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Avviso ai naviganti.
Il risultato del PD alle ultime elezioni comunali conferma lo stato
disastroso dei rapporti all'interno del partito e l'incapacità
consolidata ormai di dialogare e sentire la popolazione che dovrebbe
conoscere benissimo ed amministrare meglio. Fosse solo
autoreferenzialità sarebbe già grave, ma c'è del peggio.
Il disastro romano era prevedibilissimo visto cosa aveva combinato
mafia capitale che vide (o vede ancora?) una alleanza tra destra
estrema ed una parte consistente del PD per saccheggiare il comune.
Disastro ulteriormente accentuato con la vicenda Marino e le sue
DIS-missioni. Marino andava sostenuto e meglio diretto da un consiglio
comunale dove il PD aveva la maggioranza ed invece s'è visto che a Roma
c'era un consiglio comunale legittimo (non proprio tutto…) ma il
governo VERO della città era in mano ad altra gente. Questo non doveva
accadere ne per la corruzione interna del PD che non fu un grado
di evitare prima e scoprire poi perché il partito non aveva più
sensibilità della vita nei quartieri (e ci credo…pensavano ben altro…).
Se poi osserviamo Napoli non si sa se sghignazzare o mettersi le mani
nei capelli o prendere un randello e menare colpi alla cieca verso i
vecchi –Bassolino- e nuovi: Valente & verdini ani. Anche qui il PD
non ha compreso cosa era diventata Napoli e dove volgeva lo sguardo.
Perché la vittoria della Raggi a Roma e di DeMagistris a Napoli è stata
di 2:1. Che non è proprio un buffetto verso il candidato PD.
Ma il disastro –a mio avviso- ancora peggiore c'è stato a Torino dove
Fassino non era-è solo il sindaco ma Fassino è IL presidente dell'ANCI.
Vero che qui la distanza tra i concorrenti è di circa dieci punti, ma
quello che la stampa descriveva ormai da anni come un sistema torinese
dove il PD s'era innestato dappertutto (e non erano sempre delle belle
notizie) è riuscito nella non facile operazione di far convergere
in un voto unitario CONTRO tutte le opposizioni.
Uno sguardo ai voti ci dice che tra il primo e il secondo turno, gli
spostamenti elettorali nelle tre principali città non sono stati
simili. Mentre a Milano e Napoli la crescita dei voti tra i due turni
appare abbastanza coerente, si vede come a Torino lo Stecchino cresce
di poco più di 8mila voti mentre la Appendino scatta da 118 a 202 mila
voti: inequivocabile segno del CDX e della Lega che sono virati verso
di lei pur di sconfiggere Fassino.
A Roma il barbuto Giachetti cresce di 50mila voti mentre la Raggi cresce di quasi 310mila voti.
Avvisaglie a Renzi per questo autunno e un bel problema per le due donne penta stellate.
Dire adesso –come fa la c.d. sinistra interna o i vecchi della
“ditta”- che sarebbe utile separare la funzione di
segretario da quella di PdC è una stupidaggine quando senti parlare un
Orfini, una Serracchiani oppure un Guerini. O mister tiramolla alias
Bersani che non sai mai se sta sul pero o sull'albicocco.
Il casino combinato da Orfini a Roma gli meriterebbe la Siberia a stirare ghiaccioli.
E' proprio la sconfitta di Fassino a Torino che segna la necessità di
una profondo rinnovamento nel PD perché quando viene rifiutato –col
voto o con l'astensione- una persona rispettabile e capace come
Fassino- significa che il partito proprio “non gira” più.
Anche a Milano il risultato è tutt'altro che positivo. Pisapia non ha
mostrato grande intelligenza e generosità politica con la sceneggiata
di (diciamo così) abbandonare il campo gran parte per ripicca politica
verso Renzi. Altro che coerenza con la promessa di fare un solo
mandato. Spesso in politica occorre farsi carico di pesi indesiderati.
Il fatto è che ormai pure il PD milanese era attraversato da problemi
di relazione con la città e la mancata approvazione dei piani sugli
scali ferroviari oppure l'allontanarsi di importanti assessori come la
DeCesaris o la Balzani combinate con tutta la polleria di maschietti
auto candidati alle primarie non prometteva niente di buono.
Infatti Sala ha rischiato.
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Pure
a Curno c'è un più che discreto clima elettorale, con le tre grazie (+
una…) della giunta Serra che si battono di fioretto ma (per
adesso) non sanno neppure loro se per la successione (bisognerà vedere
se la Serra viene candidata al Parlamento) oppure per la riconferma.
Ormai anche la giunta Serra arriva svaporata perché tutto il
politicamente corretto alla fine è risultato una bufala.
Manca la sostanza, manca un disegno strategico di lingo respiro, manca
il rispetto sostanziale della democrazia e della partecipazione. Tante
belle parole e poi alla fine ti ritrovi una democristiana come
sindaco.
E' una versione del “partito della nazione” che sta suscitando non
pochi malumori nel PD di origine comunista. La giunta Serra arriva al
termine dei cinque anni malmessa come ci arrivò la giunta Morelli e non
è detto che sia proprio il malaccorto comportamento verso i cittadini
il carburante per ricompattare il Centrodestra con la Lega, adesso che
l'ingombrante Pedretti se n'è andato (ma c'è da scommettere che creerà
una lista di disturbo… ).
Tutto questo agitarsi (della giunta Serra) rende platealmente lo stato
di ansia che la percorre. Purtroppo le persone hanno limiti
culturali e politici che impediscono loro di comprendere il pese nella
sia interezza. La situazione di Curno è molto simile a quella di Torino
ma la Serra non è ne un Pisapia ne un Fassino.
Addà venì baffone!
La fatwa della Serra
La
sindaco Serra ha scritto una mail ai suoi assessori avvisandoli che
qualora un certo cittadino intervenisse ad una assemblea pubblica, lei
si alzerebbe e uscirebbe dalla sala. Pare che il cittadino non si sia
messo a piangere: ‘sto stronzo.
In buona
sostanza la Serra -anche se smentirà seduta stante- ha dato la “dritta”
anche ai suoi assessori di una “fatwa” verso un cittadino.
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