NUMERO 209 - PAGINA 1 - WWW.THEFLOATINGPIERS.COM

OSPITI PRIVILEGIATI (SOPRA) ASSIEME AI COREGONI (SOTTO)






































































Si sono incontrati due interessi. Quello di Christo di realizzare finalmente un suo progetto (lui lo chiama “opera”) già respinto altrove due-tre volte e quello degli enti locali lacuali e della Brescia di  trovare un'insperata occasione per rilanciare il turismo su un lago che la concorrenza internazionale,  soprattutto quanto a novità e prezzi, lo aveva fatto a pezzi da qualche lustro. Nonostante che i furbi tedeschi avessero iniziato a riscoprirlo per via dei…prezzi più contenuti rispetto al Garda.
Se poi sarà vero –quando vedremo un bilancio complessivo dell'operazione circa i costi a carico degli enti locali- che i 15 milioni di spesa preventivati sono tutti a carico dell'autore (che se li riprenderà –dice- vendendo i disegni  del tutto) mentre tutti i vantaggi saranno  del turismo lacuale e quindi di quelle popolazioni, allora sarà il caso di pensare seriamente di non smontare quei pontili galleggianti, operlomeno non smontarli tutti.

camminare la gente sulle… acque.
Manco fosse Gesù Cristo.
Perché anche se pure noi abbiamo qualche difficoltà a prendere per buona questa land art (ma contiamo zero, quindi…) restiamo esterrefatti prima di tutto davanti al blocco della circolazione lacuale negli spazi attraversati da questi pontili. Non vogliamo immaginare che il solito cretino vi si schianti con un motoscafo contro. Magari proprio nello spazio dove è presente un bel gruppo di visitatori.
Sorvoliamo sulla “sarnaghera” e sui temporali estivi sul lago e il tempo necessario per liberare i pontili in balia del vento e delle onde.
Sorvoliamo anche sul fatto che sostanzialmente grandissima parte di questi 15 milioni di spesa andranno all'estero visto è realizzato con personale bulgaro e materiali d'altrove rispetto al Made in Italy (del resto per starci dentro coi costi….).
























































































L'operazione farà scuola. Già da quest'anno cominceranno a fiorire richieste di allestimento da parte di comuni e privati di pontili (chiamiamoli così…) antistanti i centri lacuali e marini di tutt'Italia e nel mondo. Il sistema è brevettato e quindi qualcuno acquisterà i diritti a riprodurre i cubi di polietilene con cui è fatto il manufatto.
Da quel che si è visto e letto è una grande opera di ingegneria navale anche se  la prima impressione è quella di una grande puttanata (l'allestimento nell'insieme) ma la bellezza di stare in mezzo al lago e guardare in piedi sulle proprie gambe i monti attorno al lago, beh… da una barca è assai meno bello. Un'esperienza da provare anche se Sgarbi o Daverio e tutti i concorrenti hanno fatto pollice verso. Forse anche per quel piccolo particolare di un collega che  riesce a farsi finanziare 15 milioni dallebanche per fare


E vedremo le cronache quotidiane sul caos che determinerà l'afflusso preventivato di visitatori sulle stressatissime infrastrutture viarie e dei trasporti su ferro della FranciaCorta.
Detto questo, una volta fatto il bottino dei 45 milioni di fatturato da straordinaria opportunità economica, che resterà al Lago d'Iseo ed alla Franciacorta? Al lago nulla o al massimo un sacco di foto digitali. Il buono lo si vede bene dalla doppia pagina p.e. del Corriere dove il tema centrale sono i vini di Franciacorta (e dici nulla ! ? ).
Fine della messa e un sogno (ricco) che è durato nemmeno mezza estate.