L'INGEGNERE FALLITO E IL SUO CANE DA RIPORTO
Da quando esiste la prima legge regionale sulle biblioteche in
Lombardia (penso di 50 anni or sono) ne sono state realizzate
–tra quelle nuove e la ristrutturazione di edifici esistenti-almeno un
migliaio sui 1500 comuni di Lombardia. Curno fu tra i primi dieci
comuni bergamaschi con meno di diecimila abitanti ad avere una
biblioteca comunale costituita appositamente e il primo curatore fu un
giovane maestro democristiano che diverrà ingegnere elettronico al
Politecnico di Milano. La prima biblioteca era ospitata nelle aule
lasciate libere della scuola elementare di Largo Vittoria stante
che la scuola era entrata nell'edifico nuovo di via DeAmicis. Il
“collettivo biblioteca” fece per diversi anni i corsi per fare ottenere
ai giovani il diploma di terza media che non avevano ottenuto o per
l'età o per evasione dell'obbligo (che era iniziato col primo doverno
dc-psi). La biblioteca di Curno presso le medie , oltre rispettare le
norme regionali e quelle sulla sicurezza rispetto visto che il suo
progetto “cade” proprio negli anni dell'incendio del cinema torinese e
della conseguente chiusura di quasi tutti i cinema di paese in
tutt'Italia, nacque dalla messa insieme di oltre due dozzine di
interviste fatte a direttori di biblioteche lombarde per capire
come doveva essere organizzata e che servizi dovesse rendere ai
cittadini. Il materiale venne consegnato a tutti quelli che
manifestarono interesse a presentare idee e progetti, tra i quali venne
scelto lo Studio Archea che già aveva realizzato l'intervento su
quella di Nembro, qui a Curno la discoteca StopLine e la
sistemazione di una piazza di Merate. A Nembro progetterà anche
l'ampliamento della prima biblioteca con un edifico nuovo.
Che un ingegnere civile fallito nel suo mestiere, uno che s'è
trascinato vieppiù in basso dal giorno della laurea fino a diventare
grafico di carteglorie con un'azienda nascosta nel negozio di fiorista
del socio e pubblicizzata in web senza indicare la partita
IVA, che adesso un fallito del genere che va in giro per le
biblioteche della regione a raccattare qualche incarico per
estemporanee conferenze scriva adesso che “il Bibliomostro è una
buzzurrata, non già per il progetto architettonico in sé e per sé, ma
per l'intendimento sciacquettistico, provinciale e piccolo borghese che
ne costituisce il presupposto” si qualifica da solo non fosse altro
perché… non dice niente.
Non smetteremo MAI di dirlo. Due bottegai di Largo Vittoria: uno
democristiano e uno comunista- sono stati quelli che hanno sempre
preteso voluto ricattato che il tratto di vie dal Comune a largo
Vittoria fosse il passaggio obbligato e quotidiano di tutti i cittadini
per poterli spennare a dovere.
Domandatevi perché la DC ha scambiato un pezzettino di terra (dove
sorge la vecchia Rodari) con l'IMMENSA area della vecchia elementare e
del terreno a sud fino al cimitero.
Domandatevi chi fu quel negoziante democristiano che IMPOSE che il
palazzo di Largo Vittoria avesse i portici proprio sulla piazza anziché
avere una forma a C con la piazza pedonale davanti.
Domandatevi perché i bottegai del centro non volevano lo spostamento dalla vecchia alla nuova Rodari.
Domandatevi perché hanno abolito il trasporto pubblico degli alunni.
Domandatevi perché hanno aspettato mezzo secolo per spostare il mercato.
Domandatevi perché hanno trasformato il parchetto di via Marconi in una Disneyland.
Domandatevi perché Curno NON ha un edificio per la scuola materna ed ha privatizzato quello già pubblico.
Domandatevi perché la pedonalizzazione di Largo Vittoria ha permesso
a tre bar dai proprietari bene individuati tra primi e parenti e
affini solo sul lato settentrionale.
Domandatevi il perchè della guerra di un giornalaio contro l'apertura di un secondo giornalaio in paese.
L'ingegnere fallito che ha scritto quella fase è uno che ha fatto (male
fino al licenziamento) il portavoce di una giunta di centrodestra coi
fascisti governata dalle rivincite dei bottegai leghisti forzisti
fascisti in lotta tra di loro fino ad arrivare alle elezioni anticipate
per dimissionamento del sindaco col quale detto ingegnere fallito aveva
una società di carteglorie propagandata sul web senza indicare la
partita IVA.
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IL CANE DA RIPORTO DELL'INGEGNERE FALLITO
Il cane da riporto dell’ingegnere fallito scrive che «La scuola nuova
in Via Carlinga. è un bel progetto che ormai piace a tutti (anche
perché usandola tutti han capito che è tutto meno che un bunker,
essendo spaziosa godibile e assai luminosa). Anzi. Il muro su via
Carlinga (il lato dove affacciano semmai servizi igienici e locali
accessori, le aule affacciano sul parco contrariamente a quanto i
detrattori hanno sempre sostenuto) è un segno architettonico che a me
piace.
Come mi piace architettonicamente la nuova biblioteca. Bella e
importante, semmai sfigura la dozzinale architettura anni 70 delle
scuole medie adiacenti». Ragionamento cerhiobottista che imbroglia la
gente visto che l’hanno creata e immaginata la giunta Morelli con la
Serra assessore al settore, l’attuale segretario PD (successore del
cane da riporto?) come assessore a i beni comunali e vicesindaco il
padre dell’attuale consigliera delegata dalla sindaca Serra
(ieri) e Gamba (oggi) alla cultura. Tanto per dire qualcosa su quel
progetto (1)andate a vedere quanto è costata la parcella in % del costo
dell’edifico pagata ai progettisti (2) andate a vedere quanto costa la
parcella in % del costo della futura palestra da pagare ai progettisti
(3) le luci zenitali sono state ricavate DOPO che la scuola era
stata presentata ai cittadini e TUTTI avevano detto che le aule erano
buie. Ci sono le foto che mostrano i solai senza luci zenitali (4) «le
aule si affacciano sul parco»: parco di che? un giardinetto modello
villetta a schiera con due edifici che si fronteggiano e si fanno
ombra e quando piove l’acqua del praticello entra nelle aule (5)
vogliamo dimenticare i 160mila euro che il comune c’ha
rimesso dopo lo stravento che ha fatto danni anziché imputarli
all’impresa che aveva in mano il cantiere?. Vogliamo infine ridere
della (6) vergogna sulle lavagne pitturate sui muri? oppure (7)
sull’iter progettual contratualistico della rotonda sulla via oppure
ancora (8) sulla vasca da idromasssaggi dentro la scuola che non è
usata da nessuno? oppure ancora (9) sull’arredo della sala
computer?.
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