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NUMERO 293











































































































































































































«Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia». Lo diceva Pasolini, ma non lo ricorda nessuno. Tanto meno chi sbandiera la verità come vessillo politico. Lo scrive oggi Paolo Fallai sul Corriere. Da applicare anche a Curno: alla maggioranza ed all'opposizione. Però.
Va dato atto alla sindaca Serra della tenacia con cui ha perseguito
la volontà di terminare il cantiere della nuova scuola elementare che dura ormai da undici anni e chiuderà alla dozzina. Un capriccio costosissimo e del tutto inutile per il paese voluto testardamente dalle professoresse della giunta Morelli (Morelli e Serra in testa) come scambio clientelare di un centrosinistra ormai agli sgoccioli. Infatti la Morelli verrà sconfitta al secondo mandato,  verso la categoria degli insegnanti e dei genitori, soggetti facilmente conquistabili “brevimanu” in quanto a scuola i figli ci stanno pochi anni.
Curno non aveva bisogno di una nuova scuola elementare dal momento che bastava ristrutturare quella di via Abruzzi, anche ingrandendola e mettendola (finalmente) in classe A energetica  ed era sufficiente per un paese che non é più in grado (finanziariamente) di reggere la crescita della popolazione indotta dai mastodontici piani integrati residenziali approvati dalla giunta di centrodestra-e leghista a sindaco Gandolfi.
Invece  la coppia Serra-Morelli hanno voluto una scuola “a propria immagine e somiglianza” che al primo serio acquazzone è andata del tutto allagata  IN PRIMIS perché sta  più in basso anche del livello della strada.













Sulla questione dell’allagamento della nuova scuola elementare abbiamo mandato una lettera alla sindaca in cui abbiamo scritto che dopo avere letto:1 – La relazione del collaudatore –in data 15 ottobre 2016 prot. 13855-
della nuova scuola elementare di via IV Novembre a cura  dell'ing. Fabio Mancia.
2 – Il verbale di accertamento danni di forza maggiore – in data 14 ottobre 2016, prot. 13790- a firma dell'arch. Paolo Belloni, direttore dei lavori del cantiere.
3 – la delibera della Giunta comunale n.178 del 29-12-2016 di “approvazione del nuovo quadro economico del progetto dei lavori di realizzazione della nuova scuola elementare”.
Nella relazione del collaudatore –in data 15 ottobre 2016 prot.13855- della nuova







La delibera della Giunta comu nale n.178 del 29-12-2016 evidenzia che “per il 2° stralcio con un maggior importo dell'inter vento pari a € 153.041,26 rispetto al quadro economico originario approvato con deliberazione della giunta comunale n. 64 del 19.05.2016 che prevedeva un importo complessivo di € 3.544.197,97;
Il maggior importo sopra citato pari a € 153.041,26 comprende: -
- per € 60.000,00 opere com plementari finalizzate al potenziamento delle rete fognaria
di smaltimento delle acque meteoriche per scongiurare eventuali e futuri allagamenti a causa di eventi meteorici eccezionali;
- € 65.000,00 per lavori di ripristino delle pavimentazioni e

























































































































































































































































































































































































































































































































































































































delle pareti per i danni causati dall'allagamento dell'evento dello scorso giugno;
- € 28.041,26 come maggiori somme a disposizione per imprevisti ed eventuali opere complementari necessarie a coprire eventuali riparazioni e sistemazioni che si dovessero presentare in futuro ed oggi non accertabili in quanto potenzialmente occulti, rispetto al precedente quadro economico; (….).

In buona sostanza TUTTI i danni  accertati ed eventualmente anche quelli che potrebbero risultare in futuro (e collegati sempre allo stravento del 26 giugno)  SONO COMPLETAMENTE A CARICO DEL COMUNE.

Abbiamo fatto presente alla sindaca Serra di
1 – Non concordare affatto col principio di attribuire i danni subiti dal manufatto in maniera esclusiva alla casualità e pesantezza dell'evento atmosferico: secondo il progetto e la realizzazione il manufatto DOVEVA smaltire 100mm/ora mentre ne sono caduti soltanto 76mm/h. corrispondenti ai 116 mm in 90 minuti.
2 – L'impresa deve avere una adeguata assicurazione in ordine ai lavori in corso.
3 – Occorre indicare in delibera la combinazione contabilmente corretta per la destinazione degli eventuali futuri incassi del contributo regionale per l'evento atmosferico.
4 – Evidente che chi ha approvato il progetto –per il macroscopico errore nei livelli- deve assumersi l'onere –ANCHE FOSSE SOLO SOGGETTO POLITICO AMMI NISTRATIVO- dei danni subiti e i maggiori costi del potenziamento dell'impianto di allontana mento acque piovane.






















































































































































































































Per sottolineare come la giunta Morelli fece le cose per pura immagine e corporazione basti tenere presente che nella nuova scuola è stata istallata una vasca per idroterapia. Dopo un anno di attenzione (per capirne la destinazione effettiva) siamo arrivati a sapere direttamente dalla sindaca Serra, che a Curno NON abbiamo alunni che hanno bisogno di quel tipo di servizio. Quindi dodici tredici quattordici anni or sono hanno fatto progettare una scuola con all'interno un servizio di cui NON c'è stato mai bisogno. Speriamo nemmeno in futuro.
Senza contare che i bambini dentro quell'edificio saranno come i carcerati in galera: serrati dietro mura nere alte e invalicabili che circondano l'edificio. Vedi la foto del cortile interno verso le medie. Non un edificio aperto al paese ma un edificio che si isola rispetto alla comunità. Ricorda le scuole delle suore d'antan: manca solo una cappella. Ma c'è sempre tempo.

Quanto al centro di riuso La Miniera la sindaca Serra dovrebbe fare memoria della frase pasoliniana dal momento che NON E' VERO  che ce l'hanno regalata (quasi) a metà







































































































































































































































































































































































scuola elementare di via IV Novembre a cura  dell'ing. Fabio Mancia alla prima pagina viene scritto che: “il temporale del 26 giugno, classificato come nubifragio, ha scaricato in circa  un'ora e mezza più o meno 115 mm di pioggia”.
Queste premesse fanno concludere al collaudatore di “ritenere corretto quanto progettato e realizzato”.
Nel verbale di accertamento danni di forza maggiore – in data 14 ottobre 2016, prot. 13790- a firma dell'arch. Paolo Belloni, direttore dei lavori del cantiere  c'è scritto che “Al fine di verificare la rispondenza del progetto alle normative vigenti sono stati controllati i dati pluviometrici di riferimento per la progettazione, quanto previsto in sede di progetto esecutivo e i dati dell'evento del 26/06/2016 (fonte centralina ARPA). I riferimenti di buona norma per il Comune di Bergamo danno come indice di progettazione 67mm/h; il parametro utilizzato in sede di progettazione è stato di 1OOmm/h; la precipitazione del 26/06/2016 è stata di 116mm/h.

Verbalmente abbiamo fatto presente alla sindaca ed agli assessori presenti come l’avere preso i dati ARPA per i mm di pioggia caduti durante lo stravento era
del tutto ingiustificato/errato dal momento che durante un temporale le precipitazioni tra due punti  anche a breve distanza possono essere diverse e in questo caso è stato «trasportato» a Curno un dato di Bergamo città.






La sindaca Serra ci ha chiamati ad un incontro alla presenza dell’ass. Conti (alla riunione si sono via via  uniti anche gli assessori Cavagna e Rizzo) e dimostrando di non avere letto la nostra lettera è partita in quarta contestandoci quello che... avevano scritto i suoi tecnici. E mentre guardava le foto dell’alluvione  sullo schermo per PC on the desk dalla riunione alla fine hanno chiarito o dichiarato che «sicuramente l’impresa ha una assicurazione, sicura mente il comune ha segnalato il danno alla regione per i rimborsi, sicuramente anche il comune ha l’assicurazione» ma precisato tutto questo -precisazioni che però non ci sono nella delibera n.178- queste indicazioni sono state omesse perché il comune  "non sa quando e quanto e se verranno rimborsati i danni» da regione ed alle rispettive assicurazioni. 
Conclusione.
Il Comune anticipa  circa 153mila euro senza sapere chi come e quando  gli verranno rimborsati.
Noi li abbiamo consigliati di correggere la delibera precisando che il Comune ha in corso tutte le pratiche per ottenere soddisfazione dalle assicurazioni e dalla regione dei danni subiti ma restiamo convinti che se ne faranno un baffo.
E allora partirà il fascicolo verso la Corte dei Conti che anche a distanza di qualche anno, vorrà vederci chiaro perché siamo di fronte a una delibera di 153mila euro. Mica noccioline. 














perché i 50 mila euro della Regione non è stata una qualche “santa Lucia”  bensì sono soldi nostri. Perlomeno degli italiani. Oltretutto sono soldi  che  vanno ad aumentare il tragico calderone del debito pubblico italiano. Non sono denari spesi per investire in futuro ma per scopi ben più modesti: La Miniera sostanzialmente risponde alla richiesta dell'oratorio di Curno di assumersi la responsabilità di un servizio che lo stesso faceva a suo tempo e adesso non può fare data la legge e le strutture dell'oratorio stesso.
Sul bugiardino comunale di dicembre si legge che  dei 7.285 Kg e sono stati riutilizzati 3.015 Kg (pari al 41% di quelli conferiti). Ma di questi 7.285 ve ne sono ben 1700Kg composti da mobili ed elementi compatibili: allora NON bisogna dimenticare di precisare –signora sindaco!-  che in questo periodo era in corso una rottamazione di mobili ed elettrodomestici consentita dalla legge di stabilità. Quindi il risultato è fortemente accentuato non dalla buona volontà dei conferenti ma da cause esterne.

Il ricavato –si legge- dello scambio e della vendita dei materiali non ri-usati ha consentito un incasso mediamente di un euro al chilo per conferito destinato metà a  finanziare il progetto dell'Associazione Abilitare Convivendo Onlus “Una casa per noi - Welcome”,  esprienza di residenzialità protetta e di autonomia per giovani adulti con disabilità del Comune di Curno e Mozzo.  Non sarebbe più corretto dedicare l'intero “incasso” a questa?
Si domanda la sindaca Serra: “era più importante fare delle asfaltature? Forse sì, ma con 50 abbiamo ottenuto 100, e abbiamo attivato un circolo virtuoso per l'ambiente e per il sociale, lo sono contenta di averlo fatto». Le rispondiamo. Non era necessario asfalatare le strade bensì era ASSAI meglio  convincere i Curnesi ad alzare dal 65% al 70% o 75% il riciclo di TUTTO il pattume nostrano. Meglio alzare “la civiltà di tutti” che incentivare delle buone pratiche per i soliti volenterosi.














































Ci pareva di stare come un personaggio nel film di Monicelli durante la riunione -non chiesta da noi- con la sindaca e  alcuni suoi assessori. La fifa che tutto finissse al TAR e l'inevitabile blocco dei lavori al cantiere della nuova biblioteca la si leggeva sui volti. Il bello era che avevamo segnalato le contraddizioni sugge-
rendo di correggere la delibera n.178 ma noi abbiamo sempre ragione e quindi non si tocca perchè noi non facciamo errori. Più che un giunta di una maggioranza otto a tre ci pare una giunta in navigazione su un barcone che provenga dalla Libia. Col debito rispetto di quelle vite: qui al massimo si bagnano i calzini per lo stravento che allaga un'opera progettata per i capricci dei professori. Contrariamente alle belle parole scritte: il compito dell’amminis trare richieda tempi di preparazione e la costruzione paziente di un gruppo di lavoro, che deve imparare a lavorare insieme e a condividere valori, obiettivi, modalità ci sono apparsi un gruppo che approva delle delibere senza troppe riflessioni, badando al risultato finale da vendere al pubblico piuttosto che al contesto politico in cui sono  inseriti. I documenti: mica la maggioranza.
E' la debolezza di questa maggioranza. Per la quale  amministrare é solo soddisfare modesti obiettivi (LaMiniera o la vasca per l'idroterapia...) e tanti desideri privati soltanto ai fini di raccolta del consenso. Vero!: il '68 é finito. Forse non sanno nemmeno che ci sia stato.