Non è
un caso che la quasi totalità di alberi caduti per gli straventi dei
giorni scorsi, in qualsiasi comune, si presenti ribaltato ma.... con
pochissime radice messe all’aria.
Alberi vecchi e vecchissimi del tutto privi di radici in terreni peraltro fertilissimi.
Si sono visti «ribaltati» sia in città che nei comuni colpiti dagli straventi.
Deve far pensare che alberi con 30, 50, 70 anni cresciuti anche assai
rigogliosi nelle micro aiule che la speculazione chiama verde di
arredo, cadendo abbiamo mostrato di non avere «solide» radici ma
quattro chistoni in croce.
Quando invece in un qualsiasi bosco, il seme che diventa albero ha un apparato radicale invidiabile.
Nei boschi -anche sui perimetri dove può lavorare peggio il vento-
questi ribaltamenti avvengono sempre in presenza di frane o scavi.
Ci deve essere quindi qualcosa di sbagliato nel modo di coltivare
alberi di alto fusto nei giardini sia all’atto della piantagione
del seme che nei passaggi successivi.
O forse vale il detto che «fa e desfa l’è semper laurà»
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