NELLA COMUNICAZIONE DELLA MAGGIORANZA C'E' UN PO' DI CASINO
All'inizio avevamo qualche pregiudizio sulla sindaca Gamba e
quindi li prendevamo e ce li tenevamo come idea solo nostra, ma adesso
quel pregiudizio è diventato un giudizio definitivo. Qualcosa del
genere è successo anche per la sindaca Serra perché-come si dice- il
vino buono invecchiando migliora oppure no.
All'inizio la sindaca vigente aveva nominato il consigliere Marco
Battaglia attribuendogli la delega alla “Comunicazione e
trasparenza” ed anche all' “Intercultura e relazioni con il territorio
della Grande Bergamo”. Battaglia è uno che ha fatto il liceo classico
nel collegio vescovile S. Alessandro e poi s'è preso una laurea
magistrale alla Cattolica in “politiche europee e internazionali”.
L'uomo adatto per la delega perfetta.
Da allora del Marco Battaglia s'è persa via via la traccia tanto che
abbiamo avuto comunicati diretti della sindaca, degli assessori
Cavagna e Rota fino al notiziario web inaugurato pochi giorni or sono d
alla sindaca in persona “notizie in breve dell'amministrazione
comunale: un'informativa sintetica che periodicamente aggiornerà
i cittadini sulle azioni compiute dall'Amministrazione Comunale.”.
Mai letto un comunicato del consigliere Battaglia delegato alla
comunicazione e nemmeno mai intravisto qualcosa circa la “trasparenza”
visti come sono “scivolati via” certi progetti e appalti di cui
abbiamo dato ampia notizia sulla loro contraddittorietà.
L'idea che ci siamo fatti è che i due giovini inseriti in lista ed
eletti -Battaglia e Curto- il primo siano stati specchietti per
uccellare l'elettorato giovane ed una volta ottenuto il risultato siano
stati messi in naftalina mentre le vecchie volpi della politica
hanno afferrato di nuovo tutto nonostante non abbiano brillato granche.
La Serra è in giunta da quasi vent'anni e non è ancora arrivata a fare
applicare la tariffa puntuale per la rumenta, ha creato la nuova Rodari
con le lavagne pitturate di vernice nera sulle pareti ed ha consegnato
la raccolta e lo smaltimento della rumenta locale ad una azienda
governata da un CdA praticamente tutto leghista.
Alla Gamba hanno sfilato la convenzione tra comune e Polisportiva
allugandola di tre anni “a sua insaputa” prima che se accorgesse. O se
n'era saputa ma ha fatto la sceneggiata dello scoprimento solo ora
quando è scoppiato il bubbone del CVI2.
Non contente di queste oscillazioni nella comunicazione la giunta
Gamba ha fatto approvare un regolamento per la pubblicazione delle
registrazioni delle sedute consiglieri talmente ben fatto ad usum
delphini che ne hanno censurato CINQUE su SETTE. In tutti gli altri
comuni che hanno lo streaming in diretta della seduta e se qualche
consigliere sbrocca sono fatti suoi. Invece Gamba intende
tenere sotto le proprie grinfie ogni virgola e quindi… Non le
scappa la censura delle sedute consigliari ma si fa scappare –era lei
l'assessore addetta- le modifiche abusive delle convenzioni del CVI1.
Ovviamente c'è anche l'oggetto comunicativo più prezioso edito dal
Comune “Curno in Comune” che merita di essere letto in caso di stipsi
molto forte e prolungata.
Questa settimana la nostra sindaca mentre ha perso l'occasione di
scrivere poche righe di partecipazione alla tragedia stradale
accaduta in via Lecco (per la quale anche il Comune dovrebbe fare
qualche riflessione) mentre ha concesso due sostanziosi
interviste-articoli al settimanale proto leghista di Percassi con tanto
di foto anche se –come si vede- quel giornale è stampato malissimo
prossimo all'illeggibilità. Ma gli articoli sono firmati da una donna e
questo basta alle nostre madamine.
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25 APRILE:L'OFFESA AI NOSTRI CADUTI (SCORDATI)
Curno è un paese dalla memoria cancellata. Incredibile come all'alba
del 2.5 aprile 2019 un Comune vada a ricordare la Liberazione
rincorrendo uno degli episodi -che col paese non c'entra nemmeno- meno
veri e probanti di quella storia dimenticando la “sua" gente. I suoi
concittadini che della lotta i liberazione ne furono davvero partecipi.
Rischiarono davvero la vita. Durante il fascismo Cumo e Mozzo vennero
riuniti in un'unica entità amministrativa che le popolazioni non
sopportarono. Il tragico episodio di villa Masnada ad opera di
una compagnia di partigiani delle Fiamme Verdi organizzate e comandate
da Antonio Milesi curato di Almè appartiene alla storia di Cumo perché
il fascismo ci aveva incollati assieme Curno e Mozzo ma fu un episodio
del tutto scollegato dalla nostra gente. Basta leggere il recente
volume di Barbara Curtarelli "Ho fatto il prete": il clero di Bergamo
durante l'occupazione tedesca" per comprendere in che mani fosse la
brigata di Fiamme Verdi condotta all'assalto di villa Masnada.
Chissà perché (oddio! Lo si comprende benissimo!) la giunta Serra prima
ed anche la giunta Gamba hanno dimenticato quelli CHI furono i
partigiani di quel paesino che era Curno negli anni del fascismo.
Memoria già abilmente distrutta da mezzo secolo di democrazia cristiana
sostanzialmente erede del fascismo.
Addirittura la giunta Serra arrivò a premiare come benemerito un
concittadino il quale... l'otto settembre '43 anziché unirsi ai
partigiani scelse di tornare in paese e nascondersi nel fienile della
morosa. Unendo i piaceri dell'alcova con una discreta comodità. Invece
non hanno mai ricordato il compagno Sala originario di Mapello e qui
arrivato per via di un matrimonio. Un omone piuttosto semplice e grezzo
ma dalle idee abbastanza nette: comunista. Fondatore della sezione
comunista locale.
L'unico iscritto al partito. Non hanno mai ricordato il soldato Gamba (era
commilitone nella stessa caserma di Piacenza di quello che l'8
settembre scappò... dalla morosa). Luigi Gamba venne ucciso in un
rastrellamento a Pegorara sull'Appennino piacentino. Hanno dimenticato
il garibaldino Gianni Artifoni (G. Artifoni, Memorie della Resistenza,
Corponove, Bergamo, 2015). Ma che salvò -per intervento del curato
Frizzi- nel maggio 194S un gruppetto di otto concittadini dalla
fucilazione che avevano assaltato l'edificio comunale rubando materiale
elettrico e meccanico (che essendo dell'esercito disciolto apparteneva
alla futura repubblica). Uno di quei ladroni divenne un importante
artigiano del paese: proprio
partendo da quella refurtiva mai riconsegnata. Hanno dimenticato il
curato Mario Frizzi classe 1911 "uno che ascoltava sfrontatamente nello
studio, che aveva le finestre sul sagrato, Radio Londra con alcuni noti
antifascisti locali; che si sospettava aiutasse i partigiani di Gl e si
era rifiutato anche di presenziare al trasporto funebre di un soldato
repubblicano". Hanno dimenticato anche quel tremendo omino senza
coraggio e fortemente fascista che era il prevosto don Tullio Buelli
(del quale si ricorda anche gli una notte gli... inchiodarono il
portone della chiesa con due "assi messi in croce" : chissà perché...)
. Poi c'erano altri cumesi meno esposti come l'Ambrosini e il Corti,
operai della Fervet. Un fratello Ubiali dei mastri carrai.
Ma in quegli anni accaddero in paese anche due episodi tipici del
periodo. Due grandi proprietà agrarie "passarono di mano" dal fascisti
proprietari al momento ad altra gente per evitare una temuta confisca
per mani del ministro... Togliatti.
Non si tratta quindi di costruire un altarino domestico cumese attorno
al quale ritrovarsi il 2.5 aprile piuttosto che davanti all'attuale
monumento dei caduti (i cui nomi sono stati cancellati dai
democristiani della giunta Lodetti e poi dai comunisti della giunta
Morelli) ma si tratta di semplice onestà e il
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IO SINDACA FACCIO TUTTO IO
All'inizio avevamo qualche PRE-giudizio sulla sindaca Gamba e
quindi lo prendevamo (il pre-giudizio) e ce lo tenevamo come idea solo
nostra, ma adesso quel pregiudizio è diventato un giudizio definitivo.
L'intervista della sindaca Bamba a Bg Post ci lascia basiti: in alcune
parti del tutto in altri vediamo che proprio non abbia contezza di quel
che è l'argomento di cui tratta.
L'intervista la potete leggere all'inizio pagina un a uno.
Partiamo dalla fine laddove la sindaca Gamba che «quest'anno, proprio
ad aprile, cade il decennale dalla fondazione del Comitato del Parco
per il Fiume Brembo a Curno, di cui il sindaco Gamba è stata presidente
nei primi anni. «Poi, quando sono stata eletta, ho dovuto lasciare la
carica, perché era previsto così dal nostro statuto. Per me,
realizzare la pista quest'anno, sarebbe una grande gioia, oltre che una
grande soddisfazione».
2019 meno dieci anni fanno 2009: cosa è cambiato e migliorato in dieci
anni a Curno e lungo il Brembo per MERITO di questo fantomatico
Comitato del Parco per il Fiume Brembo a Curno ?
Nulla.
Anzi, lungo il fiume sono peggiorate le condizioni sia delle sponde che
della conservazione delle stesse. Lasciando perdere la qualità
dell'acqua che… comincia ai piedi del Pizzo del Diavolo di Tenda.
Le poche cose che hanno reso migliori le condizioni di fruibilità delle
sponde del fiume sono state fatte tutte PRIMA del 2010 e dopo non è
stata fatto nulla.
Per esempio è merito del sottoscritto se la PRIMA traccia di percorso
apribile al pubblico è stata realizzata dal sottoscritto quando
vendette alla Provincia di Bergamo (ai tempi della giunta
Morelli) le aree necessarie a realizzare la stazione di pompaggio delle
fogne comunali da Curno al depuratore di Brembate Sotto e quella
dell'acqua potabile dei pozzi di Cascina Viviani. Oggi quel diritto
appartiene alla Idrogest acquisita da Uniacque. Allora si
andò in trattativa e quando la Provincia effettuò quei poderosi
lavori col traversino nel fiume, una delle condizioni che posi fu
l'istallazione di panchine e tavolini sulla sponda destra del fiume che
era già raggiungibile per vie aperte al pubblico.
Per esempio la Gamba non sa che il c.d. Parco Callioni della Roncola
quando venne creato (non dal Comune di Treviolo ma dalla provincia e
dal Ministero LLPP) la nostra sindaca non era ancora nata e, assieme
all'agronomo che ne aveva progettato la forestazione, il
sottoscritto girò a lungo le sponde del fiume per recuperare le essenze
da trapiantare per fare appunto… il bosco con essenze il più possibile
autoctone. Quel parco NON fu un'idea verde o ambientalista ma derivava
dai lavori di difesa spondali causati dall'erosione
inflitti della cava Benzoni: la piena del fiume era arrivata al
pianoterra della case di Roncola bassa.
Fatto il parco subito scattò l'aggressione: i cacciatori a sud, gli
sportivi a est e la Misericordia col terminale della Roggia Serio
interrata.
Poco prima la gamba dice: Da noi la situazione è questa: per quanto
riguarda la pista ciclopedonale, è già stato fatto tutto il lavoro di
rilievo per verificare chi fossero i proprietari delle aree
interessate. Sovrapponendo i terreni alle visure catastali abbiamo
identificato chi è proprietario di che cosa.
Dio l'abbia in gloria perché basta prendere il catasto come conservato
nel sito del Comune per capire che, senza scomodare google maps
ma anche percorrendo a piedi ci si rende conto che tra catasto e
realtà praticamente non quadra nulla. Ma non va detto al nostro ufficio
tecnico altrimenti se la prendono male. Della sponda del fiume Brembo
“solo” un quarto della sua lunghezza il catasto collima col reale
mentre il resto è del tutto difforme. Come si possa ragionare su
qualcosa che non esiste resta un mistero.
Prosegue la Gamba: «Ma (lungo il fiume) c'è anche una parte in mano ai
privati. La più significativa è la proprietà di un agricoltore, che
sta anche coltivando parte del terreno».
Hanno già provato a mettere in un angolo questo coltivatore e la
delibera consigliare è finita nel cestino. Adesso hanno cercato un
avvocato per vedere come si affrancano i livelli che è come cercare la
frutta dal fruttivendolo visto che basta scorrere i siti dei comuni in
rete per trovare decine di delibere in merito a questo problema senza
scomodare un avvocato. Il fatto é che quel coltivatore ha molti più
santi in paradiso della giunta Gamba e l'ha già… “gambizzata” in via
Lungobrembo 48.
Prosegue la Gamba:
«Proprio in questi giorni abbiamo parlato anche con l'altro
proprietario e, anche in questo caso, dovremmo riuscire a raggiungere
un accordo”.
Anche qui hai voglia che molli l'osso senza una sostanziosa variante di
PGT come è stato ripetuto al trio Conti-Serra-Gamba qualche centinaio
di volte. Figurarsi se un leghista sfegatato va a fare un piacere al
trio Conti Gamba Serra.
Ancora la Gamba: «In contemporanea stanno andando avanti anche i
lavori con Ponte San Pietro per la progettazione esecutiva della
passerella, che dovrebbe collegare la pista ciclabile con l'Isolotto.
Adesso le Commissioni Paesaggistiche dei due Comuni si devono
incontrare per valutare l'impatto sull'am bien te della passerella,
che è già stata progettata. A breve faranno una riunione congiunta,
dopo di che, avendo anche il benestare delle commissioni, si potrà
finalmente chiudere anche l'iter della progettazio ne».
Alla sindaca Gamba non passa nemmeno per l'anticamera del cervello che
in Italia l'idea stessa che della gente (commissioni paesaggistiche)
che non abiti e non conosca nulla del posto venga a dare ordini di
bellezza e congruità su quel che dovrà restare per tutta la vita sotto
il naso dei cittadini (che oltretutto pagano…) è addirittura peggio di
un “esproprio”.
Bisogna proprio essere una maestra diventata dottoressa in economia e
poi sindaca per non capire che “l'esproprio immateriale alla
collettività” è peggio di un esproprio materiale a un singolo
cittadino. Adesso immaginiamo che la sindaca legga questa nostra come
l'indica zione di espropriare l'area del sig. Colombi. Un'altra
cretinata.
No. Non è così. Tu sindaca e tu commissione paesaggistica NON potete
imporre ai cittadini quello che volete voi solo perché siete sindaca o
commissione. Voi non potete imporre che guardando fuori dalla finestra
il cittadino debba vedere la schifezza che impone la sindaca o la
commissione del momento. La schifezza il cittadino la deve godere per
tutta la vita mentre la sindaca dura uno o due mandati.
Ma questa maggioranza di Vivere Curno NON ha nemmeno la più pallida
idea di cosa sia il rispetto dell'immateria le dei cittadini.
Non l’ha capito nella vicenda del CVI2 ed ovviamente non lo comprende neppure stavolta: è una questione genetica.
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