NUMERO 283 - CHIACCHIERE SULLE AMMINTRATIVE 2017









































































«Vivere Curno» sta ancora lavorando al programma e sulla lista: «Il gruppo viene prima, non crediamo nell'uomo solo al comando»
Serra bis? Perlita nicchia: «Persone nuove»
Il sindaco ha fatto un bilancio del mandato in conclusione: «Mi spiace dei ritardi: saranno altri a raccogliere i frutti della nostra azione»

Si avvicinano le elezioni amministrative. Perlita Serra ha fatto il punto della si­tuazione per il gruppo Vivere Curno: «Stiamo ancora lavorando sul program­ma, ci stiamo trovando con maggiore







La banalità del bene come «programma» e poi alla fine mandato ecco scodellata una mega variante al piano di gestione del territorio che regalerà 250 o 300 mila metri cubi di ampliamento  e nuove costruzioni commerciali su uno spazio enorme ed abnorme senza risolvervi i problemi.








Il Centrodestra è unito, ma forse il papa è straniero

Pure «Obiettivo Cur­no», sta preparando la campagna elettorale: «Le varie forze politiche, Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e la lista civica Curno Oltre sono convinti nell'andare uniti alle elezioni - ha det­to il consigliere Paolo Ca­vagna -e solo cosi sarà possibile mandare a casa il gruppo di centrosinistra, questi quattro, cinque anni diverse persone si so­no impegnate con noi.
Ci siamo incontrati a scaden­ze regolari per confron­tarci e vagliare il lavo­ro dall'Amministrazione. Siamo sempre stati attivi sul territorio, con gazebi il sabato e la domenica e nei vari quartieri. Noi sul ter­ritorio non ci facciamo ve­dere, come qualcuno, sol­tanto due mesi prima delle elezioni. Siamo una quin­dicina di persone e presto usciremo con i nomi». Ha parlato anche Marco Belotti, il segretario della Le­ga di Curno: «Sono ormai cinque anni che ci incon­triamo insieme alle altre forze politiche, perché non ci sono segreti tra noi e poi siamo sempre stati più o meno compatti come cen­tro destra curnese, a parte qualche episodio sporadi­co. Ma di fatto siamo noi a rappresentare questi simboli nel paese. Altre formazioni dicono di es­sere di destra, ci credo, ma non rappresentano uffi­cialmente dei partiti. Co­me gruppo Lega faremo lotta dura alla realizzazio­ne della nuova moschea, che non ci piace per nien­te. Per quanto riguarda la mia candidatura, mi pia­cerebbe sicuramente far parte dei 12 candidati e penso proprio che sarà co­sì, anche perché mi sem­bra il giusto coronamento di 5 anni di lavoro come segretario. Alle precedenti elezioni non ho corso, so­tto diventato segretario della Lega pochi mesi do­po e andrò quindi in sca­denza fra qualche mese. Il programma è già delinea­to nelle nostre menti e il nostro candidato dovrà ne­cessariamente accoglierlo, visto che è nato da 5 anni di lavoro». Ma siete dun­que indirizzati verso un candidato sindaco ester­no? «Su questo per ora non dico nulla, ma presto ci saranno notizie, lo non amo far polemica; ciò che mi interessa è solamente il programma e i risultati, senza personalismi».







































































































Non poteva mancare la battuta televisiva piuttosto qualunquistica del momento: »siamo riusciti ad attrarre investimenti sul nostro territorio, anche esteri, ormai assai rari in Italia. Avremo delle imprese straniere che metteranno dei mi­lioni per riqualificare il centro commerciale». Come non sapessimo che il centro commerciale è proprietà di una multinazionale ed é affidato in gestione ad un'altra multinazionale: chi avrebbe dovuto metterci quei soldi? Ol Gioanì Mamalao?












































































































































frequenza; prima un incontro al mese, ades­so ogni 15 giorni. Siamo una ventina di persone, organizzate in piccoli gruppi per redigere il nuovo programma, perché noi partiamo sempre da lì, dal che cosa fare, come farlo e poi definire anche chi. Sul chi, siamo ancora in alto mare, non abbiamo ancora dei nomi. Anche perché uno tira l'altro: diverse persone pongono come condizione la permanenza di altri, per cui è ancora tutto da vedere. Il gruppo uscirà tutto insieme, non può essere di­versamente: vo -gliamo presentare il pro­gramma a marzo e subito dopo la squa­dra. Abbiamo ancora un mese abbon­dante per lavorare sul program ma, poi prepareremo i materiali e partiremo. Il gruppo si è aperto anche ad altri e sono arrivate delle persone nuove; è probabile che alcuni di essi entreranno a far parte della lista di candidati. Alcuni già li co­noscevamo, mentre uno è del tutto nuovo; una persona preparata e con energie fre­sche. Comunque per ora stiamo discu­tendo sul cosa fare, perché la disponibilità delle perso ne e la coesione devono essere legate a un progetto. Non abbiamo mai creduto ai gruppi che si formano intorno a una persona, un leader. Quello che conta non è l'individualismo ma l'idea collettiva di realizzare un program ma. Abbiamo af­frontato il tema della sicurezza, come si può parlarne allargando un po' lo sguardo e uscendo dalla banalità delle teleca mere. Abbiamo ragiona to sui difetti della nostra Amministrazione, per tentare di correg­gere: un grosso problema sta nella co­municazione, nel far sapere quello che si sta facendo. Siamo molto critici con noi stessi; sappiamo di avere alle spalle quat­tro anni e mezzo complessivamente




Silenzio sulla mancata chiusura del cantiere della biblioteca auditorium: l'opera più «odiata» dal centrosinistra, una storia che viene dal 1997 (vent'anni meno uno) e che pure il centrosinistra non ha mai ben spiegato (la storia). Silenzio sulla mancata assegnazione dell'appalto di cura dei beni pubblici (un affare da oltre 300 mila euro l'anno). Una spesa sociale minutissima e dispersiva mirante soprattutto alla raccolta brevi manu del consenso elettorale sia localmente (bellissima quella del noleggio degli escort a 18 euro l'ora) che sovracomunale col coinvolgimento di una miriade di società del privato sociale.
Incomprensibile l'accenno "alcune questioni, che non sono riuscita a chiudere: ad esempio il Global service e l'illuminazione pubblica" dal momento chel'appalto per la manutenzione dei beni comunali ci risulta assegnato.
Un aspetto é certo nella vi




































































































































































































































































































































































































































































































cenda è mancata la trasparenza verso la cittadinanza. Quella delibera DOVEVA essere accompagnata da una relazione CERTIFICATA (da un pool di professionisti) in cui era documentata la spesa annuale per l'ultimo decennio in ordine alla cura e mantenimento dei beni comuni. L'assessore Cavagna responsabile del settore asserisce che questa relazione, fatta dagli uffici interni, è stata realizzata ma la giunta Serra si è ben guardata dal renderla pubblica.

Questa abitudine di fare delibere di spesa poggiandole su relazioni che NON sono allegate alla delibera stessa non è solo un episodio di trasandatezza o dimenticanza: l'abbiamo ritrovata anche in quella sui rimedi per evitare un domani  l'episodio d'allagamento della scuola elementare in costruzione.

Nessuna spiegazione anche sui cambi all'ufficio tecnico, che la maggioranza legge e interpreta in pubblico come qualcosa del tutto normale: “la nostra Amministrazione non si è mai  opposta alle richieste  di comandi,mobilità, trasferimenti, ecc., avanzate dai dipendenti” mentre invece  nel paese reale «scorrono» inter pretazioni del tutto differenti. Significativa anche questa affermazione: »sul chi (parteciperà alla prossima lista), siamo ancora in alto mare, non abbiamo ancora dei nomi. Anche perché uno tira l'altro: diverse persone pongono come condizione la permanenza di altri, per cui è ancora tutto da vedere».



























































































































































































































































































































































































































































































po­sitivi, ma non è stato tutto magnifico e perfetto. Si cercano quindi dei correttivi.Abbiamo riflettuto anche sull'idea stessa di programma, che deve essere essenziale, non un libro dei sogni; smilzo, però rea­lizzabile. Con la variante al Pgt abbiamo fatto un grosso passo, nei prossimi cinque anni bisognerà vedere realizzate le opere contenute in essa. L'Amministrazione ha un ruolo di facilitatore in questo caso, perché siamo riusciti ad attrarre inve­stimenti sul nostro territorio, anche esteri, ormai assai rari in Italia. Avremo delle imprese straniere che metteranno dei mi­lioni per riqualificare il centro commer­ciale. Questi cambiamenti dovranno rea­lizzarsi nel tempo e spero che la prossima Amministrazione, quale che sia, continui in questo solco, perché altrimenti sarebbe un peccato. La continuità è importante, ma serve anche innovazione. Cambiando alcune persone, resteranno dei punti fermi, ma altri potranno variare».

Sulle maggiori soddisfazioni: «La scuo­la, che verrà inaugurata nel mio mandato, anche se i bambini ci entreranno dal prossimo anno. Mi dispiace di aver perso tempo con alcune questioni, che non sono riuscita a chiudere: ad esempio il Global service e l'illuminazione pubblica. Ci sono cose che si sono trascinate in una maniera vergognosa. Ci sono stati anche cambi nell'ufficio tecnico e quindi ral­lentamenti. Ho dei pentimenti su questi ritardi, perché i frutti verranno visti dalla gente l'anno prossimo e non si ricorderà che siamo stati noi a fare quelle cose. Certo, l'importante è che le cose si fac­ciano. Un insuccesso invece è legato allo stallo della biblioteca. Ma credo che fa­remo una relazione di fine mandato in cui saremo soddisfatti».

Fabio Busi





Cioè: non si fa una lista mettendo insieme competenze e onestà ma si da per scontato che personalismi e dubbi di reciproca (onestà?) siano presenti anche nei concorrenti (che comunque fanno parte del gruppo). Tradotto: tra di noi ci sono dei soggetti inaffidabili (come? cosa, quanto? dove?) e quindi vediamo di sistemare le cose.

Altrettanto significativa anche quest'altra affermazione: «abbiamo ragionato sui difetti della nostra Amminis trazione, per tentare di correggere: un grosso problema sta nella comunicazione, nel far sapere quello che si sta facendo.».
Che una ex insegnante di lingue e tuttora guida turistica affermata supportata dall'ass. Gamba si scusi per il difetto nella comunicazione da parte dell'amministrazione da lei guidata non è credibile.

Il problema del difetto nella comunicazione della giunta Serra «sta nel manico» non tanto perché non sarebbero in grado di scrivere un articolo per  il sito web del comune o per quel “bollettino parrocchiale” che é «Curno in comune» ma perché hanno amministrato con una linea politica a profilo zero, una democristianeria d'antan (terrificanti la coppia Gamba&Serra in merito) per “clientelizzare” tutti. Modello che era già «smontato» fin dall'inizio nei mille talk show che inondano la televisione.

In realtà i Curnesi hanno compreso benissimo, dopo l'esperienza della giunta Morelli (ex insegnante delle scuole medie curnesi) e della giunta Serra (ex insegnante pure lei ed assessore  fin dalla giunta Morelli) che le insegnanti non hanno la «stoffa» per fare il sindaco. Non basta l'empatia formale adottabile nell'ora ricevimento genitori: quando hai davanti la gggente normale questa ha la eccezionale capacità di sgamarla immediatamente.

La Serra ha ormai alle spalle quindici anni di mandato. L'assessore Conti ha alle spalle un quarto di secolo di mandato ed è stato il reggitore per conto del PCI e succedanei (non del PD o di tutto il PD) di una politica urbanistica che smentiva a parole il grande commerciale e tutelava nei fatti la piccola impresa per massimizzarne la captazione della rendita fondiaria. Curno é brutto e vecchio anche per colpa sua. Anche Benedetti ha ormai collezionato l'età del pensionamento politico.
E' in atto uno scontro feroce tra minoranza PD e seguaci del fiorentino il cui esito nazionale provinciale e locale è inimmaginabile.  Evidente che se il segretario nazionale viene dimesso anche la coppia Gamba&Serra vanno in naftalina mentre prende quota come candidato sindaco   Cavagna Claudio .
Semmai il problema è  sul “chi” sostituirà l'inossidabile Vito Conti, visto che in materia occorre personale professio nalmente ferrato oggi indisponibile nel PD a meno di ricorrere a qualche esterno (forse una donna già presente nel funzionariato?).
Nessuno sa cosa succederà nei prossimi giorni settimane mesi nella politica nazionale europea e internazionale.
Non si può nemmeno pensare che si vada alle elezioni amministrative nei tempi normali (maggio 2017).

A cappello di tutto questo  resta il fatto che ormai le finanze del comune sono inchiodate a spese determinate e già assegnate. A meno che un miracolo nazionale non faccia decollare di nuovo l'edilizia (impensabile…) e che la crescita del Paese esca dallo zero virgola per diventare almeno un 3 virgola (impossibile…) pensiamo seriamente che il nostro comune si avvii verso il declino. Ovvio che chi l'ha condotto in crisi non può essere chi lo risolleva.






















Sfortunati quei paesi che hanno bisogno di un “papa straniero” come candidato sindaco se non addirittura come sindaco. Il centrodestra a trazione leghista curnese, ampia mente diviso sia ai tempi della presenza dominante di uno dei co-fondatori della Lega (Pedretti) che adesso o come sempre dal 1994 in avanti, vuole vendere con questa intervista una parvenza di unità che non esiste. Oltre le ambizioni personali, spesso di uomini non certo all'altezza come dimostrò la tragicomica esperienza della giunta Gandolfi. Il fatto è che adesso, toltasi di mezzo autonomamente la figura ingombrante di Pedretti, il CDX a trazione Leghista, dopo il passaggio uno dei suoi più incolori leaderini alla neo formazione penta stellata, cerca il papa straniero. Speriamo non lo trovi e che scelga un indigeno: al massimo gli concediamo di essere nato in Largo Barozzi (Bergamo) oppure in via Forlanini (Ponte san Pietro). In effetti un candidato forte ci sarebbe – un ex assessore PdL provinciale – ma dubito abbia la voglia e il coraggio di imbarcarsi su una flottiglia di malcapitati come i nostri. Si parla anche di un professionista che veleggi tra via Marconi e l'Isola ma la parola vale un refolo di vento. Troppo navigato per farsi stritolare tra quattro cinque sei sette leaderini indigeni.
Il problema è che il CDX+Lega non trova più carburante  ne a Curno ne altrove perché la spartizione dei frutti delle varianti al PGT di cui sono stati audaci autori, adesso non reggono più. La misera battaglia contro l'ampliamento-trasloco del centro islamico lascia indifferenti i curnesi. Il bilancio comunale è ormai inchiodato da spese predeterminate e quindi al massimo potranno scannarsi per far passare un po' di appalti da un'area politica alla propria. Ma di grasso ne cola poco poco perché Cantone vigila.
A noi resta del tutto incomprensibile l'astiosità con cui la maggioranza  si rivolge alla minoranza di centrodestra e leghista, al limite dello stalking politico verso quel giovanotto approssimativo di nome Cavagna. Davanti a un rapporto di otto a tre non ci sono problemi che tengono (per la maggioranza) a meno che sotto sotto non ci siano inciuci inapparenti.