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NUMERO 351











































Si sono ascoltate anche le giaculatorie dei neo arrivati e pare che l'aver fatto l'autista del trasporto amico piuttosto che il volontario in biblioteca o l'essere calciatore nella locale Polisportiva siano stati titoli di merito e sprone a partecipare alla lista. Tra gli aspiranti consiglieri c'è anche un aspirante ambasciatore prossimo ad un dottorato di ricerca.
In effetti sentendo questo mazzo di gioventù scorreva il film di Poletti. O dei buoni spezzoni.

Oppure veniva in mente come negli anni passati (ma passati passati assai) il tripartito dc-pci-psi provvedessero a svuotare ogni movimento politico locale sistemando i contestatori. Così un maestro di scuola del manifesto-pdup venne assunto all'anagrafe di un comune a giunta dicci. Un terzetto di dottori assunti all'ASL. Chissà perché chi il posto (di lavoro) se l'era guadagnato da solo restò sempre fuori da quelle formazioni (dc, pci, psi).

Sarà così.  E nel PCI chi poteva fare ombra all'inossidabile segretario veniva avviato alla carriera sindacale, fino a un posto in Parlamento o un segretariato provinciale o regionale di categoria.

Terminato il solenne quaresimale dell'assessora Gamba sul buon Pastore
sappiamo che una femmina classe 1963 succede a una femmina classe 1953.
Una matura (ità) magistrale conseguita presso l'Istituto Magistrale Paolina Secco Suardo di Bergamo con votazione finale di 60/60 (secchiona!) succede ad una ex allieva del Lussana (discretamente brillante: 45/60).



Una Laurea(ta) in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Bergamo, con votazione finale di 110/ 110 e lode succede ad una laureata (110 e lode/110) in lingue e letterature straniere pure lei all'Università di Bergamo.
Una libera professionista consulente di direzione d'impresa per aziende dei settori profit e non-profit succede ad una ex professoressa di scuola statale attualmente (anche) guida turistica (dal 2001) del gruppo guide turistiche città di Bergamo.

Il governo del paese sta passando da chi una laurea l'aveva presa frequentando una università metropolitana a chi ha compiuto tutto il proprio corso di studi nelle scuole della medesima città di provincia. Non abbiamo ascoltato nessun cenno a frequenze di Erasmus.




Fatto di importante rilievo: non è che l'università di Bergamo abbia brillato nel suo passato per sfornare dotti intellettuali nazionali ed europei. I candidati facciano qualche riflessione.

Oggi come oggi il centrosinistra di Curno e l'area di riferimento (pro)pone al servizio del paese questa donna: é il meglio che la politica locale oggi può offrire.
La sinistra dovrà accontentarsi di un nuovo governo di centro: avendo perduto ogni occasione per creare una classe dirigente il PD (e i suoi antenati) dovranno di nuovo accontentarsi.

Tranne gli ex consiglieri, alcuni dei quali sarebbe stato ora davvero di pensionare come un Conti e un Benedetti assieme alla canterina Bellezza (di padre in figlia...) ecco un bel gruppo di ragazzotti di belle speranze –puliti eleganti aifonati-



che di politica pare proprio non ne mastichino - è bastato sentire i dolciosi discorsi di presentazione- tranne che sono tutti figli dell'oratorio o delle varie associazioni di volontariato locali.
Che se da un lato è un'ottima operazione per raccogliere voti, non danno grandi speranze ne di rinnovamento ne di  nuovi indirizzi. Non vedono oltre l'ombra proiettata a terra dal grembiulone della Madonna sul campanile.
L'idea che hanno del Comune (con la C maiuscola) è quella di una grande «caritas». L'idea che hanno di Curno è quella di un ricovero di vecchi che hanno bisogno tutti i giorni di un prelievo o di una scuola parcheggio travestita da servizio.

E l'idea della antica DC, quando il comune era una  ricca mammella da svuotare dimenticando che adesso - a furia di svuotarla quella mammella- il Paese ha 2350 miliardi di debito pubblico che è in buona parte servito per loro. Proprio per loro. Viene tristezza nell'ascoltare questi giovani che avranno un futuro durissimo non toccare nemmeno una virgola del proprio futuro. Pare che tutto si risolva nel condurre l'auto del trasporto amico o nel  sostituire la bibliotecaria. Viene il latte alle ginocchia sentire questa frase di apparentemente buonsenso: «in una famiglia dove c'è un portatore di qualche disagio è una famiglia in disagio». C'è apparente buonsenso facilmente spendibile ma c'è qualcosa di profondamente storto: perché le famiglie con dei problemi all'interno sono -fortunatamente!!!!- pochissime  e quindi non si può vedere il comune come una sorta di sostituto mix tra l'azienda sanitaria, la caritas, il  volontariato.
Leggendo il Bilancio Sociale 2015 ci si rende conto che su una popolazione di 7800 curnesi, quelli che versano stabilmente o occasionalmente in condizione di reale bisogno non superano le duecento unità. Non si possono mettere duecento cittadini al centro dell'azione di governo dimenticandone oltre settemila. Che sono quelli che mantengono i primi.
Perché poi alla fine la gggente fa i suoi bilanci e ti presenta il conto e siccome lo pagano sempre quelli che ricevono poco o nulla e pagano tanto, ti danno il benservito.
La politica  ti presenta sempre il conto.
Concludiamo anche noi con le auguste parole di Traina: “tutti i candidati si sono presentati, accolti dagli applausi dei componenti del comitato, tra i quali il senatore Gilberto Bonalumi “.
Ergot le mei che negot.




















































































































































































































































































VIVERE CURNO ha presentato –con una conferenza stampa: così era stata annunciata- venerdì sette aprile la candidata sindaco alle prossime amministrative del 12 giugno e la sua lista .
Nella strana “conferenza stampa” hanno parlato solo i candidati e… non c'è stata nessuna domanda da parte dei “giornalisti” presenti. Nemmeno dei cittadini presenti.
Il dialogo “autoritario del metodo Serra” lasciato in eredità alla candidata Gamba.

In prima fila con tanto di cagnolino irriguardoso verso i candidati sedeva il mitico Sighesù, a marcare la paternità politica alla lista “per i vecchi”. Era in prima fila anche alla conferenza cittadina di Orlando: seduto proprio al centro della prima fila come a Curno. Senza cane, però.

L'assessora Gamba ha proluso il suo ennesimo quaresimale dedicandolo come sempre al buon Pastore, seguendo il filo di una “story telling” curnese fatta di cittadini bisognosi di cure mediche, di ripetuti e quotidiani prelievi (di sangue: non di soldi), di trasporti amichevoli, di ospedali vicini non raggiungibili via bus ma prossimamente via pista ciclabile, di assistenza ai compiti scolastici ed anche di pizze alla festa dell'oratorio. E' mancata una scuola di ballo.

Così mentre la sindaca uscente Serra annunciava (anche) di mettersi da parte per curare i tre nipotini, ecco farsi avanti la candidata Gamba  ad annunciare di volere fare il sindaco con a fianco tre figlioli (e un marito).
Scrive il Traina sul Bugiardino: “Perlita Serra, che dopo tanti anni di amministrazione e di politica vuole dedicarsi alla sua vita privata e ai suoi affetti, soprattutto ai suoi nipotini, ha aggiunto: «Sarò ancora nella squadra, darò il mio contributo e sono contenta che Luisa abbia accettato di candidarsi a sindaco».
Non ci pare una buona idea avere una sorta di “sindaco emerito” a fianco, considerando quanto sia naturaliter spinosa.

La più simpatica è stata una insegnante dell'Università  di Bergamo, con famiglia “di quattro figli e due cani” e con la



































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































      
Gli auguri delLa Latrina di Nusquamia



P.S. – La dott.ssa Serra, che è così progressista (dice), che cosa ne pensa? E la dott.ssa Gamba, che si appresta a prendere il testimone, lei che inaugurerà a Curno il filone del cattoaziendalismo (co-working solidale, I care come don Milani [*] ecc.: squit!) potrebbe proiettarci una slàid che ci presentasse il suo punto di vista?
(...)
La dott.ssa Gamba è il candidato sindaco – in quota rosa — degli aziendalsimilprogressisti
(...)Ecco, è successo quello che da tempo paventavamo: il candidato sindaco degli aziendal simil progressisti è la dott.ssa Luisa Gamba, gran proiezionista di slàid, portatrice di una visione catto aziendalista con l'aggravante di voler dare un volto umano al truce aziendalismo. La sua ambizione è di imporre in regime di condivisione coatta una lettura dell'aziendalismo filtrata attraverso la lente deformante di don Milani. Il quale era un uomo cattivo – come si evince dalla lettura della sua corrispondenza con la madre – ma non gli si può negare il talento organizzativo. Invece la dott.ssa Gamba è colei che, dopo aver maturato cattivi rapporti nella macchina amministrativa del Comune, ha puntato tutto sull'esternalizzazione dei servizi. (...)
Comunque la Gamba è in quota rosa, è naturale che la sua candidatura sia in perfetta sintonia con le aspettative del collettivo curnense “Martha Nussbaum”, patrona di Curno. (...)

Riassumendo:
(...)
La Gamba vorrebbe darci a intendere che lei non è agitata (politicamente) ma noi sappiamo che è vero il contrario. Attendiamo slàid di chiarimento del suo stato d'animo e di presentazione del suo programma politico, spalmato di aziendalismo calato su trovatine di parrocchietta. Forse conosceremo una una nuova categoria dello spirito, il cattoaziendalismo, pochissimo cristiano, ovviamente, perché è notorio che i cattoprogressisti non credono in Dio, ma sono molto interessati alla gestione delle strutture della Chiesa.
(...)
Se i cattoprogressisti non credono in Dio e si dànno da fare anima e corpo per lo spappolamento della struttura morale del popolo (quel che avanza della struttura morale e quel che avanza del popolo), se sono nei fatti — e non a parole, quando si tratta di recitare la parte delle “anime belle” — eticamente indifferenti, se si compiacciono dell'appecoramento e della sciacquettistica “convivialità delle differenze” e se, soprattutto, fanno carte false per essere “fichi” e ingranati con il “nuovo che avanza” in stile “amici della parrocchietta”, ebbene, allora si meritano questo manifesto dell'Unione Atei e Agnostici razionalisti.
(...)
























































rara fortuna di trovare il tempo anche di far parte degli organi collegiali delle scuole locali ed anche di fare la professoressa in università. Insomma: quando si vuole, il tempo si trova. S'è dichiarata emozionata nel parlare in pubblico: e allora davanti a una classe all'università? Boh.

Sorvoliamo il lacrimoso e un filino aggressivo (verso i polli della minoranza)  intervento dell'insostituibile assessore all'urbanistica Conti (entrato in consiglio nel 1990) e di Benedetti, medico di famiglia, il cui numero di voti-preferenze è irrinunciabile per qualunque lista. Scorriamo pure quello dell'assessore Cavagna responsabile dei beni comunali, appena reduce dell'appalto combinato per il tutto: per farlo al meglio ha mandato in missione in terra dei cugini bresciani tre funzionarie del comune ma finora  sia lui che la sindaca hanno dimenticato di spiegare che bisogno c'era di andare a Brescia con le stesse persone del… comune di Curno.