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FONTANA: IL GENIO DEL MOMENTO
Lega sull'orlo di una crisi di nervi: e ora Salvini si sente sotto attacco di giudici e poteri forti. Prima le inchieste su Siri e la revoca del sottosegretario. Poi, l'inchiesta su Attilio Fontana, dove spunta (di nuovo) il nome di Giorgetti. Infine i primi sondaggi che danno la Lega sotto il 30%. Per il Carroccio, segnali che la guerra è iniziata.
Si sentono accerchiati, presi di mira, convinti che a questo punto della scena «una manina giudiziaria» voglia interrompere la stagione dell'esecutivo gialloverde. Dalle parti di via Bellerio, sede della Lega di Matteo Salvini, da giorni non fanno altro che ripetere frasi di questo tenore: «Il combinato disposto Movimento Cinque Stelle-procure vuole impedire la nostra affermazione». Ed ecco che un alto dirigente del Carroccio si ferma in Transatlantico e la mette così: «Sembra una nuova Tangentopoli. In questo paese non siamo mai usciti dalla stagione del '92-'93».(...)

NON SIAMO PIPOTTINI NE FASCISTI COME VOI
A Curno ci sono diversi “cani da riporto”.  Uno (“cane da riporto 1) di questi è per esempio un certo Algido (uno che vale talmente poco che avremmo tentato di corromperlo per conto terzi con due pranzi da dieci euro cadauno: altro che “Mensa dei Poveri” di recente notizia regionale…) che lo fa per il custode delLa Latrina di Nusquamia, tale Claudio Piga abduano di origina sardAgnole con ascendenze  dalla ValCamonica. Quando c'è da attaccare qualcuno si mettono entrambi la cornetta del cellulare (nel culo) e scoreggiano secchiate di merda addosso a noi, alla Boldrini, alla Serra per dimenticare il Locatelli .
Altro cane da riporto (“cane da riporto 2”) è il custode delLa Latrina di Nusquamia che invece lo faceva e lo fa tuttora per chi lo pagava (anzi: l'ha pagato solo due volte prima che lo costringessero a mollarlo) cioè l'ex sindaco Gandolfi.(...)





dalla Latrina di Nusquamia





















































IL GENIO DEL MOMENTO


Lega sull'orlo di una crisi di nervi: e ora Salvini si sente sotto attacco di giudici e poteri forti. Prima le inchieste su Siri e la revoca del sottosegretario. Poi, l'inchiesta su Attilio Fontana, dove spunta (di nuovo) il nome di Giorgetti. Infine i primi sondaggi che danno la Lega sotto il 30%. Per il Carroccio, segnali che la guerra è iniziata.

Si sentono accerchiati, presi di mira, convinti che a questo punto della scena «una manina giudiziaria» voglia interrompere la stagione dell'esecutivo gialloverde. Dalle parti di via Bellerio, sede della Lega di Matteo Salvini, da giorni non fanno altro che ripetere frasi di questo tenore: «Il combinato disposto Movimento Cinque Stelle-procure vuole impedire la nostra affermazione». Ed ecco che un alto dirigente del Carroccio si ferma in Transatlantico e la mette così: «Sembra una nuova Tangentopoli. In questo paese non siamo mai usciti dalla stagione del '92-'93».
Prima l'inchiesta che ha coinvolto il sottosegretario Armando Siri, indagato per corruzione dalla Procura di Roma e legato a quel Paolo Arata, re dell'eolico che rispondeva a Vito Nicastri, a sua volta vicino al boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. A ciò sono seguiti quasi venti giorni di polemiche, di bracci di ferro fra Salvini e Di Maio, sfociati nella presa di posizione del premier Giuseppe Conte che proprio ieri ha revocato l'incarico di Siri sposando il giustizialismo dei pentastellati.
Poi l'altra indagine sulle tangenti in Lombardia che è arrivata fino al governatore leghista Attilio Fontana, oggi indagato per abuso di ufficio. Si tratta di un uno-due che scatena le ire del vicepremier Salvini al punto da fargli dire che «sono vergognosi gli attacchi all'uomo, all'avvocato, a un sindaco e a un governatore la cui onestà e trasparenza non sono mai state messe in discussione in tanti anni, né mai potranno esserlo oggi o in futuro. Confidando nel buon lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine milanesi - ha aggiunto il leader leghista - e evidenziando la necessità di punire eventuali singoli colpevoli, ribadisco con orgoglio i servizi che la Regione Lombardia offre da anni come modello europeo e mondiale ai suoi 10 milioni di cittadini, per efficienza e buona amministrazione».
Ma c'è un fil rouge che ha costretto i vertici della Lega ad aprire una riflessione. Entrambe le inchieste sfiorano il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, il deus ex machina del leghismo di rito salviniano, il braccio destro del leader del Carroccio, l'uomo che più di ogni altro funge da anello di collegamento fra la Lega e le istituzione. In sintesi, è Giorgetti che dialoga con Mario Draghi, con Sergio Mattarella e con tutte le istituzioni che si definiscono tali. Va detto che Giorgetti non è indagato. Ma è stato lui ad assumere Federico Arata, figlio del re dell'eolico, alla presidenza del Consiglio. Ed è sempre lui che viene nominato due volte negli atti dell'inchiesta della Procura di Milano su un presunto sistema di corruzione.
A fare il suo nome sono il politico di Forza Italia, Gioacchino Caianiello, arrestato martedì, e Diego Sozzani, il deputato azzurro per il quale i pm hanno mandato al Parlamento una richiesta di arresto. Sono piccole scosse che destabilizzano la Lega di Salvini nei giorni, forse, più difficili del governo gialloverde. «Perché - mormora un leghista – se viene messo in discussione Giancarlo qui crolla tutto». L'impressione è qualcosa si stia muovendo. In quale direzione non è dato sapere. Certo è che il clima sta diventando irrespirabile a palazzo Chigi. I leghisti si sono sentono isolati e accerchiati. Anche perché per la prima volta girano sondaggi non positivi per via Bellerio che fotografano una Lega attorno al 29 per cento. Con un Pd in rimonta che sfiora il 23%. Da qui la preoccupazione, la sindrome del complotto. E la necessità di dover mutare l'azione politica. Se non addirittura l'esecutivo.

COMMENTO
Il Presidente della Lombardia Fontana dichiarava  l’8 giugno 2018 a Telelombardia che « I cittadini lombardi "non hanno certo la percezione di vivere in citta' tranquille e sicure, anche perche' il degrado continua ad aumentare".
Da parte sua, il governatore il sette maggio ‘19 ha riferito in Consiglio regionale, come chiestogli dal Pd, e ha fatto sapere «di non aver percepito alcun atteggiamento corruttivo nelle interlocuzioni avute. Sono qui in Consiglio perché non ho alcun timore – ha rivendicato Fontana –. Vado avanti corretto e trasparente come sempre».
Il giorno successivo il Corriere dava notizia: Tangenti in Lombardia, Fontana indagato per abuso d’ufficio».
Certo è che un avvocato che fa anche il presidente della Lombardia e che da un incarico al proprio collega di studio senza nemmeno la minima remora che sta facendo una gabolata, bisogna dargli una medaglia. O portarlo direttamente a san Vittore.
Oltretutto il Salvini per togliersi di dosso l’avvocato Claudia Maria Terzi dal Parlamento ritenuta troppo legata a Bossi & Maroni gliel’ha lasciata in Regione come Assessore .

NON SIAMO PIPOTTINI NE FASCISTI COME VOI


A Curno ci sono diversi “cani da riporto”.  Uno (“cane da riporto 1) di questi è per esempio un certo Algido (uno che vale talmente poco che avremmo tentato di corromperlo per conto terzi con due pranzi da dieci euro cadauno: altro che “Mensa dei Poveri” di recente notizia regionale…) che lo fa per il custode delLa Latrina di Nusquamia, tale Claudio Piga abduano di origina sardAgnole con ascendenze  dalla ValCamonica. Quando c'è da attaccare qualcuno si mettono entrambi la cornetta del cellulare (nel culo) e scoreggiano secchiate di merda addosso a noi, alla Boldrini, alla Serra per dimenticare il Locatelli .
Altro cane da riporto (“cane da riporto 2”) è il custode delLa Latrina di Nusquamia che invece lo faceva e lo fa tuttora per chi lo pagava (anzi: l'ha pagato solo due volte prima che lo costringessero a mollarlo) cioè l'ex sindaco Gandolfi.


Cosa è successo?
Abbiamo scritto “Mica per nulla la giunta Gandolfi abolì anche il trasporto alunni adducendo motivi eco­nomici esistenti solo nella testa del sindaco così che 'ste stronzi di ragazzini e genitori passassero ancora nelle solite vie per farsi uccellare. Ecc. ecc.
Il “cane da riporto 2” traduce sulla sua Latrina: “Nel numero 993 del suo diario il gatto attribuisce al sindaco Gandolfi la soppressione del servizio di trasporto scolastico, con la seguente motivazione: Gandolfi sopprime il servizio di trasporto scolastico per obbligare i curnensi a transitare davanti alle botteghe di Curno, offrendo buone possibilità ai bottegai di prendere al cappio i cittadini transeunti. Insomma, gratta gratta, c'è materia per sospettare una cointeressenza, un ritorno commerciale: e chi è più zabetta più ne metta”.
Avendo criticato una scelta dell'ex sindaco Gandolfi uno si attende che  lo stesso, che è “culo&camicia” col Piga, risponda da par suo alla critica. No! Risponde il “cane da riporto2”!.

Per raccontare le cose bisogna mettere in fila le date e i fatti.
Il 2012 è un anno cruciale per il sindaco Gandolfi: a maggio terminerà il suo mandato come sindaco e ci saranno nuove elezioni ma accade che… il 19 marzo 2012 Gandolfi venga mandato a casa per via delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri (pure i suoi) e dopo una brevissima presenza del commissario prefettizio (perché sia completo lo sfottò al sindaco decaduto) il 07 maggio viene eletta sindaca Serra.

La prima attività che mettono in pratica i sindaci neo eletti è una verifica delle finanze comunali, operazione che viene fatta assieme al dirigente della ragioneria  in attesa di quei pochi giorni dal giuramento dal prefetto. Oltre la presa visione del bilancio incontrano gli operatori che –sulla base di quanto inserito nel bilancio di previsione- dovrebbero dare le risorse  per verificare se arriveranno o meno.

Alcune scadenze vanno bene precisate. I bilanci di previsione vanno approvati entro il 31 dicembre e quindi quando la sindaca Serra viene eletta si trova in mano il “Bilancio di Previsione per il 2012” approvato dalla maggioranza sindaco Gandolfi.
Il “Piano del diritto allo Studio” (PdS)  è una parte fondamentale del bilancio di previsione e viene approvato in genere a giugno-luglio di ogni anno.
Quindi il PdS vigente all'insediamento della Serra (7 maggio 2012)  ha già prelevato fondi per quattro mesi dal Bilancio dal Bilancio 2011 e per otto mesi dal Bilancio 2012.

In generale tra giugno e luglio al massimo viene approvato il piano del diritto allo studio  (PdS) .
Il custode delLa Latrina di Nusqumia scrive che “A fine giugno (2012) i fondi per il servizio scolastico ci sono ancora, come si legge nel bilancio di previsione per l'esercizio 2012 del Comune di Curno, presenta­to a fine giugno, appunto, certificato e approvato”.
Il che non è vero  visto che il bilancio di previsione 2012 è stato approvato alla fine del 2011… sennò che “previsione” sarebbe?


Prosegue il “cane da riporto 2”: «Improvvisamente, pochi giorni dopo, i fondi sono scapitozzati. È successo nel frattempo che, nel corso di una riunione di Giunta, il 5 luglio, l'Amministrazione abbia concesso a un “attore del territorio” la rateizzazione di 402.000 €, che il Comune avrebbe dovuto riscuotere proprio allora, alla sottoscrizione della convenzione relativa al Piano integrato d'intervento “Briantea Nord”. La giunta concede la facilitazione in considerazione della «crisi economica generale e, in particolare, dell'arresto dell'edilizia». Com'è maturata la decisione? La deliberazione di Giunta segue la richiesta a tambur battente. I viveur hanno provato a resistere, almeno un po'? Perché la dott.ssa Serra ha rinunciato a usare l'arma del “sorrisetto asseverativo”? Senza contare che l'“attore” si è obbligato (nel 2011) alla convenzione, firmandola pagina per pagina: la sua inadempienza sarebbe stata oggetto di contenzioso giudiziario”.

E' diritto di un operatore chiedere la rateizzazione  del versamento degli oneri e viene sempre concessa a tutti per non incorrere in contenziosi  e se poi pensiamo alla situazione specifica è già una fortuna che abbia chiesto la rateizzazione  quando poteva benissimo lasciarle ferme nei cassetti del municipio.
La realtà é che  certe spese (quelle del PdS per esempio) che si ripetono pressoché identiche anno dopo anno, occorre la certezza che i fondi siano DAVVERO disponibili senza aspettare che arrivino dagli oneri. Insomma quegli incassi debbono essere sostanzialmente GIA' presenti quando si approva la delibera di spesa .

Quando la sindaca Serra entra finalmente “nel pieno dei poteri di governo” a fine maggio (se non a metà giugno) sarà andata a verificare le previsioni  contenuto nel Bilancio di Previsione 2012 (approvato dalla giunta Gandolfi) avevano concrete possibilità  si verificassero ed è altrettanto sicuro che quell'operatore abbia avvisato la  giunta Serra che avrebbe chiesto la rateizzazione.
Non so se a Curno la rateizzazione degli oneri avvenga in tre o cinque rate ma nel primo caso
si sarebbe verificato un “buco” di 270mila euro nelle entrate del comune  e nel secondo caso di  320mila: vale a dire il comune violava il fiscal compact.

Davanti a un deficit che compare  all'improvviso per un errore nel Bilancio di Previsione 2012 (dove si erano sovrastimate le entrate)  corre l'obbligo di tagliare qualche spesa e aumentare qualche imposta. Infatti la Serra  taglia il trasporti alunni (che è un servizio aggiuntivo nel PdS ma non incide sul contenuto dell'offerta formativa) ed aumenta un po' alcune tasse comunali (ai ricchi ed ai commercianti: come denunciato dal “cane da riporto2”.

Quindi la sindaca Serra è costretta a tagliare il servizio non per sua scelta politica ma perché OBBLIGATA dall'errore nel Bilancio di Previsione 2012 approvato dalla maggioranza Gandolfi.
In questo senso di Gandolfi si può dire che sia stato la manina “politica”che ha tagliato il servizio trasporto alunni ed aumentato le tasse locali.

Il bello è che  proprio il “cane da riporto 2” scrive che quell'entrata di 402 mila euro si rivela all'atto pratica sovrastimata in quanto Gandolfi –nell'approvare il Bilancio di previsone 2012- non aveva previsto l'ovvio: cioè la rateizzazione.
Un amministratore onesto non avrebbe inserito nel bilancio di previsione 2012 l’incasso dell’intera somma ma di UNA sola rata.

Ovvio che solo un bugiardo o un fesso immagina che un sindaco risponda ad un operatore in piena crisi “con un sorrisetto asseverativo” o si metta a “resistere almeno un po' ” come si trattasse di una partita a carte all'osteria. Forse questi atteggiamenti li adottava Gandolfi su suggerimento del suo “cane da riporto 2”.



Ancora una volta il custode delLa Latrina di Nusquamia” mescola i fatti, li altera, li anticipa e posticipa ad uso proprio salvo che alla fine emerge chiaro e tondo come quei soldi mancassero  non dal 4 luglio ma mancavano addirittura dall'approvazione del Bilancio di Previsione 2012 (giunta Gandolfi) dove erano inseriti come una posta del tutto inattendibile.

Conoscendo la doppiezza politica della coppia Gandolfi – Piga assieme ai loro consulenti –il revisore del bilancio e la ragioniera del comune-  non è sbagliato immaginare che sia stata proprio la coppia Gandolfi-Piga  dietro confortante parere dei consulenti a inserire una previsione d'entrata maggiorata nel Bilancio di Previsione 2012 (per abbellirlo,come succede spesso) così che il nuovo sindaco (che sarebbe entrata in carica sostanzialmente a giungo 2012) si sarebbe trovato addosso la grana dello sforamento.

Non poteva mancare il conforto del “cane da riporto 1”, tale Algido, il quale cita “un volantino integrale del PD ai tempi che ho conservato” da cui sostanzialmente appare come  sia la Serra che il PD concordassero col taglio del trasporto alunni.

Semmai sia vero tale volantino, questo conferma appunto il nostro discorso. Proprio il maggiore azionista di Vivere Curno é uno dei rappresentanti degli interessi dei commercianti  “rossi” del paese e quindi anche  questo fa parte del novero di chi aveva tutto l'interesse nell'abolizione del trasporto pubblico degli scolari. Uno di quelli che ha pedonalizzato il centro del paese solo dalla sua parte  per potere mettere i tavolini all'esterno.
La popolazione queste cose le vede benissimo e sa benissimo di chi è questo bar, questo negozio, quest'altro locale.
Ovvio che anche la Serra abbia fatto buon viso a cattiva sorte (rispetto al suo azionista elettorale di maggioranza che gli ha piazzata 3-4 soci come consiglieri-assessori), mica per nulla è stata segretaria provinciale del PD nonché consigliere e assessore provinciale. Avrà ben imparato sopravvivere nelle temperie della politica.


Quando abbiamo letto il lungo post del “cane da riporto 2” sull'abolizione del servizio di trasporto alunni c'è venuto  in mente che proprio in quelle ore a Roma  accadeva che la polizia anziché proteggere la famiglia  rom italiana che doveva prendere possesso della casa affidatale. Il tasso di tolleranza del Viminale al tempo di Matteo Salvini è piuttosto alto nei confronti degli estremisti di destra e in piazza lo si percepisce benissimo. La rivolta di Torre Maura, nella sua componente facinorosa andava subito repressa, i manifestanti violenti andavano arrestati e sgomberati. Così non è stato. La polizia s'è schierata a difendere i facinorosi di CasaPund  e non  i cittadini e la famiglia che volevano godere di un legittimo diritto.

Questa inversione delle parti per cui chi deve difendere la legalità va a difendere chi la crea è esattamente l'operazione che hanno messo in piedi Gandolfi e il suo “cane da riporto2” con la vicenda  de quo.
E non è un caso che a Roma ci siano di mezzo i fascisti di Casa Pound schierati contro la famiglia rom italiana e gli italiani che la sostenevano così come a Curno il sindaco Gandolfi e il suo “cane da riporto 2” fossero rispettivamente capo e spin doctor di una giunta fascio leghista. Tutto si tiene insomma.

Se poi vogliamo spingerci  ancora più avanti leggiamo le dichiarazioni  della consigliera Carrara (che faceva parte della maggioranza Gandolfi come assessora) sulla celebrazione del 25 aprile '19 a Curno: «I partigiani non sono uomini migliori di altri. Perché non ricordate i fascisti morti?»  Stendiamo –per non parlare di politica- uno spesso velo sull'ignoranza della signora.