NUMERO 222 -SCENATA DI GELOSIA DI NUSQUAMIA













Appena appena reduci dal viaggio in Terronia per la reciproca presentazione  dei parenti, eccoti l’impegno di un consiglio comunale che gli riserva una ferale intuizione. All’uscita dal consiglio scoppia la tragedia. L’autorevole giornalista di l’Eco anziché intervistare sul futuro di Curno, del centrodestra italo/ curnese, delle elezioni USA e dell’unghia incarnita di una zebra delle Cornelle l’altrettanto autorevole ex sindaco del buongoverno Angelo Gandolfi, il malizioso o malefico  giornalista intervista niente-po-po-di-meno che la consigliere Carrara che i nostri chiamano gentilmente «fasciofemmista».
Non contenti, la coppia è diventata un trio perché pure il giovin leghista s’è aggiunto !.

Lo spirito di servetta gelosa e invidiosa del nostro lo si evince: sbava palesemente sangue dalle fauci per poter ascoltare quello di cui parlottano i due.
 
Ne aveva ben donde: la coppia (o il trio)  sicuramente trescava pesantemente dal momento che i nostri, dopo avere (abbondantemente o politicamente corretti ergo  ridotti?) libagionato in parallelo cogli avversari serrani (aggettivo inventato


da Claudio Piga che non c’entra nulla coi prosciutti) escono a al momento di salire in macchina... la coppia Carrara/Traina stavano ancora parlottando.

Il nostro teme che nei prossimi giorni L’Eco dedichi una pagina agiografica della Carrara e della nuova destra curnese SENZA avere nemmeno interpellato il duo Piga/Gandolfi.
E minacciosamente minaccia latinosque di perdere la pazienza «Quousque tandem, Vox Bergomi repercussa, abutere patientia nostra?» cosa di cui il Traina proprio se fa un baffettino.
Anche perché, il giornalista,  ci pare tutt’altro che una mammoletta se è quello che sedeva vicino a noi.
Anzi!.

Il nostro blog resta sempre del parere che il Gandolfi sia sostanzialmente la ruota di scorta della maggioranza così come sia sostanzialmente il portavoce in consiglio della massa di bottegai che un tempo facevano riferimento al Sighesù.
Morto un re ne è spuntato subito un altro.
Uno ha distrutto il PCI l’altro il centrodestra.
Alè: a Curno c'é sempre da divertirsi o piangere.





























Ieri 28 luglio nel corso della riunione del Consiglio comunale di Curno era presente in aula, nelle tribune (si fa per dire) degli spettatori, il giornalista anglorobicosassone Remo Traìna. Alla fine della seduta di Consiglio, verso mezzanotte, abbiamo visto il giornalista parlare con la fasciofemminista, in fondo all'aula; quindi si è avvicinato Cavagna il Giovane e così li abbiamo lasciati, che parlottavano tutt'e tre, quando ci siamo allontanati dall'aula.
Quindi Gandolfi ed io ci siamo recati, per metter giù un boccone, in un locale non distante dal Municipio, (………………)
Circa mezz'ora dopo abbiamo lasciato il locale dirigendoci al parcheggio vicino all'armadio distributore dell'acqua minerale “democratica”, quella che ti fa fare “plim plim!” in modalità politicamente corretta. Mentre dunque andavamo a ricuperare l'automobile, abbiamo visto il giornalista anglorobicosassone che ancora parlava con la fasciofemminista. Dobbiamo dunque aspettarci che l'ammiraglia della stampa orobica pubblichi prossimamente un articolo dedicato alla fasciofemminista? Probabile. Vuol dire anche che leggeremo un bell'articolo, completo, con una carrellata delle cose dette e dei fatti accaduti nel corso della seduta di Consiglio? Speriamo: vedremo, chissà.
Nessuno pretende che Remo Traìna scriva articoli come quelli di Nusquamia, che notoriamente è un foglio schierato politicamente, con incastonati alcuni cammei culturali (come per esempio il dubbio amoroso dell'Aretino che appare qui ….). Ci aspettiamo, al contrario, che l'Eco di Bergamo sia un giornale equilibrato e non il portavoce, a turno, di questo o quell'uomo o quella donna politica, presentati nella cornice di articoli “dedicati” e nel rispetto delle regole di un fantomatico manuale Cencelli degli Acta orobica. (Val la pena ricordare a ogni buon conto che il manuale orobico non contempla spazi di lottizzazione dedicati a Gandolfi: meglio così.) Insomma, noi ci auguriamo di non leggere mai più articoli “con fotografia” come quelli, per esempio, riprodotti qui sotto:
(………………)
Siamo del parere, insomma, che l'Eco di Bergamo abbia dato molto a Sara Carrara. E anche noi abbiamo dato ampia dimostrazione della nostra pazienza. Quousque tandem, Vox Bergomi repercussa, abutere patientia nostra?

















































P.S.- Ho scritto questo articolo alla mezza notte del giorno 29 luglio 2016. Vedremo nei prossimi giorni che cosa ci dirà l'Eco di Bergamo della fasciofemminista.

31 luglio 2016: nessun articolo di Temo Traìna, neanche oggi
Invano ho acquistato, anche oggi, una copia del giornale orobico, perché neanche oggi è apparso il resoconto della seduta di Consiglio tenuta il 28 luglio, alla quale il Traìna presenziava. Mi aspettavo una cronaca della seduta ma, soprattutto, ero ansioso (è un modo di dire) di conoscere che cosa la fasciofemminista volesse comunicarci. Perché qualche novità c'è, di sicuro. Bastava osservare, qualche giorno fa, certe sfumature, certe espressioni, certi cenni. Insomma il nonno imperiale è servito. La fasciofemminista ha cominciato con il nonno imperiale, e allora il nume tutelare era Formigoni: e adesso? Perciò aspettiamo di leggere l'articolo di Remo Traìna, vogliamo conoscere il pensiero della fasciofemminista, e le mosse che intende fare.