A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1336  DEL 28 MARZO 2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.



INDICE 3
















PERCHÉ QUELL’AGENZIA SI PRENDE TUTTO?
VARIANTI AL PGT: LE DUE VERGINI (ANZI: TRE)
A SEI DI CURNO SE È ARRIVATO UN FRATELLINO D’ITALIA
SANGA SCEGLIE IL CERTO NON L’INCERTO
E LA CITTÀ SI LIBERA DALLA LEYLACIAGÀ
Ci sarà una qualche ragione se di questi tempi le maggiori trasformazioni edilizie locali avvengano su aree in mano ad una unica agenzia immobiliare che ha sede dentro quella che doveva essere la casa di abitazione di contadini. Sostanzialmente quell'agenzia è l'unica che si “muove” sul territorio. Ci deve essere una solida ammanigliatura (culturale?  politica?)  tra la maggioran- za e quell'immobiliare se c'è una corsa di soggetti interessati a consegnare il destino dei propri immobili proprio e solo in quelle mani. Pare che la medesima agenzia stia “sistemando” anche il destino di un'altra area –tutt'altro che piccina piccina picciò: sette ettari- area il cui destino s'intreccia anche con una certa opera pubblica di difficile parto. Area sfigata in quanto faceva riferimento a soggetti dal passato formigoniano. Vedremo come butta. Intanto girando le vie di Curno facciamo la somma dei cartelli dove quell'agenzia ha messo le mani (si fa per dire). Per adesso quell'agenzia ha sistemato il destino di una vasta area già commerciale con una variazione in aumento della superficie e una diminuzione dell'investimento  e addirittura proponendo-imponendo una variante del PGT che ha sollevato alti lai del centrodestra e dei fasci: quindi si capisce al volo da che parte stia: o lega o piddi. Si attende il destino edificatorio della vasta area prossima alla stazione Enel-Terna. La prima e la seconda tutte e due appartenenti a soggetti assai prossimi –ieri- alla dc. Un caso: ovvio.  Nel 1940 portavano quasi tutti ol balores.
In paese intanto crescono edifici anabolizzati per merito di una legge regionale del tutto fuori misura rispetto al contesto. Il comune poteva porvi rimedio ma siccome la giunta ha bisogno di una montagna di soldi per i centri sportivi, da qualche parte bisogna mollare se vuole incassare. Senza contare il problema dei parcheggi che non esistono e quindi vedremo – nel caso ci sia ancora qualcuno che compra quegli alveari – una distesa di scatole metalliche giorno e notte.
(...)

CON UNA DOZZINA
DI ALLONTANAMENTI
SI RISOLVE LA CRISI(FORSE)
(...)
I problemi di Curno si risolvono con un drastico intervento:
(1) cambiare la segretaria comunale
(2) fare dimettere  l'ass. Conti dal consiglio comunale e sostituirlo con la Chiara Mazzoleni docente all'IUAV. Già che ci sono mandare a casa anche l'ass. Cavagna che non riesce a regalare i soldi ai bottegai indigeni ed impiega tre anni per dare la corrente alle telecamere.
(3) il PD VOTI CONTRO una qualche delibera “abbastanza sostanziosa” come messaggio politico.
(4) finirla con questo andare-venire di ex dipendenti comunali. Chi se n'è andato buon pro le faccia.
(5) darsi una trasparenza totale nella scelte delle imprese per appalti e forniture. Per esempio aprire le candidature a tutte le imprese a fare scegliere ad una “mano vergine” in seduta pubblica quelle da cui farsi fare le offerte.

LA SINDACA LEGITTIMA
OGNI SETTIMANA
LEGHISTI E FASCISTI
La sindaca Gamba interloquisce puntualmente ogni settimana col settimanale fascio leghista con tanto di foto dei rispettivi esponenti. Meno male che lei si dichiara ogni 99x100 di non appartenere a qualche partito. Perfino il Bugiardino non è così costante in questo cicaleccio sindaca-Fdi+Lega. Puntualmente ogni settimana c'è una pagina in cui –prima o dopo, sopra o sotto: parlo di impaginazione- la sindaca non rilasci dichiarazioni per se e di seguito la replica dei fascio leghisti oppure il contrario. Nell'ultimo numero la faccenda è smaccatamente evidente. FdI –il partito della capogruppo di minoranza Carrara- ha lanciato una raccolta di firme contro l'ennesima Variante Tironi (in generale). Il tutto accompagnato dalla mossettina della Carrara di non esporsi direttamente.
Nonostante la giunta Gamba disponga del giornaletto comunale Curno in Comune che è un'agiografia del sindaco di turno. Nonostante abbia il foglio Notizie in Breve che esce quando esce ma abbastanza spesso. Nonostante  abbia la pagina FB curata dal consigliere Battaglia delegato alla comunicazione e trasparenza.
(...)




13MB














































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!







































































































































































































































PERCHÉ QUELL’AGENZIA SI PRENDE TUTTO?
VARIANTI AL PGT: LE DUE VERGINI (ANZI: TRE)
A SEI DI CURNO SE È ARRIVATO UN FRATELLINO D’ITALIA
SANGA SCEGLIE IL CERTO NON L’INCERTO
E LA CITTÀ SI LIBERA DALLA LEYLACIAGÀ
Ci sarà una qualche ragione se di questi tempi le maggiori trasformazioni edilizie locali avvengano su aree in mano ad una unica agenzia immobiliare che ha sede dentro quella che doveva essere la casa di abitazione di contadini. Sostanzialmente quell'agenzia è l'unica che si “muove” sul territorio. Ci deve essere una solida ammanigliatura (culturale?  politica?)  tra la maggioran- za e quell'immobiliare se c'è una corsa di soggetti interessati a consegnare il destino dei propri immobili proprio e solo in quelle mani. Pare che la medesima agenzia stia “sistemando” anche il destino di un'altra area –tutt'altro che piccina piccina picciò: sette ettari- area il cui destino s'intreccia anche con una certa opera pubblica di difficile parto. Area sfigata in quanto faceva riferimento a soggetti dal passato formigoniano. Vedremo come butta. Intanto girando le vie di Curno facciamo la somma dei cartelli dove quell'agenzia ha messo le mani (si fa per dire). Per adesso quell'agenzia ha sistemato il destino di una vasta area già commerciale con una variazione in aumento della superficie e una diminuzione dell'investimento  e addirittura proponendo-imponendo una variante del PGT che ha sollevato alti lai del centrodestra e dei fasci: quindi si capisce al volo da che parte stia: o lega o piddi. Si attende il destino edificatorio della vasta area prossima alla stazione Enel-Terna. La prima e la seconda tutte e due appartenenti a soggetti assai prossimi –ieri- alla dc. Un caso: ovvio.  Nel 1940 portavano quasi tutti ol balores.
In paese intanto crescono edifici anabolizzati per merito di una legge regionale del tutto fuori misura rispetto al contesto. Il comune poteva porvi rimedio ma siccome la giunta ha bisogno di una montagna di soldi per i centri sportivi, da qualche parte bisogna mollare se vuole incassare. Senza contare il problema dei parcheggi che non esistono e quindi vedremo – nel caso ci sia ancora qualcuno che compra quegli alveari – una distesa di scatole metalliche giorno e notte.


Siamo alla terza puntata della telenovela sulla variante Tironi al PGT, col centro destra e la sorellina d'Italia scatenate contro l'avvento nientemeno che dell'ennesimo centro commerciale. Ovviamente smentiti dalla sindaca: lei smentisce sempre a prescindere. L'ultima puntata sul settimanale proto leghista in edicola  questa settimana. Dove le due vergini – la sindaca e la sorellina d'Italia spiegano al popolo come va il mondo. In effetti di vergini ce ne sarebbe anche una terza: l'autrice dell'articolo che parla di quel che non conosce e quindi è automaticamente mondata del peccato di scrivere cazzate. Lei è solo una gelataia che porge il cono alle due clienti che straparlano a raffica.
La sindaca e la sorellina d'Italia dichiarano di non essere delle cementificatrici o non condividere salvo  dimenticare o non ricordare che le rispettive basi elettorali sono state quelle che hanno trasformato il paese nel polo commerciale provinciale visto che lo votarono al tempo DC, PCI e PSI che poi sono diventati PD, Lega FdI che sono gli azionisti elettorali di una Gamba, di un Locatelli e della Carrara. Chi volete prendere per il culo?.
La parte più divertente dell'intervista alla sindaca è laddove parla del “cuore del paese”: «Questo de­grado in paese non lo vedo, a differenza di altri centri storici che hanno parecchie saracinesche abbassate. Penso che i commercianti di Curno siano molto bravi perché offrono qualità e prossimità alle persone. E per prossimità non intendo solo il trasporto a domicilio, ma anche il rapporto uma­no. A Curno nonostante il Centro Commerciale, non ci sono negozi chiusi. Sicura­mente stanno facendo fa­tica, ma sono stati bravi. Con l'assessore Cavagna voglia­mo trovare il modo per par­lare con ciascuno di loro e cercare di capire cosa pos­siamo fare per aiutarli ul­teriormente a continuare su questa strada, sulla valoriz­zazione di quelli che sono i loro punti di forza, che li hanno aiutati ad andare avanti e a far sì che il paese abbia un centro”. Veloci date un paio di occhiali alla sindaca  visto che NON vede negozi chiusi. Basta un giro in via C. Battisti o Gamba. In quelle vie meglio non passare per non rischiare di essere travolti da crolli. Oppure fare finta di niente se in pieno centro ci sono tre cinesi. Oppure le vetrine vuote del palazzo di prisme. Divertente anche la dichiarazione:  (i negozianti) ”hanno saputo co­niugare qualità e prossimità anche grazie all'asporto, un servizio molto importante, soprattutto in un paese che ha un'alta percentuale di anziani». Anche qui date un paio di buoni occhiali alla sindaca visto che di anziani che si fanno portare a casa stabilmente pranzo e cena bastano le dita delle mani di un vecchio falegname. Oltre al fatto che non legge la raffica di regalini elencati nella sterminata serie di determinazioni della dirigente dei servizi sociali: che gli anziani chiedano l'aiuto in comune per farsi portare il pranzo a casa dal ristorante per sostenere i ristoranti del paese bello da vivere? Una barzelletta.

Nel frattempo anche il sito “sei di Curno se...” fondato e amministrato da un leghista di pretto stampo democristiano ha assunto un secondo amministratore fratellino d'Italia. Se il primo deve tenere pane e fame per non scontentare i clienti della propria bottega il secondo è molto coraggioso: non mette nemmeno il nome. Già il primo moderatore brillava per perspicacia e intuizione e adesso, visti i vari i sondaggi elettorali, ecco che arriva uno altrettanto intelligente aiutante di campo.

Dalla cucina casalinga a quella provinciale senza servizio a casa. Sulle gazzette di oggi: “Orio, Sanga rinuncia al Parlamento «Resto all'aeroporto, lavoro da finire. Il presidente ha sciolto il nodo sull'incompatibililà. Al suo posto alla Camera subentrerà per il Pd Leyla Ciagà”. Amen. Dove sarebbe la novità?: mai visto un democristiano che abbandona il posto sicuro per un posto incerto?. C'hanno fiuto quei ragazzi. Perché bisogna capire che da quando Intesa ha comprato bruscamente BPI, fermi restando i governatorati della MIA e della FIE (Fondazione Istituti Educativi) e il CdB (Consorzio di Bonifica)  i bergamaschi hanno un altro prezioso giocattolo da governare e spartirsi: il Caravaggio. Li si macinano appalti.
 Solo i bergamaschi potevano inventarsi un aeroporto nel tinello di casa ma siccome sopravvive benissimo per via della tariffe aeroportuali inferiori alla concorrenza milanese che fanno piacere alle compagnie low cost (e quindi alla maggioranza degli elettori bianchi verdi azzurri gialli  neri rossissimi…) questo terzo gioiellino di potere politico ed economico è una preda ambitissima da spartire equamente salvo qualche coltellata inevitabile.
Come recita la storia all'improvviso il Martina deputato dem, già ministro delle Politiche Agricole, aveva lasciato la Camera per assumere il prestigioso incarico di vicedirettore generale aggiunto nell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura. Anche lui aveva ben compreso che meglio un posto sicuro alla FAO che uno incerto in Parlamento. Basta leggere il comunicato su FB del 12 gennaio per sciogliersi d'orgasmo. Allontanatosi Martina toccava a Sanga il posto di parlamentare ma dopo avere traccheggiato per due mesi alla fine ha scelto di restare alla guida del Caravaggio. Così il Corriere presenta la successora di Sanga: Quando viene candidata nel 2018 nel listino Pd per la Camera, Leyla Ciagà non può immaginare di arrivare davvero in Parlamento. I posti buoni sono due, quelli occupati da Maurizio Martina ed Piena Carnevali, che infatti vengono eletti. Davanti a lei Giovanni Sanga sarà primo dei non eletti. La vera delusione però arriva un anno dopo. Alle elezioni comunali del 2019, vinte già al primo turno da Giorgio Gori, la Ciagà prende 171 preferenze e resta fuori dall'attuale giunta, che per il resto è quasi una fotocopia di quella del primo mandato.
Paga qualche difficoltà di comunicazione, oltre che appalti «sfortunati» per la gestione del verde pubblico in città. Renziana della prima ora, quando Matteo Renzi fonda Italia Viva lei resta nel Pd, così come il compagno Roberto Mazzetti (oggi segretario cittadino dem). Adesso entra in Parlamento al termine di due mesi densi di colpi di scena: prima Martina alla Fao, poi Sanga che preferisce la Sacbo alla Camera. Un esito del tutto imprevedibile tre anni fa. Fine del Corriere.



La renziana Ciagà subentra quindi al renziano Martina quando nel frattempo l'ex viceministro dell'economia nel governo Conte due Misiani perde il posto e viene nominato da Letta responsabile dell'economia del PD.
I Bergamaschi sono filosofi: ergot l'é mei che negot e se nel frattempo siamo una provincia del Nord che non ha rappresentanza nel governo nazionale per adesso i tre principali snodi economici e finanziari a controllo politico della provincia sono saldamente in mano piddina. Va bene: il quarto è in mano alla Lega ma loro sono democratici.
Va detto che la partenza di Leyla Ciagà dalla giunta Gori ieri così come la sua dipartita oggi dal consiglio di gestione del Parco dei Colli viene salutata con ampia soddisfazione sia dalla politica che dall'amministrazione. Non perché s'è liberato un posto –il Parco dei Colli è un parco di carta che pochi appalti rispetto alla generosità appaltifera del Consorzio di Bonifica ferrato feudo leghista- ma perché di fanigottone parolaie nessuno ne sente il bisogno. Persino gli elettori se n'erano accorti e l'avevano bocciata dopo 5 anni di assessorato comunale.
Fuori dubbio che in questa legislatura Bergamo continua a brillare di  fioca luce come ormai accade da decenni. Adesso ne mandano a Roma un'altra di quelle che scalderanno bene la poltroncina ma non lasceranno tracce indelebili nella storia patria.

CON UNA DOZZINA
DI ALLONTANAMENTI
SI RISOLVE LA CRISI(FORSE)
C'è un sistema sicuro per comprendere al volo se un Comune è sull'orlo di una crisi politica amministrativa. Non sono i volantini delle minoranze che in genere se ne accorgono sempre in ritardo (magari per convenienza elettorale). Te ne accorgi quando chiamando per un appuntamento comprendi al volo che non sanno che pesci pigliare.
All'ufficio tecnico comunale di Curno  sarebbe arrivato nel frattempo un architetto del Comune di Dalmine ed una impiegata del Comune di Treviolo sarebbe stata approdata a Curno. No: non sono arrivati col barcone. Per adesso non hanno nemmeno pubblicato la delibera o la determina degli incarichi: è salata la corrente che alimenta i PC. Già il nostro comune aveva chiamato la società di architettura del sindaco di Treviolo, un architetto dal Comune di Seriate, un geometra dal Comune di Presezzo a dare man forte per affrontare il pacco di lavori pubblici e pratiche “ in aria”.
Insomma aumenta a dismisura il numero dei soldati di ventura – e che soldati: tutti d'alta scuola!- chiamati dalla sindaca Gamba.

Il problema come si diceva una volta “sta nel manico”, non nella saggina della scopa.
Per fare il sindaco non basta una laurea all'UniBG. O alla Bocconi. La Gamba ringrazi Iddio di avere di fronte un Giovanni Locatelli o una Sara Carrara come minoranza perché se avesse di fronte un “Giuseppe Pelizzoli d'antan”, l'avrebbe già decollata politicamente. Ogni seduta del consiglio comunale l'avrebbe mandata a casa in lacrime.

I problemi di Curno si risolvono con un drastico intervento:
(1) cambiare la segretaria comunale
(2) fare dimettere  l'ass. Conti dal consiglio comunale e sostituirlo con la Chiara Mazzoleni docente all'IUAV. Già che ci sono mandare a casa anche l'ass. Cavagna che non riesce a regalare i soldi ai bottegai indigeni ed impiega tre anni per dare la corrente alle telecamere.
(3) il PD VOTI CONTRO una qualche delibera “abbastanza sostanziosa” come messaggio politico.
(4) finirla con questo andare-venire di ex dipendenti comunali. Chi se n'è andato buon pro le faccia.
(5) darsi una trasparenza totale nella scelte delle imprese per appalti e forniture. Per esempio aprire le candidature a tutte le imprese a fare scegliere ad una “mano vergine” in seduta pubblica quelle da cui farsi fare le offerte.

LA SINDACA LEGITTIMA
OGNI SETTIMANA
LEGHISTI E FASCISTI
La sindaca Gamba interloquisce puntualmente ogni settimana col settimanale fascio leghista con tanto di foto dei rispettivi esponenti. Meno male che lei si dichiara ogni 99x100 di non appartenere a qualche partito. Perfino il Bugiardino non è così costante in questo cicaleccio sindaca-Fdi+Lega. Puntualmente ogni settimana c'è una pagina in cui –prima o dopo, sopra o sotto: parlo di impaginazione- la sindaca non rilasci dichiarazioni per se e di seguito la replica dei fascio leghisti oppure il contrario. Nell'ultimo numero la faccenda è smaccatamente evidente. FdI –il partito della capogruppo di minoranza Carrara- ha lanciato una raccolta di firme contro l'ennesima Variante Tironi (in generale). Il tutto accompagnato dalla mossettina della Carrara di non esporsi direttamente.
Nonostante la giunta Gamba disponga del giornaletto comunale Curno in Comune che è un'agiografia del sindaco di turno. Nonostante abbia il foglio Notizie in Breve che esce quando esce ma abbastanza spesso. Nonostante  abbia la pagina FB curata dal consigliere Battaglia delegato alla comunicazione e trasparenza. Nonostante le immaginifiche diapositive presentate nei soliloqui di alcune delibere consiliari. Nonostante disponga di una pagina alla settimana sul giornale FdI-Lega la sindaca Gamba non ha il coraggio di fare le dirette delle sedute consiliari appellandosi a un regolamento che ha deliberato la sua… maggioranza di censura preventiva. Della serie: non è colpa mia la l'ho fatto io.
Più concretamente la sindaca Gamba mira ad una comunicazione adulterata pro domo sua e quindi la sovrabbondanza  ne marca la vuotezza e la sua vicinanza alla destra non certo quella migliore. Semmai in Italia ci sia stata un qualche destra “migliore”.
Non ci arrabbiamo nemmeno perché la sindaca non risponde alle 17, 18, 20 domande sulle innumerevoli casini in cui si dibatte: la risposta la troviamo precisamente nella pagina vuota dell'albo pretorio e in quella stazione di autobus che è diventato l'ufficio tecnico. Più che arrabbiarci ci viene della compassione anche perché il suo atteggiamento ha già affondato parecchi leader nazionali del suo maggiore azionista elettorale. Che a livello locale ha dato “un'inculata” di oltre 600mila euro al comune con la vicenda Leggeri. Oppure –mai scordata- quei 300mila euro pagati all'impresa costruttrice della biblioteca a seguito di un arbitraggio. Non senza dimenticare la mancata verifica (da parte delle liste sue pregresse) della sottoscrizione della convenzione per il parcheggio zebra fino alla convenzione scorretta con la Polisportiva. E lasciamo perdere le varianti TS1 e 2 al PGT oppure il Pl di via Mascagni o quello  di via Lungobrembo 44.
Certo: deve essere una soddisfazione per quegli ex comunisti dentro il PD che hanno votato Gamba vedere come questa cicaleggi e interloquisca ogni settimana per un'intera pagina coi fascio leghisti LEGITTIMANDOLI. Del resto quando è così malmesso da celebrare il 25 aprile per una strage  auto-causata da un prete mentre dimentica i deportati e i fucilati curnesi, beh… c'è poco da sperare.