NUMERO 226 -PAGINA 1 - CINEMA ALL'APERTO-

















Quello che non era riuscito nemmeno al mitico don Alberto Carrara, parroco di Curno negli anni '60, deciso reazionario ed acerrimo oppositore  del Concilio ma titolare pro-tempore del Cine2000 di Curno – far chiudere l'esperimento del “cineforum” che iniziammo nel '68- è riuscito ad una giunta di centro sinistra, la giunta Morelli, con l'ass.Serra –oggi sindaco- al tempo assessore alla cultura. Non è vero che “i tempi erano cambiati” ed anche le regole perché l'opposizione che  proveniva da un potente operatore cittadino (una associazione, mica un privato…) lo sentivamo sul collo anche  in quegli anni così come abbiamo visto il diavolo a quattro che un'altra associazione fece –ricordo le pressioni sul comune in merito- perché non concedesse l'apertura della multisala.
Dopo la tragedia del cinema torinese il cineforum migrò … all'aperto al CVI1 ed anche li fu un grande successo che distur-

Per chiudere una esperienza del genere a favorire quindi le associazioni cittadine basta poco: una pessima programmazione ed una organizzazione alla pene di cane.
La Serra in merito ci seppe fare e con lei l'esprienza del cinema al CVI1 terminò per sempre.

Questi tre anni di giunta Serra si sono caratterizzati per un bassissimo profilo nelle iniziative culturali (ghè mia i solcc…), volte a magnificare le minuzie indigene per scambio politico ed escludere il paese dal circuito provinciale.
Sempre per non disturbare troppo i padrone della cultura nella città.

Invece di lavorare per mirare ad inserire il paese in un livello superiore di iniziative per portarvi gente e quindi dare maggiore impulso al locale, la Serra con la modestia delle sue iniziative ha ridotto il paese ad una sorta di oratorio

Già la direzione progettuale della biblioteca s'era dimostrata del tutto impermeabile ad ogni scambio con la politica locale e quindi aveva fatto disamorare gli amministratori leghisti del tempo.
Già il centrosinistra sosteneva allora (mentendo) che l'avrebbe preferita nell'asilo S. Giovanni Bosco che avrebbe dovuto  disporre di altra sede… ( e infatti sappiamo quanto abbiano lavorato in merito…) e adesso la giunta Serra trova soldi  (debito pubblico) sia per il CVI1 che LaMiniera che la palestra delle elementari ma non riesce a finire i lavori della biblioteca ed aprirla.
Trovare e spendere soldi per sostituire inutilmente quello che abbiamo già (tanto 2330 miliardi di debito pubblico cosa volete che siano?!) è la specialità della giunta Serra, mentre non rientra nei suoi programmi terminare i cantieri aperti e sicuramente più importanti per lo sviluppo  del paese che non il consenso elettorale a breve che persegue con le sue “opere da regime”.

L'ultima che leggiamo è che il concerto di ferragosto o dell'Assunta, che avevamo iniziato negli anni '80 per mettere assieme per una serata  quei concittadini che non si assentavano per le ferie nel periodo e che si teneva in piazza della chiesa, stavolta è stato spostato nella piazzetta di via Gamba.

Un posto orribile sia per le micro dimensioni che per il calore che promanerà dalla pavimentazione e dai muri.

Un'altra morte dolce e magari e pure del tutto casuale in quanto  la “location”  c'é da scommettere sarà stata richies-












































































































































-ta dagli organizzatori. Non ci vuol molto a far capire i propri desideri a quelli che hanno bisogno dei tuoi soldi.

Male che vada vai a scuola del Renzi per imparare il metodo RAI.

Curno ha una Brembo che non é proprio un'officinetta.
Aveva una Tesmec che oggi é diventata una multinazionale del settore.
Ha una multisala (la prima della provincia) ed  ha avuto il primo centro commerciale della provincia.
Non é proprio l'ultimo paesino in fondo al tacco ooltre la vetta d'Italia:  magari avrebbe bisogno di qualcuno più "tosto ed europeo" ?



Le foto :
- cinema sul prato di Palazzo Moroni 2016
- un concerto al Castello della Marigolda
- cinema all'aperto nel Chiostro del Carmine
- cinema sul prato di palazzo Moroni 2016









































































bava tutto l'etablissement  cittadino (due associazioni una cattolica e una laica che gestivano in buona sostanza il cinema “non totalmente commerciale) della città e dintorni. Ma il successo dei film all'aperto al CVI  suscitava una netta opposizione anche dei bar del centro paese, in gran parte -3:6- legati a personaggi o soggetti politici di non piccola taglia.
Già le due associazione cittadine  erano incavolatissime perché regolarmente perdevano l'appalto di fornitura dei film rispetto ad altre società del milanese (immaginate perché…) quindi occorreva trovare qualcuno che ammazzasse l'esperimento in maniera pulita e democratica.

strapaesano.

Invece di aprirsi ha lavorato, consapevole o meno, per chiuderci nel bozzolo. Anzi: nella piazzettina… della chiesina.
Del resto basta vedere com'è che la giunta Morelli ha gestito la questione biblioteca e come la sta gestendo adesso la giunta Serra per capire che il CSX proprio NON vuole ne l'apertura della biblioteca-auditorium ne che il CVI diventi il punto di incontro della cittadinanza nella pluralità delle rispettive esigenze e passioni.
E la ragione è sempre la stessa: ne il CVI1 ne la biblioteca auditorium devono aprirsi perché i bar del centro vanno a fondo. Il centro "morirebbe".