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Parlo della motivazione politica che indusse il Pedretti a volere
quest'opera faraonica e che fece sognare alla dott.ssa Serra una sua
destinazione d'uso allargata: una biblioteca-auditorium con vocazione
di egemonia culturale nell'area bergamasca. Come se Curno non distasse
6,5 km da Bergamo, come se a Bergamo non ci fosse, fra l'altro, la
biblioteca multimediale Tiraboschi progettata dall'arch. Botta, come se
Curno non avesse già una sua biblioteca che è parte del circuito delle
50 biblioteche dell'area bergamasca, una realtà funzionante ed
efficiente: entro tre giorni lavorativi è possibile ricevere presso la
biblioteca già esistente a Curno uno qualsiasi dei libri conservati
nelle 50 biblioteche.
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Innanzi tutto le biblioteche bergamasche in rete http://www.rbbg.it/library/ superano le 300 unità e non
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sono solo 50 piccole orfanelle. La rete delle biblioteche funziona
proprio perché esistono le biblioteche comunali (e non), cioè ciascuna
dispone di un patrimonio librario (e altro) che mette in comune con le
altre 299 (e passa...).
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ALGIDO
Martinengo…interessante. Una amministrazione di destra, con un
segretario che lavorò a Curno (se ne andò per contrasti con Ferruccio
Innocenti) con un Tecnico a cavallo con Curno. E con un assessore
residente a Curno, Già Tecnico Comunale, Ora Consulente Comunale, Per
amministrazioni varie, per grandi clienti a Curno e titolare di una
società che gestisce e vende soluzioni immobiliari. Ah già… sembrava
dover essere il candidato sindaco di FI-Lega Nord, ma uno di loro lo ha
voluto bruciare.(…)
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La latrina di Nus quamia gestita dall'ing. Claudio Piga da Trezzo
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porta un messaggio di
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Detto questo vanno aggiunte altre informazioni sul quadro.
Mentre arriva ormai alla fine -cioè alla sua attuazione dal primo
gennaio 2017 - il progetto di affidare la manutenzione e il
mantenimento dei beni comunali nelle mani di un unico soggetto esterno
(una specie di super amministratore di condominio...), progetto che ha
visto una fortissima opposizione dentro l’ufficio tecnico, una donna
architetto che dirigeva l’urbanistica e l’edilizia del comune va part
time al Comune di Martinengo e qui a Curno resta invece
subordinata ad un geometra che viene da dirigente nel Comune di
Treviolo part time a Curno.
Invece la direzione e la responsabilità della gestione e lo sviluppo del patrimonio comunale
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Questo
mettere in comune il patrimonio di ciascuna consente ai lettori di
disporre della stragrande maggioranza del patrimonio culturale
elaborato nell'ultimo mezzo secolo e di (quasi) tutto il resto
precedente. Ovviamente con le debite limitazioni di costi e
reperibilità non si possono acquistare volumi ormai fuori
catalogo. Solo degli imbecilli razzisti possono immaginare di vivere da
profittatori alle spalle degli altri (comuni: che poi sono i
cittadini) così come non ci si può fermare al patrimonio attuale
per evidenti ragioni.
Detto questo, le opinioni (sic) espresse da Piga e condivise dal
suo omologo Gandolfi sono esattamente identiche a quelle della giunta
Serra (che pensa agli spogliatoi della Polisportiva per beccarsi i voti
piuttosto che alla biblioteca). Ragionano tutti così. E' inutile
pensare che anche Curno disponga di una biblioteca di un cinema,
di un teatro perché tanto… ci sono a Bergamo. Infatti quegli ingenui
dell'Universal hanno edificato proprio a Curno la prima multisala
della provincia: che vadano Gandolfi Piga Serra Conti Pelizzoli a
spiegare alla Universal che non sanno fare il loro mestiere.
Altra put**** degna del personaggio (Piga and Gandolfi) è
l'affermazione circa la “motivazione politica che indusse il Pedretti a
volere quest'opera faraonica”. Non c'è bisogno di difendere Pedretti
che sa farlo benissimo anche da solo. Nella vicenda dei lavori della
biblioteca durati vent'anni ci vedo solo una pervicace volontà della
politica di metterci le mani sopra. Siccome fin dall'inizio la politica
si è resa conto che da li non colava grasso di sorta (leggi: voto di
scambio), allora hanno abbandonato l'opera al suo destino. Perché chi
legge i libri non si fa comprare il voto dal primo politico
che costruisce una biblioteca. Anzi.
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Scrivevamo sul n.240 a proposito degli schizzi di cacca dalla Latrina di Nusquamia verso |
www.aguardareallecolline.it Secondo il suo cacatore
–Claudio Piga da Trezzo- non avremmo citato il nome dell'autore o
autrice dell'articolo su Antonio di Pietro che parlava del decreto
ingiuntivo all'ex magistrato ed ex ministro bergamasco Antonio Di
Pietro a pagare 2 milioni e 694mila euro di rimborsi elettorali al
movimento dei riformisti di Achille Occhetto e Giulietto Chiesa,
alleato dell'Idv alle Europee del paleolitico anno 2004. Vista la
calunnia di Claudio Piga sulla sua Latrina, abbiamo pubblicato fianco a
fianco il nostro articolo, quello di LaRepubblica e quello di
BergamoNews per dimostrare che -essendo sostanzialmente identici in gran poarte- NESSUNO dei tre articoli ha un autore
originale ma è un lancio di agenzia costruito quasi sicuramente
su un comunicato degli avvocati di Chiesa e Occhetto. Se ci può
consolare che anche qualcuno nei giornaloni riporti pari pari le
agenzie, la disonestà di Piga è dal momento che al di la della notizia
non c'è nessun contenuto originale da parte di nessuno dei due
giornali. Un conto è appropriarsi di un giudizio altrui, di un
lavoro in cui c'è la crapa, un conto è raccontare una notizia.
Chi si attendeva una replica sulla Latrina ha atteso invano.
Claudio Piga smerdato al volo della sua calunnia ha glissato.
Claudio Piga glissa spesso su notizie “antipatiche” che potrebbero
scassare l'ombelico che lega il suo mentore con la parte bottegaia nel
paese.
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questo Algido (affezionato imbrattatore dei muri della
latrina) che sembra parecchio addentro alle cose della politica e
dell'amministrazione.
Leggiamo il curriculum di quello che era dato come il potenziale
candidato sindaco di centrodestra + lega a Curno nel 2017. Si legge nel
suo curriculum che dal 03.06.1996 al 31.07.97 è stato dipendente a
seguito di concorso pubblico presso la provincia di Bergamo assessorato
territorio ambiente e servizio ecologia. Dal 01.08.1997 al
30.06.2001 dipendente dell'amministrazione comunale di Capriate San
Gervasio, in qualità di responsabile ufficio tecnico (VII q.f.), a
seguito di concorsopubblico per titoli ed esami (...). Non abbiamo trovato traccia degli studi precedenti l’università.
Nel frattempo si laurea nella sessione del ottobre 15 ottobre
1996 presso la facoltà di ingegneria del Politecnico di Milano senza
essere stato per nessun anno di fuori corso. Esce dalla stessa scuola
del Claudio Piga ma chissà se pure lui avrà fatto il classico al Sarpi!.
Adesso tra i vari incarichi ha ricevuto dal sindaco della “Città di
Martinengo” la delega per “la cura delle funzioni di indirizzo,
proposta e controllo connesse al settore dei lavori pubblici,
patrimonio, manutenzione, edilizia privata, e attività produttive”. E'
un assessore esterno (cioè non eletto alle elezioni in consiglio
comunale).
L'ingegnere de quo abita a Curno, ed ha lo studio sia a Curno che a
Bonate Sotto e nel suo sito web propone tra i vari servizi dello studio
anche un “selfing housing project" ovvero "costruire la propria casa
nella piena certezza del costo e con un significativo risparmio di
risorse” . Idea che richiama un po' i criteri con cui i nostri operai
degli anni '50-'80 si sono fatti la casa propria.
Tra i vari lavori che ha fatto a Curno elenca il progetto e la
direzione lavori e sicurezza dello Sportpiù per un importo di
circa € 7.200.000.
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resta
(sempre) in carico ad un geometra (da molti anni dipendente del nostro
comune) che adesso è anche sindaco di una lista affine leghis ta del
Comune di Lallio.
Nei mesi scorsi una nostra dirigente (un architetto donna)
dirigente dell'ufficio tecnico è diventata anche responsabile dei
servizi ambiente ecologia edi lizia privata urbanistica CED manu
tenzioni e patrimonio del Comune di Martinengo.
Ai primi di febbraio 2016 il dirigente responsabile dell’ufficio
tecnico del Comune di Treviolo è stato nominato a Curno
responsabile del settore pianificazione e sviluppo del territorio in
accordo col comune contermine e in questa nomina avrà alle sue
dipendenze, come si legge nella pagina web del comune, anche
l’architetto donna passata part time al Comune di Martinengo.
Dal mitico «bar dei comunisti» diventato oggi il «bar dei cinesi
("capitalisti") filtra la notizia che il vicensindaco della
giunta Serra, un architetto, consigliere comunale ormai da un quarto di
secolo e cugino del segretario PD locale, non si metterebbe più in
lista. Notevoli architettonica mente i suoi numerosis simi progetti di
edilizia residenziale in quel di Treviolo specie sull’asse di via
Gorizia e parallele.
Nelle settimane scorse il Comune di Curno ha assunto un
architetto donna (curnese) già dipendente dal Comune di Capriate S.
Gervasio dove ricopriva l'incarico di istruttore direttivo nel settore
lavori pubblici posizionandola sotto la direzione dell'architetto
(donna) già in collaborazione con Martinengo.
Morale della favola? Nessuno.
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