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NUMERO 375













Il cerchio boscato che vedete in alto a sinistra è una "uccellanda" che é stata ricostruita riutilizzando gli alberi tolti dal Parco Suardi per ampliare via C. Battisti. L'impresa che eseguì i lavori sulla Morla e il Palazzetto dello Sport era la proprietaria dell'area dell'uccellanda.
















































































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Viabilità e trasporti a Curno?
1.    smontare e rifare completamente Piazza della Chiesa e Largo Vittoria con una completa pedonalizzazione. Gli attuali garage a terra si aboliscono e vanno compensati coi garage nel parcheggio esistente. Gli accessi sono regolati in tre fasce di due ore ciascuno.
2.    pedonalizazione del tratto di via Abruzzi tra i condomini e le scuole delle Orsoline coi soli accessi ai pochi condomini
3.    divieto assoluto di transito dalle Crocette al quadrifoglio con la SP 470 di tutti i mezzi dei non residenti a Curno e Mozzo. Controllo con TLC a riconoscimento diretto. Permesso di accesso telematico immediato per carico scarico.
4.    divieto di accesso per tutti in certe vie con sezioni ristrette tranne che ai residenti.
5.    stazione FFSS nella attuale Piazza del Comune con sottostante parcheggio
6.    uscita da Mozzo su via Lecco con apposta bretella parallela alla ferrovia e alla via Lecco secondaria a sud.
1.    abolizione dei semafori di via Buelli-Dorotina con obbligo di svolta a destra.
7.    ampliamento del sottopasso di via Brembo con inserimento di pista ciclabile.
8.    bretella in salita sulla SP470 dalla via Brembo in direzione di Dalmine.
9.    tracciamento su metà del quadrifoglio della SP 470 con la via Lecco di una corsia ad hoc destinata al ritorno verso ovest (così si elimina la rotonda).
10.    ristrutturazione della via Lecco dalla pesa a via Dorotina restringendo le carreggiate e creando spazi verdi laterali  con dentro pista ciclabile dalla Merena fino a via Buelli.
11.    ristrutturazione (anche) pedonale ciclabile della via che corre parallela alla roggia Serio da via Carlinga fino a via Curnasco e poi verso Bergamo
12.    creare un sottopassaggio pedonale da via Puccini verso la Polleria Moretti in quanto sotto via Mascagni passano importanti canne dell'acquedotto di Bergamo. Il costo dell'opera soprattutto per il pedaggio FFS è talmente assurdo da renderla difatto impossibile.












Assemblea della lista Vivere Curno sulla viabilità locale e provinciale e la cura del ferro provinciale.
Una serata al gelo, sala raggiungibile a tentoni nel buio e salvandosi dalle buche della pavimentazione,  in un locale dove spira il vento, con tre relatori che concionano per 95 minuti. 'Na botta da sopravvivenza.
Presenti l'on. Sanga, renziano doc, accompagnato dal sindaco di Treviolo Gandolfi nonché consigliere provinciale, altro renziano doc per finire all'assessore curnese Conti che non si è mai saputo in che scarpe tenesse i piedi tranne che sta in consiglio comunale da oltre un quarto di secolo. Con una assicurazione contro la rottamazione (renziana e non).
 
Comincia l'on. Giovanni Sanga  – Deputato Partito Democratico membro VI Commissione Permanente – Finanze notoriamente innamorato cotto della cura del ferro in (futura?) caduta sulla bergamasca che descrive e prevede un panorama di investimenti per il raddoppio della linea Ponte > Montello. Sanga non  racconta – o tace misericordioso- che per la ristrutturazione della stazione della città sono stati necessari alcuni lustri e che la stampa locale vi ha dedicato perlomeno duecento articoli non propriamente elogiativi. E se ne va la prima mezz'ora.

Segue  Gandolfi che racconta la favola del potenziamento /rad doppio/ non si sa bene cosa che annuncia come fosse una caramella che ci sono fondi a disposizio ne da vent'anni ma che –e qui elenca tutta una serie di ragioni- finora non s'è mosso una badilata di terra. E se ne va la seconda mezzora senza  che  i cittadini abbiano capito semmai quel cantiere partirà e quando termineranno i lavori. 




































































































































































Conti (e Gandolfi e Sanga) non sanno  per esempio che per 5-6 ore ogni giorno sul'asse interurbano ci sono code che da Mapello arrivano fino a oltre Montello. Gli stessi non sanno che sulla vecchia Briantea ci sono code da Mapello fino a Bergamo: per merito dei semafori di Ponte e di Curno. Gli stessi non sanno che i treni delle linee in entrata in città viaggiano sempre vuoti tranne uno che è strapieno zeppo. Gli stessi non sanno che se tra le Crocette e il quadrifoglio con la SP470 si schiantasse una delle troppe cisterne di carburanti che vi transitano nonostante il divieto, salterebbero in aria perlomeno due-tremila persone.

Conti fa finta di non sapere che il semaforo Buelli-Dorotina-Mozzo crea ininterrottamente code sulla vecchia Briantea. Il problema non è solo quello del tempo perso da quei “mascalzoni” di automobilisti, ma quel tempo perso significano ore di inquinamento somministrate agli abitanti.
Maggiore sensibilità Conti la dimostra coi problemi del traffico relativi all'asse commerciale Fermi-Europa, ma li dipende dal fatto che il problema glielo pongono gli enti superiori ed anche gli stessi operatori. Infatti mica per nulla s'è inventato una “rambla” (vuoi mettere la Spagna….?) larga dodici metri con attraversamenti pedonali (le “strisce”) ampie dieci metri (se abbiamo compreso bene le misure o non le abbiamo scambiate).
L'idea di una strada per




I bergamaschi sono vaccinati contro i tempi lunghissimi di RFI dopo la tragicomica della ristrutturazione della stazione e parcheggio. Chi crede davvero che nell'arco di pochi anni riusciranno ad eseguire lavori assai più complessi di una banale ristrutturazione di fabbricato?
Una tratta del genere intercetta sette stazioni: Ponte, Curno, Ospedale, FFS Bergamo, Ospedale Seriate, Seriate, Montello . In almeno cinque vanno collocati dei parcheggi di attestamento. Chi li costruirà, gestirà, costeranno all'utenza visto che i comuni sono spiantati ?.
La tratta interessa due viadotti che sono manufatti sotto la protezione della Sovrintendenza. I viadotti di Mozzo e Ponte. Che si fa? Si prevede che appena si toccano questi problemi sorgono immediatamente Gruppi NON raddoppio.
Una volta fatti i parcheggi di  attestamento nelle stazioni, che si fa del trasporto su gomma che adesso entra in città dalle periferie (NON ATB). Si ferma e si trasbordano i passeggeri oppure?
RFI ha dimostrato di essere una bravissima esecutrice di ferrovie ma una pessima azienda nell'inserimento nell'ambiente circostante. Basta osservare google earth per verificare i danni fatti inutilmente al territorio pur con costi multipli rispetto alle altre nazioni europee. Che garanzie abbiamo che non siano altrettante distruttive di come fatto finora?
Negli ultimi due anni  sono stati immessi sulla rete lombarda dei treni a gasolio come il “besanino”. Un treno dura oltre  venti anni. Andremo a gasolio ancora tra venti o venticinque anni quando il 90% maggioranza delle auto private saranno elettriche?




























































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































13.    da non sottovalutare l'idea di  prolungare la linea ferroviaria (oggi privata) che da Verdello entra a Dalmine prolungandola nella mezzeria della SP470 fino ad Almè. La creazione di una linea di trasporto persone e merci che colleghi la ValleBrembana con la metropoli è una  delle condizioni per lo sviluppo di quella valle.
14.    TUTTI i parcheggi del sistema commerciale di via Fermi ed Europa che danno su queste due vie devono essere interrati come le due tratte di via. Quota zero a verde. Impostazione progettuale unitaria dei fronti nord e sud dell'insediamento commerciale sulle vie. Creazione di due gallerie coperte che leghino il centro commerciale nord con quella che  attraverso tutto il commerciale sud dalla via Curnasco alla SP 470.
15.    creazione di un percorso pedonale e ciclabile dalla Roncola a Ponte san Pietro e creazione di un sistema che consenta di arrivare alle testate col trasporto pubblico e passare in bici o a piedi  da Ponte fino alle foci del Brembo nell'Adda. Creare una passerella che dalle foci (Cimitero di Crespi) arriva nel territorio di Canonica. Verificare la possibilità di appendere sotto il ponte dell'Asse  Interurbano sul Brembo di una passerella dalla Roncola alle Ghiaie di Bonate. Difficile in quanto l'ANAS pose già nel 1997 problemi di sicurezza terroristica.





































































































































Da ultimo prende la parola l'ass. Conti  mentre si proietta una
diapositiva del territorio comunale  che lo presenta dimezzato ed è
capovolta a 90°. Seguiranno altre diapositive micro su una parete che potrebbe illustrare i dettagli dell'universo vista la sua dimensione mentre Conti ci sommerge di flussi di traffico, di ramble, di passerelle, di piste ciclabili, di rotonde e bislonghe.
Non c'è molto da fare: quando  l'uso delle diapositive sarebbe un utile supporto alla comprensione di un discorso, puntualmente succede che non sanno proiettarle e illustrarle o ci si può addormentare in attesa che  si materializzino sul muro. Negati in assoluto con questo semplice mezzo. Cogliamo l'occasione per informarli che per proiettare una immagine “pesante” in pdf non basta un chip potente  ma occorrono una scheda video adeguata (che non è mai quella di un portatile) e soprattutto di un disco rigido velocissimo. Va be, sarà per la prossima volta.

Questi tre “politici” pensano che i cittadini siano un po' rincoglioniti dal momento che quando esordisci raccontando che per fare il raddoppio di una strada in pianura, se dopo vent'anni non sei riuscito ad aprire il cantiere, sarebbe meglio scomparire dalla faccia della terra per la vergogna.
Quando annunci una potente cura del ferro per centinaia di milioni dopo che per ristruttu rare la palazzina della stazione hai impiegato dieci anni per lavori che  potevano essere conclusi in due-tre anni e – ad opera  terminata- si scopre che l'ascensore non funziona, che il sottopasso è una trappola per i passanti e che il parcheggio e la viabilità esterna…. non esiste e non funziona: meglio sarebbe tacere e scomparire.
Invece no: eccoli qui a catechizzarci sulla… cura del ferro. Che per chi ha più di mezzo secolo è una barzelletta che ci ha accompagnati  negli anni di scuola.

Dal contesto regionale al contesto provinciale al contesto intercomunale ecco che l'assessore Conti ci cachetizza sul contesto comunale.



le auto interrata mica gli è passata per la testa.
Come non gli passa nemmeno per la capoccia che la via Fermi che si schianta a est in fondo contro la roggia, potrebbe proseguire fino alla rotonda dell'ospedale.

Il tragico è che tutto questo quadro come previsto e descritto da Sanga Gandolfi e Conti in realtà avrà tempi di realizzazione “biblici” (facciamo 15 anni e scommettiamoci un caffè) per quelli sovra comunali  mentre per quelli comunali – carta canta- l'é tutto un pezzettino SI, pezzettino NO che  prima di essere conclusi, saranno da rifare per scarsa manutenzione. La realtà è che Conti non vuole isolare il paese dalla viabilità sovra comunale obbligandola a stare esclusivamente su quella provinciale altrimenti i negozianti lo bacchettano. Il suo è un continuo tira e molla condito con spruzzate demagogiche - dalle piste ciclabili con settemila interruzioni alle auto ibride – così che il cittadino ne esce frastornato come se per una famiglia, decidere se investire nell'auto nuova  piuttosto che attendersi entro pochi anni un trasporto pubblico efficiente, fosse un bubbola. Idem per un'impresa.

Fa tenerezza infine sentire il terzetto di cui sopra parlare a ufa. Un treno dura in media 20-25 anni. L'età media dei treni locali in Lomabrdia è scesa da 22 a 19 l'anno scorso. Da vent'anni ci sono i soldi a disposizione per la SP470 ma non riescono nemmeno a finire il progetto. La ristruttu razione della palazzina della stazione ha abbisognato di cinque anni di lavori. Due anni or sono RFI ha  immesso sulle ferrovie regionali un treno nuovissimo: il “besanino” che ha un motore… diesel. Diesel ancora tra venti o venticinque anni?
Tra dieci anni almeno la metà del parco auto privato sarà del tutto elettrico (quindi nemmeno ibrido).
Tra vent'anni sarà interamente (90%) elettrico. Intanto che aspettano il raddoppio della Ponte-Montello e della SP 470.
Uela sveglia!!!!!!






Come si concilia questo investimento delle FFSS col processo di ricambio auto nel trasporto privato nel medio lungo termine?
Per passare dalla fermata del Papa Giovanni al nosocomio occorre un percorso pedonale e ciclabile di quasi un chilometro. Chi eseguirà –chi pagherà- questa costosissima tratta che dovrà scavalcare un profondo fossato, la circonvallazione del nosocomio, i dislivelli per  gli handicap, ecc.?














































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































Seconda serata della lista Locatelli che riunisce tre o quattro o cinque tra partiti e gruppetti in attesa  di "cosa farà da grande" la fasciofemminista Carrara.
C'era quasi tutto il gotha locale e provinciale di Lega, FI financo il MSI con una serie interminabile di interventi dei quali ricordiamo quello di Stucchi -e li si sente che stare in Parlamento qualcosa si impara- e del presidente PD-FI di Uniaque mister Palo franco (cognome che non pare proprio polentone) fino all'latro ieri coordinatore perovinciale di FI. Pareva un funzionario PCI anni '60 nelle sue raccomandazioni. Notevole anche l'intervento del Belotti. Questo proprio nemmeno il parlamento potrebbe miracolarlo.
La serata doveva essere occasione per conoscere i candidati ma di loro se ne sono visti pochi e si é saputo solo la lista con l'avvertimento che c'era ancora qualcuno in forse. Speriamo che per l'11 giugno abbiano risolto il problema ed anche la Carrara si sia decisa.
Il programma della lista lo potete leggere ingrandendo la locandina d'inizio del testo ed é un classico adatto all'universo mondo cambiando solo il nome delle località. Nulla di nuovo anche perchè l'astuto Stucchi ha fatto una raccomandazione non da poco:  nel governare vedete di fare gli interessi di chi ha fatto ricco Curno. Compreso il messaggio?
Solito rimarcare come la  giunta Serra e la futura giunta gamba saranno  prone a risolvere in ambito locale i problemi che Gori non vuole in casa propria: in primis la MAXIMOSCHEA. Locatelli ha fatto una discreta retromarcia: adesso ammette che il centro  culturale islamico esistente non potrà essere chiuso. Per il resto solite banalità razziste verso l'immigrazione di ogni genere e la serata si é chiusa altrettanto mestamente come la precedente. Un entusiamo da moribondi. Ragazzi una carica di sostenium plus.






































































































































































































Ingrandendo l'immagine si potrà leggere l'articolo. Come andrà a finire questo problema si potrà sapere solo leggendo la delibera di consiglio comunale. Della serie: se la ghera i gambe la caminaaa. Certo é che sia pure indirettamente questo problema venne sollevato da noi in sede di commissione politica del PGT quando segnalammo come i rilievi aerofotogrammetirci dell'IGM della zona lungo fiume avesse subito nel dopoguerra un continuo avanzamento  che riduceva la sezione del fiume e modificava le quote originali del terreno in seguito a continue discariche di terreno per creare terreni sfruttabili a coltivazioni industriali. In buona sostanza i proprietari dei terreni accatastati nel 1933 (fronteggianti il fiume) hanno messo le mani sui terreni demaniali ed hanno anche  ampliato questo areale riducendo per mezzo di discariche abusive la sezione del fiume. Su questi terreni sono sorti fabbricati agricoli e poi industriali e -complice l'ombelico democristiano- non é mai accaduto nulla. Addirittura in anni recenti un noto geometra forzista ha firmato il progetto di una stalla che aggetta direttamente sul fiume Brembo. Per comprendere quanto terreno si siano incamerati da oltre mezzo secolo, basta tenere conto che la linea elettrica nord-sud presente era il confine tra le aree private e quelle demaniali.