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Quello
che non era riuscito nemmeno al mitico don Alberto Carrara, parroco di
Curno negli anni '60, deciso reazionario ed acerrimo oppositore
del Concilio ma titolare pro-tempore del Cine2000 di Curno – far
chiudere l'esperimento del “cineforum” che iniziammo nel '68- è
riuscito ad una giunta di centro sinistra, la giunta Morelli, con
l'ass.Serra –oggi sindaco- al tempo assessore alla cultura. Non è vero
che “i tempi erano cambiati” ed anche le regole perché l'opposizione
che proveniva da un potente operatore cittadino (una
associazione, mica un privato…) lo sentivamo sul collo anche in
quegli anni così come abbiamo visto il diavolo a quattro che un'altra
associazione fece –ricordo le pressioni sul comune in merito- perché
non concedesse l'apertura della multisala.
Dopo la tragedia del cinema torinese il cineforum migrò … all'aperto al CVI1 ed anche li fu un grande successo che distur-
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Per
chiudere una esperienza del genere a favorire quindi le associazioni
cittadine basta poco: una pessima programmazione ed una organizzazione
alla pene di cane.
La Serra in merito ci seppe fare e con lei l'esprienza del cinema al CVI1 terminò per sempre.
Questi tre anni di giunta Serra si sono caratterizzati per un
bassissimo profilo nelle iniziative culturali (ghè mia i solcc…), volte
a magnificare le minuzie indigene per scambio politico ed escludere il
paese dal circuito provinciale.
Sempre per non disturbare troppo i padrone della cultura nella città.
Invece di lavorare per mirare ad inserire il paese in un livello
superiore di iniziative per portarvi gente e quindi dare maggiore
impulso al locale, la Serra con la modestia delle sue iniziative ha
ridotto il paese ad una sorta di oratorio
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Già
la direzione progettuale della biblioteca s'era dimostrata del tutto
impermeabile ad ogni scambio con la politica locale e quindi aveva
fatto disamorare gli amministratori leghisti del tempo.
Già il centrosinistra sosteneva allora (mentendo) che l'avrebbe
preferita nell'asilo S. Giovanni Bosco che avrebbe dovuto
disporre di altra sede… ( e infatti sappiamo quanto abbiano lavorato in
merito…) e adesso la giunta Serra trova soldi (debito pubblico)
sia per il CVI1 che LaMiniera che la palestra delle elementari ma non
riesce a finire i lavori della biblioteca ed aprirla.
Trovare e spendere soldi per sostituire inutilmente quello che abbiamo
già (tanto 2330 miliardi di debito pubblico cosa volete che siano?!) è
la specialità della giunta Serra, mentre non rientra nei suoi programmi
terminare i cantieri aperti e sicuramente più importanti per lo
sviluppo del paese che non il consenso elettorale a breve che
persegue con le sue “opere da regime”.
L'ultima che leggiamo è che il concerto di ferragosto o dell'Assunta,
che avevamo iniziato negli anni '80 per mettere assieme per una
serata quei concittadini che non si assentavano per le ferie nel
periodo e che si teneva in piazza della chiesa, stavolta è stato
spostato nella piazzetta di via Gamba.
Un posto orribile sia per le micro dimensioni che per il calore che promanerà dalla pavimentazione e dai muri.
Un'altra morte dolce e magari e pure del tutto casuale in quanto
la “location” c'é da scommettere sarà stata richies-
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bava
tutto l'etablissement cittadino (due associazioni una cattolica e
una laica che gestivano in buona sostanza il cinema “non totalmente
commerciale) della città e dintorni. Ma il successo dei film all'aperto
al CVI suscitava una netta opposizione anche dei bar del centro
paese, in gran parte -3:6- legati a personaggi o soggetti politici di
non piccola taglia.
Già le due associazione cittadine erano incavolatissime perché
regolarmente perdevano l'appalto di fornitura dei film rispetto ad
altre società del milanese (immaginate perché…) quindi occorreva
trovare qualcuno che ammazzasse l'esperimento in maniera pulita e
democratica.
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strapaesano.
Invece di aprirsi ha lavorato, consapevole o meno, per chiuderci nel bozzolo. Anzi: nella piazzettina… della chiesina.
Del resto basta vedere com'è che la giunta Morelli ha gestito la
questione biblioteca e come la sta gestendo adesso la giunta Serra per
capire che il CSX proprio NON vuole ne l'apertura della
biblioteca-auditorium ne che il CVI diventi il punto di incontro della
cittadinanza nella pluralità delle rispettive esigenze e passioni.
E la ragione è sempre la stessa: ne il CVI1 ne la biblioteca auditorium
devono aprirsi perché i bar del centro vanno a fondo. Il centro
"morirebbe".
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