In Inghilterra i nonni hanno finalmente fatto lo sgambetto alle nuove generazioni. A Curno la giunta Serra li coccola come fossero il futuro In Inghilterra la decrepita alleanza degli anziani ha vinto. Come a Curno. Anche a Curno.
I nonni hanno deciso il futuro dei nipoti.
Il passato prossimo è la tentazione delle nazioni in difficoltà.
C'è qualcosa di rassicurante nelle abitudini, certo. Ma rinunciare ai grandi progetti in favore delle piccole consolazioni è sciocco.
Forse la sindaco Serra e la sua amministrazione pensano e si illudono del ruolo trainante degli anziani che sono la base del proprio elettorato ma non è così.
Questa giunta lavora per le cento Brexit che corrono nel sangue di una Europa troppo vecchia, incapace di rinsanguarsi, che sceglie di curare le proprie piccole piaghe anziché governare il futuro.
Le lotte di indipendenza nel secondo dopoguerra avevano sostanzialmente mescolate le razze dei vecchi dominatori coi nuovi vincitori: pensiamo alla Francia, Olanda, la stessa Inghilterra. Gli Stati Uniti col Vietnam e gli altri cento Vietnam in cui si sono cacciati.
Quelle sconfitte dei dominatori sono state anche la chiave del loro successo.
In Italia ed anche a Curno il 99% degli ultra65enni non sa nemmeno cosa sia Erasmus. Non sa nemmeno cosa sia il TTIP. Non sa nemmeno quanti immigrati clandestini e non ci sono in Europa. Siamo invasi gridano a squarciagola i nostri anziani facendo l'ola a Salvini. Gli invasori sono meno del 10% della popolazione e invece di dargli lavoro per ricavare tasse e contributi, preferirebbero affondarne i barconi.
Penso che la narrazione che la Serra fa del nostro paese vada riflettuta e ribaltata. Perché oggi gli anziani sono la parte degli italiani con un reddito certo mentre i loro figli (spesso anche 50enni) e nipoti sono e resteranno per quasi il 20% senza reddito alcuno.
E' su quelli, sulle famiglie giovani, sui giovani che vogliono farsi una famiglia che occorre puntare, non (solo) sulla clementina indigena.
| La narrazione del paese che ne fa la Serra sprona inconsapevolmente anche il nostro verso il rifiuto dell’Europa. Tutto questo accade perché non fanno politica ma solo sopravvivenza elettorale |
| Ma a Curno, quanti immigrati ci sono? Tanto per capire: non ci riferiamo a quelli regolari ma a quelli che sono approdati «illegalmente» sul patrio suolo negli ultimi due anni e ci vengono affidati -al pubblico o al privato- dal ministero dell’interno. Perchè ci pare che in questo paese si predichi bene ma si speri che al prefetto non venga l’idea d’assegnare quell’1x1000. Ma a Curno, quanti sono i partecipanti agli Erasmus? Con la Brexit, però, gli italiani che vivono in Gran Bretagna e non hanno acquisito la doppia cittadinanza vedranno sfumare anche la possibilità di usufruire dell’assistenza sanitaria gratuita, fino a oggi garantita a tutti i cittadini dell’Unione. Stessa cosa vale per gli alloggi popolari e altri sussidi statali. Allora, che si fa da parte del comune per questi giovani? |
La decrepita alleanza ha preferito il passato al futuro, i ricordi ai sogni, l'illusione al buon senso.
Ne fanno parte –in Inghilterra - i «little Englanders» di provincia e di campagna; i cittadini meno istruiti, su cui le informazioni scivolano come l'acqua sulle piume dei pellicani di St James's Park; i nostalgici di ogni età, incapaci di rassegnarsi a un'evidenza: vivono in un Paese normale capace di imprese ammirevoli.Esattamente il ritratto di Curno.
Brexit é, prima di tutto, lo sgambetto a una generazione. Tra gli inglesi con più di 65 anni, solo il 40% ha votato per restare nell'Unione Europea (Remain).