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NUMERO 331

























































Curno: un paese col motore acceso dagli immigrati
che non ha mai valorizzato il meglio di se .
Abbondano gli aggettivi autocelebrativi
ma intanto mancano le idee





Fondamentale articolo di L'Eco sulle prossime amministrative. L'autore ha dimenticato di chiedere con chi si schierano i PD.









































Nemmeno le montagne stanno sempre ferme e quindi davanti a un tema di questa grandezza, le posizioni si formano man mano prosegue il dibattito attorno allo stesso. In effetti la giunta Serra non ama per nulla qualsiasi dibattito o confronto (su qualsiasi  tema) che non sia il mero assenso accompagnato da  un deferente applauso alle sue scelte, scelte (ambientali) che lei non comprende affatto perché di urbanistica e della storia di Curno non ha affatto contezza.
Persone come noi -ormai umarelli come mestiere vista l'età della pensione- approdate a Curno nel 1954 provenendo da una città della Valle Seriana che aveva «già» quattro sportelli bancari (a Curno la prima banca arrivo 20 anni dopo…) ed era uno dei centri manifatturieri  più importanti  al di fuori della città, i mutamenti di Curno che passava da 1.100 abitanti agli attuali (quasi) ottomila li abbiamo vissuti come coltellate nelle nostre carni anche se a Curno la  nostra famiglia ha trovato benessere. Beh... rifiutarono di iscriverci alle elementari perché le classi erano già stracolme. Adesso invece accade il contrario a maggior gloria.
Benessere frutto della nostra intelligenza e professionalità giacché quando arrivammo a Curno, da coltivatori e allevatori, scoprimmo aspetti deprimenti. I contadini di Curno non conoscevano che sommariamente le rotazioni agrarie. Non conoscevano il sovescio e la coltivazione delle leguminose. Diffidavano della fecondazione artificiale nei bovini. Nemmeno conoscevano le prime tecniche di semina nel suolo secco. Continuarono a seminare il pessimo mais locale  dopo che da dieci anni seminavamo già gli ibridi F1. Però c'erano i bachi da seta. In massima parte i contadini non sapevano innestare le viti e nemmeno gli alberi da frutta benché ce ne fossero tantissimi. Davanti al nostro stupore di bambini, nostro padre ci spiegò una semplice verità: quando si è poveri di soldi si è anche più ignoranti. Quattro banche a zero banche voleva ben dire qualcosa. La piazza della chiesa della nostra «città» d'origine era già lastricata di cubetti di porfido mentre  davanti alla chiesa di Curno c'era un portone da dove usciva un rigagnolo «aulentissimo» di piscia fresca di mucca proveniente dalla pila di letame   appena dentro. Prima della «messa grande» il sacrista usciva dalla chiesa con un badile e provvedeva a  riempire di ghiaia -la strada non era asfaltata- il rivolo di piscia affinchè i bravi cristiani non lo calpestassero portando in chiesa l'aulentissimo «parfum de aca».



Come non hanno compresoieri che avevano in mano il miglior terreno in assoluto nella provincia e senza capire oggi che hanno due-tre-quattro gioielli in mano da giocare. Invece da dodici anni si scotennano su una scuola elementare  nata inutile già al momento di concepirla: un capriccio degli insegnanti. Invece da vent'anni cercano di concludere una biblioteca auditorium che se fosse stata terminata al tempo e sfruttata come poteva, adesso sarebbe un centro culturale  provinciale. Invece si sta rude rizzando come  il paese. Le transenne che riparano dalle cadute cornicioni nel centro storico abbandonato sono le stesse al di fuori della biblioteca. Stesso segno socio culturale. Con in più il malcapitato di una sindaca che fa la guida nella città di Bergamo, che ha la città come riferimento e quindi vede il paese come una periferia. Seconda scelta. Terza. Quarta. Quinta: prima viene la città dove lei fa la guida.
La Serra non è avveduta come quel maestro che volle la scuola rurale.
La Serra non è avveduta come quel sindaco che utilizzò i disoccupati per  fare la via Lungobrembo.
La Serra non è avveduta come quei giovani che portarono a Curno  il terzo “cineforum” della provincia nonostante un parroco iper-conservatore come il Carrara.
Al massimo la Serra concepisce La Miniera che poi non è altro che un volontariato che faceva l'Oratorio e gli Alpini prima venissero sloggiati per la speculazione di Piazza della Chiesa.  Nuova nemmeno in quello. Peggio anche in quello: perché l'oratorio e gli alpini non chiedevano nulla al comune mentre La Miniera ha accresciuto il Paese Italia di almeno 100mila euro di debito pubblico.

La nostra posizione in merito alla ristrutturazione del commerciale di via Fermi-Europa è semplice.
a) l'area Ts1 investita è eccessiva pertanto occorre concentrare (in altezza) gli interventi e interrare tutti i parcheggi e il tratto di via Fermi-Europa tra le due rotonde agli estremi est-ovest convertendo tutte le aree in superficie a verde «serio».



Curno:Grandi manovre elettorali. Tre in lizza per il centrodestra
In caratteri neri il testo dell’articolo
In caratteri rossi il commento
Grandi manovre a Curno in vista delle prossime elezioni amministrative. Il Comune è guidato dal 2012 da Perlita Serra: il primo cittadino, esponente della lista di centrosinistra «Vivere Curno», non ha ancora ufficializzato che cosa farà, ma sembra che non voglia correre di nuovo per la carica di sindaco.
«A brevissimo il nostro gruppo ufficializzerà sia il
candidato sindaco sia la squadra – dichiara il segretario del Pd locale Massimo Conti –. Avendo



Alle donne si regala un fiore: solo lo stelo senza petali.
Il custode delLa Latrina di Nusquamia, ing. Claudio Piga da Trezzo sull’Adda nonché spin doctor del decaduto sindaco del buongoverno Gandolfi affigge nella sua latrina la locandina di Bergamo Post dove si annuncia (in alto alla locandina) che SARA CARRARA SCENDE IN CAMPO (scritta nera) e sotto (scritta in rosso) TUTTE LE FOTO DEL CARNEVALE. Noi abbiamo commentato che osservando bene la locandina la notizia "vera" stava  scritta nelle due righe in nero sul fondo della locandina stessa: “tutte le foto del carnevale”.
Il custode delLa Latrina é corso ai ripari ed ha fatto pubblicare sulLa Latrina il post di un suo turibolare: «nella locandina sono riportati due titoli riguardanti due differenti notizie o sono occhiello e titolo della stessa notizia?» e il custode delLa Latrina di Nusquamia si preoccupa di rassicurare il post(eggiatore turibolare) che «in effetti, è possibile cadere in errore e mettere in relazione il secondo titolo della locandina di BergamoPost con il titolo principale, quello relativo alla discesa in campo della fasciofemminista. Però, avendo letto l’articolo nelle pagine interne del settimanale orobico, posso assicurare che i due titoli sono indipendenti». Ed infatti l’articolo del mitico Remo Traina conferma il carnevale
(di metà quaresima)
nel centrodestra.
In paese in questi ultimi mesi è attivo anche il Movimento 5 Stelle. Angelo Fassi, che ha già avuto esperienze nelle precedenti amministrazioni comunali ed è referente di «Amici di Beppe Grillo Bergamo e Provincia 3.0», afferma: «Formeremo un gruppo di persone serie e affidabili, del tutto nuove, con le quali sto imparando a relazionarmi per costruire confresca passione una partecipazione innovativa alla vita politica». 
Serie, affidabili, fresca, innovativa: esauriti tutti gli aggettivi possibili (un geometra non ha fatto il classico) per il «chiacchierino» come i Curnesi conoscono Fassi da trent’anni. Una antica ostetrica per un movimento di falsi e bugiardi (i pentastellati nazionali).
Terrificante poi la minaccia del custode delLa Latrina di Nusquamia:
"tanto per mettere in chiaro le cose. Se Fassi riesce a trovare come candidato sindaco un Quintino Sella

curnense, quel candidato avrà tutto l'appoggio di Nusquamia e, credo, di Gandolfi. Sarei lieto di dargli una mano, per quel poco che posso".
Pentastellati siete serviti! Dopo avere affossato Gandolfi adesso ci si mette con voi.

Remo Traina (testo in nero)




























































































































































































































































































































































































partecipato al percorso e conoscendone gli sviluppi finali, posso dire che il candidato sindaco, squadra e programma saranno estremamente competitivi e che il gruppo si pone l'obiettivo di governare per i prossimi cinque anni in continuità con l'ottimo lavoro svolto dal 2012».
Bello l'aggettivo "competitivi". Come se un sindaco fosse un prodotto di consumo dal prezzo appunto..."competitivo". Il che significa che l’attuale sindaca  non s’è dimostrata abbastanza "competitiva" rispetto alle richieste dei suoi «elettori di riferimento».





























































































































































































Curno ebbe anche un sindaco maestro (però cittadino) che istituì una “scuola rurale pluriclasse” in via Lungobrembo (al tempo senza nemmeno denominazione). Divertentissima: nelle ore di lezione potevamo osservare le galline della padrona di casa mentre trafficavano il parto delle uova. Storica. Per tre anni vi insegnò anche  una signorina che sarebbe diventata la compagna del giudice Galli assassinato da Prima Linea.
A Curno abbiamo potuto osservare “dentro le vetrinette di un tinello marron” stile anni '50 i primi e numerosi reperti romani rivenuti da un commerciante di vini nella costruzione della sua casa in via Buelli ed anche quelli che aveva regalato al suo amico e consulente il prevosto dell'epoca. Ed abbiamo dovuto sopportare anche lo scempio che la DC lodettiana e del PCI operaista del tempo che inflissero al ritrovamento della necropoli di via Marconi. Mica che chi è venuto dopo ci abbia pensato di riportarli a casa.

Dopo 60 anni Curno è un pezzo di periferia che sta diventando obsoleta. Come le signore  (e certi avvocati…) che si pompano le gote di silicone ma hanno il resto cadente come le ragnatele umide. Le amministrazioni stanno tentando una rianimazione ma il destino è segnato:. A Curno ci si viene ma poi si scappa ed arriva altra gente che dopodomani scapperà anche lei.

Adesso la giunta Serra tenta la rianimazione del commerciale di via Fermi-Europa con una ventina di iniezioni siliconiche ai vari capannoni. Senza coraggio, con la pratica democristiana del topo nel formaggio al contrario: appiccicaci un pezzettino ogni tanto e spera in dio e nei soldini che rientrano. Senza ambizioni ieri, senza ambizioni oggi.

































































































































































































































































































1-2-3-4 sono le quattro ripe del fiume Brembo (dalla più antica -la 1- alla più recente la 4. L'area 5 é quella pubblica o a destinazione pubblica che ingloba il polo scolastico, la biblioteca auditorium,il CVI1, l'Orto Botanico, la vasta area dell'ERSAF e i giardini dei Briaschi fino a via Marconi L'area 6 fa parte della lottizzaizone del c.d. centro commerciale e resta tal quale. Il 7 é l'attuale centro commerciale che viene "replicato" formalmente a sud di via Fermi immaginando la sostituzione degli attuali edifici con un complesso nuovo 9 di forme omogenee alle migliori presenti. Il volume 8 individua  il palazzo per uffici albergo ed altro che scavalca gli insediamenti 7-9.
Il 10 individua l'ampliamento compatto degli insediamenti su via Europa. Tutta l'area verde 11 del comparto TS1 è un giardino con disegno. L'area 12 è l'ampliamento della Freni Brembo. L'area 13  individua una sorta di "traccia"  verde che collega la 5 con via Trento e quindi sui Colli di Mozzo e Bergamo. L'area 14 resta verde agricolo.




b) le volumetrie vanno recuperate da quelle dismesse o semi abbandonate o di basso valore già presenti sul territorio, da quelle da abbandonare per la nuova viabilità provinciale.
c) si possono attribuire altre volumetrie ampliando la destinazione per esempio con l'inserimento di un albergo ad alta capacità e centro congressi ed uffici in volumi a torre.
d) le opere infrastrutturali previste  vanno addebitate in gran parte agli operatori (almeno nella misura dell'80%) in quanto sono determinanti per la riuscita della ristrutturazione del comparto.
e) i tre* maggiori interventi previsti ex prima variante del PGT (nella quale è inserito anche il piano di ristrutturazione del comparto commerciale Ts1 di via Fermi-Europa) debbono fornire i mezzi per la prima territorializzazione anche della zona pubblica e a destinazione pubblica che dalle scuole, biblioteca, auditorium , CVI1, orto botanico, ERSAF, e verde dei Briaschi costituiscono il «motore ambientale» del Comune di Curno.
f) il processo di «aggiustamento» singolare dei vari corpi di fabbrica (circa 20 tra vecchi e nuovi) così come appare nel piano va cambiato con una demolizione-ricostruzione globale su un progetto nuovo che ne costituisca parte significativa e spendibile sul piano dell'immagine e della attrattività
g) il sistema di gallerie coperte che può attraversare i tre principali corpi )nord. sud, ovest) va elevato a «idea forte» dell'insieme piuttosto che una «rambla» del tutto inutilizzata in gran parte dell'anno
h) tutto il profilo verso l'asse interurbano potrebbe vedere una istallazione di girasoli solari ad uso del centro. Lo stesso per le pareti  dei corpi verticali.





































Un elegante benservito alla Serra che l’ha capito benissimo da prima : vedremo le «faville» che sapranno sprigionare i suoi successori.
Intanto sarebbe onesto intelligente trasparente che il segretario PD - e quelli della lista elettorale- dicessero agli elettori se si schierano con Renzi o con Speranza o con chi altro. La foto di Vasto è ammuffita. Magari lo dicessero prima della formazione della lista.

Quanto al centrodestra, i nomi più gettonati per la corsa a sindaco sono quelli di Giovanni Locatelli, geometra, 53 anni, già assessore al Bilancio nella giunta Gandolfi (2007-2012) e coordinatore di Forza Italia di Curno; Marco Belotti, 37 anni, grafico, segretario della Lega Nord curnese; Paolo Cavagna, 24 anni, perito termotecnico, consigliere comunale di Obiettivo Curno, gruppo nel quale sono confluiti Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d'Italia.
Giovanni Locatelli è persona troppo ombrosa per fare il sindaco: del tutto inadatto. La sua visione politica prospettica va dal civico dispari al pari di fronte delle vie. Belotti e Cavagna  starebbero in consiglio comunale a perdere tempo e farlo perdere anche al resto come ha fatto finora Cavagna. Che in cinque anni, tosto era e tosto è rimasto.

Proprio il consigliere Cavagna, a nome del suo gruppo, afferma: «Il centrodestra di Curno è pronto alla sfida delle prossime elezioni comunali, alle quali si presenterà con la lista “Obiettivo Curno”, che riunisce Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia e Curno Oltre. Ci presenteremo compatti, puntando su una squadra di candidati che nasce dal lavoro fatto negli scorsi anni, che sono stati per noi di forte radicamento sul territorio. Ci fa molto piacere che si siano avvicinati moltissimi under 25, che saranno sicuramente protagonisti della nostra lista».
Cavagna... ‘sta n’banda!

Non si conosce ancora il futuro politico della consigliera Sara Carrara, attualmente all'opposizione con il gruppo «Una scelta per Curno», già assessore nella giunta Gandolfi, che però sottolinea di essere stata «la più votata dei candidati del centrodestra nelle scorse elezioni comunali». Ad oggi, però, sembra difficile che trovi un accordo con «Obiettivo Curno».