NUMERO 205 - PIANO OPERE PUBBLICHE 2016-2018


Da questo quadro emerge un paese che ragiona con la testa di mezzo secolo or sono senza alcuna sensibilità verso i problemi attuali non solo di Curno ma del Paese (quello con la P maiuscola). Non è un metodo di governo partecipato dialogante, ragionante trasparente che sa motivare le proprie scelte finali ma mira direttamente ed esclusivamente allo scambio politico tra partiti e forti gruppi associati.
Io ti faccio l'opera pubblica non per ridurre le spese e darti un migliore servizio ma per celebrare il mio potere, per soddisfare anche i tuoi vizi, dimenticando tatticamente le opere già iniziate dalle passate amministrazioni di altro colore per dileggiarne il valore.
Per ridurre il potere di controllo dei cittadini camuffando gran parte del tutto dietro desiderata di minoranze con le quali  si possono spendere politicamente.
Poi si meravigliano se vincono i pentastellati.











le 4 opere  pubbliche  del  2016/'18






  finiscono
le nuove
elementari


che fare
delle vecchie
elementari ?

Pochi giorni or sono la giunta Serra aveva aperto le porte del cantiere della costruenda scuola elementare di via dei Caduti per mostrare lo stato dei lavori eseguiti e il valore architettonico e funzionale degli stessi. Purtroppo per lei (la giunta) il re s'è rivelato del tutto nudo in quanto le opere finite hanno rivelato una tale messe di difetti e la modestia del progetto nell'insieme che per i cittadini e gli utenti saranno assai pesanti.

Nel programma è inserita una spesa di 410mila euro per la riconversione destinazione Scuola Rodari via De Amicis nel 2017. Essendo preventivato che la nuova scuoal elementare sia finalmente del tutto terminata per l'anno scolastico 2017-2018, la scuola elementare di via dermici resterà vuota ma l'ex segretario del PCI Pelizzoli ha già avanzato elegantemente la richiesta –come maggiore azionista elettorale nel PD e quindi della giunta Serra- la richiesta che diventi una Clementina  comunale (leggasi: una RSA). La Serra ha nicchiato ma sostanzialmente ha colto il messaggio inviatole dal suo maggiore azionista elettore.
A parte il fatto che dal punto di vista edilizio le scuole Rodari hanno maggiore valore delle medie Gatti (pur essendo più vecchie sono meno ammalorate nonostante la manutenzione casuale che hanno subito nei sessant'anni appena passati…) questo edificio ha dimensioni troppo modeste per qualsiasi destinazione.
pubblica per un paese di oltre 7mila abitanti che arriverà presto o tardi al botto dei 10mila.
Più che l'ospizio per vecchietti ci farei (*)un nido per bambini ma i bambini non votano e quindi sono già tagliati fuori

La Giunta Serra a metà maggio 2016 ha approvato l'aggiornamento del programma delle opere pubbliche che intende realizzare nel triennio 2016-2018 e come riportiamo in tabella.
In anni di vacche magre non è poi così modesto: anzi!.
Questo piano viene pubblicato ogni anno perché i cittadini possano fare delle osservazioni e dare suggerimenti alternativi o integrativi.
Volutamente non abbiamo fatto alcuna osservazione in quanto siamo stanchi che la giunta Serra, per bocca dell'ass. Conti, ci prenda per i fondelli gratificandone il valore e negandole l'integrazione.
Che è poi la cifra delle giunta Serra: decido da sola e faccio quel che mi conviene materialmente ed elettoralmente rispetto ai miei azionisti” di riferimento” fambagno agli elettori e cittadini.


Il progetto rivela la pesante applicazione dei privati desiderata dei professori che l'hanno immaginato –la ex sindaco professoressa Morelli e l'attuale sindaco pure lei ex-professoressa- che renderanno spaventosamente costoso il suo “normale” mantenimento in funzione.
Si va dalle aule con illuminazione da nord che costringeranno fare le lezioni con l'illuminazione accesa anche di giorno al lunghissimo e pericoloso
corridoio centrale: ci si potrà schettinare alla grande…. Senza dimenticare quei buchi che sono i gabinetti  oppure quei cavedi da galera che stanno tra i  microlaboratori. Alcuni dei quali pavimentati di legno ma esposti all'aperto.

E scavalchiamo ogni osservazione sul muro perimetrale che ne fanno, col resto dell'insieme, non una scuola “aperta al paese” ma una specie di micro carcere e se vogliamo essere più cristiani, una specie di convento di clausura.
Vi si legge immediata la concezione “proprietaria” della

scuola che appartiene da secoli alle insegnanti statali, una scuola dove tutto sia e stia sotto controllo delle insegnanti e dove nessuno ci possa gettare uno sguardo.
Inimmaginabile con questo "convento" che una mamma o un padre possano passare sulla pubblica via e dare uno sguardo per salutare i figli che stanno in aula. Siamo matti?! Potrebbero vedere pure la maestra.
Il tragicomico non finisce qui perché adesso la scuola è finita per una buona metà ma… i lavori per la seconda metà – quel  1,125 milione appunto- dovranno terminare per fine novembre 2016. Quindi l'intero complesso comincerà a funzionare col l'anno scolastico 2017-2018, guarda caso proprio in occasione della prossima tornata elettorale.

mentre le mamme adesso figliano poco o nulla e tardi. Dove l'asterisco è stato messo perché la destinazione a nido resterebbe tale finchè l'edifico si possa vendere convenientemente.

















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