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Queste determinazioni (*) le attendevamo e sono puntualmente arrivate con una velocità inattesa. Ne manca ancora una. Riguardano gli ultimi lavori alla nuova scuola elementare per rammendare i danni dello stravento del 26 giugno 2016 e per adeguare gli standard di sicurezza secondo le ultime prescrizioni da parte dei VVFF.
Riportiamo alcune sintesi della determinazione circa i danni dello stravento:
 (...) vista la comunicazione pervenuta in data 19.04.2017 prot. n. 5527 con la quale la direzione lavori Arch. Belloni Paolo ha relazionato in merito agli interventi di ripristino resosi necessari a seguito del nubifragio ai sensi dell'art. 166 del DPR 207/2010, nella quale tra l'altro viene rilevato che, a seguito degli ulteriori accertamenti effettuatiin sito, l'intervento di ripristino effettuato dall'impresa appaltatrice, conseguente agli eventi intercorsi il 26 giugno 2016,



«con un maggior importo dell'intervento pari a € 153.041,26 rispetto al quadro economico approvato con deliberazione del la giunta comunale n. 64 del 19.05.2016 che prevedeva un importo complessivo di € 3.544.197,97" e quindi « dato atto che il maggior importo sopra citato pari a € 153.041,26 comprende:
- € 60.000,00 opere complementari finalizzate al potenziamento delle rete fognaria di smaltimento delle acque meteoriche per scongiurare eventuali e futuri allagamenti a causa di eventi meteorici eccezionali;
-€ 65.000,00 per lavori di ripristino delle pavimentazioni e delle pareti per i danni causati dall’allagamento dell’evento dello scorso giugno;
-€ 28.041,26 come maggiori somme a disposizione per imprevisti ed eventuali opere complementari necessarie a coprire eventuali riparazioni



antincendio);
tali nuove “prescrizioni” costituiscono un elemento di novità rispetto alle indicazioni rese dal medesimo Comando nell’ambito del rilascio del parere di conformità ai fini antincendio;
l’ammontare complessivo di dette lavorazioni viene quantificato dalla direzione lavori in complessivi € 13.700,00 oltre Iva 10% per un totale di € 15.070,00."
Insomma i troppi anni impiegati per varie ragioni nella costruzione (non ancora finita: manca la palestra) quanto previsto ed approvato all’origine ha dovuto essere modificato e integrato secondo le nuove disposizioni.

Ultima sorpresa (in altra determina) -che si prende  tra l’ironico e l’indignato- è la seguente: »considerato che si rende necessario procedere all’allacciamento dell’energia elettrica del nuovo impianto fotovoltaico installato





ad un prezzo irrisorio mentre l’energia prelevata costa cinque volte di più. Più o meno. Oltre il fattore tasse (sull’energia si pagano due tassazioni)  e certificati bianchi (se l’impianto fosse di 19Kw renderebbero circa 1000 euro l’anno).

Visto poi i tempi e gli orari del funzionamento di una scuola elementare ( da settembre a maggio: cioè nelle stagioni a minore insolazione, prevalentemente al mattino e molto spesso chiusa due giorni alla settimana) appare evidente che lo scambio avvantaggia l’enel non il Comune di Curno che si mette a fare concorrenza ...all’enel nel produrre energia.
In questi casi accade che l’edificio produttore si doti di un pacco di batterie (ma questo si valuta dopo circa un anno di funzionamento) e sia allacciato ad altro edificio del medesimo
proprietario che si trova  nelle adiacenze  «in modo che» TUTTA l’energia prodotta sia





Il mistero di questa vicenda dei danni subiti dalla nuova scuola elementare per lo stravento del 26 giugno 2016 è composto da diversi elementi che cerchiamo di individuare.
1 - un’impresa che ha un cantiere  deve-dovrebbe avere una assicurazione che copre ogni tipo di danno che il cantiere possa provocare o subire. Perchè man mano che le opere vengono eseguite sono anche pagate dal committente ma non vengono subito consegnate a quest’ultimo. Il Comune di Curno ha deciso di pagare all’impresa il rifacimento dei lavori danneggiati dallo stravento e  ha fatto domanda alla Regione di essere inserita tra i danneggiati per i futuri ristorni (non sarà al 100% dei danni subiti) che arriveranno chissà quando. Asserire che un allagamento per uno stravento è danno che non tocca all’impresa  sistemare è errato. Immaginiamo che invece di un allagamento fosse caduto un fulmine -uno solo- che avesse distrutto un’intera ala dell’edificio. Siccome il fulmine sarebbe caduto durante un «normale» temporale, non essendo stata quindi decisa la calamità naturale dalla Regione, il comune si troverebbe  a rifare la spesa della ricostruzione ?.
Domanda 1: cosa dice un legale (non quelli scelti al massimo ribasso come fossero i pomodori da conserva) in merito al contratto comune -impresa?
Domanda 2: che tipo di assicurazione ha il comune in
ordine «ai lavori in corso» e danni da eventi non normali? (un fulmine p.e.)

2 - Il Comune si avvia da qualche anno verso un processo di risparmio energetico senza avere a mio  avviso un piano complessivo piuttosto che degli




































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































interventi caso per caso suggeriti delle varie catene di santantonio che operano nel settore. Assieme all’inutile acquisto di un’auto ibrida ed alLa Miniera c’è stato l’episodio della istallazione dei pannelli solari sulla palestra delle medie (li inclinati rispetto al tetto) e adesso questa dei pannelli applicati «orizzontali» sulla nuova elementare.
Questo procedere per passi isolati senza un progetto e un ragionamento unitario rispetto ai vari gruppi di edifici publici presenti comparto per comparto ci pare porti da un lato a uno spreco di risorse nell’investimento, dall’altro ad una serie di problemi burocratici e gestionali e -fine del cinema-  più che un’operazione di risparmio energetico sono operazioni ad esclusivo vantaggio di professionisti e imprese (sempre scelti col criterio dei pomodori di cui sopra...) che progettano dirigono e  fanno i lavori e domani manutenzioneranno e ciao stai bene.





















































ha riguardato una maggiore superficie; con ciò l'importo complessivo dei medesimi lavori risulta essere pari a € 93.500,00 Iva 10% compresa;
VISTO in merito il parere del collaudatore in corso d'opera pervenuto in data 27.04.2017 prot. n. 5902;
(...)
DETERMINA
(...)
2.    di impegnare, per le motivazioni espresse in premessa ed in riferimento ai dettami di cui all'art. 166 del DPR 207/2010 , a favore dell'impresa Veneziana Restauri Costruzioni per i lavori di ripristino dei danni a seguito del nubifragio intercorso il 26 giugno 2016, il maggiore importo di € 85.000,00 oltre Iva 22% per un totale di € 93.500,00 dando atto che detta spesa è prevista nel quadro economico dell'opera approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 178 del 29.12.2016 alla voce “13 ulteriori somme a disposizione per imprevisti, integrazioni ed opere complementari” e “14 interventi di ripristino da danni causati da precipitazioni di anomala intensità”.
3.    di imputare la spesa complessiva pari a € 93.500,00 Iva 10% compresa al codice di bilancio 04.02-2.02.01.09.003 capitolo 40537 Impegno 688 del bilancio per l'esercizio finanziario in corso».

Come abbiamo già sottolineato a suo tempo sia dalle pagine di questo blog che direttamente all’Amministrazione Serra, pensiamo che gran parte dei danni subiti dalla scuola per lo stravento siano da addebitare all’impresa ed alla direzione dei lavori (che è l’autorità che vigila e ordina il cantiere). Invece le opere di «potenziamento» degli impianti di scarico delle acque piovane in caso di ulteriori straventi debbono essere a carico del Comune.

In questa determinazione non compaiono i costi di queste opere supplementari. Infatti la giunta Serra aveva già deciso in una precedente delibera il nuovo quadro economico delle spese della scuola:





















































































































































































































































































e sistemazioni che si dovessero presentare in futuro ed oggi non accertabili in quanto potenzialmente occulti, rispetto al precedente quadro economico» .


Un’altra sorpresa c’è anche per gli interventi di adeguamento degli impianti e strutture. Infatti: «considerato che
-    con determinazione settoriale n. 394 del 03.10.2014 e successiva propria determinazione n. 606 del 15.12.2016 veniva incaricato l’arch. Alfredo Roncalli per l’acquisizione del parere di conformità antincendio e presentazione pratica di variante e SCIA finale per conseguimento del CPI della nuova scuola elementare in via Carlinga;
-    la DL, con propria nota pervenuta in data 19.04.2017 al prot. n. 5526, ha rilevato la necessità di porre in essere alcune ulteriori lavorazioni al fine di ottemperare alle nuove “prescrizioni” rese dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bergamo, come queste rappresentate dall’arch Roncalli, prescrizioni emerse nel contraddittorio intercorso tra il medesimo arch. Roncalli ed il Funzionario dei VV.F. (questo finalizzato alla successiva presentazione della SCIA ai fini




sulla copertura della scuola nonché l’avvio dell’intero iter di connessione comprensivo dello scambio elettronico tramite portale informatico Enel;

-rilevato  che la soc. Enel richiede all’atto della presentazione della domanda di connessione il versamento anticipato di € 122,00 quale contributo per l’ottenimento del preventivo in funzione della potenza richiesta in immissione».

Spiegazione sommaria. Sulla nuova scuola sono stati montati dei pannelli solari per la produzione di energia elettrica (non sappiamo se ci siano anche quelli per l’acqua calda o siano solari-termici, boh?). I pannelli sono montati non «inclinati» come si vedono nella maggioranza dei casi ma orizzontali (forse per ragioni estetiche dell’edificio?). Il sistema funziona in modo tale che quando l’edificio consuma parte dell’energia prodotta dai pannelli la restante viene immessa in rete  (e pagata ad un prezzo fissato**). Quando l’edificio consuma più energia di quella prodotta dai propri pannelli ne prende la restante dalla rete dell’enel.

La faccenda pare logica (ma chi conosce i prezzi a Kwh sa che legnata prende l’incauto) mentre invece è assurda dal momento che l’energia ceduta




proprietario che si trova  nelle adiacenze  «in modo che» TUTTA l’energia prodotta sia consumata in loco ( e quindi ne vengano ceduti all’enel ZERO kwh) e dall’enel si acquisti solo la parte deficitaria.
Assieme alla trovata del pannelli solari montati piatti (quindi di ridottissima resa) e alla mancanza  di un sistema intelligente di consumo coordinato e immagazzi- naggio... boh?!.