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NUMERO 366






































Vito Conti é in consiglio comunale dal 1990.
Da ventisette anni.
In ventisette anni non gli hanno trovato un successore.
Magari non lo gradiva neppure lui.
Lo invitiamo a mettersi in panchina con noi umarelli a controllare i lavori delle rotonde.
Tutti utili ma fino a un certo punto.





















































27 anni!. In ventisette anni hai tutto il tempo di fare un figlio e portarlo alla laurea magistrale e a qualche corso ulteriore di specializzazione. Hai il tempo di fare anche due figli. Anche tre. In ventisette anni da consigliere comunale nel  PCI usque ad PD sono stati in grado di trovare un sostituto  di Vito Conti. Non l'hanno nemmeno “cercato” o “allevato”. Oppure nessuno ha voluto mettersi in contatto  con Pelizzoli-PCI. Oppure nel PCI usque ad PD hanno giudicato opportuno che MAI nessun altro raccogliesse il suo testimone. O meglio: che nessuno mettesse naso nell'archivio dell'ufficio



Vito Conti, figlio di piccoli impresari edili del luogo,  seppe interpretare benissimo il modello di sviluppo edilizio portato avanti da una parte della dc e del pci.
Non di tutta la DC ma di tutto il PCI.
Sviluppo che doveva essere «moderato» per non creare sconquassi con delle improvvise crescite di popolazione ma che-quindi- consentisse di massimizzare la rendita percepibile immettendo sul mercato immobiliare una quota mai eccessiva di abitazioni e di commerciale.




; va annoverato di sicuro l'Orto Botanico ed anche la FreniBrembo non era esattamente sulle vette del suo gradimento. La FreniBrembo arrivò a Curno per merito di una legge finanziaria di un governo Amato.
Invece il dimezzamento dell'insediamento dei Briaschi venne invece gradito. Una manina mandò a monte il PL del centro sportivo al passaggio a livello (iniziato dalla Lega e portato in adozione dalla giunta Conti & Morelli) e concluso con la giunta Gandolfi.
La pessima urbanistica indigena si consolida

































































































































































































































di via Fermi-Europa e del Ts2 sulla via Bergamo.
Aree commerciali ormai giunte agli sgoccioli del loro potenziale sfruttamento distrutte dalla bruttezza dell'insieme e del paesaggio e della mancanza di infrastrutture.
Con un audace colpo creativo maturato in solitudine nella giunta Serra Vito Conti regala a questi operatori centinaia di migliaia di metri cubi di ampliamento nella speranza che trovino voglia e motivo di ristrutturare l'insieme. Voglia che noi non riusciamo a vedere se non consegnando l'intero comparto a qualche fondo cinese.

Vito Conti dovrebbe riflettere prima di tutto se dopo ventisette anni di permanenza in consiglio comunale e di fortissima mano e influenza sulla politica urbanistica curnese non sia arrivata l'ora di mettersi in panchina visto il



























































































































































































































































































tecnico  del Comune di Curno?.
Del resto ci sarà una qualche ragione se nel PCI di Curno usque ad PD non è uscito alcun dirigente politico della sezione e del partito mentre quelli che potevano benissimo farlo – da Curno viene il segretario regionale della FIOM- sono stati sindacalisti importanti in varie categorie. C'è anche il segretario funzione pubblica della CGIL- Bergamo. I primi due che vengono in mente, dimenticando i “vecchi” fratelli Franco e Mario Cavagna. Ne abbiamo di sicuro dimenticati altri.

Vito Conti entrò in consiglio comunale nel 1990 ereditando



Ovviamente essendo Curno un paese dell'immediata periferia cittadina  con la presenza del primo centro commerciale provinciale, la pressione edificatoria delle grandi immobiliari -sia per la residenza che per il commerciale- era altissima. A Vito Conti venne facile il ruolo del difensore del verde che in quegli anni diventava un tema all'ordine del giorno anche con la nascita in Italia di formazioni «verdi».
Il «paese bello da vivere» che abbiamo oggi è frutto anche della mano urbanistica in gran parte anche di Vito Conti, peraltro facilitato nella sua attuazione


























Domani i cittadini di Curno sapranno come si presenta la destra curnese alle prossime amministrative. Il ritardo é segnale di un certo nervosismo. Il futuro di Curno? demolizione della  moschea e autonomia della Lombardia. Settemila telecamere ottomila carabinieri e cacciata dei 5-6 immigrati. Si dirà: e allora in quello nazionale forse la situazione è migliore ? No, ma almeno in quel contesto si debbono affrontare temi di portata nazionale e internazionale che magari a Curno interessano poco. Nonostante la batosta di cinque anni or sono questo lungo periodo è trascorso senza che Lega e FI ricostruissero uno «straccio» di buon rapporto. Ci sono parecchi motivi  per cui sono stati cinque anni di stallo. Mettendoli in fila senza ordine di importanza un motivo sta nella persistente crisi economica che non sarebbe comunque risolvibile con un’altra ondata di piani integrati per soddisfare le mille anime e i mille appetiti dentro il variegato mondo della destra bergamasca. Altro motivo sono la vanità e la voglia di carriera politica che animano  i vari leader locali nonostante abbiano dimostrato, proprio per come hanno agito da minoranza, di non essere all’altezza di governare ne di fare opposizione. Non hanno compreso la lezione «subìta» da Pedretti il quale benché ambisse pazzescamente ad essere sindaco, ne uscì sempre sconfitto fino all’auto-esilio dalla Lega. Terzo motivo è la banalità delle battaglie condotte, ultima e non ancora terminata quella contro l’ampliamento del centro culturale islamico. Che, va detto subito. arrivò a Curno quando c’era un sindaco leghista: Mario Bianchi e Pedretti vice.
Battaglia dove ormai hanno collezionato una tale mole di figuracce -dalle bugie più smaccate a quelle finto leguleie- che non vengono creduti nemmeno dai loro associati.
Vogliono un referendum per concedere o meno l’ampliamento del centro islamico... ma non dicono che ormai trattasi di mera scelta burocratica. Denunciano l’irregolarità dei piani Ts1 e Ts2 adottati dalla giunta Serra ma non hanno presentato osservazioni alternative nei tempi utili. Ogni volta che aprono bocca  si intende una messaggio di consociativismo verso la giunta Serra che nemmeno si sogna di prendere in considerazione. In attesa di mercoledi 26 vediamo cosa scodellano.
































































































































































































































brutto paese che ha messo insieme. Per la sua parte.
Tanto da far parte di una lista che vuole un «paese bello da vivere» che significa  che oggi non lo sia proprio (bello da viverci).

Tutta la finzione  di modestia che appare dalle sue parole e dai suoi atteggiamenti NON trovano riscontro in un fatto storico: in ventisette anni non ha mollato la presa sull’urbanistica curnese.
In ventisette anni non ha allevato dei sostituti concorrenti.
Quindi o l’ha fatto per se stesso -alla faccia della modestia- o dietro ordine di qualcuno: e quindi perchè?.
E dovrebbe riflettere, una dopo l'altra, tutte le frasi di auto rappresentazione perché oltre a cercare di soddisfare il proprio IO NARCISO che si legge nella maggioranza delle frasi, se dopo ventisette anni   riconosci che il  tuo paese ha ancora questi guai (o li corre), forse un  grande o piccolo mea-culpa lo devi fare  anche tu.
Legittimo e brutto fu il PRG della democrazia cristiana ma non puoi convertirlo in PGT cambiandone l'etichetta per poi spacciarlo per un futuro credibile.

Curno è paese brutto perché l'hanno voluto i governi che si sono succeduti -in cui c'è stato pure Vito Conti- e nessuno di loro ha avuto il coraggio di imprimergli un cambio  di direzione.

I pochi punti fermi immessi: la tutela delle antiche sponde del letto del fiume; l'area dell'orto botanico assemblato col territorio della Forestale; il centro storico come prospettiva di sviluppo assieme all'orto botanico e al sito della Forestale, il "fiume Brembo" sono stati "VALORI" che in ventisette anni non ci hai messo soldi testa volontà. Tali erano e fermi finora sono restati.

Paradossalmente il centro commerciale più antico è ancora l'insieme migliore di tutto quello che è venuto prima e dopo. Ma non l’hanno creato delle «teste» bergamasche o curnesi.
Le varianti Ts1 e Ts2 anziché ricondurre  in vitalità uno spazio ormai in via di  smarrimento confermano il peggio del modo di fare affidato non a un disegno unitario e innovativo ma lasciato ancora nelle mani del singolo operatore che non mancherà di perseguire l'effetto “villetta coi nanetti in giardino” che ha portato al collasso attuale.
Ecco perché Vito Conti farebbe meglio a mettersi davvero in panchina con noi umarelli a controllare i lavori delle rotonde. Tutti utili ma fino a un certo punto.

























































































































































































































































































il seggio che era dell'arch. Chiara Mazzoleni, da allora  dedicatasi all'insegnamento allo IUAV, oggi professoressa associata di urbanistica, insegnante di Storia della città e del territorio e responsabile del Laboratorio di Progettazione urbanistica e progettazione urbana del corso di laurea in Pianificazione urbanistica e territoriale. Spigolosissima donna di eccezionale coraggio  bravura  simpatia e di stimatissima professionalità oltre che insegnante. Chiara Mazzoleni la ami e la stimi oppure ci fai a cazzotti: non ci sono mediazioni possibili. Curno perse una delle sue migliori donne comunista, una persona che poteva dare al paese un futuro diverso da quello dato invece dal suo successore....Vito Conti. Architetto pure lui.

Vito Conti ha retto il problema dell' urbanistica per il PCI rispetto alla dc-psi che nel 1990 ormai stavano collassando. La giunta dc-psi in tre anni (1990-1993) mi pare cambiò 3-4 sindaci finchè mandò il comune alle elezioni anticipate vinte dalla Lega. Una lotta intestina ferocissima nella dc, con un candidato eletto dopo una campagna elettorale pagata in parte da un’azienda e il collettore del pagamento denunciato dall’eletto di cui.  Divertentissimo il caso dell'assessore all'urbanistica di quella giunta, stimato dentista-urbanista, che ebbe la pensata di nominare due... co-assessori: il leghista Angelo Fassi e il Vito Conti. Che ovviamente a breve distanza di tempo rifiutarono il pastroc chio. Prima Fassi e poi Conti.





















































































































































































































































































































































































dall'alternanza negli ultimi lustri di una Lega che faceva a getto continuo varianti edificatorie cui seguiva un governo c.d. di centrosinistra dove lui -»»nel e per il rispetto dei diritti acquisti»»- aveva buon gioco nel  fare l'ambientalista non ammettendo ulteriori edificazioni.
Tanto ce n'era già in grandissima abbondanza...

Tra le cose meno gradite da Vito Conti va annoverata la Biblioteca e Auditorium (al tempo era inammissibile per il centrosinistra che quegli "ignorantoni" della Lega si permettessero di fabbricare una biblioteca...);



con l'incarico della giunta Conti Morelli ad un tecnico di area PD di "trasformare" il PRG democristo-leghista nel PGT. Seguirà la giunta di CDX+Lega guidata da Gandolfi la quale, per pura provocazione, confermerà il progettista del PGT che non arriverà però nemmeno in adozione per il default della giunta.
Piccole modifiche per incrementare la rendita unitaria traibile quello saranno il PGT della giunta Conti Serra cui seguiranno le due consistenti varianti specie i piani Ts1 per la ristrutturazione del commerciale