la posizione del centrodestra a trazione leghista sull'ampliamento del centro commerciale
la "cura del ferro" in terra bergamasca l'è una (mezza) bugia
A
distanza di 25 anni dalla sua apertura il centro commerciale di Curno
sarà testimone di un importante restyling che porterà la struttura ad
un incremento di superficie di circa 5400 metri quadrati di superficie
coperta con la creazione di una area dedicata alla ristorazione che
porterà all'apertura di molti nuovi ristoranti multietnici e tematici.
Saranno inoltre realizzate delle strutture architettoniche che
permetteranno a questi nuovi ristoranti di collegarsi ed intersecarsi
con la struttura urbana circostante.
Cambiamo per un attimo discorso per entrare meglio nel nocciolo della
questione. Ipotizziamo, da privati cittadini, di aver la possibilità di
costruire una casa per la nostra famiglia. Il comune, anziché chiederci
di pagare i dovuti oneri di costruzione ed urbanizzazione, ci propone
di barattare questi costi con la realizzazione di un bel vialetto di
casa, un bel portico, box e relativa rampa di accesso, senza pretendere
altro in cambio. Chi non accetterebbe?
Il paragone potrebbe sembrare a qualcuno di voi eccessivo ma con il
centro commerciale di Curno sta succedendo esattamente la stessa cosa. Gli
oneri di urbanizzazione che il centro commerciale dovrebbe pagare al
comune di Curno per realizzare l'ampliamento corrispondono a 1.070.000
euro a cui si aggiungono 3.060.000 euro per gli standard qualitativi,
per un totale di più di 4 milioni di euro da incassare. Il comune di
Curno ha consentito ai proprietari del cento commerciale di non pagare
nulla, ottenendo in contropartita, rotatorie, viale alberato e
parcheggi multipiano. che sono ovviamente, lo capirebbe anche un
bambino ad uso. consumo e vantaggio del solo centro commerciale. Quindi la contropartita di un
novo mostro commerciale quale sarebbe? La viabilità per raggiungere e
nobilitare il centro commerciale stesso Per noi questa è una follia
assoluta. Incassando i soldi il comune di Curno avrebbe avuto la
possibilità di ultimare delle opere importanti e da tempo attese come
la Biblioteca, e di mettere a norma le due scuole elementari alla
Il
centrodestra curnese a trazione leghista si è astenuto nella
votazione dello «schema di convenzione del permesso di costruire
convenzionato ex art. 28 bis del DPR 6.60.2001, n. 380, proposto da
Eurocom mercial Properties Italia srl, Auchan spa e Brico Center Italia
srl,
per la realizzazione di intervento edilizio e connesse opere di
urbanizzazione al “Centro Commerciale di Curno” di Via Fermi». Il
giovin consigliere leghista s'è sbilanciato nella seduta con una
(mezza) proposta «cerchiamo di fare assumere i curnesi» che è il solito
refrain che circola dappertutto nelle parrocchiette italiane. Il
consigliere Gandolfi era invece assente tanto lui funge da ruota del
carro della maggioranza e quindi che ci sia o meno... loro sono già in
otto su undici e sono autosufficenti.
L'osservazione contenuta nel volantino circa la improvvida
generosità della giunta Serra verso l'operatore in questione quanto
agli oneri ci trova d'accordo e l'abbiamo già spiegato sul numero 311.
Nel volantino mancano però delle proposte sul come «avrebbe dovuto» comportasi la giunta Serra.
Perché o il comune decideva di farsi dare tutto il dovuto oppure
occorreva trovare un «equilibrio» spostato da una parte (o
verso il comune o verso il privato operatore). Il problema sta tutto in
quell' ”equilibrio”.
Dal volantino sembrerebbe emergere la posizione del «tutto é dovuto»
(al comune da parte dell'operatore) assieme ad una evidente
contrarietà ad aumentare il numero dei ristoranti in paese come danno
sicuro agli esistenti .
Ora, se il centrodestra a trazione leghista fosse un gruppuscolo
del 5% basterebbe un volantino senza proposte, ma essendo uno dei tre
contendenti nazionali, non possono nascondersi dietro un dito facendo
intendere più o meno per accontentare le varie anime che s'aggirano
nelle loro fila.
Ci saremmo attesi PIUTTOSTO una osservazione di fondo sull'applicazione della delibera n.75/2016 circa «l'incremento del 5%
Il
06 febbraio u.s. L’Eco di Bergamo annunciava:La Gronda Est su un
binario morto: «Il progetto è costato 20 milioni di euro. Niente futuro
per la Gronda Est. La progettazione definitiva della linea ferroviaria,
che nella Bergamasca dovrà attraversare i territori di Bottanuco,
Filago, Osio Sopra, Dalmine, Verdello, Stezzano e Levate, era ripartita
la scorsa estate dopo che Rfi (Rete ferroviaria italiana) aveva
ottenuto dal governo i necessari finanziamenti, pari a circa 20 milioni
di euro, per completarla.
Ora, invece, alla società di progettazione del gruppo Ferrovie dello
Sparate
di persone che non sanno nemmeno che problemi -tecnici e quindi di
costi e sociali per l’impatto delle opere- porranno queste opere.
«Adattare» linee costruite quando il paese era tutto campagna per il
99% ad un paese urbanizzato al 99% è una scommessa destinata alla
sconfitta soprattutto per i costi.
Il problema è che le pendenze nelle ferrovie sono modestissime ed anche
le sezioni trasversali degli ingombri sono altissimi. Oltre al fatto
che il transito di un convoglio «fuori le finestre di casa» non è
quanto di più gradevole vista la netta opposizione
normativa
antincendio, visto che al momento non garantiscono la sicurezza dei
bambini che le frequentano, con realizzazione di nuove scale
antincendio, nuove uscite di sicurezza, nuovi muri tagliafuoco e opere
varie. Si potrebbero anche manutenere le strade del centro del paese in
modo più decoroso. In ultimo, ma non per
importanza, un pensiero va anche agli imprenditori di Curno.
soprattutto a quelli nel campo della ristorazione, che si vedono per
l'ennesima volta dimenticati. Che dire, ci voleva davvero un super studio Milanese per produrre tutti questi vantaggi alla popolazione di Curno.
Tutto questo è avvenuto con l'approvazione a maggioranza da parte del
consiglio comunale, che ha visto astenersi solo il nostro consigliere,
raccogliendo invece il voto favorevole del consigliere di minoranza
Carrara. Pazzesco! E si che in consiglio e in giunta siedono
consiglieri di estrema sinistra, che dovrebbe essere un baluardo di
ecologia e uguaglianza sociale.-.dovrebbero... appunto!
Chiedete alla giunta Serra se nel loro programma si parla di
ampliamento del centro commerciale o della conservazione del
territorio. Chiedete ai cittadini che hanno votato per loro se avevano
letto il loro programma, che poi hanno completamente disatteso.
Chiedete loro se meritano una riconferma per le promesse fatte e mai
mantenute!
della superficie lorda pavimento all'intero comparto o ambito
TS1. Questo +5% si applica caso per caso al singolo operatore o si
applica per ciascuno e sempre per tutto il comparto?
Oltretutto non si riesce a capire un dato numerico. Se l'incremento è
di 5343 mq pari quindi al 5% significa che l'intero immobile ha una
superficie di 106.860 mq. Poiché il centro commerciale (Eurocommercial
Properties Italia srl, Auchan spa e Brico Center Italia srl ) ha una
superficie di poco meno di 50mila mq, evidente che gli altri 50mila
provengono da qualche altro operatore. Chi sarebbero?
Invece la faccenda gli è sfuggita (davvero? forse si forse no...)
mentre a nostro avviso occorreva che la minoranza mettesse alle strette
la maggioranza perché come avvenuto, se adesso succede che la si
applichi ad ogni intervento si prende sempre il 5% di TUTTO e lo si
moltiplica per l'enne numero di operatori che vi mettono mano. Insomma…
Stato, Italferr, è arrivato l’input di non dedicarsi più, almeno per il
momento, alla «Gronda est» e di concentrarsi, invece, sulla
progettazione del raddoppio della linea ferroviaria Ponte San Pietro
-Bergamo- Montello con fermata all’ospedale Papa Giovanni XXIII, per la
quale è stato fissato l’inizio dei lavori nel 2018. E anche sul
collegamento ferroviario Bergamo-aeroporto di Orio, la cui costruzione
partirà, invece, nel 2019.p Per la redazione del progetto definitivo
della Seregno-Bergamo erano stati stanziati 20 milioni di euro.
L’altro ieri in un convegno vengono annunciati investimenti per 220
milioni di cui sarebbero disponibili attualmente poco meno della metà
in gran parte assorbiti dal costo della progetto.
Secondo le promesse dell’ammi nistratore RFI Maurizio Gentile entro
fine 2017 dovrebbe entrare in funzione la «fermata dell’Ospedale» ma
visto che di lavori non se ne vedono, abbiamo qualche difficoltà a
crederci.
Forse tra due anni vedremo qualcosa.
A noi tutte queste dichiarazioni e questo entusiasmo sia da parte
del Gentile-RFI che da parte dell’assessore regionale Sorte che dal
coro del presidente della provincia Rossi e del sindaco di Bergamo Gori
paiono del tutto fuori luogo.
che in città e dintorni esiste versus l’aeroporto.
Poi ci sono i viadotti tra Mozzo e Ponte san Pietro e quelli sul fiume
Brembo ed infine - situazione più costosa di tutte- c’è il ponte a
binario unico di Calusco-Paderno.
Ma ci sono da trovare gli spazi anche per le due stazioni di
Curno-Mozzo che nessuno dei due comuni ha finora inserito nei
rispettivi piani (anche perché non c’é spazio...).
Gli italiani e i lombardi sono poi «malamente vaccinati» da quel
crimine ambientale che è la BREBEMI e l’Alta Capacità nella bassa berga
masca, opere che paiono progettate «apposta» per fare quanti più danni
possibili e consumare ottimo territorio agricolo.
Se poi dobbiamo mettere in conto che per questi lavori ci saranno
chissà quanti problemi circa la regolarità degli appalti, la
tempistica, la qualità delle opere e il «controllo delle infiltrazioni
criminali» (con gli inevitabili fermi nei casi più gravi) il cittadino
medio si trova davanti al dilemma SI/NO piuttosto che a un
«proviamoci!».
Noi azzardiamo: queste opere fer roviarie in bergamasca se tutto fila via liscio finiranno non prima del 2050 (tra trenta anni).