NUMERO 243 - PAGINA 5 - LA BEFANA PER I CURNESI










































































































La Befana 2017 dovrebbe portare ai Curnesi dei ricchi doni. Non per tutti ovviamente. Il principale dovrebbe consistere nell’apertura della nuova scuola elementare di via IV Novembre. Dovrebbe ri-aprirsi per Natale anche il rinnovato bar del CVI1 e la novità collettiva più eclatante sarà il trasferimento del mercato settimanale dalla piazza dietro la chiesa a Via IV Novembre.
I negozianti del paese ed anche i  titolari dei banchi al mercato non gradiscono la novità.

I primi perchè perdono la possibilità di cuccare quei cittadini che adesso attraversano il paese per il mercato. I secondi perché temono una contrazione delle vendite (possibilissima a gennaio: girano pochi soldi...) ma soprattutto perché -essendo ampliati gli spazi a disposizione- potranno arrivare nuovi concorrenti.
Il comune ha infatti pubblicato l’avviso che il 07 gennaio provvederà a emanare il bando per assegnare i posteggi (agli attuali titolari fino al 07 maggio 2017 come da concessione esistente) e per quelli non ancora assegnati.

Dopo 40 anni finalmente il mercato  sloggia dal parcheggio attuale (che appartiene alla parrocchia che lo ha dato in affitto simbolico al comune) e va in una sede più acconcia, sperando che sia dotato di servizi «adeguati» dai gabinetti all’energia a una pavimentazione non da terzo mondo com’è l’attuale (ma crediamo che questa non migliorerà affatto).
Forse -e diciamo forse perché CONTRO questo trasferimento agiscono forze  tutt’altro che sottovalutabili- è la volta buona che c'é una ammi-
nistrazione che si muove "contro" la classe che ha



Il CVI non doveva diventare un luogo di attrazione serale estiva che potesse sottrarre clienti ai bar  e pizzerie del centro. Ed infatti prima l’hanno dimezzato facendoci la mensa scolastica (usata 3 ore al giorno per pochi giorni alla settimana....), poi hanno fato un bando "sovietico" per riassegnare il bar (in modo da far scappare ogni possibile intraprenden
te?) e adesso non é detto che lo spostamento del mercato assieme alla riapertura del bar e della new scuola elementare
avvengano davvero.

Che non ci sia qualche «altro» intralcio fisico burocratico  meteorico razziale terzomondista siriano daesciano che rimandino «oltre» le elezioni di maggio il tutto o gran parte dell’insieme.

Indubbiamente il fatto che l’assessore alle «politiche per il sostegno e lo



-non più ACLI- può mettere i tavolini sulla pubblica piazza e il fabbricato s’è inglobato le volumetrie che al tempo  coprivano gli spazi dei porticati.
Anche l’ultimo sindaco di Centrodestra e Lega apparteneva alla categoria dei bottegai in centro e proprio per quello FI lo indicò alla riluttante Lega ottenendo il casino finale delle elezioni anticipate di 45 giorni.

Quando del tutto casualmente nei giorni scorsi ho aperto il discorso con 4-5 bottegai del centro informandoli dell’avviso comunale (sulla futura assegnazione degli stalli del mercato) mi sono trovato davanti dalle usuali reazioni «come dire che la gente andrà al mercato al cimitero!» che erano le più furbe e diplomatiche alle peggiori (e irraccontabili).

Abbiamo l'impressione che il ritardo con cui la



se il comune e l'asilo San Giovanni Bosco si scambiano i due edifici in affitto, il comune investe  per mettere a posto la Rodari come asilo e il comune mette nell'attuale asilo quei servizi che intendeva per la Rodari abbandonata.
in questo modo l'asilo andrebbe in un posto più ampio e migliore.

































































































































































































































































































































Col trasloco delle elementari Rodari da via deAmicis alla nuova sede di via IV Novembre si libera questo edificio, che -progettato da un ottimo tecnico e costruito in tempi di «muratori veri»- resta uno dei migliori  tra quelli pubblici curnesi.
La giunta Serra ha fatto a maggio una assemblea pubblica «finta» convocata -a suo scrivere- per ascoltare i suggerimenti dei cittadini mentre concretamente ha spiegato agli allibiti presenti di avere già deciso che la scuola accoglierà per una piccola parte uno spazio per l’autismo (va di moda in tempo di rifiuto ottuso dei vaccini...) e il resto sede per un centro anziani.
Il leader del partito maggiore azionista della giunta Serra ha fatto invece chiaramente intendere - scrivendola in breve- che vedrebbe bene una new clementina.

LA NOSTRA PROPOSTA
La nostra proposta parte da alcune riflessioni:
- vista la bassa natalità nazionale occorre investire di più in tema di facilitazione alle coppie.
- nella nostra zona l’apertura di scuole private (nidi e materne) è avvenuta dietro la garanzia del finanziamento pubblico alle famiglie.
- la riduzione della natalità e della presenza delle famiglie immigrate porta ad una riduzione dei posti necessari.
- un comune non può lasciare «al libero mercato» la fornitura di questo servizio ma deve puntare sulla disponibilità sicura di questa struttura.
- l’attuale scuola SGB è posta in una posizione assolutamente scriteriata e deleteria per la sua funzione.
- necessita anche di importanti e costosi interventi  alla copertura che va interamente rifatta.

In questo quadro la nostra proposta sarebbe:
1 - il Comune di Curno affitta per 25 anni alla SGB l’edificio di via De Amicis comprensivo della palestra.
2 -  la SGB (san Giovanni Bosco) affitta per 25 anni al Comune di Curno l’edificio attuale all’incrocio via Roma-Buelli
3 -  viste le destinazioni l’affitto sarà identico per entrambi e simbolico (100 €)
4 - il Comune di Curno investe la somma  necessaria alla ristrutturazione dell’edifico di via DeAmicis in sostituzione dell’ampliamento del CVI1 come già programmato.
5 - la SGB sposta la scuola materna e il nido in via DeAmicis e il Comune destina l’edificio delle (ormai ex) SGB per quello che intendeva ricavare nelle elementari abbandonate.
6 - l’edificio affittato dal Comune alla SGB viene inserito nel programma di gestione , manutenzione dei beni comunali in attuazione dal 2017. Lo stesso per l’edificio preso in affitto dal Comune dalla SGB.
7 - la palestra resta di uso plurimo da concordare tra SGB e Comune.





































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































giunta Serra, sotto la pressione politica del leader locale suo maggior azionista elettorale- ha tardato nello spostamento del mercato potrebbe costarle caro alle elezioni di maggio perché ha offerto alla destra un’occasione per stimolare la passione degli italiani verso l’uso e l’abuso dell’auto. Perché la destra e la gggente approffittano  degli ossimori. Lo spostamento del mercato al massimo costringe i pedoni del centro ad allungare la strada (il che è un bene anche... fisico...) ma la propaganda vende lo spostamento come una limitazione all’uso-abuso del mezzo. Paradossalmente lo spostamento del mercato libera spazi di parcheggio al centro del paese ma i bottegai del centro sanno bene che chi possiede l’auto e la sa usare con debita scaltrezza, mica si fanno spennare dai negozi del centro.

Accanto a queste beghe  che dalla Liberazione bloccano il paese, «forse» nel 2017 se non cade il governo del fiorentino, pure la biblioteca e auditorium verranno finiti ed aperti. Si sente sobbollire da qualche parte, anche negli uffici comunali, di una segnalazione dettagliata alla Corte dei Conti verso tutte quelle giunte che hanno furbamente traccheggiato nel finire i lavori destinando fondi disponibili verso altre opere. Una tirata di orecchie a chi ha fatto orecchio da mercante di vario spessore in ordine al ritardo  nella finizione di quest’opera sarebbe meritata.

Noi speriamo che tutto quel grande investimento sportivo abitativo sociale tempo libero e scolastico culturale che è a sud di via IV Novembre diventi finalmente un «cuore pulsante» della nostra comunità.






































































































































































































































































































































































































































































































visto una solidissima e maliziosa alleanza tra i bottegai «di sinistra» e quelli «di destra» che da mezzo secolo si oppongono strenuamente «contro» ogni idea di spostare dal tratto Crocette Piazza del Comune, Piazza della Chiesa e Largo Vittoria ogni minimo passaggio pedonale o automobilistico pur di non perdere l’occasione di un cliente in meno.

Questo matrimonio di interessi bottegai tra destra e sinistra ha sempre avuto importantissimi rappresentati in consiglio comunale -da sindaci ad assessori-  che hanno combattuto ogni minima idea di spostare qualsiasi servizio pubblico da quest’asse. Che si trattasse della biblioteca come del mercato o della scuola materna.
In base agli interessi economici di questi bottegai-amministratori TUTTI i Curnesi «dovevano obbligatoriamente» transitare ogni giorno davanti alle loro botteghe (qualche bar ha ancora gli arredi del 1985....).





sviluppo delle attività  produttive e commerciali» sia un intimo del partito del deus ex machina dei commercianti di sinistra così come pure il vicesindaco ed assessore alle «politiche del territorio» rappresenti dal 1990 gli interessi e gli indirizzi di quel partito e dirigente di partito hanno  contribuito a quel freno ideologico a una ridistribuzione ragionevole sul territorio delle attività, in maniera da liberare-pedonalizare davvero perlomeno Piazza della Chiesa e Largo Vittoria che infatti... sono stati pedonalizzati  nella sola parte dove... ci sono i bar in modo che potessero mettere i tavolini all’esterno.
Poi se n’è aggiunto qualcun altro...all’ombra ma sempre coi tavolini... al sole.

Casualmente uno di questi bar apparteneva a un segretario di partito e consigliere-assessore comunale; un altro bar era dello zio del vicesindaco. Il terzo bar era l’ex Acli. Il quale già a suo tempo aveva degli spazi all’aperto ma erano sulle proprie proproprietà mentre adesso quel bar