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NUMERO 230 - PAGINA 3 - IL TERREMOTO 2-
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Renzo Piano racconta l'incontro col premier:“Nel progetto incentivi e sgravi ma anche l'aiuto dei migliori esperti mondiali”
“Serve un cantiere lungo due generazioni Così ricostruiremo la spina dorsale d'Italia”
Federico Rampini
«Il presidente del Consiglio mi ha chiamato all'ultimo momento,
venendomi a trovare voleva discutere con me sulla ricostruzione. Non mi
ha dato un incarico, non era questo lo scopo. Anche se, come senatore a
vita, oltre ad occuparmi di periferie potrei dare un contributo sul
dopo-terremoto. Da me Matteo Renzi voleva dei consigli, una visione, un
aiuto per un grande progetto. Gli ho detto: ci vuole un cantiere che
impegni due generazioni. E con un respiro internazionale, contributi
dal mondo intero ». Renzo Piano mi parla al telefono da Genova, poco
dopo l'incontro alla sua Fondazione con il premier. Spiega che questa
volta l'emergenza va inserita subito in una visione lunga, che rimedi
ai terribili errori d'imprevidenza che hanno causato troppe tragedie.
Quali suggerimenti ha dato lei al premier per l'immediato, gli interventi urgenti?
«Per i sopravvissuti che hanno perso le case bisogna operare con
cantieri leggeri, che non allontanino le persone dai luoghi dove
abitavano. Non tendopoli ma edifici leggeri, vicinissimi, che si
potranno smontare e riciclare in seguito. Abbiamo parlato di una
visione non-partisan, che possa essere condivisa da tutti a prescindere
dagli orientamenti politici. E di una visione internazionale, che
ispiri un disegno di lunga
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Tiratevi assieme perchè mi pare che facciate finta di non capire.
1 - 290 morti di cui 90 esterni su una popolazione di 3mila abitanti in
case coi muri come wafers. Possono ringraziare iddio che invece di 200
non ce ne siano stati duemila visto che l'evento é successo alla
3 e mezza del mattino. Quindi certamente è stata una disgrazia,
ma -ripeto- ringrazino iddio che non sia stata peggio.
2 - Amatrice in un secolo ha perso settemila abitanti. Ci sarà una
qualche ragione se non addirittura cento: dalla povertà alla paura del
terremoto.
3 - Gran parte delle abitazioni abbandonate non hanno mai avuto mercato
per le stesse ragioni per cui erano state abbandonate. Quelli cui sono
rimaste in eredità -magari dopo 3-4 passaggi visto che in 100 anni ci
sono almeno 4 passaggi generazionali- adesso debbono pagare le tasse
come seconde case, non riescono e venderle e naturalmente non ci
investono nemmeno soldi per sistemarle visto che potrebbero crollare in
corso d'opera e quindi doppia perdita.
4 - Gli anziani rimasti non hanno interesse al sistemare anche perchè
tanto non hanno molte aspettative di vita. Da quel che ssi legge sono
sostanzialmente soli e abbandonati pure dal comune.
5 - Mi spiegate com'è che un comune di zona terremoto livello 1 NON HA IL PIANO REGOLATORE ? Il sito del Comune è vuoto. Roba da sbattere in galera tutti i consiglieri comunali da dieci tornate indietro a quella di adesso.
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10 -
molti dicono che lo stato deve dare una casa a chi l'ha perduta per il
terremoto . Col cavolo. Milioni di italiani terroni e polentoni si sono
fatti o hanno comprato casa senza aspettare il terremoto avendo alle
spalle una migrazione biblica: altro che un esercito di protezione
civile. Forse che quelli sono stati dei fessi? E chi hanno votato
quelli che poi sono dovuto scappare da Amatrice? Bisogna dare una
SECONDA casa a quelli che l'hanno perduta visto che in grande
maggioranza sono seconde case?. Siamo seri: coi soldi di tutti !?..
11 - Un sindaco che si presenta davanti a Mattarella con la felpa
sportiva dell'Amatrice. Fossi stato in Mattarella l'avrei preso per
l'orecchio e l'avrei mandato a casa a calcinculo a mettersi almeno una
tuta da lavoro come ce l'hanno quelli scesi ad aiutare la popolazione.
Una vergogna.
12 - Dalla vicenda ne escono smerdati anche i tecnici perchè quel
che si vede dalle foto, é evidente che gran parte di loro non avevano
nemmeno la prima idea di come fare per mettere in sicurezza una
abitazione. Del resto é facile che l'impoverimento di una popolazione
sia accompagnato anche da una crescita dell'ignoranza. Interessante
pure la dichiarazione del parroco nella cui chiesa i soldi
anziché spesi per la messa in sicurezza sono stati spesi per alcune
migliorie del tutto normali.
13 - Ci hanno mangiato sugli appalti ? ecchecacchio! vincono i lavori
delle megaimprese di Roma e poi subappalto dopo subappalto si arriva al
centesimo passaggio e vuoi pensare che facciano bene i lavori ? e che
"vicinanze " politiche avevano queste impresecogli amministratori di Amatrice ?
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e le «fettine» di torta che via via
si sono mangiate (legittimamente) le imprese dalla prima assegnataria all’ultima
esecutrice dei lavori..... ?
14 - Poi c’é quella della pasta all'amatriciana. Solo dei romani
possono sbolognare la scoperta dell'acqua calda come originale. Pure
quelli della valBrembana alta da quando conoscono il pomodoro fanno la
pasta all’»amatriciana» senza nemmeno sapere che in italia c’era un
comune che si chiama «Amatrice». Va bene, i romani c'hanno pure il Papa
e quindi vanno perdonati.
15 - Ad Amatrice invece di lamentarsi accendano mille ceri alla Madonna
e al Signore che sono schiattati nemmeno il 10% con quelle case che si
ritrovano. Davvero il buondio c'ha dato non solo una mano ma parecchio
altro, altro che lamentarsi.
16 - Ci scommetto gli attributi che se una botta del genere fosse
avvenuta a danno di un comune della Valtellina e del Friuli e delle
Alpi Marittime liguri-piemontesi, col cavolo che tutti i canali TV ci
avrebbero dedicato giornate e nottate intere di trasmissione a
ripetere come dischi rotti le solite banalità (tranne il
conteggio dei morti, purtroppo). Il silenzio è segno di «dignità».
17 - Le gazzette indicano in 10 milioni l’incasso tramite il
45500
alle 16 del 29.08.2016. Ignoto il numero degli edifici distrutti.
Scusate ma con 70mila euro si può costruire un trilocale (visto che non
si pagano terreno ed oneri ed altri costi burocratici). OrmaiOrmai la
cifra disponibile tra la raccolta privata e i fondi pubblici si
avvicinaai 70-80 milioni. 80 milioni divisi per 70 mila euro fanno 1142 appartamenti trilocali.
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portata. L'emergenza come primo tassello strettamente inserito in un progetto di lungo termine».
Quanto vasto il progetto? E di che durata parliamo?
«Parliamo di tutta la dorsale degli Appennini, la spina dorsale dell'Italia da Nord a Sud. Parliamo di un intervento progettato su 50 anni e su due generazioni. Parliamo
di contributi internazionali anche perché la straordinaria bellezza
dell'Italia non appartiene solo a noi, è un patrimonio dell'umanità.
Abbiamo ereditato una natura meravigliosa, generazioni di nostri
antenati dall'Antica Roma all'Umanesimo l'hanno addomesticata,
ingentilita, noi a volte siamo stati crudelmente inadeguati».
Un editoriale del New York Times
promuove la nostra protezione civile ma ci accusa di imprevidenza
imperdonabile nella prevenzione, “tragica impreparazione in uno dei
paesi più sismici del mondo”. Tra gli ostacoli alla ricostruzioni ne
elenca tre: mancanza di risorse, corruzione, leggi troppo complicate.
«Sono giudizi che purtroppo ci tocca sentire dal mondo intero, le
stesse cose vengono dette in queste ore dai tedeschi o dagli inglesi.
Si aggiungono alla sofferenza che provo per le tante vite sacrificate,
per le famiglie distrutte. Voglio per smentire subito almeno un luogo
comune, quello sulla mancanza di risorse. No, le risorse ci sono
eccome. È evidente che il Patto di Stabilità europeo consente
flessibilità straordinarie per calamità atroci come questa, quando sono
in ballo le vite umane, la sicurezza nazionale”.
Nel concreto, di che cosa avete parlato con Renzi sul versante economico?
«Ovviamente si deve agire subito, con urgenza massima, per mettere a
norma antisismica gli edifici pubblici. Ma la stragrande maggioranza
sono privati. E non puoi costringere i privati se non hanno le risorse.
Qui però si sa come intervenire: incentivi, sgravi fiscali, come già
fatto nel campo energetico. Bisogna anche sapere intervenire nei
passaggi generazionali, quando la casa dei nonni passa in eredità, e
una nuova generazione può essere più motivata a fare lavori di
ristrutturazione. Deve entrare in modo permanente nelle leggi del
paese, l'obbligo di rendere antisismici gli edifici in cui viviamo,
così come è obbligatorio per un'automobile avere i freni che
funzionano. Sul
lato economico, non dimentichiamo poi che tutti i soldi spesi sono
investimenti che generano ricchezza: oltre a salvare le vite umane
danno lavoro a tante imprese, spesso micro-imprese, talvolta
addirittura cantieri di auto-produzione familiare ».
In quanto alle tecnologie da
utilizzare, la sua personale esperienza in questo campo è ormai antica.
Lei ha progettato e costruito edifici in alcune delle zone più sismiche
del pianeta, dalla California al Giappone.
«È da 40 anni che mi occupo di questi temi. L'architettura e
l'ingegneria degli edifici hanno seguito un questo campo un'evoluzione
notevole, con delle analogie sorprendenti con la medicina. Quando parlo
di cantieri leggeri, il primo che usai fu 40 anni fa ad Otranto. L'uso
della diagnostica – un termine preso proprio dalla medicina – ci
consente di risparmiare e al tempo stesso raggiungere la massima
efficacia, senza infierire crudelmente sugli abitanti. La termografia
consente di conoscere lo stato di salute dei muri, come di un corpo
vivente, senza interventi invasivi. Questo permette di rendere gli
edifici più sicuri, preservando i centri storici, rispettando
l'attaccamento alle case antiche, quel fortissimo rapporto affettivo
che fa parte della nostra storia, della nostra natura umana, della
nostra identità».
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6 - Mi
spiegate com'è che a una settimana dall'inizio della scuola il comune
non ha approvato il Piano del Diritto allo Studio (0 come si chiama nel
Lazio) ? Com'é che aprono le scuole? Cazzi loro di chi ci va?! Non ci
sono handicappati ad Amatrice? Chi li tiene nella scuola!? il prevosto?
7 - C'è un ospedale -regalato da uno sfruttatore per guadagnarsi il
paradiso- di ben DIECI posti letto. Che cacchio di cure e che qualità
può dare questo ambulatorio ma col..."primario"? Siamo seri per
favore. In zone così sfigate si allestiscono una decina di piazzole
nelle frazioni e si mette un elicottero attrezzato per il volo notturno.
Possibilmente un elicottero non di una coop ne dei Casamonica.
8 - Ad Amatrice c'è in MEGA ospizio di un ente orfani di guerra (che in
teoria non dovrebbe nemmeno esistere più) affidato alle suore
francescane che fortunatamente non ha subito danni. Come mai é in gran
parte vuoto? Come mai hanno messo gli sfollati nelle tende nel vicino
campo di calcio e non dentro quell'ospizio? Non é che quell'ente
é amministrato da qualche ras di destra?
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In zona non esistono 1142 edifici da demolire e ricostruire ?. Mah. Stanno preparando una grande "amatriciana" ? ! .
18 - Col terremoto gli Italiani si scoprono espertissimi riciclatori:
vuotano gli armadi della roba inutile e la «donano» ai «fratelli
terremotati». Non parliamo poi delle collette e donazioni: ciascuno
deve allestire la propria raccolta di denari. Che bravi (furbi)
gli italiani: magari se pensassero un poco anche alla sicurezza delle
proprie case....
19 . Anche stavolta tutto il mondo del volontariato e gli specializzati
della protezione civile s’è buttato a mare per soccorrere. Finora sono
stati fortunati: nessun ferito e nessun morto tra questi generosi. Che
ad Amatrice erano in tuta di lavoro e non in felpa col nome della
squadra del cuore.
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Non
sappiamo se il progettista di questo condominio che veniva considerato
dalla popolazione di Amatrice come un autentico obbobrio (tanto é vero
che qualche sindaco aveva cercato di farlo accorciare o cambiarci
rivestimento...) sia un geometra borsellato oppure un ingegnere o un
architetto. Certo é che per gli anni in cui venne costruito, quel
diplomato faceva ancora gli esami in tutte le materie e i laureati
dovevano fare 5 anni e 30-40 esami. Insomma non erano proprio polli
diplomati o laureati.
Nel caso proponiamo di assegnare al progettista, al costruttore ed al
primo proprietario una medaglia d'oro al valor civile perchè é ancora
li che svetta nonostante le 2800 scosse e noi facciamo gli scongiuri
che non venga giù una notte di luna nera. Magari s'era dimenticato di
crollare. Chissà.
La prossima primavera scenderemo ad Amatrice per vedere "l'effetto che
fa" del combinato disposto tra Renzi Piano Del Rio Errani nonchè
l'impagabile ministro degli interni. E cercheremo padri ed "autori del
mostro" per stringerci la mani: per quel che poco importa loro.
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