A GUARDARE ALLE COLLINE 980

















Di cosa parliamo in questa pagina.

A CURNO TUTTI I SAL(A)MI FINISCONO IN GLORIA
UN COMUNE ALLO SBANDO
Fanno il bando per la fornitura dell’energia elettrica per l’illuminazione pubblica e dimenticano quella per le telecamere e i semafori. quindi altra gara. fanno il bando per la manutenzione dei beni comunali e non si sa se sia compresa la nuova Rodari o meno. nominano come RUP di un’operapubblica un geometra e poi gli affiancano come RUPdelRup un laureato. la coop di consulenza per lo sport é pagata a peso d’oro mentre i cittadini componenti debbono lavorare gratis. delle ditte che  vincono gli appalti lo fanno con ribassi spaventosi  perché bando hanno dimenticato di inserire la clausola contro il massimo ribasso. mettono nello stesso punto all’OdG del consiglio comunale due argomenti e ne trattano uno solo. nominano come RUPdelRUP di opere pubbliche un professionista che lavora per i privati anche sul territorio comunale.
A Pasquetta porta alla luce alcune determinazioni significative nel contenute e nella valutazione politica. Nel paese bello da vivere una delle principali risorse sarebbe il volontariato ma poi quando si va a fondo nelle pieghe nascoste dell'albo pretorio, la realtà è del tutto differente. Il clientelismo spicciolo vince sul volontariato ed è ORGANICO al metodo di governo di questo c.d. governo arancione col maggiore azionista il  PD.(...)


RIMPATRI FLOP: SALVINI FA PEGGIO DI MINNITI
Secondo i dati ricevuti ieri dal Viminale dal primo gennaio ci sono stati solo 2143 rimpatri, una media di 19 al giorno, contro i 20 di Minniti nel 2017. Andando avanti così saranno 7046 nel 2019, il dato peggiore degli ultimi tre anni. E ci vorrà quasi un secolo per rimpatriare tutti gli irregolari
Aveva promesso seicentomila rimpatri durante la campagna elettorale. Dopo dieci mesi di Governo ne ha fatti poco più di seimila: l'1%. La politica dei rimpatri del ministro dell’Interno Matteo Salvini è un flop rispetto alle alte, altissime aspettative create. A dirlo non è Roberto Saviano né una organizzazione non governativa, ma direttamente il ministero dell’Interno, sollecitato ieri da Linkiesta. I numeri inviati dal Viminale sono implacabili: 7383rimpatri nel 2017, 7981 nel 2018 e 2143 fino al 23 aprile del 2019. Tradotto: siamo passati da una media di 20,2 rimpatri al giorno con il ministro Marco Minniti durante il governo Gentiloni a 19,30 del ministro Salvini. A questo ritmo il Viminale ne farà 7046 nel 2019, il dato peggiore degli ultimi tre anni, molto lontano dai diecimila rimpatri l’anno promessi da Salvini durante la campagna elettorale. Per rimandare tutti gli irregolari a casa ci vorranno 85 anni. Senza contare che secondo l'Ispi il decreto sicurezza voluto dal Governo farà aumentare di 140mila il numero di migranti irregolari nel nostro Paese e secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni l’offensiva del Generale Haftar su Tripoli potrebbe causare la partenza di altri 200mila migranti verso l’Italia. A quel punto non basterebbero 113 anni per risolvere il problema.(...)

IL CUSTODE DELLA LATRINA DI NUSQUMAIA HA IL SUO  BRAVO CANE DA RIPORTO DI NOME ALGIDO
Il custode delLa LatrIna di Nusquamia, l'ing. Claudio Piga, abduano di origini sardAgnole con ascendenze garibaldine in Valcamonica, uno che ha fatto il classico in un liceo di preti frequentato pure dall'Antonio Gramsci e poi il Politecnico di Milano quando insegnava analisi matematica l'Ajroldi Vasconi, una che curava la toscagnina del figlio portandolo al Passo Brizio (3.149 mt) si è recentemente lanciato in audaci previsioni  politiche sui cadaveri nostrani e nazionali del centrodestra e con gli eventuali riflessi sulla ri-dislocazione politica dei due consiglieri comunali Cavagna e Locatelli. Arrivando a inserirci tra le tante famiglie curnesi che si sparirebbero potere e affari nel territori di Curno mentre lui sarebbe come la cera vergine caduta dal cero pasquale.(...)




































A CURNO TUTTI I SAL(A)MI FINISCONO IN GLORIA
UN COMUNE ALLO SBANDO


Fanno il bando perla fornitura dell’energia elettrica per l’illuminazione pubblica e dimenticano quella per le telecamere e i semafori. quindi altra gara. fanno il bando per la manutenzione dei beni comunali e non si sa se sia compresa la nuova Rodari o meno. nominano come RUP di un’operapubblica un geometra e poi gli affiancano come RUPdelRup un laureato. la coop di consulenza per lo sport é pagata a peso d’oro mentre i cittadini componenti debbono lavorare gratis. delle ditte che  vincono gli appalti lo fanno con ribassi spaventosi  perché bando hanno dimenticato di inserire la clausola contro il massimo ribasso. mettono nello stesso punto all’OdG del consiglio comunale due argomenti e ne trattano uno solo. nominano come RUPdelRUP di opere pubbliche un professionista che lavora per i privati anche sul territorio comunale.


A Pasquetta porta alla luce alcune determinazioni significative nel contenute e nella valutazione politica. Nel paese bello da vivere una delle principali risorse sarebbe il volontariato ma poi quando si va a fondo nelle pieghe nascoste dell'albo pretorio, la realtà è del tutto differente. Il clientelismo spicciolo vince sul volontariato ed è ORGANICO al metodo di governo di questo c.d. governo arancione col maggiore azionista il  PD.

Prendiamo per esempio la determina n.172/2019 che approva l' impegno di spesa per prestazione occasionale consegna pasti a domicilio -  e così l'utente I. E., il quale, mediante sottoscrizione di un progetto personalizzato elaborato dall'Assistente Sociale  si è reso disponibile a svolgere quale Prestazione di Lavoro Occasionale Autonomo il servizio di consegna pasti a domicilio per un compenso pattuito di 750,00€ lordi (Euro 200,00 netti, ovvero euro 10,00 netti per ora di servizio svolta) da liquidarsi mediante ricevuta di Lavoro Autonomo. L'insieme non è propriamente chiaro come si passi da una spesa totale di 750 ai 200 netti ma questo deve essere rimasto nella tastiera della dirigente.
Scusate: ma la consegna dei pasti a domicilio non era un compito assegnato assieme a chi consegna i pasti  alla scuola oppure era eseguito –col solo rimborso spese per l'auto- dai volontari? Sono scappati tutti i volontari? Sono morti tutti? Sperem de no.

Poi c'è anche la determina n.173/2019 esattamente identica alla 272 con l'aggiunta della cura dell'attraversamento degli alunni sulle strisce pedonali solo che la spesa prevista è di 1626 € lordi.

Non poteva mancare la determina n.175/2019 dal titolo “caffe' risocializzante anno 2019” siccome “tra le attività partite con RETI CITTA' SANE uno degli impegni presi dal Comune di Curno è l'inclusione sociale delle persone anziane anche attraverso il gioco scacchi burraco e dama e la ginnastica preventiva adattata, motivo per cui, da mesi si ragiona con alcune cooperative su progettualità altre, volte all'inclusione sociale degli anziani e dell'integrazione dei servizi già esistenti”; richiamata la procedura SINTEL nr. 106463007 e l'offerta ID 1547629747962 aggiudicata alla Cooperativa Se.re.na per il progetto caffè risocializzante anziani Curno anno 2019, per mezzo della quale la Coop. Sociale SER.e.N.A. di Bergamo offriva per la progettazione del “Caffè Socializzante” 7.250,00€ affidare, per le ragioni sopraccitate, alla cooperativa Se.re.na il: 1. servizio di “Caffè risocializzante anziani anno 2019.
Ed anche qui siamo apposto. Un bel pacchetto di voti al PD alle prossime elezioni perché evidentemente in Italia esiste solo una coop capace di cotanto progetto. Notare che si tratta di progetto: e il costo del successivo “intervento”?
Scusate: quanto concorrono  questi anziani per la spesa?

Eccone un'altra. Poteva mancare? Determina n, 173/2019  nomina di società specializzata per il supporto commissione sport - impegno di spesa.leggiamo: ravvisata pertanto l'intenzione dell'Amministra zione Comunale di dare avvio ad un lavoro di confronto, analisi e individuazione di nuove modalità di collaborazione fra Comune e società sportive e fra le stesse, col fine di garantire alla cittadinanza di Cumo sia il godimento effettivo del DIRITTO a praticare lo sport, che a ricevere proposte sportive di QUALITÀ', ovvero attente a promuovere la crescita globale ed equilibrata di bambini, ragazzi e giovani coinvolti (e gli adulti e gli anziani non hanno diritto di accesso ai CVI?) ; tenuto conto dell'espe rienza della Cooperativa Sociale” Il Pugno aperto” che ha intrapreso già tale percorso sportivo in comuni della provincia di Bergamo e nell'ottica di integrare tale esperienza specifica con i servizi che la cooperativa ha sul territorio del Comune.
Vale a dire: la giunta e la sindaca hanno deciso, infuse dallo Spirito santo che proprio quella cooperativa li e nessuna altra aveva quella capacità unica).
Così impegna la spesa complessiva di 1.525,00€ visto il progetto: “Proposta di lavoro con le società sportive” formulato dalla suddetta cooperativa che prevede un intervento di 25 ore lavorativo con una spesa oraria di euro 50€ oltre IVA. Che devono essere dei geni per meritarsi 50€ più iva all'ora.
Che è una presa per il culo dei componenti della commissione sport i quali “devono” prestarsi aggratis. Figli (aggratis) e figliastri ( pagate da pantalone) e i figliastri sono sempre delle coop. Guarda il caso!.

Ed arriviamo alla determina n. 183/2019 (del 19 aprile: tenete presente questa data) a cura: responsabile settore patrimonio e lavori pubblici che prevede l' impegno di spesa a favore di a2a energia per allacciamento impianti di videosorveglianza e semafori. Bisogna alimentare otto telecamere e due semafori a l'A2A chiede la somma di € 4.311,21 Iva 22% compresa.

Poi andiamo in prima pagina web del Comune e leggiamo la notizia del 15 aprile: Siglato oggi il contratto tra Hera Luce e il Comune di Curno per la gestione e riqualificazione dell'illuminazione pubblica. Bene.  Ma  quell' appalto così recitava: “affidamento in concessione dell'attività* di gestione, conservazione, sorveglianza e custodia manutenzione ordinaria e straordinaria conservativa, nonché' per la relativa fornitura di energia elettrica di procedura trasformazione, potenziamento, innovazione tecnologica ed adeguamento normativo degli apparanti tecnologici negoziata degli impianti di pubblica illuminazione nella loro complessità* con l'opzione del finanziamento tramite terzi.

 Ma Hera Luce non ha vinto anche la fornitura della corrente alComune? Vale a dire. Hera luce ha vinto la fornitura di energia per la SOLA illuminazione pubblica MENTRE per fare funzionare semafori e telecamere hanno fatto un altro appalto «dimenticando» di inserire anche queste nell’appalto «grande»? Che differenza ci deve stare nell’energia elettrica per alimentare i lampioni stradali rispetto a quella per  alimentare telecamere e  semafori?
Ma in municipio c’è  qualcuno che raccoglie ogni tanto le idee e vede di metterle tutte nella stessa cartelletta?
RIMPATRI FLOP: SALVINI FA PEGGIO DI MINNITI



Secondo i dati ricevuti ieri dal Viminale dal primo gennaio ci sono stati solo 2143 rimpatri, una media di 19 al giorno, contro i 20 di Minniti nel 2017. Andando avanti così saranno 7046 nel 2019, il dato peggiore degli ultimi tre anni. E ci vorrà quasi un secolo per rimpatriare tutti gli irregolari
Aveva promesso seicentomila rimpatri durante la campagna elettorale. Dopo dieci mesi di Governo ne ha fatti poco più di seimila: l'1%. La politica dei rimpatri del ministro dell’Interno Matteo Salvini è un flop rispetto alle alte, altissime aspettative create. A dirlo non è Roberto Saviano né una organizzazione non governativa, ma direttamente il ministero dell’Interno, sollecitato ieri da Linkiesta. I numeri inviati dal Viminale sono implacabili: 7383rimpatri nel 2017, 7981 nel 2018 e 2143 fino al 23 aprile del 2019. Tradotto: siamo passati da una media di 20,2 rimpatri al giorno con il ministro Marco Minniti durante il governo Gentiloni a 19,30 del ministro Salvini. A questo ritmo il Viminale ne farà 7046 nel 2019, il dato peggiore degli ultimi tre anni, molto lontano dai diecimila rimpatri l’anno promessi da Salvini durante la campagna elettorale. Per rimandare tutti gli irregolari a casa ci vorranno 85 anni. Senza contare che secondo l'Ispi il decreto sicurezza voluto dal Governo farà aumentare di 140mila il numero di migranti irregolari nel nostro Paese e secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni l’offensiva del Generale Haftar su Tripoli potrebbe causare la partenza di altri 200mila migranti verso l’Italia. A quel punto non basterebbero 113 anni per risolvere il problema.
Eppure la percezione degli italiani è diversa perché lo schema del ministro dell’Interno è sempre lo stesso: pubblica sul suo profilo Facebook la notizia di un crimine commesso da un extracomunitario, annuncia “tolleranza zero”, manda lettere ai prefetti e questori per tenere alta l’allerta e poi va a fare comizi in giro per l’Italia (oggi previsti tre nel bergamasco) dove spiega che quello dei migranti è un problema serio da risolvere. Uno stile diverso da un altro leghista Roberto Maroni che quando era al Viminale disse: «Fare il ministro dell'Interno nel modo giusto vuol dire stare in ufficio dalle 9 del mattino alle 21 di sera». Ora, non è da questi particolari che si giudica un ministro dell’Interno ma il problema della sicurezza non è stato ancora risolto. «Come ministro dell’Interno ho il DOVERE di garantire la sicurezza e di non sottovalutare questi fenomeni che, guarda caso, vedono come protagonisti immigrati extracomunitari arrivati in Italia grazie ai porti aperti» ha scritto Salvini su Facebook commentando due aggressioni di extracomunitari dell’ultima settimana che fino a pochi mesi fa sarebbero rimaste nelle pagine della cronaca locale ma da quando c’è il governo gialloverde sono diventati anche fatti politici. Sabato sera un georgiano è stato colpito alla gola con un coltello alla stazione Termini di Roma da un marocchino che doveva essere espulso. A Pasqua, un senegalese ha aggredito due poliziotti colpendoli con una sbarra di ferro, ferendone uno alla testa.
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Per affrontare l’emergenza, Salvini ha convocato per oggi una riunione al Viminale su immigrazione, sbarchi ed espulsioni: «Scrivo a tutti i prefetti e questori per aumentare controlli e attenzione in luoghi di aggregazione di cittadini islamici, per prevenire ogni tipo di violenza contro cittadini innocenti». Un po’ per la campagna elettorale per le europee, un po’ per la realtà delle cose, il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ha attaccato Salvini per la gestione dei rimpatri, inviando una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte: «Dopo Torino, Roma. I tristi fatti di cronaca di questi giorni, con l'aggressione prima a due agenti della polizia da un soggetto che sarebbe dovuto essere già espulso, poi con l'accoltellamento di oggi dimostrano che il vero problema sono i quasi 600mila irregolari che abbiamo in Italia. E sui rimpatri non è stato fatto ancora nulla. Il problema ce lo abbiamo in casa, non è che scrivendo una lettera o una circolare si risolvono le cose. Bisogna fare di più sui rimpatri che sono fermi al palo».
Ma perché i rimpatri sono ancora fermi? Il problema riguarda gli accordi con i Paesi di provenienza, annunciati più volte dal ministro e mai portati a termine. A oggi esistono delle intese di massima con Tunisia, Marocco, Nigeria ed Egitto, ma mancano quelli con gli Stati da cui provengono oltre la metà dei migranti irregolari arrivati nel 2019: Algeria (dove le tensioni interne potrebbero portare a un nuovo caso libico), Bangaldesh Senegal e Iraq. Finora il ministro Salvini ha fatto molti viaggi nei Paesi di provenienza dei migranti ma non è riuscito a stringere degli accordi bilaterali. L’unico è quello siglato a novembre del 2018 con il ministro dell’Interno del Ghana. L’accordo portato a casa da Salvini si è tradotto in un finanziamento di 6 euro al giorno per 800 giovani ghanesi che avranno così vitto, alloggio e formazione professionale. Un aiuto generoso ma non si capisce come dovrebbe risolvere il problema dei migranti irregolari in Italia. Non solo perché in Italia solo lo 0,47% dei migranti è ghanese, ma parliamo della seconda economia degli stati dell’Africa Occidentale e uno dei Paesi più stabili del Continente. Aveva veramente così senso spendere energie politiche per un accordo isolato e senza una visione nel lungo periodo? Perché per 800 giovani ghanesi a cui abbiamo garantito un futuro ce ne sono centomila di altre nazionalità pronti a partire per la Libia. L’accordo col Ghana è sembrato più un manifesto elettorale per dare l’idea di affrontare il problema alla radice ma così si rischia di voler svuotare l’oceano con un cucchiaino.
Lo stesso Movimento 5 Stelle ha ammesso il 21 aprile in un post sul blog delle Stelle che il governo dovrebbe cambiare strategia promuovendo i rimpatri volontari usando i fondi europei. «L’Unione europea ha un potere negoziale decisamente superiore rispetto a quello dei singoli Stati membri. Ecco perché proponiamo che gli accordi di riammissione vengano conclusi a livello europeo. Ad oggi sono una ventina quelli conclusi dall’UE più una serie di accordi bilaterali tra Stati membri e Paesi terzi. Bisogna fare di più». Ecco bisognerebbe fare di più. Ma forse questo è il massimo che può fare un ministro dell'Interno con le risorse, i mezzi e gli accordi a disposizione. Sarebbe bastato non alzare così tanto l'asticella durante la campagna elettorale e spiegare che seicentomila rimpatri sono impossibili da fare in un secolo, figuriamoci in una legislatura. Andando avanti così ci vorrà più tempo a rimpatriare tutti gli irregolari che a restituire i 49 milioni. O ad abbassare le accise sul carburante.
IL CUSTODE DELLA LATRINA DI NUSQUMAIA HA IL SUO  BRAVO CANE DA RIPORTO DI NOME ALGIDO


Il custode delLa LatrIna di Nusquamia, l'ing. Claudio Piga, abduano di origini sardAgnole con ascendenze garibaldine in Valcamonica, uno che ha fatto il classico in un liceo di preti frequentato pure dall'Antonio Gramsci e poi il Politecnico di Milano quando insegnava analisi matematica l'Ajroldi Vasconi, una che curava la toscagnina del figlio portandolo al Passo Brizio (3.149 mt) si è recentemente lanciato in audaci previsioni  politiche sui cadaveri nostrani e nazionali del centrodestra e con gli eventuali riflessi sulla ri-dislocazione politica dei due consiglieri comunali Cavagna e Locatelli. Arrivando a inserirci tra le tante famiglie curnesi che si sparirebbero potere e affari nel territori di Curno mentre lui sarebbe come la cera vergine caduta dal cero pasquale.

Gli abbiamo semplicemente ricordato (lo facciamo spesso…) che lui s'era messo a fare il portavoce a pagamento di una di quelle famiglie, rappresentate proprio al vertice da un sindaco figlio di bottegai e rappresentante di quelle “famiglie bottegaie” che vuole che tutti i cittadini di Curno transitino obbligatoriamente lungo le vie Roma, Piazza del Comune e della Chiesa e Largo Vittoria in modo da uccellarli tutti e spennarli a dovere prima che si permettano di andare ai centri commerciali.
Tra i massimi  rappresentanti di questa famiglia che fanno aggressiva lobby in piazza anche le amiche del custode delLa Latrina di Nusquamia che controllano con una tele camerina  che la sua (del custode delLa Latrina di Nusquamia) auto (e anche le proprie) parcheggiata in cortile non subisca danni o furti.

La faccenda lo ha fatto infuriare mentre noi non ci vediamo nulla di strano come non vedremmo nulla di strano nel fatto che le tlc del Comune mettessero in onda continuamente le piazze  locali in maniera che eventuali ladroni  fossero stimolati ad menar le tolle. Chi non ha nulla da nascondere non ha nulla da temere se la gggente vede dove quando come  vada.

Fatta la prima rappresaglia da parte del custode delLa Latrina di Nusquamia, ecco che arriva il suo “cane da riporto” tale Algido che schizza un'autobotte di merda di cui abbiamo chiesto la rimozione  sostenendo e di no0n stare in polemica con lui e di non (ricordare di) averci pranzato assieme e il cane da riporto aggiunge addirittura due volte.
Vale la pena di leggere e commentare riga per riga il post del cane da riporto:
ALGIDO
L'ha definita Bene, la Vecchia Zabetta.
SulLa Latrina di Nusquamia chi zabetta è il titolare: basta leggere cosa scrive di certe politiche che non gli stanno simpatiche e come sbavi per tutte le troiette che hanno infestato il cinema neorealista degli anni '50-'80
Io l'ho misurato bene. L'ho voluto conoscere.
Quindi è stata del cane da riporto la decisione di volermi conoscere.
In genere  quando qualcuno assume qualche carica importante come segretario di partito o assessore (e non lo conosco) cerco di parlarci per misurarne “i confini” in senso ampio.
Prima ti blandisce, ti invita a pranzo (e magari larvatamente cerca di perorare cause immobiliari)
Lo sa mezzo mondo quanto costi il “pranzo dei muratori”  in quell'agriturismo. Negli ultimi dieci anni  credo che non abbia mai superato i dieci euro. Certo è che un tentativo di corruzione a base di un pranzo da dieci euro, vuol dire che il destinatario vale proprio poco. Uno sputo.
Poi (magari lo stesso giorno o quello dopo) con uno pseudonimo ti calunnia in rete.
Questa è la dimostrazione della cultura mafiosa e familistica del cane da riporto, che è poi quella delle “famiglie curnesi” che fra di loro si sbranerebbero ma fanno comunella quando c'è da spennare il cittadino. Poi magari a un certo punto si mettono d'accordo per liquidare il sindaco perché la banderuola non gli serve più.
Il cane da riporto prima scrive di aver preso l'iniziativa di volermi conoscere e poi PRETENDE la complicità su quel che ha raccontato o ci siamo detti. Immaginate se un giornalista che intervista un politico non possa più criticare quel politico perché… c'è andato a pranzo assieme  per farci l'intervista.
In rete perché di persona nessuno da credito a quel che dice.
Infatti lei sta in rete mafiosamente nascosto sotto uno pseudonimo. Peccato che fino ieri sulLa Latrina di Nusquamia sia scritto che la minoranza consigliare userebbe i miei post per fare… minoranza. Decidetevi: o qualcuno legge e ascolta o qualcuno no. Noi sappiamo che ci leggono maggioranza e minoranza e parecchi altri e siccome sappiamo che la gente non ha le fette di salame sugli occhi, è capace da sola di verificare. A noi basta funzionare da stimolo perché la gente verifichi. Ed infatti eccome si incazzano quelli… osservati.
Ho ragione di credere che non si piaccia per nulla. (vado leggero). Ma che pena…
Lasciamolo nel suo brodo senza degnarlo di risposte. È la sua peggior condanna.
Veda di decidersi. Prima il cane da riporto scrive che ha voluto conoscermi e adesso scrive tutto l'opposto. Mi sa che il cane da riporto voleva intortarmi mafiosamente nelle sue menate e non essendoci riuscito è atterrato laddove il cuore lo porta: nella destra che governa questo paese.
Comunque ci sono sempr