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NUMERO 285


















































































Sarà un caso ma appena pubblicata l'intervista alla sindaca Serra sul che fare per le prossime elezioni amministrative 2017 su Bergamo Post, ecco che L'Eco presenta –con una sorta di redazionale o simil intervista- quello che vorrebbe essere il “gioiello”  della sindaca Serra e della sua ex collega Morelli (sindaca prima di lei): la nuova scuola elementare di via IV Novembre.
Un'opera che per finirla “come si deve” costerà non meno di quattro milioni di euro ed ogni anni assorbirà 250-350mila euro di costi per mantenimento e manutenzione ordinaria.
Trattasi di un (infausto) gioiello su cui stanno appuntate medaglie non proprio brillanti. In primis la tragedia dell'operaio morto. Perché il cantiere è durato dieci anni e la scuola non è finita e non sarà terminata nemmeno per la sua annunciata apertura ai primi di settembre del corrente anno. Perché poi, oltre ai pagamenti, bisognerebbe fare anche il conto  degli interessi spesi per un capitale via via investito senza dare utilità. Non siamo nemmeno così convinti che i costi annunciati –tre milioni per 2845 metri quadrati- perché a nostro avviso sono abbondantemente superiori e non solo perché non è stata ancora contabilizzata la FUTURA palestra.
Curno NON aveva bisogno di una nuova scuola elementare dal momento che ne ha già due: bastava ristrutturare quella di via Abruzzi (ed ampliarla semmai proprio necessaria) e in questo modo anche la zona del paese ad ovest dell'autostrada  per la Valle Brembana  -la marigolda e il Lungobrembo: circa 2500 persone- avrebbero avuto un importante presidio pubblico anzichè abbandonarli col solo residuo del CVI 2.





Lo stravento del 26 giugno 2016 ha scaricato su Curno  116 mm di pioggia in circa 90 minuti contro una media (su 50 anni) di 143 mm nelle 24 ore (nel mese di giugno). Il sistema di asportazione delle acque piovane della nuova scuola elementare di via IV Novembre era calcolato per asportare 100mm per ora. Quindi a parere del progettista e direttore lavori era stato progettato con giusto ed ampio margine, margine di sicurezza superato dall'eccezionalità dell'evento meteorico. C'è qualcosa che non quadra. 116 mm in 90 minuti  fanno 77mm all'ora. Com'è che un impianto fatto per asportare fino a 100mm/ora non è stato in grado di allontanarne 77?

Ai posteri l'ardua sentenza.

Scrive la direzione lavori che i sopralluoghi effettuati hanno consentito di verificare che le infiltrazioni sono state determinate da un rialzamento del livello di acqua nel cortile con conseguente passaggio dell'acqua all'interno” tramite la porta principale di ingresso. Da qui i danni praticamente a gran parte delle pavimentazioni delle aule ed uffici. Danni  si sono verificati anche per infiltrazioni da alcune parti della copertura (anche in lavorazione) ed anche da sottoterra alle pavimentazioni in legno.

Il funzionario del comune che segue la pratica ha richiesto una prima stima di massima per effettuare un intervento complementare al fine di arginare, in futuro, il contributo considerevole (come apporto di acque piovane) dalla zona permeabile a verde  tra la scuola e la biblioteca (della superficie di circa 1300 mq) in caso si ripetessero eventi atmosferici eccezionali che ormai appaiono vieppiù frequenti.

E' stato concordato che verrà avanzata apposita proposta. Se non ricordiamo male l'incarico professionale prevede una spesa di oltre 10mila euro il che significa che i lavori costeranno almeno dieci volte tanto.
La relazione del progettista ha precisato che non erano state rimosse le tavole per favorire il passaggio dei visitatori in occasione dell'open day del mese di maggio precedente (un mese prima) così come  alcuni aspetti dell'organizzazione del cantiere (normali in situazioni identiche) avevano favorito l'evento dannoso.




Sarà pronta a set­tembre la nuova scuola ele­mentare di Curno, i cui lavo­ri, cominciati nel lontano 2006, sono rimasti interrotti per parecchi anni. In seguito non vi è più stata la possibili­tà di sbloccare i finanziamen­ti per realizzare l'opera, a causa dei limiti imposti dal patto di stabilità. Finalmen­te, dal 2014 i lavori sono ri­presi e si possono considera­re ormai praticamente ulti­mati. «Mancano solo gli ulti­mi interventi di rifinitura e il collaudo prima che venga aperta» ha annunciato il sin­daco di Curilo, Perii la Serra: «Arredamento e illuminazio­ne sono i punti su cui bisogna ancora intervenire, dopodi­ché i bambini della scuola elementare Gianni Rodari verranno tutti trasferiti nel nuovo edificio, con l'inizio del nuovo anno scolastico».
Supererà la carenza di aule
Le ragioni che hanno spinto l'amministrazione a proget­tare e realizzare una nuova scuola dipendono dalia ca­renza di aule di quella attua­le: il nuovo plesso, oltre a possedere spazi più funzio­nali e confortevoli, è anche meglio posizionato, perche vicino alla scuola media, al centro sportivo e alla biblio­teca comunale. Il taglio de nastro è previsto tra maggio e giugno.

L'amministrazione guida­ta da Perlita Serra ha potuto cogliere l'occasione concessa dal governo di poter attingere alle casse dei Comune sen­za il vincolo del patto di stabi­lità, per poter così realizzare il sogno di costruire l'innovativo edificio scolastico. La paritaria continuerà ad essere intitolata a Gianni Rodari, come l'attuale, e costituirà uno dei plessi dell'Istituto comprensivo Franco Gatti.




Manca ancora una palestra
Ed ecco una breve panoramica degli altri spazi. La nuova scuola disporrà di una segre­teria, un'infermeria, servizi igienici per i bambini e per gli insegnanti. Un ambiente sarà adibito ad aula docenti ed è prevista anche la realizzazio­ne di una palestra, che al mo­mento però non è presente.
«Abbiamo ancora in sospe­so un progetto preliminare ma stiamo aspettando i fi­nanziamenti europei in base al piano delle opere pubbli­che del 2017» ha spiegato il sindaco. «Per il momento ci accontenteremo di utilizzare uno spazio interno alla scuo­la per la psicomotricità dei più piccoli di prima e seconda elementare, mentre per i più grandi pensiamo di utilizzare in condivisione la palestra della scuola media, che si tro­va vicino».

Il destino dell'attuale edificio
Che ne sarà invece della vec­chia scuola Rodari? Numero­se sono le ipotesi a riguardo. Una di queste è farne un cen­tro diurno per anziani, men­tre un'altra è la realizzazione di spazi riservati alle associa­zioni, come laboratori o sale prova musicali, ma è ancora tutto da decidere.

Un'ala «potenziata». L'attenzione agli alunni con difficoltà
Gli spazi del nuovo edificio scolastico dedicati ai bambini della scuola potenziata, ovvero che presentano disabilità, com­prende ranno un angolo cucina, una sala dedicata all'idroterapia più altri quattro ambienti più piccoli. Spiega il sindaco Perlita Serra: «Ogni bambino con disa­bilità presenta esigenze diverse: da chi necessita











































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































Come la scuola sia stata progettata e costruita col pavimento ad un livello troppo basso rispetto al terreno circostante come hanno verificato (anche) i visitatori all'open day e come si vede dalla foto del cortile che illustra questo pezzo (scattata proprio il giorno dell'open day).
Sia la quota del pavimento delle aule delle scuole medie che quella della biblioteca (locali interrati esclusi) sono superiori a quella delle nuove elementari.

Basta osservare per verificare che dalla strada c'è un corsello in salita verso l'ingresso delle medie e della biblioteca


































































































































































L'unica motivazione politica per cui il centrosinistra, sindaca Morelli ed assessori importanti Conti e Pelizzoli- è stata una feroce ripicca verso la Lega che aveva deciso la costruzione della biblioteca audi torium sulla vasta area in piccola parte già comunale e in massima parte acquistata poi ad hoc. Per decenni il centrosinistra aveva latrato ferocissimo perché la biblioteca auditorium avrebbe sottratto spazi alle medie e poi, arrivati al governo, hanno riempito di una distesa di cemento [però allagabile….(;-))] proprio quegli spazi. Non contenti di questo, per “distruggere” le potenzialità del CVI1, ne hanno ridotto ai minimi termini la potenzialità di quello che era il locale pubblico per farvi la mensa delle scuole (usata poche ore alla settimana: sai che ideona!) anche perché questo locale faceva tremenda concorrenza sia all'osteria dell'”essicatoio anziani” (copyright by SPI-CGIL) che di alcuni bar del centro storico (alcuni di loro hanno ancora un arredamento del 1985….).

La sindaca Serra nel redazionale intervista al bugiardino non si sbilancia sul futuro destino della scuola di via De Amicis (uno dei migliori edifici pubblici del paese sotto il profilo strutturale…) ma appare evidente un suo futuro come ennesimo “scambio politico” nella destinazione.
Torniamo a suggerire alla sindaca Serra un'operazione che –come ci hanno detto in molti- é troppo complessa perché sia recepibile da questa maggioranza. La proposta invece è semplice. Il comune affitta alla scuola materna e al nido dentro la San Giovanni Bosco questa scuola dopo averla ristrutturata e adeguata e si prende in cambio il vetusto edificio sull'angolo Buelli-Roma dove piazzerà alcuni servizi per adulti.
In questo modo non c'è scambio notarile-legale di beni e il Comune riprende pienamente il controllo di un servizio che oggi é PRICOLOSAMEN-

























































































































































































































































































































































































































mentre invece per la scuola elementare la pendenza è verso il basso. Sono scelte di progetto cui probabilmente pochi o nessuno vi ha posto attenzione nella fase iniziale ma quasi tutti i visitatori



Tutta su un piano
Tre milioni di euro l'ammon­tare dei costi complessivi per la costruzione dell'edificio, situato in via IV Novembre. La scuola è tutta su un piano, per un totale di 2.845 metri quadrati, e ospiterà al suo in­terno 15 aule, più 6 spazi de­dicati ai ragazzi della scuola potenziata, ovvero che pre­sentano gravi disabilità fisi­che e psichiche e che necessi­tano, in alcuni momenti della giornata, di svolgere attività separate dal resto della clas­se. «Ovviamente la loro socializzazione all'interno del­la classe è importante - ha sottolineato il sindaco - e proprio per questo durante i laboratori svolgeranno le at­tività insieme agli altri com­pagni».



di un ambiente silenzioso a chi invece ha biso­gno di uno spazio più dinamico». Le classi della nuova scuola in totale sono 15, ci sono 4 laboratori, un deposito, un'infermeria. Per la mensa si utilizzerà quella già presente in un edificio separato. In estate si procederà con il trasloco del mobilio e del mate­riale. Per la formazione delle classi, tutto dipenderà dal nume­ro di iscrizioni. « I nuovi bambini che frequenteranno la prima elementare l'anno prossimo dovrebbero essere 81 nel comu­ne di Curno» ha detto il primo cittadino Perlita Serra.

Daniela Picciolo /L'Eco di Bergamo






































































TE in mano esclusiva di soggetti privati (che potrebbero chiuderlo). Inoltre il comune potrebbe inglobare (tipo “affitto”) all'attuale scuola di via De Amicis lo spazio verde  “abbandonato” tra la scuola e via IV Novembre. Non è molto ma alla fine la scuola materna disporrebbe di un edificio e di spazi ben superiori e meglio messi di adesso dove la SGB appare come un nido di gru su un semaforo.




dell'open day non hanno mancato di rilevare. Come non hanno mancato di rilevare che il giardino-“frutteto” fa da convogliatore delle acque meteoriche potenzialmente non assorbite dal terreno verso l'ingresso. L'abbiamo scritto anche nel nostro articolo sul n. 202.

Insomma per i capricci degli insegnanti che hanno voluto un edificio assurdo come posizione, distribuzione, architettura, per il destino infausto del fermo cantiere e la morte dell'operaio, per l'errore o sottovalutazione nella scelta del livello zero, per  uno stravento (che ormai si ripete troppo sovente) per una serie di concause parte prevedibili parte no, quello che voleva essere il gioiello del centrosinistra a trazione professorale si rivela un'opera problematica ma dotata di vasca… per l'idroterapia. Forse lo stravento voleva provvedere all'uopo?