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Alessandro
Giglioli risponde all'articolo Federico Rampini su La Repubblica del 16
agosto dove raccontava dei timori delle banche e investitori stranieri
circa l'esito del referendum costituzionale di questo autunno.
Quei soggetti ovviamente sostengono il SI senza riflettere che finora
hanno accumulato tanti di quegli errori e danni all'universo che anche
la "casalinga di Voghera" non affiderebbe loro nemmeno la spesa
quaotidiana, altro che il "budget" famigliare.
L'aspetto che più stupisce é che nessuno dei c.d. grandi politici levi la voce per invitarli a tacere.
L'idea che si va facendo avanti nel "popolino" é che nessuno di quelli
che comandano, tranne la disperata sopravvivenza quotidiana, abbiano
uno straccio di idea per fare ripartire il mondo.
Soprattutto l'idea che circola senza essere detta é che il meccanismo
che prevedeva il mondo diviso tra chi sfrutta -l'Occidente- e chi
subisce lo sfruttamento -l'Oriente e il Sud del mondo- si stia in
qualche modo sfasciando creando occasioni positive per una discreta
parte del Sud del mondo (non di tutto ovviamente: vedi Centro Africa)
ma nel contempo abbassando drasticamente anche il benessere diffuso cui
era abituata gran parte della popolazione occidentale.
Un tempo questo ruolo di sfruttatori-sfruttati era in mano ai grandi
paesi ed ai loro governi mentre oggi sembra passato nelle mani di poche
grandi società che, anche con l'appoggio dei governi magari non il
proprio- fanno il lavoro sporco e quello pulito.
Apple nel 2015 ha raggiunto quota 85 miliardi di euro di profitti
occupando solo 92.600 persone, mentre negli anni Sessanta General
Motors raggiungeva i 7 miliardi di dollari di ricavi dando però un
salario a oltre 600.000 dipendenti. Questa è la prova che il capitale
si è sostituito sempre più al lavoro e che per produrre ricchezza il
denaro ha bisogno di meno individui. Ma sono proprio i consumi
individuali a far crescere le economie mature come quella europea
L’economia digitale, oltre a mutare i rapporti di forza tra lavoro e
capitale, ha infatti trasformato anche lo stesso principio di
ricchezza, divenuto intangibile e meno controllabile, consistendo in
larga parte in flussi informativi cui si collegano quelli finanziari.
E' in corso una dematerializzazione non solo dei beni, quali i derivati
finanziari, i servizi alle famiglie e imprese o i dati di chi naviga su
Internet, ma degli stessi proventi che giungono dall’utilizzo del
web.Durante l'eurocrisi, a fronte di un'eco -nomia reale che a livello
mondiale é cresciuta nel 2012 del 3,25 rispetto all'anno precedente,
quella internettiana ha
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Care
Goldman Sachs, JpMorgan, Merryl Lynch e Morgan Stanley, cari Citigroup,
Black Rock, Cerberus, Blackstone e Old Mutual, ma anche cari Wall
Street Journal e Financial Times, insomma cari signori della famosa
finanza mondiale,
anche se non ci credete, qui fuori siamo persone educate.
E siccome ci hanno insegnato che quando qualcuno vive nel terrore è
cosa giusta provare a tranquillizzarlo, crediamo che adesso sia venuto
il momento di accarezzare il capino proprio a voi: per quanto nababbi e
un po' arrogantelli a volte siate.
Vi vediamo infatti, di questi tempi, tremuli come conigli bagnati.
Impanicati al punto da immaginare fantasmi ovunque. Atterriti tanto da
non azzeccarne più una. E vi voglia aperto affinché possiate uscire da
questa brutta condizione: magari anche spiegandovi le cose con qualche
lieve asperità, ma è per il vostro bene, davvero.
Come vi è venuto in mente, ad esempio, di schierarvi così sguaiatamente
e apertamente per il sì al referendum sulla Costituzione italiana?
Cioè, certo, come chiunque anche voi potete dire la vostra, ci mancherebbe, ma proprio non vi ha insegnato niente la Brexit?
Ecco, forse nessuno ha ancora avuto il coraggio di dirvelo, ma è giusto
che lo sappiate: ormai state sul cazzo a tutti, nel pianeta.
Ma non poco: tanto.
Di conseguenza la gente fa esattamente il contrario di quello che voi dite.
Spiace dirlo, ma è così.
È avvenuto in Gran Bretagna, era già avvenuto in Grecia, sta avvenendo
un po' ovunque in Europa e non solo. E adesso che avete fatto la
frittata sulla nostra Costituzione, rischia di avvenire anche qui.
Che disastro, che pasticcioni.
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Questa instabilità esistenziale l'avete inventata e vi piaceva pure.
Ora che si sta trasformando anche instabilità politica non vi piace più.
Con rispetto, siete stati un po' degli apprendisti stregoni. Avete cioè
innescato meccanismi che vi si stanno rivoltando contro. E insistete
pure, puntando su uno spauracchio - l'instabilità - che per le persone
fuori non è affatto uno spauracchio: è vita quotidiana. Quindi non è
che funzioni molto, il vostro messaggio: cercate di spaventare la gente
prospettando una cosa che la gente già vive sulla sua pelle da anni.
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che ha perso in tre città su quattro per incasinamento proprioassai
più che per meriti altrui, che prima ha creduto di vincere il
referendum proiettandolo tutto su se stesso poi ha capito che così
perdeva e allora si è inabissato?
Non vi viene il dubbio che, al contrario, questo premier sia proprio un
booster di successiva e assai maggiore instabilità, a mano a mano che
si evidenzia a tutti l'abisso tra la sua fabulazione immaginaria e la
realtà delle cose, la realtà di come stanno le persone?
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Ma, soprattutto, non vi viene il dubbio che se è così importante anche
per voi la stabilità - come lo è per tutti - una buona idea potrebbe
essere aumentarla un po', questa stabilità, per chi vive ogni giorno
della sua esistenza in modo acrobatico?
Sì, lo so, magari vi toccherebbe rinunciare per questo a una qualche
piccola percentuale di profitti, speculazioni, premi e buonuscite, ma -
credetemi - alla fine stareste meglio anche voi: almeno dormireste la
notte senza il terrore che crolli tutto. No?
Poi, va beh, ci sarebbe anche l'altra questione di merito, ma qui avete semplicemente preso un granchio.
Sto parlando dell'increscioso equivoco secondo il quale, per alcuni di
voi, il sì al referendum avrebbe doti nel rendere più "agile" e
"funzionale" il sistema legislativo italiano. Ecco: fatevi tradurre in
inglese l'articolo 70 della riforma Boschi e capirete rapidamente che
semmai è il contrario.
Cioè, magari l'intenzione iniziale del premier era proprio quella che
dite voi, nel bene e nel male, ma poi - per arrivare all'approvazione
in Parlamento - Renzi e Boschi dovevano accontentare un'area che andava
da Verdini a Speranza passando per Alfano (la maggioranza appiccicata
con lo scotch di cui vi dicevo prima), sicché il testo è stato caricato
come un autobus pachistano di qualsiasi paccottiglia, emendamento,
contraddizione, incoerenza, arzigogolo, ammennicolo, equivocabilità.
Ripeto, non limitatevi a farvi tradurre gli editoriali di Panebianco
sul Corriere. Leggete proprio la riforma, il suo testo. Così toccherete
con mano un'espressione contemporanea, e pure un po' estrema, del
famoso barocco italiano. Altro che "agilità legislativa".
Ecco, questo è quanto.
Senza acrimonia, ma anzi con umana comprensione e perfino un filo di solidarietà, come vi dicevo all'inizio.
State sbagliando tutto, con rispetto. Capita, dopo una crapula
trentennale. Avete bisogno di un paio di Alka-Seltzer e di un po' di
dieta.
Magari pensateci, quando tornate in città dalla vostra vacanza agli Hamptons.
Che poi, perdonatemi, agli Hamptons avete proprio un mare di merda, e vi sono solidale anche per questo.
Alessandro Giglioli
La Repubblica
18 agosto 2016
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tempo,
nel nostro Paese l’economia reale è calata del 2,4%, mentre il web
market ha coperto il 4,9% del Pil nazionale con un valore di quasi 69
miliardi di euro. Secondo i dati Ocse, fino al 13% del valore generato
dalle aziende potrebbe essere attribuito alle virtù taumaturgiche della
rete, mentre il settore ha assorbito il 50% di tutte le operazioni di
venture capital già nel 2011.
Accontentarsi quindi nel 2015 di una crescita europea di poco più
dell’1% significa in sostanza mettere in conto la saturazione di un
intero sistema, perché chi può spendere non incrementa le sue spese e
chi non ha questa possibilità è ormai fuori dall’area dei consumi: alla
marea dei senza lavoro dovranno quindi pensarci i governi con i loro
claudicanti sistemi di welfare piuttosto che le imprese.
E due considerazioni dimostrano la distonia che esiste in questa fase
tra Europa e Stati Uniti. In primo luogo, nell’Ue si registra un
aumento consistente delle persone a rischio povertà o di esclusione
sociale.
Adesso pensare che la riforma costituzionale prossima ventura dia una
qualche svolta a questa situazione ... non ci crediamo troppo o proprio
ma che l’idea di tornare indietro -»adesso ci ripigliamo tutto il
nostro...»- sia quella vincente di questo invece ne siamo assolutamente
sicuri.
L’unica certezza è che come sta andando il mondo, saremo vieppiù poveri
e pieni di debito pubblico. Un debito inutile che serve solo ad
alimentare se stesso senza dare nessuna prospettiva a noie nemmeno a
chi ce l’ha in mano. Che cacchio se ne farebbero i c.d. fondi sovrani
di un pezzo d’Italia se nessuno ci viene a vederlo come accade adesso
per una Turchia o un’Arabia?
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Questa cosa del vostro SI a novembre insomma é stato lo spot più efficace possibile a favore del no.
E vi è andata bene che la bischerata l'avete fatta a Ferragosto -
quando qui in Italia si pensa solo alle creme solari, alle meduse e al
calciomercato - ma se poco poco quello che avete detto venisse risaputo
in giro, beh, il no avrebbe già vinto.
Per farvi capire a cosa equivale il vostro endorsement, immaginate un
tipo grosso e bullo che abita nel vostro quartiere e che per trent'anni
vi mena, vi scippa, vi molesta la moglie e vi spaventa i bambini: voi
seguireste uno qualsiasi dei suoi consigli? Ma manco se vi indica il
bar aperto più vicino, andreste in quello. Ecco: la vostra reputazione
in giro non è molto migliore di quella del bullo in questione. Anzi,
scusatemi, è pure un po' peggiore.
Poi ci sarebbe anche la questione di contenuto, d'accordo, ma anche qui
si capisce che lo smarrimento vi fa sragionare - e andare verso il
contrario di quello che volete.
Quello che vi spaventa di più per l'Italia, dite, è "l'instabilità": quindi state con Renzi, quindi con il sì.
Allora: sull'instabilità come principio siamo tutti d'accordo, è una
condizione che non piace a nessuno e che non riguarda solo voi, anzi.
Intendo dire: l'instabilità, fuori dai vostri grattacieli, si chiama
precarietà, disoccupa zione, voucher, lavoro saltuario, dumping
salariale, impossibilità di fare un mutuo per la casa, fatture già
tassate che però non vengono mai pagate, cose così.
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