. Vendere a chi, poi,  quando non  troverai un compratore nemmeno a peso d’oro perché il mercato non assorbe nessun prodotto del genere o trasformato ?
Oltre a questo il comune avrà di fronte una «rata di oltre 350mila euro all’anno per la manutenzione e il mantenimento del patrimonio comunale ed un’altro salasso















































































































































































































































































































































































































































































































































































































































Morto un re il trasformista ne inventa o ne trova un altro per «coglionare» il cittadino allevato dalla stampa «anglo orobica massone».
Anche i bottegai indigeni si sono resi conto di non potersi affidare ad un uomo che non ha mai dimostrato ne indipendenza di giudizio e di soggezione con un personaggio come il suo spin doctor.
Un loro esponente avrebbe resi conto di non potersi affidare ad un uomo che non ha mai dimostrato ne indipendenza di giudizio e di soggezione con un personaggio come il suo spin doctor.
Un loro esponente avrebbe  laterale del Gandolfi e un finto mandare avanti quelli che dopo venticinque anni di Lega - e che Lega!- adesso si sono presentati col gazebo pentastellato è possibile.
Niente di nuovo visto da che bacino sono arrivati metà dei voti pentastellati alle passate elezioni amministrative.
Direi che mancano soggetti importanti nel consesso: Curno non ha delle «porte» e quindi vanno e vengono tutti e di tutto.
Non c’è bisogno di RI-fare gli esame del sangue a Fassi, compare e fedele di cordata da un quarto di secolo della Lega ladrona finita alla Fiera di Bergamo col Maroni e la scopa in mano.
Fassi esattamente come il suo successore Vito Conti hanno rappresentato gli interessi dei piccoli artigiani costruttori in paese, quelli che volevano controllare l’intensità dell’edificazione NON per difendere il suolo libero ma per massimizzare  e concentrare su se stessi la rendita fondiaria facendo leva sulla scarsità dell’offerta edilizia e quindi sulla massimizzazione del prezzo di vendita immobiliare.

Lo scontro Fassi-Pedretti  nasceva dalla volontà del secondo di secondare altri operatori -più dotati  finanziariamente- che ovviamente avrebbero



quello della attuale lista con la «fasciofemminista» in consiglio comunale.
L’incarico durò il tempo di una folata di vento e fece sghignazzare il paese gettando però una mano di nero sui tre protagonisti, volontari e involontari.

Fassi quindi rappresenta la continuità di un ben  individuato modello di governo del territorio che attraversa un po’ tutte le forze di governo curnesi: quello che vede lo scontro tra la piccola e minuta imprenditoria e la grande impresa (grande si fa per dire in quanto più «finanziaria» che  muratoria).
Il PGT in corso non è altro che la continuità del PRG fassiano (e democristiano) mentre le centinaia di migliaia di metri quadrati di commerciale aggiunti con la prima variante del PGT «ovviamente» scontentano sia Gandolfi (che infatti manda avanti Fassi) sia il Vito Conti che pure ha annunciato il ritiro. Il fatto è il Vito Conti ha un livello professionale tale che potrà trarre qualche vantaggio (se lo vorrà) dall’evoluzione della prossima variante mentre un semplice geometra come Fassi non potrà concorrere per il progetto della «rambla» o i mega ampliamenti del commerciale previsti.
Detto questo pensare che personaggetti (alla DeLuca) che hanno attraversato parte della prima repubblica, quasi tutta la seconda e adesso si riciclano nella terza giustificandosi con la battuta del Carl von Clausewitz ... a Curno... Poteva mancare la sboronata?









































































































di oltre 200mila euro per l’assitenza di 28 handicappati. Mezzo milione del piano del diritto allo studio.
E non sono stati conteggiati i notevoli costi di mantenimento e manutenzione della lussuosa scuola elementare.

Una soluzione ragionevole sarebbe quella di procedere a tappe forzate nei prossimi cinque anni all’unione di 3-4-5 comuni per metterne in piedi uno di 30-40mila abitanti ma hai voglia che le popolazioni ti seguano  e che i partiti ci stiano... perché i maggiori contratti del comune (e dei comuni) sono già assegnati e quindi non c’è più grasso che cola (potenziale). Hai voglia di gestire la ristrutturazione del personale da cinque ad un comune: da mettersi le mani nei capelli. Il fatto è che l’unione, difficoltosa da perseguire in cinque anni, darebbe  risparmio «oltre» e quindi...Le battute da osteria sul buongoverno che sarebbe tale contrapposto a quello di sinistra o destra dimostrano di non avere compreso nulla ne di come va l’Italia e nemmeno questo piccolo comune: vendete fiori e piantine che è meglio per voi e per tutti.


































































































































































































































maggioranza...), il nuovo piano artigianale dato come possibile o potenziale.
Mettendo insieme tutto saremo prossimi al milione di metri cubi di edifici ma noi non ci scommettiamo -per i prossimi cinque anni- nemmeno per il dieci per cento di quello programmato.

Un Paese che decresce come popolazione e con una crescita economica mediamente al di sotto dell’1% nell’ultimo ventennio al massimo va a rane nelle Alene finchè non lo becca la Forestale.
La giunta Serra spera che dal tanto ne esca almeno quel poco che possa consentire di mantenere tutte le ruffianerie clientelari su cui sopravvive da mezzo secolo un paese senza fare investimenti di qualità ma dubitiamo che il paese abbia voglia di ... bere l’amaro calice preparato dall’urbanista assessore Conti.
I prossimi cinque anni, qualunque sia il governo di Curno, saranno anni in cui DOVRA’ decidere di vendere molta parte del patrimonio comunale: un centro sportivo, le case di via IV Novembre-Sant’Jesus, parti del parchetto dei Briaschi, addio anche