NUMERO 233 -PAGINA 1 -BISOGNA AVERE PIU' CORAGGIO.

















































































































































































































































































«Fare squadra tra comuni, regioni e Stato» per affrontare il problema dei migranti in Italia. Con questa intenzione, ha annunciato ieri il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, «martedì incontrerò il presidente dell'Anci Piero Fassino» per varare un piano di distribuzione dei migranti su tutto il territorio nazionale, perché «la Sicilia non può pagare il doppio conto degli sbarchi e di tutta l'accoglienza».
Il piano messo a punto dal Viminale prevederebbe l'assegnazione ai comuni, tutti, di 2,5-3 rifugiati ogni mille abitanti, che si aggiungono a quelli già assegnati alle Regioni. Per i grandi centri, come Roma o Milano, significa accogliere e provvedere a qualche migliaio di migranti. Ma il problema è anche per i piccoli comuni.
Ieri Alfano ha incontrato Fassino a Cernobbio al Forum Ambrosetti-The European House, e martedì si rivedranno per ratificare l'accordo tra governo e Anci. Poi toccherà ai comuni decidere.
Su base volontaria.
A Cernobbio lo stesso Fassino, dopo aver chiarito che «il piano riguarda tutti i comuni», ha ammesso che «se per motivi politici qualcuno non sarà d'accordo...».
«Abbiamo 150 mila migranti nel sistema di accoglienza in Italia, 60 milioni di connazionali e 8 mila Comuni — ha spiegato Alfano — se lavoriamo tutti con buona volontà nessuno sopporterà un peso grande. Se qualcuno prova a fare il furbo, è evidente che qualcun altro pagherà un prezzo più alto. Ci vuole la buona volontà da parte di tutti».

Resta il fatto, ha sottolineato il ministro, che nella gestione di migranti l'Italia è stata lasciata sola. La Sicilia, ha detto «è la frontiera dell'Europa, perché i migranti vogliono entrare in Europa, non in Italia ed è una frontiera che va presidiata con mezzi europei, la cifra che va spesa, va spesa a livello europeo e i migranti vanno ridistribuiti in tutta l'Europa. Chiediamo all'Ue di fare la sua parte», ha insistito. Quindi «i migranti vanno ridistribuiti, l'Italia non può diventare l'hot spot dell'Europa».
Noi, ha spiegato Alfano, «abbiamo dato il più grande contributo pratico alla tenuta dell'Europa, siamo stati responsabili, ma non beneficiamo della solidarietà».
Ora però questa solidarietà è necessaria. «Nessuno può chiedere a me che l'Italia davanti a una persona che sta affogando dia l'ordine di non soccorrerli. Noi salviamo tutti e una volta tirati a bordo chiediamo loro se sono regolari o irregolari, poi organizziamo una politica». E ha ricordato come sui migranti «si vincono o si perdono i referendum, come la Brexit e su cui nascono i partiti di ultradestra xenofobi» e per adesso «l'Unione sta fallendo sui ricollocamenti e sui rimpatri. Questi due fallimenti possono portare ad un fallimento generale dell'Europa, a un collasso» .

Federico De Rosa
Corriere della Sera
04 settembre 2016




La verità è che gli italiani, curnesi compresi, sono intimamente razzisti.
Siamo intimamente razzisti.
Lo dicono i numeri. L’»amatriciana solidale» di Gori ha permesso  la raccolta di 172 mila euro da destinare ai terremotati. Il 45500 ha raccolto al primo settembre oltre 10,5 milioni. Al Corriere sono arrivati 550 mila euro.
Poi quando ci sono da accogliere 3 immigrati ogni mille abitanti, scatta immediato il rifiuto. La carità va bene ma che stiano lontani e non rompano.

Vero che  gli italiani di Amatrice non sono come gli immigrati dal centro Africa. Infatti i primi - non lo dimentichino quelli che sono battezzati cresimati ammogliati in chiesa- si sono fortunatamente salvati da un terremoto largamente prevedibile e lungamente sfidato da anni mentre i secondo scappano per salvare la pelle da assassini  anche prezzolati dall’Occidente.

Il fatto è che sul tema dell’immigrazione non ci possono stare mezze misure. O abbiamo il coraggio di gettare il cuore oltre i reticolati dell’egosimo e della paura del diverso - che va bene quando fa lo schiavo a Sharm-el-Sheikh o quando raccoglie i pomodori nel Salento o raccoglie le insalate dalle parti di Orio-Grassobbio- e ci voltiamo indietro le maniche per insegnargli a vivere e campare nel nostro paese, oppure abbiamo perduto ogni battaglia. Anche perché loro hanno una natalità doppia della nostra, noi che alleviamo i nostri figli pari pari come teniamo il cagnolino col pedigree.  Che amore!.

In questi mesi anche a Curno abbiamo assistito alla usuale sceneggiata della sindaca arancione (temporaneo travestimento dell’ex dirigente provinciale del PD) che annuncia anodina con quattro righe che a Curno sono arrivati dei centrafricani ma che - sia ben chiaro sono stati affidati ad una coop ed uno se l’è preso in casa una famiglia «ma senza oneri e spese per il comune». Pacchi DHL.

Dall’altra parte la solita campagna cretina delle Lega e dei pochi relitti del centrodestra  gonfiata dalLa latrina di Nusquamia, altra versione degli immigrati come pacchi delinquenziali da  ben calibrare negli «aspetti  quantitativi e qualitativi» nell’accoglienza.
Poi vorremmo essere rassicurati di chi c’è e come stanno in quel condominio anni ‘50 di via Buelli pieno di eternit e di extra. Tutto regolare?








Nel numero del giornale del comune in data 1 luglio c'è una pagina dedicata ai gruppi consiliari dove il gruppo “Vivere Curno” si lamenta di Gandolfi in questi termini:”Il consigliere Gandolfi partecipa ai consigli astenendosi molto spesso nelle votazioni; manifesta un atteggiamento distaccato: qualcuno sa come la pensa il consigliere Gandolfi su alcune questioni “calde” come il centro culturale islamico? Quando ne scrive, spiega chiaramente gli errori degli altri, ma lui, come la pensa?”
Riflessione intelligente e furba !.
L'autore (Claudio Piga) prosegue lamentando di non sapere chi abbia scritto il testo ma si premura di “ristabilire la verità, che possiamo dimostrare in due passagggi”. Il custode della latrina  ci informa che “ una certa  domenica (una “certa domenica”? …) mattina Gandolfi ed



io siamo passati al gazebo dei similprogresisti in piazza (…), dov'era presente la dott.ssa Serra, alla quale abbiamo consegnato la bozza di volantino (...).A Gandolfi non basta un fine letterato come Claudio Piga custode della Latrina quale portavoce, ma pretende che pure la sindaca ci faccia da (secondo) portavoce. Giusto perché le donne vanno bene a fare le serve, deve pensare. Un passo indietro please.

Lo spin doctor di Gandolfi nonché custode della Latrina di Nusquamia precisa il contenuto del volantino da cui estraiamo: ”ecco comunque la mia posizione espressa per sommi capi: a)(…) b) Capisco tuttavia che il trasferimento del Centro culturale islamico possa destare apprensione nella popolazione, in relazione a oggettive esperienze di



















































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































coabitazione non riuscita (Zingonia, Ponte san Pietro) e in relazione alle dicerie propalate ad arte dalla Nuova destra curnense. Penso perciò che i cittadini si aspettino da lei rassicurazioni riguardo agli aspetti quantitativi e qualitativi di questo trasferimento.
Quantitativi: a quanto ammonta il fattore di incremento di capienza del centro culturale islamico? Qualitativi: in merito ai disagi per la popolazione, in occasione delle festività islamiche. Sono precisamente i fattori quantitativi e qualitativi che mettono in apprensione la popolazione di Curno, anche in relazione alla perdita di valore delle proprietà, come lei ben dovrebbe sapere.
In assenza di vincoli precisi e coercitivi e rassicurazioni cogenti, (…), sarei costretto a pronunciarmi in senso contrario a tale trasferimento. F.to Angelo Gandolfi.
Cioè: lo scrive Claudio Piga ma lo firma il cattolico apostolico romano nonché suonatore d'organo in chiesa al secolo ex sindaco del buongoverno Angelo Gandolfi.

"Ma i numeri non contano più di fronte all'evidenza simbolica dei corpi dei migranti che il populismo spoglia di ogni diritto, per ridurli a quantità, ingombro, e soprattutto diversità". (cit)

La posizione è quella per cui i musulmani sono dei pacchi. Se sono pochi e poco ingombranti li può sopportare, se sono troppi e sono pure ingombranti, no. Dove l'aggettivo “ingombrante” significa che questi pretendono pure non solo di essere presi  come braccia da lavoro ma addirittura come “uomini” e “donne”.  Pure con dei sentimenti.

Poi, non dimentico di essere autentico esponente della lobby dei bottegai e rappresentante degli impresari, sottolinea come la presenza di negri determini una svalutazione del patrimonio immobiliare dei cittadini curnesi. Olè!. Patrimonio immobiliare in classe energetica G e con oltre 30-40 anni di giovinezza alle spalle come certe topaie di via Buelli.

La realtà è che il Gandolfi assieme al Piga hanno cercato di gestire la questione dello spostamento del centro culturale islamico per mettere in crisi  la giunta Serra, fingendosi per  una “accoglienza ragionata” che mascherava –nemmeno troppo intelligente- un rifiuto evidente. Termini  come “aspetti quantitativi e qualitativi “ riferiti ad libero una associarsi di persone oppure  termini come “vincoli precisi e coercitivi e rassicurazioni cogenti” si utilizzano con le bestie oppure i delinquenti.
Del resto le contorsioni verbali del duo Gandolfi-Piga non sono una novità. Così come hanno spacciato e stanno ancora spacciando come medaglia al merito di avere fatto quel che era dovuto e possibile, anche stavolta cercano di vendere mercanzia taroccata.





























































































































































































































































Davanti a certi eventi epocali, occorre il coraggio -come già detto- di gettare il cuore oltre i reticolati della freddezza, della indifferenza, del razzismo e decidere che non basta ne un piatto di pastasciutta ne un sms che ti toglie due euro dal credito telefonico.

Un sindaco "coi debiti attributi" ha il coraggio di dire alla sua gente che il proprio comune ospiterà 20 immigrati (il 3x1000) perchè così ha detto l’Europa. E che non saranno parcheggiati (in attesa che scappino da soli...) ma che seguiranno tot ore di scuola e tot ore di lavoro per se e gli altri al giorno. Altro che svicolare sul «senza oneri per il comune».
Comodo manifestare con la sindaca di Gerusalemme: quanti sono i Palestinesi rifugiati in Italia?