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NUMERO 316



































































Togli questo aggiungi quello ed alla fine sembra che la superficie "cementificata" sia meno di quella di prima, invece non é così.Il piano per la ristrutturazione del commerciale di via Fermi-Europa consuma inutilmente troppo spazio. Il risultato non risolve i problemi del comparto in quanto nasce obsoleto seguendo le logiche di trenta o quaranta anni or sono: disordine architettonico, parcheggi a livello zero, verde a francobolli. Noi abbiamo un'idea del tutto diversa e qui la esponiamo.






















La tavola sottostante illustra col perimetro giallo le aree indicate nel PGT (approvato dalla giunta Serra) come quelle destinate a una pianificazione speciale (zona o comparto indicato come Ts1) per la riqualificazione del  comparto commer ciale delle vie Fermi-Europa e lega Lombarda.
Il perimetro rosa indica la ri-perime trazione della Ts1 così come pianificata con la 1.a Variante del Pgt della giunta Serra.
Si notano -passando dal primo PGT alla 1.a Variante- come alcune parti già comprese nella perimetrazione siano state stralciate nella 1-a Variante e come nella variante ne siano state aggiunte di nuove. Si legge nella relazione accompagnatoria della 1.a Variante che « L'area individuata dal PGT per l'ambito di trasformazione TSI si estende per 533.808 mq, è coperta da fabbricati per complessivi 105.982 mq, essi sviluppano una SLP approssimativamente pari a circa 144.889 mq.
La consistenza volumetrica è articolata in 13 fabbricati (o gruppi di fabbricati) principali per dimensione o rilevanza rispetto al tema, cui si aggiunge la preesi­stente cascina Carlinga ed alcuni fabbricati di minore rilevanza.
L'uso prevalente di questi fabbricati, per complessivi 108.634 mq di SLP è quello commerciale (pari al 79% della SLP), seguito dalla destinazione artigianale (24.070 mq di SLP pari al 17,5%) e dalladestinazione terziaria direzionale (5.108 mq pari al 3,5%)».







Non presenteremo nessuna osservazione alla 1.a Variante del PGT di Curno per non farci prendere in giro dalla giunta Serra-Conti. Le maggioranze di governo pubblicano le decisioni urbanistiche perché sono obbligate per legge ma non per raccogliere suggerimenti complementari o alternativi. Anzi: basta ascoltare le risposte per recepire l’evidente fastidio di sentire delle osservazioni. Le cassano e amen e ti prendono in giro sottolineando che si tratta di proposte e osservazioni interessanti e... amen.
Definire «autosufficienza» o con altri termini questo atteggiamento lo lasciamo ad altri. In Italia ne abbiamo viste tante che -una di più, una di meno- non ci stupisce di più.
Esaurito il pistolotto qualunquista, diciamo la nostra su alcuni aspetti della 1.a variante del PGT e cioè  come recuperare nel «paese esistente» (a) buona parte delle volumetrie destinate a dare alla «ri-territorializazione» del  commerciale di via Fermi- Europa e (b) cercare di  ridurre drasticamente le aree imper meabilizzate per le costruzioni sparse inutilmente sul territorio. Costruzioni di basso valore  architettonico, ener getico qualitativo (vorrem mo vedere cosa succede a Curno con un «terremotino» tipo quello emiliano...).

Ci siamo concentrati su quest’area perché soluzioni adottate dalla giunta Serra-Conti ci paiono essere sostanzialmente prive di una progettualità di lungo tempo, quello necessario all’ammortamento di edifici di alto valore: che non sono  dei capannoni prefabbricati di calcestruzzo con qualche ornamento sulle facciate come ipotizzato nella variante. Visto che la giunta Serra-Conti hanno deciso un percorso «»molto domestico»» per accontentare tutti quelli che c’hanno le mani in pasta nel settore (dall’architetto all’im presetta all’artigiano...) piut tosto che puntare su un concorso di idee internazionale che avrebbe indotto sicura mente maggiori e migliori idee nonchè l’attenzione di importanti fondi stranieri disposti a investire moltissimo più dei 15-20 milioni previsti (dall’ass. Conti) noi pensiamo che nel comparto in questione si siano fatti diversi errori: (1) area urbanizzata eccessiva mente estesa (quindi (a) da ridurre e rinaturalizzare) (2) una volumetria eccessivamente bassa quindi (b) la necessità di aumentarla sfruttando le volumetrie presenti sul territorio inutilizzate o di basso o nullo valore commerciale nonché © di incrementarla ma  concentrandola (d) su una consistente riduzione delle aree urbanizzate (dal 20 al 50%) almeno in superficie. (3) realizzare un disegno archi tettonico unitario e significa tivo che da solo costituisca un elemento di attrazione (4) creare un sistema di gallerie che consenta al visitatore di attraversare «in zona protetta e di buona qualità» i quattro centri commerciali: quello a nord, quello a sud, la torre dei servizi (albergo uffici ecc.) quello a ovest e la multisala (5) vista la meteorologia della zona, sfruttare lo spazio verde a piano terra come ulteriore strumento qualitativo e di reddito: non quindi un’accoz zaglia di aiuole ma un disegno di alta qualità con piantu mazioni destinate a funzione ecologiche impor tanti.



La prima tavola indica sommariamente le parti del territorio che meriterebbero di essere «alleggerite» delle costruzioni esistenti e queste spostate nel comparto  di via Fermi-Europa. L’idea è quella di alleggerire la zona di NE della via Bergamo del commerciale e produttivo esistenti per destinarla, vista la posizione panoramica verso i colli, ad una  residenza ad alta densità ed altezza ridotta. Questo comporterebbe anche una riduzione del traffico di ogni genere nel comparto.

Seconda zona in cui intervenire per alleggerire l’esistente è la Dalmine-Almè che diverrà una strada a due corsie separate  determinando la necessità di dare soluzioni di accesso all’esistente.














































































































































































































































































































































































































































































































































































































La seconda tavola indica «schemati camente» le soluzioni planimetriche e viabilistiche dell’intervento  sul com merciale di via Fermi-Europa. Per ragioni meramente formali  sul lato sud della via Fermi è stato «duplicato» un centro commerciale esattamente identico a quello esistente a nord della via (modello progettuale che non è affatto  disprezzabile nonostante l’età) . Quello che  ci appare importante consiste nell’interramento della via Fermi tra i rondò interessati e la creazione di un .


































































































































































L’operazione  compiuta dalla giunta Serra-Conti è stata legittima ma decisamente furba perchè è giocata su un equivoco furbetto. Infatti vengono tolte -nella 1.a variante- le aere  attorno allo svincolo dall’asse interurbano sulla via per  Curnasco ed una parte  a nord di via Fermi: queste aree tutto si possono definire meno che 2aree verdi» essendo resduali e  intercluse tra  strade di altissimo traffico.
Vengono poi tolte le aree commerciali e artigianali a nord di via Lega Lombarda che sicuramente... non sono a ree verdi.
INVECE vengono inserite aree molto importanti sia dal punto di vista  come verde agricolo che come potenziali aree verdi di contenimento.
Viene inopinatamente inserita la maxi area a NO di via Europa e via Carlinga e col tracciamento della c.d. «circonvallazione sud» tutta l’area a verde esistente tra gli edifici e l’asse interurbano perde ogni potenzialità di verde  ma diventa  sostan zialmente un’aiuola tra due (auto)strade.

Il gioco attuato dalla giunta Serra-Conti  è sostanzialmente consistito nello scartare le aree già urbanizzate e nell’includere aree vergini o potenzialmente capaci di auto risanamento.
La tabella inserita quindi  sarà anche numericamente corretta ma è un mezzo imbroglio perché indica la qualità dell’aggiunto e dello scarto.
Che è il fattore qualificante della 1.a Variante.













































































































































































































































parcheggio INTERAMENTE interrato. A piano terreno un sistema di gallerie consente il passaggio coperto  tra i vari centri commerciali. Ingrandendo su una pagina  a parte il disegno se ne fa una lettura  perfettamente evidente nei contenuti.
L’insieme diventa quindi un unicum integrato fatto di contenuti di alto valore interamente godibili dai visitatori. Lo spazio coperto coi suoi servizi. La torre con la sua terrazza panoramica. Il vasto giardino a disposizione per ogni stagione. La multisala dei cinema.







































































































































































































































































































































































































































































































































































































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