NUMERO 225 - PAGINA 1 -ALBERI SENZA RADICI



























































Non è un caso che la quasi totalità di alberi caduti per gli straventi dei giorni scorsi, in qualsiasi comune, si presenti ribaltato ma.... con pochissime radice messe all’aria.
Alberi  vecchi e vecchissimi del tutto privi di radici in terreni peraltro fertilissimi.
Si sono visti «ribaltati» sia in città che nei comuni colpiti dagli straventi.
Deve far pensare che alberi con 30, 50, 70 anni cresciuti anche assai rigogliosi nelle micro aiule che la speculazione chiama verde di arredo, cadendo abbiamo mostrato di non avere «solide» radici ma quattro chistoni in croce.
Quando invece in un qualsiasi bosco, il seme che diventa albero ha un apparato radicale invidiabile.
Nei boschi -anche sui perimetri dove può lavorare peggio il vento- questi ribaltamenti avvengono sempre in presenza di frane o scavi.
Ci deve essere quindi qualcosa di sbagliato  nel modo di coltivare alberi di alto fusto nei giardini sia  all’atto della piantagione del seme che nei passaggi successivi.
O forse vale il detto che «fa e desfa l’è semper laurà»

















































































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Nella carta a sinistra sono indicate le principali roggie e canali scaricatori della zona di Longuelo che subisce gli allagamenti  negli ultimi straventi. Il nord geografico é in alto.

In alto in blu scuro la Roggia Curna dalla quale partono due scaricatori (1,2) che collidono nel 3, gran parte del quale (col contorno rosso) attraversa dentro un tombotto l'abitato di Longuelo a partire da poche decine di metri al di sopra dell'incrocio di via Longuelo/Astino fino a sud della Rotonda Locatelli.
La tratta 4 é indicata in alcune carte come scaricatore della Roggia Curna ma NON é inserita nella carta ufficiale del reticolo minore del PGT di Bergamo.

Sono in corso dei lavori per collegare le fognature delle abitazioni di Via Marieni e superiori a quella principale in via Astino.

Indubbiamente gli straventi di fine luglio hanno scaricato in brevissimo tempo una quantità d'acqua sulla Valle di Astino che non poteva essere scaricata nemmeno da una sitema doppio o triplo ma resta evidente -Longuelo non è la prima volta che va sotto l'acqua piovana-  che ne la Roggia Curna (vedi le due immagini a destra) e nemmeno lo scaricatore 3 hanno minimamente adempiuto al proprio compito. La prima -foto in alto- si presentava così dopo l'ultimo stravento ma   nemmeno due settimane dopo la stessa zona era del tutto inerbata -foto in basso.
La mancata manutenzione della roggia Curna da via Astino verso Curno ha contribuito certamente al danno.>













































































<Il problema di Longuelo resta - da molti anni...- il tombotto 3 che non é stato pulito da quando é nato ed é anche irraggiungibile con dei mezzi meccanici  se non nelle parti terminali. Impossibile da ripulire con mezzi ragionevoli, quindi.
L'affermazione di un alto dirigente per cui non sarebbe economicamente ragionevole un investimento per rifare questo tombotto di dimensioni maggiori alla luce di eventi piovosi straordinari sembrerebbe "ragionevole" in realtà é il classico ragionamento del burocrate. Prima di tutto i tombotti vanno costruiti in modo che siano facilmente acecssibili per esere puliti se non ogni anno perlomeno ogni cinque. Secondo se le mutazioni climatiche stanno creando da alcuni anni questi fenomeni non puoi rispondere ai cittadini... arrangiatevi!.
PS. pare che da lunedi 8 agosto stiano ripulendo la Roggia Curno.