NUMERO 240 -PAGINA 1 - IL DESTINO DEI BENI COMUNI




































































































Con la delibera n. 95 del 05-08-2016 la Giunta Serra ha approvato il “Progetto e relativi allegati per la gestione della manutenzione ordinaria del patrimonio immobiliare del Comune di Curno in regime di global service - durata 36 mesi dal 01.01.2017 al 31.12.2019, predisposti dal professionista incaricato arch. Anna Gagliardi.
Adesso comincia il cinema, perché sostanzialmente questo importante scelta resterà a carico anche della maggioranza che verrà eletta a maggio 2017 a meno di eventi spiacevoli per i Curnesi che non ci auguriamo affatto.
Questa delibera l'avremmo fatta approvare  dal Consiglio Comunale e non perché sia stato un errore burocratico approvarla solo in



pubblica illuminazione, segnaletica, semafori – sovente a scala comunale o provinciale – senza che muti in modo sostanziale l'impianto complessivo del contratto”.

Ed è detto (quasi) tutto quel che intendono fare e perché.
L'importo totale del servizio che va in appalto è di euro un milione 115mila euro per i servizi compresi per la durata di tre anni così come sono definiti in dettaglio nell'allegato “Calcolo della spesa e prospetto economico”. I pagamenti saranno effettuati mediante liquidazione diretta di fatture emesse dall'Assuntore come segue: - dodici rate mensili posticipate per i servizi a canone (variabile in funzione dell'entrata in esercizio dei singoli



Del resto non è mai esistita  in comune una attenzione a costruire e mantenere aggiornato un censimento dei beni comunali accompagnato da un vero  e proprio programma di mantenimento manutenzione perché questo avrebbe comportato sia la presenza di adeguate professionalità sia perché la spartizione in mille interventi  affidati a mille soggetti differenti era la base dello stare  male di tutte le amministrazioni. Oneste e disoneste come leggiamo sulla stampa.

Non è detto che  dal primo gennaio 2017 tutto cominci a filare dritto perché non è affatto garantito che la gara d'appalto  fatta in rete scodelli un soggetto coi debiti attributi sia intermini professionali trasparenza affidabilità onestà.

Se poi vai a vedere per esempio che l'indirizzo della sede di una ditta che ha vinto un appalto in un comune di 3mila abitanti ti da una villetta a schiera, cominci ad avere i brividi per la schiena.
Coi tempi che corrono la scelta del comune è stata obbligata ed anche i conseguenti rischi sono da mettere in conto.
Le manutenzioni e le riparazioni dei beni comunali sono sempre stati terreni di pascolo della politica e delle imprese e adesso, cogli appalti in rete, siamo coi piedi e le gambe nella melma.
Forse anche peggio.
Ovviamente ogni passaggio organizzativo del settore comporta uno scombussolamento negli uffici comunali che non tutti gradiscono perché c'è chi ci vede una diminuitio, che un vantaggio, chi la perdita di una fetta di potere.

Questa scelta  resta comunque una sconfitta della politica che comunque dal 2004 ha avuto tutto il tempo di organizzarsi in ordine al tema per non perdere troppi vantaggi. Se p.e. vai a vedere che una semplice determina di un ufficio consente a un comune diaffidare a un'impresa 40mila euro di lavori, allora si comprende che non basta un Cantone in ogni comune.




Scelte poco trasparenti.
La prima domanda che si pone il cittadino é perché  se esiste una legge da 12 anni non si era già applicata ?
La seconda domanda potrebbe essere: come mai è stata scelta una professionista esterna per questo lavoro preparatorio e non qualcuno dell’ufficio comunale?
La terza domanda  potrebbe essere questa: come stanno i rapporti  tra di vari dipendenti dell’ufficio coi politici ?
Una quarta domanda: come mai qualcuno dell’ufficio se n’è andato in parte e qualcuno è  arrivato (in tutto o in parte)? 
La quinta domanda: esiste una serie storica di cinque o dieci anni coi conteggi dei costi affrontati dal comune per le varie manutenzioni (chiamiamole semplicemente così) del suo patrimonio?
Sesta domanda: non sarebbe il caso di sottoporre il contratto a un «visto» di Cantone?
Settima domanda: non sarebbe il caso di far nominare alle minoranze un tecnico indipendente per la valutazione del risultato ?
Perché siete arrivati a fine mandato a decidere questa scelta visto che impegnerà anche chi viene dopo di voi?

























































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































giunta ma perché le sue implicazioni future suggeriscono una comune assunzione di responsabilità. Che poi le minoranze votino contro o facciano finta di astenersi non conta granche (…).
Scrive l'estensore del progetto che : “il comune di Curno intende affidare il servizio di manutenzione del patrimonio immobiliare pubblico in regime di global service per tre anni dal 01.01.2017 al 31.12.2019. I contratti di servizi integrati per la gestione del
patrimonio immobiliare costituiscono, nell'economia di un Ente, una modalità di esternalizzazione di funzioni di supporto (facilities, vale a dire attività non appartenenti al core business) per affidarle ad un solo contraente, il quale assume il ruolo – più che di mero esecutore di lavori – di responsabile unico rispetto al raggiungimento delle
performance attese dal committente. Essi si caratterizzano per la complessità dell'oggetto contrattuale, dal momento che riuniscono in un unico negozio giuridico attività di varia natura, riconducibili tanto all'ambito dei lavori, quanto a quello dei servizi e delle forniture. Non esistendo al riguardo schemi precostituiti (si tratta, peraltro, di un contratto non tipizzato nel Codice civile) nel global service possono trovare accoglienza, secondo le necessità del committente, attività disparate come, a titolo esemplificativo: manutenzione edile e impiantistica, conduzione di impianti tecnici, pulizia e igiene ambientale, vigilanza, logistica e trasporti, manutenzione degli spazi verdi, refezione, gestione documentale, ma anche altre a più elevato contenuto professionale e tecnologico quali l'implementazione di sistemi informatici o l'efficientamento energetico. L'accorpamento in un unico appalto di servizi eterogenei, inoltre, può trovare applicazione in diversi settori, dalla gestione di edifici o complessi di immobili  (generalmente, di edilizia per uffici, residenziale o sanitaria), alla manutenzione di strade, verde,





























































































































































































































































servizi); entro trenta giorni dalla data di presentazione della fattura per i lavori a misura.
Praticamente 100 mila euro al mese saranno versati alla ditta che vince l'appalto.
Fortunato il vincitore!.


Sono arrivati a questa decisione –l'affidamento a un soggetto unico del mantenimento e manutenzione dei beni comuni- possibile fin da sei anni in qua (ma a seguito di Regolamenti CE del 2004…) per una serie di ragioni ignote ma forse immaginabili. Gran parte del patrimonio e impianti comunali hanno un'età da collocamento in discarica controllata e quindi i costi e i problemi di tempestività e qualità del risultato erano ormai divenuti impossibili da raggiungere in tempi  accettabili (per i cittadini).



Sarebbe anche interessante verificare quanto sono lunghi i metri utilizzati da alcuni uffici tecnici nel misurare i lavori eseguiti dalle imprese. Perché è noto come i metri si allunghino o si accorcino secondo l'umidità temporale.

Se fin dal 2004 in Italia si fosse perseguita una politica di accorpamento dei comuni per creare comunità di almeno 25mila unità, questi avrebbero potuto dotarsi da soli di un sistema adeguato.
Adesso usciremo in mare con una barca e senza salvagente e nemmeno una radio.