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Alta prosa alLa Latrina di Nusquamia. “Angelo
Fassi, leghista dal volto umano, che dissentì apertamente e in
condizioni difficilissime dall'egemonia esercitata autocraticamente
nella locale sezione della Lega Nord dall'ex consigliere Regionale di
Curno, il ben noto Roberto Pedretti e si adoperò per ricondurre la
situazione locale della Lega Nord al rispetto dei principi fondativi
del partito, informando i livelli superiori dello stesso, riguardo alle
anomalie politiche promosse dal summenzionato personaggio” oggi
risulta essere il fecondatore della lista penta stellata che vorrebbe
correre a Curno. Quello che si propone (oggi) come portavoce o spin
doctor di Fassi, il custode delLa Latrina di Nusquamia, tale ing.
Claudio Piga da Trezzo sull'Adda, aggiunge alla prosa precedente
che “poiché il tempo stringe (a
occhio e croce, il tempo che avanza per quagliare sarà di 20 giorni, o
giù di lì-per formare una lista pentasatellata) credo che sia venuto il
momento, per Fassi e il M5S, di fare un appello alla borghesia
illuminata (a led ?) perché corra l'alea di un impegno in una lista appoggiata dal M5S.
Per quale ragione? Ma è evidente: per allontanare un pericolo ben più grave della censura da parte di Rocco Casalino (nello staff comunicazione 5S, ex grande fratello) , quello
della presa di potere da parte della Ndoc (nuova destra organizzata
curnese). L'ho già scritto, e qui lo ripeto: se il paese cadrà nelle
mani della Ndoc, la colpa cadrà sulla borghesia illuminata e, in
generale, sul terzo Stato (proletari ancora incu***ti), qualora
abbiano avuto la possibilità di impegnarsi e abbiano voltato le spalle
all'impegno. Dunque, bisogna attivare un canale di comunicazione con
questi strati sociali. (uno strato di borghesia illuminata, uno di rucola, uno di tonno, uno di rucola, maionese, e via…!) I
cittadini di Curno non possono correre il rischio di essere governati
da personaggi abborracciati, ragazzini che vogliono far vedere alla
mammetta quanto sono bravi, ambiziosetti senz'arte né parte, vecchie
ciabatte della politica riciclate ecc.” Fine del pistolotto.
Mica tutti hanno fatto il classico e poi li hanno licenziati alla Olivetti, perdinci.
Il fatto è che gli abitanti del circondario conoscono benissimo
non solo Pedretti, oggi disoccupato incazzatissimo e fuoriuscito
dalla Lega, ma conoscono anche l'ex assessore Fassi –che più che
rappresentare la Lega dal volto umano era un politico inutile- come
conoscono benissimo il mitico (ex) sindaco del buongoverno Angelo
Gandolfi che aveva allestito nel suo ufficio una pedana e lavagna per
catechizzare i suoi riottosi assessori –in pectore di diventare
assessore coi pentastellati se del caso- e SOPRATTUTTO (maiuscolo
esclamativo!) conoscono la capacità di sputtanare chiunque venga
sfiorato dalle lodi del Claudio Piga. Beccati da un complimento dal
custode delLa Latrina di Nusquamia e conviene fare un
pellegrinaggio a Medjugorje per cavarti di dosso la disgrazia (se ci
credi).
"La lista penta stellata
dovrebbe essere “una squadra di persone come si diceva può essere
reclutata fondamentalmente negli ambienti di borghesia illuminata, la
quale però, proprio perché illuminata, diffida dal Movimento cinque
stelle”. Non è solo questione di buonsenso perché oltre il
casino romano c'è pure una buona conduzione a Torino, quindi… c'è
dell'altro, a Curno almeno. Prima di tutto l'idea che un EX
leghista faccia il panettiere della lista pentastellata fa
letteralmente cacare.
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Il
custode delLa latrina di Nusquamia parla dei “Curnesi”come fossero
un frullato omogeneo mentre in realtà sono un insieme variegato di
(pochi) indigeni fuggiti dallo stato di servi della gleba dei
proprietari terrieri “fecondati” dall'avvento di immigrati
valbrembanini che – è storia- erano più poveri economicamente e
culturalmente degli omologhi che appunto gli fornivano ( da sette
secoli...) l'acqua per bere ed irrigare le loro ricchissime terre.Poi
via via sono arrivati –per via delle conoscenze scambiate nelle
fabbriche dov'erano approdati come operai- di persone di origine
diversa ma quasi tutte polentone. Un paese che ogni cinque anni cambia
più o meno un terzo della sua popolazione è una stazione di
pulman, piuttosto che una «comunità». Dire (o sperare) che esista a
Curno una qualche “borghesia illuminata” (a led?) è una mera
autocelebrazione di chi vuole credersi tale perchè strimpellava il jazz
su pianoforti scordati nelle osterie .
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I
conti senza l’oste.Che in primavera si debba votare per il rinnovo del
consiglio comunale è una certezza. Quando si voterà siamo abbastanza in
alto mare per via della voglia del fiorentino di votare prima possibile
e la voglia di tutti (quasi) gli altri di non andare alle elezioni
politiche quest’anno.
Per la lista Serra, visto anche il risultato al referendum del 4
dicembre, se le elezioni amministrative e politiche vanno in date
differenti, sarà (almeno al 51%) una vittoria sicura.
Chi sarà poi il candidato sindaco -la Serra, la Gamba, la Rizzo o il
Benedetti fino al Cavagna- sono messi tutti abbastanza bene. Il
problema è la debolezza culturale e politica della lista, fatta tutta
da gente che non esce da battaglie in fabbrica o nel paese (tranne il
Cavagna, che aveva però il paracadute dell’essere sindacalista). Se poi
-finalmente dopo un quarto di secolo- leverà le tende anche il Vito
Conti, custode dell’urbanistica curnese per conto dell’establissement
politico dc-pci, la lista avrà qualche difficoltà anche a sostituirlo
dal momento che occorre una notevole professionalità e cultura nel
settore. Professionalità che possedeva mentre non possedeva cultura
politica e mestiere per tenere quell’incarico. Pare che la
sostituta in lista sarà (potrebbe essere) un architetto
donna.Dopo mezzo secolo di attenzione all’amministrazione sento
di potere
dire che il difetto dei politici curnesi sia quello di non riuscire a
capire i valori che il paese possiede e che spesso hanno creato pure
loro. In qualsiasi settore l’amministrazione è una banale
scimmiottatura di cose scritte sui giornaletti alla moda ed un
clientelismo sfrenato |
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