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La
tavola sottostante illustra col perimetro giallo le aree indicate nel
PGT (approvato dalla giunta Serra) come quelle destinate a una
pianificazione speciale (zona o comparto indicato come Ts1) per la
riqualificazione del comparto commer ciale delle vie Fermi-Europa
e lega Lombarda.
Il perimetro rosa indica la ri-perime trazione della Ts1 così come pianificata con la 1.a Variante del Pgt della giunta Serra.
Si notano -passando dal primo PGT alla 1.a Variante- come alcune parti
già comprese nella perimetrazione siano state stralciate nella 1-a
Variante e come nella variante ne siano state aggiunte di nuove. Si
legge nella relazione accompagnatoria della 1.a Variante che « L'area
individuata dal PGT per l'ambito di trasformazione TSI si estende per
533.808 mq, è coperta da fabbricati per complessivi 105.982 mq, essi
sviluppano una SLP approssimativamente pari a circa 144.889 mq.
La
consistenza volumetrica è articolata in 13 fabbricati (o gruppi di
fabbricati) principali per dimensione o rilevanza rispetto al tema, cui
si aggiunge la preesistente cascina Carlinga ed alcuni fabbricati di
minore rilevanza.
L'uso prevalente di questi fabbricati, per complessivi 108.634 mq di
SLP è quello commerciale (pari al 79% della SLP), seguito dalla
destinazione artigianale (24.070 mq di SLP pari al 17,5%) e dalladestinazione terziaria direzionale (5.108 mq pari al 3,5%)».
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Non
presenteremo nessuna osservazione alla 1.a Variante del PGT di Curno
per non farci prendere in giro dalla giunta Serra-Conti. Le maggioranze
di governo pubblicano le decisioni urbanistiche perché sono obbligate
per legge ma non per raccogliere suggerimenti complementari o
alternativi. Anzi: basta ascoltare le risposte per recepire l’evidente
fastidio di sentire delle osservazioni. Le cassano e amen e ti prendono
in giro sottolineando che si tratta di proposte e osservazioni
interessanti e... amen.
Definire «autosufficienza» o con altri termini questo atteggiamento lo
lasciamo ad altri. In Italia ne abbiamo viste tante che -una di più,
una di meno- non ci stupisce di più.
Esaurito il pistolotto qualunquista, diciamo la nostra su alcuni
aspetti della 1.a variante del PGT e cioè come recuperare nel
«paese esistente» (a) buona parte delle volumetrie destinate a dare
alla «ri-territorializazione» del commerciale di via Fermi-
Europa e (b) cercare di ridurre drasticamente le aree imper
meabilizzate per le costruzioni sparse inutilmente sul territorio.
Costruzioni di basso valore architettonico, ener getico
qualitativo (vorrem mo vedere cosa succede a Curno con un «terremotino»
tipo quello emiliano...).
Ci siamo concentrati su quest’area perché soluzioni adottate
dalla giunta Serra-Conti ci paiono essere sostanzialmente prive di una
progettualità di lungo tempo, quello necessario all’ammortamento di
edifici di alto valore: che non sono dei capannoni prefabbricati
di calcestruzzo con qualche ornamento sulle facciate come ipotizzato
nella variante. Visto che la giunta Serra-Conti hanno deciso un
percorso «»molto domestico»» per accontentare tutti quelli che c’hanno
le mani in pasta nel settore (dall’architetto all’im presetta
all’artigiano...) piut tosto che puntare su un concorso di idee
internazionale che avrebbe indotto sicura mente maggiori e migliori
idee nonchè l’attenzione di importanti fondi stranieri disposti a
investire moltissimo più dei 15-20 milioni previsti (dall’ass. Conti)
noi pensiamo che nel comparto in questione si siano fatti diversi
errori: (1) area urbanizzata eccessiva mente estesa (quindi (a) da
ridurre e rinaturalizzare) (2) una volumetria eccessivamente bassa
quindi (b) la necessità di aumentarla sfruttando le volumetrie presenti
sul territorio inutilizzate o di basso o nullo valore commerciale
nonché © di incrementarla ma concentrandola (d) su una
consistente riduzione delle aree urbanizzate (dal 20 al 50%) almeno in
superficie. (3) realizzare un disegno archi tettonico unitario e
significa tivo che da solo costituisca un elemento di attrazione (4)
creare un sistema di gallerie che consenta al visitatore di
attraversare «in zona protetta e di buona qualità» i quattro centri
commerciali: quello a nord, quello a sud, la torre dei servizi (albergo
uffici ecc.) quello a ovest e la multisala (5) vista la meteorologia
della zona, sfruttare lo spazio verde a piano terra come ulteriore
strumento qualitativo e di reddito: non quindi un’accoz zaglia di
aiuole ma un disegno di alta qualità con piantu mazioni destinate a
funzione ecologiche impor tanti.
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La
prima tavola indica sommariamente le parti del territorio che
meriterebbero di essere «alleggerite» delle costruzioni esistenti e
queste spostate nel comparto di via Fermi-Europa. L’idea è quella
di alleggerire la zona di NE della via Bergamo del commerciale e
produttivo esistenti per destinarla, vista la posizione panoramica
verso i colli, ad una residenza ad alta densità ed altezza
ridotta. Questo comporterebbe anche una riduzione del traffico di ogni
genere nel comparto.
Seconda zona in cui intervenire per alleggerire l’esistente
è la Dalmine-Almè che diverrà una strada a due corsie separate
determinando la necessità di dare soluzioni di accesso all’esistente.
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