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NUMERO 391



































































































































































































































































































































il gotha leghista e forzaitaliota cala nel paese bello da vivere per conquistarlo









serata intima della Lista Gamba
per parlare di cose molto oratoriane

















































































































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Salvini e gli immigrati «Li vogliono solo i ricchi»

Gli è bastato sentir dire che a Curno si vorrebbe autorizzare la realizzazione di una moschea ed è partito in tromba: «No all'immigrazione alla Gori, alla “avanti tutti”: quelli come lui vogliono gli immigrati per pulire i loro parchi, e più sono ricchi e più vogliono gli immigrati da usare come nuovi schiavi». L'immigrazione è stato l'argomento principale di Matteo Salvini, arrivato in piazza a Curno dopo essere stato a Cisano e Brembate Sopra e prima di andare ad Albano e Martinengo. Anche il candidato sindaco Giovanni Locatelli della civica di



Probabilmente al ritorno dalla ri-consacra_ zione del sacro prato di Pontida alla fede leghista dopo la profanazione napoletana, s'é registrata una autentica calata di pezzi da novanta in appoggio  alla lista di Centrodestra e Lega per le prossime amministrative. Dall’assessora Terzi a Maullu a Sorte (due volte) e adesso anche Salvini, oltre al Belotti uno e due tutti a Curno a sostenere il candidato Locatelli. Che in una foto con Sorte appariva mogio mogio mogio: l’avranno già bastonato? 
Bella anche la trovata (non originale) di mettere in campo la fake news per cui l’ampliamento del centro islamico di Curno  sarebbe sostanzialmente concordato tra la sindaca Serra e la lista Vivere Curno col sindaco Gori di Bergamo per togliere dalla città il problema della moschea dopo il litigio montato dai due gruppi islamici cittadini.
Penso che un problema del candidato Locatelli si chiami Carrara, lista chiaramente
di disturbo del centrodestra alla cui nascita non si può non immaginare abbia contribuito qualche manina piddina.











Alla sera della calata del gotha  della Lega assieme alla modesta (massa a parte) comparsa dell’ass. regionale Sorte la Lista Gamba ha organizzato un riservatissimo convegno dal tema: «I cittadini al centro dell'azione amministrativa» al quale sono intervenute come relatrici l’on. Elena Carnevali deputata PD membro XII Commissione Permanente  Affari Sociali, la prof.ssa  Alberta Giorgi docente Sociologia Università di Bergamo, la sindaca Perlita Serra. Con introduzione e conclusione della dott.ssa Luisa Gamba neo candidata Sindaco di Vivere Curno.
Diciamo subito che i cinque interventi hanno occupato circa 100 minuti e quindi ad opera finita solo due cittadini hanno espresso lodi ed abbracci alla cosa.
In effetti non s’è molto compreso dell’iper - contorto discorso fatto dal terzetto tranne alcune esemplari banalizzazioni. Meravigliosa quella della Serra sulLaMiniera.
L’idea di fondo sarebbe che il welfare pubblico (nello specifico: del comune) da migliori e maggiori risultati se accompagnato dalla gentilezza. Lo diceva anche mia nonna che per inculcarmelo ogni tanto mi mollava uno sganassone. Te capitt! Sciaff!
La questione è si stanno accorgendo che non basta la quantità delle prestazioni numerosissime date  per creare «consenso» e «benessere» ma oltre alla quantità occorre la «qualità». Qualità sovrastrutturale perché quella strutturale più o meno c’è.












































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































centrodestra Obiettivo Curno se l'è presa con il sindaco di Bergamo: «Quello che Giorgio Gori non è riuscito a fare a Bergamo lo vuole fare qui a Curno, ma noi non vogliamo essere la nuova Zingonia». Il leader leghista ha poi ripreso l'argomento: «Io sogno una Curno accogliente e solidale, sotto quella Madonnina che ci sta guardando dal campanile ci sono volontari e donatori di sangue, gente i cui figli e soprattutto figlie devono girare serenamente. I pochi soldi che avete devono essere destinati agli italiani». Il sindaco di Bergamo è stato nel mirino anche dell'assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte, che ha rilanciato un gossip politico che lo riguarda senza però confermarlo nemmeno stavolta: «A Gori è bastato sentire dire che avrei intenzione di candidarmi a sindaco di Bergamo per candidarsi alla presidenza della Regione, perché ha paura di perdere».

F.P. /Corriere della Sera



Altro problema è la debolezza politica complessiva della lista che non può essere superata dalla presenza di un Corti e un Cavagna o l’assenza di un Domenghini, l’uomo che fu uno dei migliori amministratori della prima compagine leghista. Ma forse è semplicemente  scocciato e stanco.  Non é all’altezza del compito sindacale  neppure il candidato Locatelli perché un paese «porto di mare» com’é Curno non può avere  come sindaco una persona che s’adombra ad ogni fruscio di foglie. Se poi stormiscono parte una segnalazione di fuorilegge: hai voglia di vivere cogli




























































































































































































































Infatti non vengono picchiati gli alunni down trattati nel piano del diritto allo studio. Non vengono picchiati nemmeno i nonni dalle badanti della Caritas «certificate» dal comune. Ai due centri prelievi i cittadini non vengono inutilmente sforacchiati per un prelievo: in genere gli infermieri centrano la vena al mille per mille. Non vengono mandati in galera nemmeno i litigiosi inquilini della case popolari che si fanno assistere dalle badanti a spese del comune. Finalmente anche la coppia Gamba & Serra si sono accorte che la qualità non è acquistabile con una gara d’appalto al minor ribasso. Si sono accorte poi che la gggente sa mettersi assieme da sola quando c’hanno un problema anche se spesso più che dei veri problemi, sono quelli che glieli hanno inculcati delle pessime trasmissioni tv.
Fatto tutto il giro dei cinque interventi emerge quello che abbiamo scritto nella seconda proposta ai candidati delle liste sul numero 390. Che il volontariato presente sul territorio e i suoi associati hanno dentro di se delle grandi potenzialità che occorre aiutare perché vengano espresse realizzando non solo un servizio meramente quantitativo (buono a chi tocca tocca) ma che coniughi anche tutta quella parte di intelligenza conoscenza umanità che la gggente che si presta è in grado di dare.
Non in un’ottica di mero consenso politico oppure di «oh come siamo bravi noi amministratori che abbiamo preso il premio per LaMiniera» ma perchè è un dono che costruisce senza aspettarsi alcun compenso che non sia un sorriso. Spesso nemmeno quello.
Ma un’amministrazione non può limitarsi ad organizzare «a valle» chi esprime un problema e poi dare qualche soldino  a chi cerca una soluzione bensì deve dare-essere «il lievito» perché i problemi vengano a galla prima di essere appunto «un problema» per le singole famiglie o i singoli cittadini.
Se son rose, fioriranno.

























































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































spini sotto le chiappe.
Oltre al fatto -l’ha dimostrato con quel mega documento e consiglio comunale sui due piani variante del PGT- che non pare molto ferrato sia in materia che in politica. Non capire che l’impostazione  data alla vicenda non sarebbe stata una battaglia politica (sia pure di bandiera visti i numeri) ma una sicura autodecollazione è stato assai grave. Non puoi consegnare ad uno che ti ha massacrato per cinque anni l’esposizione del materiale.
Ovviamente lavorando sul governo regionale stanno cercando di fare fallire l’approvazione della  prima variante del PGT a firma Conti&Serra ed anche stavolta avranno fatto  un suicidio di massa perché porteranno a casa nulla di più: se Locatelli vorrà metterci mano, c’è da scommettere che non durerà 48 ore come sindaco.















































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































Si chiama Lizzi ed ha cinque mesi. Vi saluta.