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NUMERO 308





























































Linea C Doppio anello intorno al centro servito da autobus elettrici e cinque nuove preferenziali Gori: metrobus non sostenibile

Non si chiamerà metrobus, ma Linea C. Dove «C» sta per circolare, centro e città. E il nome dà già l'idea di un progetto che, nelle intenzioni dell'amministrazione, vorrebbe rivoluzionare il trasporto pubblico a Bergamo. Già in campagna elettorale, Giorgio Gori aveva ipotizzato di innovare la mobilità cittadina con un mezzo elettrico da far girare su un percorso prevalentemente su una sede riservata. Come fosse un tram, ma su gomma. Il risultato finale sarà qualcosa di diverso, una linea lungo la quale transiteranno 12 pullman, tutti elettrici e da 70 posti ciascuno. «Abbiamo lavorato con Atb e commissionato studi sulla mobilità — dice il sindaco —. Le vecchie ipotesi non sarebbero state sostenibili economicamente». Così è nata la Linea C, che sarà in servizio da settembre 2017. Un progetto da 7 milioni di euro. «Uno dei più importanti investimenti del gruppo Atb», dice il direttore generale, Gianni Scarfone.

C come circolare
La linea abbraccia il cuore della città e ha due tracciati, con 16 pensiline smart: uno si snoda a sud lungo le vie Carducci e Camozzi, l'altro a nord sulle vie XXIV Maggio, Statuto e Verdi. Entrambi i percorsi partono dall'ospedale Papa Giovanni XXIII e arrivano al palazzetto dello sport, prima di prolungarsi da un lato fino al Don Orione, zona Redona, dall'altro al quartiere Clementina. Il progetto prevede che lungo i due tracciati vengano realizzati cinque nuovi tratti di corsie preferenziali (che si sommano alle sei già esistenti): in via Verdi (tra le vie Pignolo e Locatelli in direzione di viale Roma), in via Garibaldi (tra via dello Statuto e via Sant'Alessandro, in direzione di viale Roma), in via Frizzoni (tra via Madonna della Neve e viale Muraine, in direzione di via Suardi),



Ragazzi state in campana e leggete bene le destinazioni capolinea (previo debito toccamento scaramanti -co...):Don Orione (ospedale -ospizio), Clementina (ASST)
Papa Giovanni (Ospedale).
Passando per il centro città e non dimenticando le cliniche Castelli-S. Francesco. oppure la S.Francesco di via Palazzolo. Dimenticate le Humanitas -Gavazzeni.
Dopo gli augusti toccamenti le paginate dei quotidiani hanno dimenticato di dire (o i giornalisti di chiedere) la lunghezza delle tratte -capolinea >capolinea- e i tempi di percorrenza stimabili sulla relativa lunghezza. Per nostra prova -nelle ore di punta quando si affluisce ai nosocomi- siamo nell’ordine dei 60-80 minuti per passare dal Papa Giovanni al Don Orione. Troppi per una città piccola come Bergamo. Decisamente troppi.

Poi abbiamo letto che l’autonomia dei bus elettrici sarebbe di 200km il che significa che occorrono un sacco di bus per tenere coperte le linee negli orari canonici: con tale autonomia un bus riesce ad effettuare si e no dieci corse per poi correre a caricare le batterie. Dieci corse per carica (??!!).
Lieti di essere smentiti domani sui tempi lunghezze ed autonomia (difficile....) pensiamo che si tratti più di una scelta puramente ideologica ed economica mente ingiustificata,risolvibile benissimo con dei bus a metano delle medesime di mensioni e sullo stesso percorso

Corsie preferenziali
Ne arriveranno 5 nuove


Ossatura della linea C saranno le corsie preferenziali. Indispensabili per garantire i tempi di percorrenza «affidabili e certi» promessi dall'amministrazione comunale. Alle sei esistenti (in via Borgo Santa Caterina, Frizzoni, Camozzi, Tiraboschi, Zambonate e Borgo Palazzo) ne verranno realizzate altre cinque, per un totale di quasi tre chilometri (2.895 metri). I lavori (principalmente di segnaletica stradale e modifiche viabilistiche) prenderanno il via durante l'estate in vista dell'inau gurazione della nuova linea C a settembre.

Le nuove corsie
Le nuove corsie saranno realizzate in via Verdi, Garibaldi, Tiraboschi, Camozzi e Frizzoni. Trattandosi di vie in molti casi, a doppia carreggiata per senso di marcia, Comune e Atb hanno scelto di destinarne una agli autobus. La linea C non creerà quindi zone off limits per le auto, ma toglierà loro una corsia.
Ma vediamo nel dettaglio dove e come verranno realizzate. Il tratto più lungo sarà quello di via Verdi (450 metri), tra via Pignolo e Locatelli, in direzione viale Roma. Una corsia che per un tratto sarà in mezzo alla carreggiata, per permettere alle auto di svoltare in via Locatelli.
In via Garibaldi, si interverrà tra l'incrocio con via dello Statuto e Sant'Alessandro, direzione viale Roma.
















































































































































































































in via Tiraboschi (tra via Paglia e viale Papa Giovanni XXIII, in direzione viale Papa Giovanni XXIII) e in via Car ducci (vicino a via Leopardi, dove si sta studiando una revisione parziale della viab ilità). In totale più di un chilometro di preferenziali riservate a questi mezzi elet trici, che hanno un'autonomia di 200 chilometri e verranno ricaricati nel deposito di Atb, collegando la presa di cor rente a bordo al distributore di energia. Comune e Atb inter verranno anche all'incr ocio tra le vie Baschenis e don Luigi Palazzolo, dove si ipotizza la realizzazione di una rotatoria per migliorare la viabilità.
La linea sarà attiva dalle 6 del mattino a mezzanotte, dal lunedì alla domenica. Ci sarà una corsa ogni 15 minuti (forse la domenica una ogni 20 minuti), mentre dall'os pedale transiterà un pullman ogni 7 minuti e mezzo.

Obiettivi

«L'idea — dice l'assessore alla Mobilità, Stefano Zenoni — è immaginare un centro sempre più vivibile e accessibile".







Anche qui, le corsie per le auto saranno ridotte, ricavandone una per gli autobus. Atb sta valutando anche «un sistema di attualizzazione dei semafori che potranno utilizzare gli autobus in avvicinamento» spiega il direttore Gianni Scarfone.

Al distributore via le strisce blu
Tra via Frizzoni e Tiraboschi, verranno realizzati due nuovi tratti. Nel primo, tra via Madonna della Neve e viale Muraine (direzione di via Suardi), delle due corsie oggi dedicate ai mezzi privati, una sarà riservata agli autobus. La stessa logica vale nel secondo tratto, tra via Paglia e viale Papa Giovanni XXIII (in direzione stazione). In zona «Auchan» verrà realizzata una corsia tra via Carducci e via Leopardi. L'accesso della linea C i questo caso sarà regolato da un semaforo.
Discorso a parte per via San Bernardino. All'incrocio tra via Palazzolo e Baschenis, il Comune sta valutando la realizzazione di una rotatoria
















































































































































































































































































































E poi: «Dobbiamo uscire dalla logica secondo cui il bus viene usato solo da chi non ha alternative», dice il presidente di Atb, Alessandro Redondi. Così il Comune e l'azienda di trasporti hanno simulato, nei mesi scorsi, cosa succederà con la nuova linea C. «Verranno ridotti — dice Scarfone — i tempi di percorrenza del trasporto pubblico, mentre resterà sostanzialmente invariata la circolazione del traffico privato». Le prove fatte dicono, per esempio, che per andare in bus da via Suardi a via Tiraboschi non ci vorranno più 8 minuti e 25 secondi, ma 7 minuti e 15 secondi. «Sembra poco — dice Scarfone —, ma se si moltiplica la riduzione di tempo su tutte le linee e per tutto il giorno, si ottengono grandi risultati dal punto di vista industriale».

Tabella di marcia
Il primo passo per arrivare alla Linea C è l'acquisto dei 12 mezzi elettrici: Atb ha già pubblicato il bando di gara e conta di poterli acquistare entro l'estate. Prima di settembre, verrà realizzata anche la nuova segnaletica, in particolare le corsie preferenziali. A quel punto scatterà il vero test per il progetto. «Problemi al traffico privato non ne prevediamo — ripete Zenoni —, semmai l'effetto delle preferenziali sarà quello di evitare la sosta abusiva lungo la strada, perché non ci sarà più lo spazio per effettuarla». Alcuni passaggi delicati saranno al centro anche di interventi infrastrutturali. L'incrocio tra via San Bernardino e le vie Baschenis-Previtali sarà trasformato in una rotatoria. Non è detto che i lavori si concludano per settembre, ma questo non frenerà l'avvio della Linea C. Più lunga sarà la gestazione di un'idea abbozzata da Zenoni: «Avrebbe senso ipotizzare la trasformazione di via San Bernardino alta in una Ztl 0-24, ci dobbiamo riflettere, anche con il quartiere». Non è ancora definito invece il passaggio da via Leopardi a via Carducci. Dettagli, in ogni caso. La priorità è che la gara per i dodici autobus elettrici fili liscia e poi, soprattutto, l'introduzione delle nuove preferenziali e della nuova linea venga metabolizzata da automobilisti e utenti.

Simone Bianco
Silvia Seminati / Corriere della Sera

identicamente stutturato (fatevi di debiti toccamenti...).

Il problema del trasporto urbano ha alcuni caratteri che derivano dai suoi utenti. L’utente quotidiano  in breve tempo memorizza il proprio percorso e tutta l’organizzazione che ne consegue (biglietti abbonamenti tempi casini abbastanza certi) ma quando metti una linea dal Don Orione al Papa Giovanni transitando per tutte le cliniche del centro città, devi pensare all’anziano afflitto da vari acciacchi deambulatori ma soprattutto di memoria.
Poi  occorre creare molto in fretta una APP per i cellulari in modo tale che chi sale con l’abbonamento viene imme diatamente registrato mentre chi sale SENZA viene «alleggerito» di una tariffa fissa. E a bordo del bus deve circolare l’omino in borghese che verifica chi ha pagato e chi fa il portoghese.
Sui bus deve esistere inoltre un efficace e comprensibile sistema di informazione ai viaggiatori (non del tipo: prossima fermata piazza san pio ics per PioX...) al posto della miriade di pannelli pubbli citari che disorientano il viaggiatore.
L’ultima raccomandazione che ci sentiamo di fare all’ATB e alla giunta Gori è quella di creare biglietti cumulativi per 2-3-4,... persone a prezzo contenuto (2 persone= due euro, 3 persone= tre euro, ecc.) che durino le 24 ore in modo che la famiglia sia incentivata a lasciare l’auto fuori città (il parcheggio della fiera sempre vuoto....) senza subire un assurdo drenaggio di risorse e tempo. I biglietti turistici individuali ci paiono troppo cari per la visita della sola città.



(senza impianti semaforici) nell'area dell'ex distributore di benzina vincolando la svolta a destra in via Baschenis per chi proviene da via San Bernardino bassa e vuole proseguire in via San Bernardino alta (lo stesso vale per chi proviene da via Previtali che dovrà raggiungere la rotonda e tornare indietro per poi entrare in via San Bernardino alta). È prevista anche l'eliminazione del parcheggio a strisce blu dietro al distributore, i cui posti saranno però recuperati (e implementati) nel parcheggio di via Baschenis, attualmente sottoutilizzato. La rotatoria è stata pensata per fluidificare la situazione, già parecchio trafficata, tra via San Bernardino, Previtali e Baschenis.

Una Ztl h24 in San Bernardino
La linea C sarà inaugurata a settembre, «ma se gli interventi viabilistici in via San Bernardino non saranno realizzati a breve – precisa il direttore Atb Gianni Scarfone –, l'avvio del servizio non sarà pregiudicato». Sulla via l'amministrazione comunale ha un obiettivo preciso: una zona a traffico limitato h24, al pari del Sentierone, per intenderci. Con la differenza che qui passerà la linea C: «Non ci sono date, ma l'idea è trasformare via San Bernardino (tra via Previtali e Largo 5 vie, ndr) in una Ztl h24, consentendo l'accesso soltanto agli autobus e ai residenti – annuncia l'assessore alla Mobilità Stefano Zenoni –. Anche gli stalli a loro dedicati saranno spostati altrove. La percezione della via sarebbe completamente diversa». Per ricavare le corsie ad uso esclusivo dei mezzi pubblici, non saranno tolti posti auto nelle strisce blu. Lo assicura l'assessore Zenoni che sottolinea invece come «le corsie impediranno agli “abusivi” di parcheggiare dove non é consentito.

Diana Noris
L'Eco di Bergamo