A GUARDARE ALLE COLLINE 988






Di cosa parliamo in questa pagina.

+0,2% DI CRESCITA DEL PIL:DATI TAROCCATI?
Chiacchiere e ripresa stanno a zero
Ieri è stata una giornata di grande eccitazione, nello stagno italiano. La pubblicazione di due dati economici ha infatti prodotto una sarabanda di festeggiamenti, spruzzate di analisi a sfondo sociologico e titillato spiriti di rivalsa degni di miglior causa. Su tutto, prevale una robusta ignoranza che porta a discettare di cose e cause che semplicemente non si conoscono.
Il dato sul mercato del lavoro di marzo ha mostrato una crescita netta di ben 60 mila unità degli occupati, che a sua volta ha trascinato al rialzo il tasso di occupazione. Di essi, 46 mila sono dipendenti permanenti, cioè a tempo indeterminato, mentre la variazione stimata degli occupati a termine è nulla.(...)

L'INGEGNERE FALLITO E IL SUO CANE DA RIPORTO
Da quando esiste la prima legge regionale sulle biblioteche in Lombardia (penso  di 50 anni or sono) ne sono state realizzate –tra quelle nuove e la ristrutturazione di edifici esistenti-almeno un migliaio sui 1500 comuni di Lombardia. Curno fu tra i primi dieci comuni bergamaschi con meno di diecimila abitanti ad avere una biblioteca comunale costituita appositamente e il primo curatore fu un giovane maestro democristiano che diverrà ingegnere elettronico al Politecnico di Milano. La prima biblioteca era ospitata nelle aule lasciate libere della scuola elementare di Largo Vittoria  stante che la scuola era entrata nell'edifico nuovo di via DeAmicis. Il “collettivo biblioteca” fece per diversi anni i corsi per fare ottenere ai giovani il diploma di terza media che non avevano ottenuto o per l'età o per evasione dell'obbligo (che era iniziato col primo doverno dc-psi).(...)

IL CANE DA RIPORTO DELL'INGEGNERE FALLITO
Il cane da riporto dell’ingegnere fallito scrive che «La scuola nuova in Via Carlinga. è un bel progetto che ormai piace a tutti (anche perché usandola tutti han capito che è tutto meno che un bunker, essendo spaziosa godibile e assai luminosa). Anzi. Il muro su via Carlinga (il lato dove affacciano semmai servizi igienici e locali accessori, le aule affacciano sul parco contrariamente a quanto i detrattori hanno sempre sostenuto) è un segno architettonico che a me piace.
Come mi piace architettonicamente la nuova biblioteca. Bella e importante, semmai sfigura la dozzinale architettura anni 70 delle scuole medie adiacenti». Ragionamento cerhiobottista che imbroglia la gente visto che l’hanno creata e immaginata la giunta Morelli con la Serra assessore al settore, l’attuale segretario PD (successore del cane da riporto?) come assessore a i beni comunali e vicesindaco il padre dell’attuale  consigliera delegata dalla sindaca Serra (ieri) e Gamba (oggi) alla cultura. Tanto per dire qualcosa su quel progetto (1)andate a vedere quanto è costata la parcella in % del costo dell’edifico pagata ai progettisti (2) andate a vedere quanto costa la parcella in % del costo della futura palestra da pagare ai progettisti (3) le luci zenitali sono state ricavate DOPO  che la scuola era stata presentata ai cittadini e TUTTI avevano detto che le aule erano buie. Ci sono le foto che mostrano i solai senza luci zenitali (4) «le aule si affacciano sul parco»: parco di che? un giardinetto modello villetta a schiera con due edifici che si fronteggiano e si fanno ombra  e quando piove l’acqua del praticello entra nelle aule (5) vogliamo dimenticare i 160mila euro che il comune  c’ha rimesso  dopo lo stravento che ha fatto danni anziché imputarli all’impresa che aveva in mano il cantiere?. Vogliamo infine ridere della  (6) vergogna sulle lavagne pitturate sui muri? oppure (7) sull’iter progettual contratualistico della rotonda sulla via oppure ancora (8) sulla vasca da idromasssaggi dentro la scuola che non è usata da nessuno? oppure  ancora (9) sull’arredo della sala computer?.

















































L'INGEGNERE FALLITO E IL SUO CANE DA RIPORTO


Da quando esiste la prima legge regionale sulle biblioteche in Lombardia (penso  di 50 anni or sono) ne sono state realizzate –tra quelle nuove e la ristrutturazione di edifici esistenti-almeno un migliaio sui 1500 comuni di Lombardia. Curno fu tra i primi dieci comuni bergamaschi con meno di diecimila abitanti ad avere una biblioteca comunale costituita appositamente e il primo curatore fu un giovane maestro democristiano che diverrà ingegnere elettronico al Politecnico di Milano. La prima biblioteca era ospitata nelle aule lasciate libere della scuola elementare di Largo Vittoria  stante che la scuola era entrata nell'edifico nuovo di via DeAmicis. Il “collettivo biblioteca” fece per diversi anni i corsi per fare ottenere ai giovani il diploma di terza media che non avevano ottenuto o per l'età o per evasione dell'obbligo (che era iniziato col primo doverno dc-psi). La biblioteca di Curno presso le medie , oltre rispettare le norme regionali e quelle sulla sicurezza rispetto visto che il suo progetto “cade” proprio negli anni dell'incendio del cinema torinese e della conseguente chiusura di quasi tutti i cinema di paese in tutt'Italia, nacque dalla messa insieme di oltre due dozzine di interviste fatte a direttori di biblioteche lombarde per capire  come doveva essere organizzata e che servizi dovesse rendere ai cittadini. Il materiale venne consegnato a tutti quelli che manifestarono interesse a presentare idee e progetti, tra i quali venne scelto lo Studio Archea che già aveva  realizzato l'intervento su quella di Nembro, qui a Curno la discoteca StopLine  e la sistemazione di una piazza di Merate. A Nembro progetterà anche l'ampliamento della prima biblioteca con un edifico nuovo.
Che un ingegnere civile fallito nel suo mestiere, uno che s'è trascinato vieppiù in basso dal giorno della laurea fino a diventare grafico di carteglorie con un'azienda nascosta nel negozio di fiorista del socio e pubblicizzata in web senza indicare la partita IVA,   che adesso un fallito del genere che va in giro per le biblioteche della regione a  raccattare qualche incarico per estemporanee conferenze scriva adesso che “il Bibliomostro è una buzzurrata, non già per il progetto architettonico in sé e per sé, ma per l'intendimento sciacquettistico, provinciale e piccolo borghese che ne costituisce il presupposto” si qualifica da solo non fosse altro perché… non dice niente.
Non smetteremo MAI di dirlo. Due bottegai di Largo Vittoria: uno democristiano e uno comunista- sono stati quelli che hanno sempre preteso voluto ricattato che il tratto di vie dal Comune a largo Vittoria fosse il passaggio obbligato e quotidiano di tutti i cittadini per poterli spennare a dovere. 
Domandatevi perché la DC ha scambiato un pezzettino di terra (dove sorge la vecchia Rodari) con l'IMMENSA area della vecchia elementare e del terreno a sud fino al cimitero.
Domandatevi chi fu quel negoziante democristiano che IMPOSE che il palazzo di Largo Vittoria avesse i portici proprio sulla piazza anziché avere una forma a C con la piazza  pedonale davanti.
Domandatevi perché i bottegai del centro  non volevano lo spostamento  dalla vecchia alla nuova Rodari.
Domandatevi perché hanno abolito il trasporto pubblico degli alunni.
Domandatevi  perché hanno aspettato mezzo secolo per spostare il mercato.
Domandatevi perché hanno trasformato il parchetto di via Marconi in una Disneyland.
Domandatevi perché Curno NON ha un edificio per la scuola materna ed ha privatizzato quello già pubblico.
Domandatevi perché la pedonalizzazione di Largo Vittoria ha permesso a  tre bar dai proprietari bene individuati tra primi e parenti e affini solo sul lato settentrionale.
Domandatevi il perchè della guerra di un giornalaio contro l'apertura di un secondo giornalaio in paese.
L'ingegnere fallito che ha scritto quella fase è uno che ha fatto (male fino al licenziamento) il portavoce di una giunta di centrodestra coi fascisti governata dalle rivincite dei bottegai leghisti forzisti fascisti in lotta tra di loro fino ad arrivare alle elezioni anticipate per dimissionamento del sindaco col quale detto ingegnere fallito aveva una società di carteglorie propagandata sul web senza indicare  la partita IVA.
IL CANE DA RIPORTO DELL'INGEGNERE FALLITO


Il cane da riporto dell’ingegnere fallito scrive che «La scuola nuova in Via Carlinga. è un bel progetto che ormai piace a tutti (anche perché usandola tutti han capito che è tutto meno che un bunker, essendo spaziosa godibile e assai luminosa). Anzi. Il muro su via Carlinga (il lato dove affacciano semmai servizi igienici e locali accessori, le aule affacciano sul parco contrariamente a quanto i detrattori hanno sempre sostenuto) è un segno architettonico che a me piace.
Come mi piace architettonicamente la nuova biblioteca. Bella e importante, semmai sfigura la dozzinale architettura anni 70 delle scuole medie adiacenti». Ragionamento cerhiobottista che imbroglia la gente visto che l’hanno creata e immaginata la giunta Morelli con la Serra assessore al settore, l’attuale segretario PD (successore del cane da riporto?) come assessore a i beni comunali e vicesindaco il padre dell’attuale  consigliera delegata dalla sindaca Serra (ieri) e Gamba (oggi) alla cultura. Tanto per dire qualcosa su quel progetto (1)andate a vedere quanto è costata la parcella in % del costo dell’edifico pagata ai progettisti (2) andate a vedere quanto costa la parcella in % del costo della futura palestra da pagare ai progettisti (3) le luci zenitali sono state ricavate DOPO  che la scuola era stata presentata ai cittadini e TUTTI avevano detto che le aule erano buie. Ci sono le foto che mostrano i solai senza luci zenitali (4) «le aule si affacciano sul parco»: parco di che? un giardinetto modello villetta a schiera con due edifici che si fronteggiano e si fanno ombra  e quando piove l’acqua del praticello entra nelle aule (5) vogliamo dimenticare i 160mila euro che il comune  c’ha rimesso  dopo lo stravento che ha fatto danni anziché imputarli all’impresa che aveva in mano il cantiere?. Vogliamo infine ridere della  (6) vergogna sulle lavagne pitturate sui muri? oppure (7) sull’iter progettual contratualistico della rotonda sulla via oppure ancora (8) sulla vasca da idromasssaggi dentro la scuola che non è usata da nessuno? oppure  ancora (9) sull’arredo della sala computer?.