schermata di 1400 pixels  







NUMERO 380


































130
120
250
80
180
95
50
120
180
85



Segnale di debolezza
Il custode delLa Latrina di Nusquamia, ing Claudio Piga da Trezzo sull'Adda, uno che ha fatto il classico e il Politecnico (a Milano mica nella succursale orobica, neh!) e da 10-12 anni funge da spin doctor del sindaco decaduto Gandolfi nonché unico rappresentate della sua lista in consiglio comunale dedica due lunghi commenti alla pagina di maggio delLa sua Latrina.
Li conclude così: “insomma, se non ci pensa lui, ci penserà qualcun altro(a). Capito signori aziendal simil progressisti?(b) Che cosa aspettate a lisciargli il pelo?(c) Invece riguardo a Gandolfi pare che voglia procedere di persona.(d) E vabbè.”.(e)
Dove il brano (a) il custode delLa Latrina di Nusquamia intende che se la segnalazione alla Corte dei Conti delle deliberazioni e non della varie maggioranze che si sono succedute dall'inizio dei lavori della biblioteca non viene fatta da questo blog sarà fatta da qualcun altro manovrato da noi. Il brano (b) identifica l'attuale maggioranza Serra. Il brano (c) sollecita anche la maggioranza Serra a “lisciarsci il pelo” di evidente significato fascistoide. Il brano (d)(e) ci avvisa che Gandolfi ci vuole in galera.

Una premessa: il consigliere Gandolfi sta in consiglo da dieci anni ed ha fatto il sindaco per cinque. Ha una laurea, ha fatto pure lui il classico e quindi non ignora le cose del

Ecco cosa scrive: “prima ancora di minacciare, di persona personalmente, una denuncia alla Corte dei Conti a danno di Gandolfi ed, eventualmente, dei serrani, per colpevole inerzia adibita ai danni del Bibliomostro, come abbiamo visto sopra, il gatto padano aveva fatto presente il nero periglio che incombe sugli stessi serrani, riguardo sia alla variante del Pgt, sia alla nuova scuola elementare, fiore all'occhiello della Serra, di prossima inaugurazione a ridosso delle elezioni.ecc. ecc.”.

Gandolfi e Piga ignorano (o fanno finta...) –e l'hanno dimostrato in sede di consiglio e di blog-  una verità lapalissiana: un amministratore pubblico DEVE essere contento –se ha lavorato bene- che un ente superiore indaghi la sua azione amministrativa perché sapendo di avere ben lavorato, sa che sarà lodato piuttosto che bacchettato.
Ma siccome appartengono culturalmente alla destra giustizialista per cui un indagato diventa immediatamente colpevole ed ergastolano,


Il fatto è che sia la giunta Gandolfi che il centrosinistra prima e poi la giunta Serra appartengono ai due gruppi politici che hanno sempre manifestato se non freddezza addirittura avversione. La Latrina di Nsquamia –elzeviro perenne del sindaco Gandolfi- non perde occasione ogni tre righe di chiamarlo bibliomostro e dare del buzzurro a chi l'ha voluto (un consiglio comunale…. Vedi il rispetto…).

Questa polemica sull'incomple tezza dei lavori della biblioteca auditorium dura da  circa vent'anni e mi pare “normale” che la procedura venga esaminata da chi ha il potere-dovere di certificare se i soldi pubblici sono stati ben spesi attraverso le procedure obbligate e quelle necessarie.

Il quadro che ne esce è preciso (vedere  blog 377) dopo la lettera della sindaca Serra laddove ha precisato che: « i certificati relativi agli impianti della biblioteca (...) sono ordina tamente custoditi nei faldoni di questa sfortunata opera pubblica. Solo l'allora asses sore geom. Angelo Fassi sostiene che non siano stati consegnati dalla ditta Viola, ma si sbaglia».
Prosegue la sindaca Serra:»Nello stesso 2011, l'amministrazione Gandolfi ha superato il patto di stabilità per oltre 400.000 euro, una cifra superiore a quanto necessario per comple tare l'opera».

In sede dell'ultimo consiglio il cons. Cavagna-Lega alza un foglio asserendo che l'incasso della somma (420mila) sarebbe avvenu to a fine anno 2009.
Una ulteriore verifica (di poche ore or sono) ci ha  consentito di sapere dalla sindaca Serra che















































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































la somma (420mila e non 400mila) era arrivata nelle casse comunali PRIMA della stesura ed approvazione dell'”assesta mento di bilancio” e quindi poteva e doveva essere utilizzata per non farla “scomparire” dalle casse comunali per via del patto di stabilità.
Anche una somma di 100mila euro sarebbe arrivata   in primavera (ex candelaio) ed era anche quella fuori del patto di stabilità: quindi spendibile.

Da parte nostra abbiamo depositato richiesta di accesso agli atti ed attendiamo i tempi tecnici per leggerli.

I cittadini attendono di sapere da Gandolfi come mai «di menticò» di far procedere i lavori di collaudo del manu fatto nonostante fossero depo sitati tutti gli atti necessari e il comune avesse relativa disponibilità economica.

La pavida richiesta alla maggioranza «di lisciarci il pelo», avanzata tramite il suo spin doctor, è un evidente segno di debolezza politica  ed appare il solito richiamo della «castina della politica» ad allearsi per chiudere la bocca ai blog che svelano fatti e misfatti della stessa.































































































































































mondo. Tutt’altro.
Non ci fosse stata la figuraccia fatta da Gandolfi nell'ultimo consiglio comunale a riguardo della ignoranza del fiscal compact dei comuni, potremmo andare oltre.
Non ci fosse stata la figuraccia fatta da Gandolfi quando è uscito dai gangheri pronunciando parole e gestacci più acconci a un bordello che alla riunione consigliare, potremmo andare oltre.
Non ci fosse stata la figuraccia del Gandolfi nel subire una lezione sulla funzione dei tecnici comunali convocati in consiglio a tutela delle minoranze e non delle maggioranza (lui li pensa come dei jolly ad usum delphini), potremmo andare oltre.
Non ci fosse stata la figuraccia del Gandolfi nel leggere stentatamente e disarticola tamente il maxi documento da lui stesso approvato per cui  anche lui aveva firmato la richiesta di consiglio comunale, potremmo andare oltre.
Non ci fosse stata la sottovalutazione  da parte del Gandolfi – che ha alle spalle 5 anni di sindacatura ed altri cinque di consigliatura- della dichiarazione del suo ex assessore prediletto Fassi nell'intervista SKY- potremmo andare oltre.
Chiunque  abbia ascoltato la dichiarazione di Fassi si metteva con le orecchie dritte:»la ditta Viola non ha consegnato i certificati degli impianti».
impianti».
Chiunque abbia letto certe delicatissime delibere della giunta Serra sul PGT o sui danni dello stravento alla scuola elementare –invece di aspettare qualche mese- avrebbe dovuto drizzare immediatamente le orecchie e farsi dovere di chiedere delucidazioni e motivazioni più valide e coerenti con lo scritto.

Ma come leggete nei due post della pagina di maggio delLa Latrina di Nusquamia appare evidente la severa chiamata alle armi della maggioranza perché pure lei ci bastoni.


ecco che leggere solo la sfumata idea che -una volta raccolte le informazioni- queste potrebbero essere trasmesse alla Corte dei Conti, ecco che estraggono gli artigli.
Il problema è che per un amministratore non basta governare bene adempiendo e rispettando agli obblighi di legge ma c'è anche l'obbligo di non dimenticare qualcosa -anche una modesta virgola- perché quella dimenticanza può diventare un danno per la comunità.

Un amministratore oculato e preciso, non appena avesse visto il servizio di SKY –peraltro riportato proprio nelLa Latrina di Nusquamia- sarebbe corso a raccogliere tutti i documenti e pubblicarli per dimostrare di non avere perso tempo e  di non avere nemmeno sfiorato il sentiment di lasciar perdere le procedure di collaudo.