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NUMERO 399









































Il custode delLa latrina di Nusquamia, ing. Claudio Piga da Trezzo sull'Adda, uno che ha fatto il classico dai preti e il Poli a Milano piuttosto che nella modesta succursale orobica (capito voi candidati che vi siete lauereati nella modesta università di Città Alta…?) e di mestiere fa il fascista (a tempo perso) e lo spin doctor (a tempo pieno)  del sindaco decaduto Angelo Gandolfi si sta intestando la prossima vittoria elettorale della Lista Gamba.
L'ultima virgola di merda che pittura sulLa Latrina di Nusquamia riguarda un filmato dell'ultimo consiglio comunale in cui l'ass. Conti illustra la situazione del centro islamico e del problema collegato al suo ampliamento. A conferma degli amorosi sensi intercorrenti tra il suo vate e l'assessore ecco cosa scrive il custode delLa latrina di Nusquamia dell'intervento di Conti: «ma ecco infine — questa è stata musica per le nostre orecchie — che Vito Conti ha fatto (...)il discorso laico a lungo aspettato. Vi abbiamo trovato un'eco di quel che abbiamo scritto per mesi e mesi, vox clamantis in deserto, (...)».
Sia lui sia la brava Marina Nessi che ha pubblicato su facebook il filmato hanno scoperto l'acqua calda. Chi abbia seguito i consigli comunali e letto le delibere sa benissimo che la descrizione fatta da Conti era STRAnota da anni. Nella vicenda dell'ampliamento spostamento del centro islamico operano quattro soggetti: il centro islamico, il comune, la regione e lo stato. A seconda delle mosse dell'uno o dell'altro soggetto ci sono le risposte degli altri obbligati o deputati a dare risposte. Alla fine della fiera dopo 3-4 anni la situazione è quella descritta dall'assessore. Situazione che non è ancora definita dal momento che la proprietà del centro islamico in questo momento è ferma e silente.
Ma il discorso «tecnico» di Conti cela –dietro la formalità di “tutte le carte a posto”- una evidente carenza politica che viene mascherata appunto dal mero e obbligato rispetto delle leggi vigenti e relativi tempi. Non si mena vanto di essere buoni  guidatori se ci si ferma ai semafori rossi e si passa col verde. E qui il custode delLa Latrina di Nusquamia cade un'altra volta perché il ragionamen todi Conti È tutto poggiato sulle «cacate carte»: proprio quelle che il custode delLa Latrina di Nusquamia disprezza.
Quindi una storia che viene da lontano e che s'è realizzata non per volere della giunta Serra ma per una serie di fattori esterni.







Questo volantino (di Vivere Curno e quello del PD) é stato redatto dopo la conoscenza del contenuto finale della delibera regionale, e con tutti i tempi per scriverlo approvarlo farlo stampare occorrenti compare ai primi di giugno quando la giunta Serra sapeva di approvare la Variante del PGT .
Del resto nelle campagne elettorali si modulano le risposte in base alle iniziative degli avversari e siccome la Lista Locatelli alla fine si era ridotta a sostenere solo la tesi che la  “maximoschea” di Curno si sarebbe fatta e per via della variante del PGT e per togliere il problema alla giunta Gori, ecco che quando il 12 maggio la Giunta Regionale da il proprio parere di regolarità (all'unanimità..) alla Variante stessa, smentendo tutte le balle della Lista Locatelli, sia la Giunta Serra che la Lista Gamba ed anche il PD possono pubblicare i due volantini, cui si aggiunge un comunicato del PD provinciale che stigmatizza la partecipazione contraddittoria dell'ass.ra Terzi alle contestazioni nella seduta del consiglio comunale dell'01 giugno di approvazione finale della variante del PGT.
Che adesso un povero untorello come il custode delLa Latrina di Nusquamia pretenda di intestarsi sia un pezzo della campagna elettorale della Lista Gamba che la sua probabile vittoria elettorale andrebbe preso a schiaffi: bugiardo esattamente come quelli della Lista Locatelli in merito alla moschea. Come si rivelerà una bugia la previsione che alle prossime amministrative “si prevede un grande assenteismo, una diminuzio ne dei consensi agli aziendal simil progressisti”.
Il domani si giudica dopodomani.


























































































Il custode delLa Latrina di Nusquamia ci si butta a pesce:"Questo è il secondo atto della trilogia della capitolazione serrana. La linea della superba, antipatica e controproducen te sobrietà praticata dalla dott.ssa Serra è stata messa sotto accusa nel suo stesso partito. (…). Questo il documento in PDF  fatto circolare dal partito (il PD) della dott.ssa Serra, che contraddice platealmente una linea quinquennale di sprezzante albagia nei confronti del popolo (questo è gravissimo, detto in linguaggio serrano) (…)."
Per il custode delLa Latrina di Nusquamia "secondo la



Poco prima il fascista a tempo perso che fa anche il custode delLa Latrina di Nusquamia aveva precisato “ la solfa che abbiamo sentito il 28 aprile, recitata una voce dalla dott.ssa Serra e da Pepito el memorioso: quando a quella riunione, nella quale i viveur presentavano il loro programma, osservai che nessuno aveva parlato dell'argomento che è sulla bocca di tutti, il quale, in mancanza di una risposta virile, avrebbe consentito ai desperados di vincere le elezioni, replicarono che non erano lì a parlare della moschea, ma delle bellis -sime cose che s'erano fatte in questi ultimi cinque anni e






















































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































e di quelle non meno meravigliose che intenderebbero fare nei prossimi. Ma l'argomento doveva essere di un qualche interesse, se è vero che per tre quarti d'ora, non si parlò d'altro: con buona pace dell'Hannibal Lecter curnense, il quale sostenne che, avendo io squarciato il velo che ricopriva un argomento fraudolentemente occultato, in realtà rivelatosi importantissimo, sarei stato un “fascista” .
Per la curiosità del lettore l'hannibal lecter in questione sarebbe il redattore di questo blog.

Mettiamo in ordine le date. A fine aprile (il 28) viene presentato in una assemblea pubblica il programma della Lista Gamba mentre la giunta Serra attende la risposta della Regione in merito alla Variante del PGT su cui pende l'interferenza politica del Locatelli sulla Regione per farla bocciare. Il 12 maggio la Giunta Regionale da il proprio parere di regolarità (all'unanimità... compresi quindi Sorte e Terzi...) alla Variante stessa, smentendo tutte le balle della Lista Locatelli. A quel punto la giunta Serra può mettere mano definitivamente alle osservazioni presentate dai cittadini e imprese alla Variante per preparare l'approvazione finale. Il 24 maggio viene convocato il consiglio comunale  per il primo giugno per l'approvazione finale della Variante. Tempi strettissimi e rapidissimi tenendo conto del numero di uffici coinvolti.

















































































































































































































































































































































Altra virgola di merda sulle pareti della Latrina di Nusquamia compare poche ore or sono. Sul finire di maggio sia la Lista Gamba che il PD pubblicano (il primo giugno) ciascuno un volantino di ben due pagine in cui denunciano la falsa propaganda della lista Locatelli in merito alla moschea di Curno. Ne abbiamo trattato sul numero 396.



dott.ssa Serra, non si doveva parlare di moschea, e intanto il mascelluto Alessandro Sorte si fregava le mani, si sentiva la vittoria in tasca: grazie alla dott.ssa Serra, (…). Qualcuno però si dev'essere svegliato dentro il partito (il PD: ndr), qualcuno ha detto: ma siamo pazzi? (…) Qualcuno avrà detto alla dott.ssa Serra che tutto questo suo sfoggio di determinazione ha già ampiamente compromesso l'immagine del partito e, addirittura, ci sarebbe il rischio di perdere le elezioni proprio a Curno.”.