NUMERO 222 - IMMIGRATI : SI PUO' FARE DI PIU' - PAGINA 5

















31 luglio 2016
Il sindaco di Palazzago al prefetto: “Rimpatriare i profughi minorenni senza genitori” di Luca Samotti -
  
Non solo il no all'accoglienza dei profughi, il Comune di Palazzago ha recapitato al prefetto di Bergamo Francesca Ferrandino anche una controproposta: chiedere al Governo di vietare alle famiglie con figli minorenni di ospitare persone straniere richiedenti asilo e di modificare la legge italiana che impedisce di rimpatriare i minorenni stranieri sbarcati sulle coste italiane senza genitori.
“A Bergamo – spiega il sindaco Michele Jacobelli – arrivano tantissimi minorenni nordafricani che ammettono candidamente di come i propri genitori fossero all'oscuro della loro traversata. Allora è doveroso rimpatriarli, non lasciare che si spendano milioni per pagare il loro mantenimento presso strutture italiane”.
La proposta ha trovato subito la ferma opposizione del prefetto che, in particolare sulla seconda ipotesi, nell'incontro avuto con i sindaci della Valle Imagna in via Tasso si è appellata alla dichiarazione universale dei diritti del fanciullino.
“Leggendo la dichiarazione però – ribatte Jacobelli – si dice chiaramente che il minore ha il diritto di stare con la propria famiglia e quindi va ricongiunto ad essa nel Paese d'origine”.
“La proposta di negare la possibilità per le famiglie con minori di ospitare i richiedenti asilo nasce dopo i molteplici fatti accaduti in Germania per tutelare i minorenni che potrebbero subire questo tipo di decisione presa dai propri genitori”.
Totale contrarietà del sindaco di Palazzago anche ad ospitare un solo profugo nel territorio comunale: “Ho ribadito quanto già illustrato al prefetto l'estate scorsa – conclude Jacobelli – Le risorse a disposizione del nostro Comune sono esigue e, sopratutto, devo tutelare i miei cittadini da rischi



31 luglio 2016
Accoglienza ai cittadini stranieri, il grido dei sindaci e la credibilità dello Stato

Angelo Capelli, Segretario provinciale bergamasco di Lombardia Popolare e consigliere Regione Lombardia, interviene sull'accoglienza ai cittadini.

La stragrande maggioranza dei fuggiaschi stranieri – lo sappiamo – non sono certamente dei profughi o dei richiedenti asilo, ma migranti economici non beneficiari quindi di protezione internazionale; disperati alla ricerca di un futuro migliore per sé e la famiglia. Al netto perciò dalle indispensabili procedure di accertamento da parte delle Commissioni prefettizie, resta comunque il tema grave dell'accoglienza, che ci urge la drammaticità delmomento, e quello della credibilità dello Stato in un territorio ospitale come quello bergamasco, dove il senso di

Da un lato stiamo assistendo anche quest'anno al balletto dei Sindaci “progressisti” che invocano apertura ad ogni costo ma che, per paura forse delle critiche, difficilmente dischiudono davvero le porte dei loro Comuni; e di quello dei Sindaci leghisti che protestano di non volere stranieri ad ogni costo ma che poi si trincerano dietro l'argomento che la loro zona ha già dato, vista la generosità di altri Colleghi che hanno mostrato una maggiore comprensione per la situazione drammatica dei profughi e vivo senso dello Stato, aprendo il loro territorio, a costo di inevitabili sacrifici.
Così ai Sindaci dei Comuni che già hanno un livello di ospitalità superiore al 3 per 1000, stabilito dal ministero, ed hanno già fatto la loro parte – coi problemi legati a quanti vengono dichiarati “diniegati”, che non si possono disconoscere –, prima di trovarsi di nuovo lasciati soli lanciano ora un grido d'allarme che dobbiamo



















Alla fine  dell'operazione "temuta" dal Capelli, che sarebbe uno dei numerosi dispersi dalla diaspora forzista, gli 85 richiedenti asilo sono stati distributi 10 ad una cooperativa sociale di Borgo Ticino (NO), in 69 all'Opera Diocesana Patronato san Vincenzo (BG) e sei ad una cooperativa sociale di Albino (BG) in cambio della somma di 35 euro pro die e l'applicazione del protocollo come da contratto.
Nessun Comune s'é fatto avanti e quelli che si sono mossi hanno "scaricato" gli immigrati addosso al solito privato sociale.
I migranti arrivati in Italia dal 1° gennaio al 29 luglio 2016 sono 89.920, rispetto ai 91.300 dello stesso periodo del 2015. Un leggero calo, ma il bilancio cambia di continuo in base ai flussi giornalieri. Fronte caldo quello dell’accoglienza: 139.724 i migranti ospitati attualmente. Un record. Nel 2015 erano 103.792. Per superare le crescenti resistenze dei sindaci, il Viminale ha pronto un piano: distribuzione più equilibrata dei migranti, con una media di 2-3 ogni mille abitanti, e più soldi agli enti locali.

La vera emergenza sono i bambini soli. Save the Children documenta che nei primi sei mesi dell’anno i minori stranieri non accompagnati giunti via mare in Italia sono più che raddoppiati (10.524 a fronte dei 4.410 dello stesso periodo del 2015).
Al 15 luglio hanno sorpassato quota 11.500. Sono per lo più africani, sempre più egiziani.
La loro accoglienza è costosa: «Se un adulto costa in media 35 euro al giorno – spiegano al Viminale – per un minore straniero si arriva a 45».
Per legge, l’accoglienza dei migranti minorenni soli ricade sui Comuni di primo arrivo. «Ma la prossima settimana – fanno sapere dal ministero – sarà approvato in via definitiva l’emendamento al decreto sugli enti locali che permetterà di distribuire chi ha tra 14 e 18 anni su tutto il territorio nazionale».
Altro fronte, le fughe.
Il nostro è infatti normalmente considerato un “Paese corridoio” verso il Nord Europa. I dati ministeriali sono importanti: sarebbero 6.135 i minori scomparsi dai centri nel 2015.
Molti rischiano di finire vittime dello sfruttamento.








































































































giustizia é però molto avverti-
to.
Lo spauracchio che agita i sonni dei Sindaci bergamaschi in particolare è un bando pubblicato il 1 luglio sul sito della Prefettura di Bergamo e che si chiama prot. 33933/2016: “Nuova procedura negoziata in via d'urgenza per l'affidamento del servizio di accoglienza cittadini stranieri (ex art.63, comma 2, lett. C, d.lgs.50/2016)”.

Dei 400 richiedenti protezione internazionale (18 marzo), il territorio di Bergamo ha dato finora la disponibilità ad accoglierne 152.
Ad essi si aggiunge la necessità di trovare ospitalità per altri 70 (dal 27 maggio)


assolutamente ascoltare.
perché non è la solita manovra demagogica.
Chiedono di essere esclusi dai bandi e dal turnover per rientrare nei parametri normali previsti dal ministero, ossia di non vedere rimpiazzati con altri migranti quelli partenti.
Domandano semplicemente che l'applicazione dei parametri tra popolazione residente e profughi ospitati non sia la “comoda” media tra i pochi che li hanno accolti e i tanti che non l'hanno fatto, ma che corrisponda ad una effettiva loro distribuzione sul territorio, che renda il più possibile equanime il peso delle quote.
E, ove il rapporto è già saturo, che la decisione non preveda nuovi arrivi;













































per la sicurezza e per la salute. Ci sono cittadini senza lavoro, non può essere una mia libera scelta quella di accettare di accogliere delle persone la cui gestione o i cui problemi di gestione sono da considerare una conseguenza delle scelte scellerate e senza amor patrio del Governo”.

Per Save the Children, tra i più colpiti ragazze nigeriane e romene, adolescenti egiziani, eritrei e somali.

L'idea del Viminale - di Alfano...!....- di "obbligare" i comuni ad accogliere mediamente due tre immigrati ogni mille abitanti in aggiunta a quelli già presenti (che provengono mediamente da almeno 40 nazioni diverse) non sarebbe male ma bisogna anche tener conto non solo del numero degli abitanti ma anche del numero dei già presenti e del reddito pro capite del comune-provincia.
Occorrono insomma non solo risorse (europee) ma anche una notevole elasticictà accompagnata dalla forza di piegare i sindaci "oppositori".
Sopratutto i media  debbono cambiare: oggi accendi la TV e da qualsiasi canale senti l'annuncio di una invasione.
Non c'é in Italia una voce coraggiosa come quella della Merkel -va bene, anche opportunista, se vogliamo- che sappia rivolgersi agli italiani e dire loro che non basta andare a messa...e fare una sceneggiata per qualche pagina di giornale o news di TG.

Poi c'é l'altro versante.
Cosa da realmente questo privato sociale oltre  all'alloggio e qualcosa d'altro? Non per cattiva volontà com'é stato per mafia capitale ma perchè non pensiamo che basti la "buona volontà" di fronte a problemi di questa grandezza.





























a causa dell'aumento dell'80 per cento dei flussi rispetto all'analogo periodo dello scorso anno (12 aprile), più una quota parte dei 1389 assegnati ancora alla Lombardia dal Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione (23 giugno).
E la Prefettura comprensibil- mente spinge.
Le lancette dell'orologio infatti scorrono velocemente ma la soluzione tarda ad arrivare.

ove invece saturo non è, per quanto fattibile, che la scelta prioritariamente alleggerisca il carico di chi supporta i numeri più grandi.