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Bergamo città accogliente:
bucato in Piazza Vecchia
Di cosa parliamo in questa pagina.

NELLA COMUNICAZIONE DELLA MAGGIORANZA C'E' UN PO' DI CASINO
All'inizio avevamo qualche pregiudizio sulla sindaca Gamba  e quindi li prendevamo e ce li tenevamo come idea solo nostra, ma adesso quel pregiudizio è diventato un giudizio definitivo. Qualcosa del genere è successo anche per la sindaca Serra perché-come si dice- il vino buono invecchiando migliora oppure no.
All'inizio la sindaca vigente aveva nominato il consigliere Marco Battaglia  attribuendogli la delega alla “Comunicazione e trasparenza” ed anche all' “Intercultura e relazioni con il territorio della Grande Bergamo”. Battaglia è uno che ha fatto il liceo classico nel collegio vescovile S. Alessandro e poi s'è preso una laurea magistrale alla Cattolica in “politiche europee e internazionali”. L'uomo adatto per la delega perfetta. Invece é scomparso alla svelta.(...)

25 APRILE:L'OFFESA AI NOSTRI CADUTI (SCORDATI)
Curno è un paese dalla memoria cancellata. Incredibile come all'alba del 2.5 aprile 2019 un Comune vada a ricordare la Liberazione rincorrendo uno degli episodi -che col paese non c'entra nemmeno- meno veri e probanti di quella storia dimenticando la “sua" gente. I suoi concittadini che della lotta i liberazione ne furono davvero partecipi. Rischiarono davvero la vita. Durante il fascismo Cumo e Mozzo vennero riuniti in un'unica entità amministrativa che le popolazioni non sopportarono. Il tragico  episodio di villa Masnada ad opera di una compagnia di partigiani delle Fiamme Verdi organizzate e comandate da Antonio Milesi curato di Almè appartiene alla storia di Cumo perché il fascismo ci aveva incollati assieme Curno e Mozzo ma fu un episodio del tutto scollegato dalla nostra gente. Basta leggere il recente volume di Barbara Curtarelli "Ho fatto il prete": il clero di Bergamo durante l'occupazione tedesca" per comprendere in che mani fosse la brigata di Fiamme Verdi condotta all'assalto di villa Masnada.(...)

IO SINDACA FACCIO TUTTO IO
All'inizio avevamo qualche PRE-giudizio sulla sindaca Gamba  e quindi lo prendevamo (il pre-giudizio) e ce lo tenevamo come idea solo nostra, ma adesso quel pregiudizio è diventato un giudizio definitivo. L'intervista della sindaca Bamba a Bg Post ci lascia basiti: in alcune parti del tutto in altri vediamo che proprio non abbia contezza di quel che è l'argomento di cui tratta.
L'intervista la potete leggere all'inizio pagina un a uno.
Partiamo dalla fine laddove la sindaca Gamba che «quest'anno, proprio ad aprile, cade il decennale dal­la fondazione del Comitato del Parco per il Fiume Brembo a Curno, di cui il sindaco Gamba è stata presidente nei primi anni. «Poi, quando so­no stata eletta, ho dovuto lasciare la carica, perché era previsto così dal nostro sta­tuto. Per me, realizzare la pista quest'anno, sarebbe una grande gioia, oltre che una grande soddisfazione».
2019 meno dieci anni fanno 2009: cosa è cambiato e migliorato in dieci anni a Curno e lungo il Brembo per MERITO di questo fantomatico Comitato del Parco per il Fiume Brembo a Curno ?
Nulla.
Anzi, lungo il fiume sono peggiorate le condizioni sia delle sponde che della conservazione delle stesse. Lasciando perdere la qualità dell'acqua che… comincia ai piedi del Pizzo del Diavolo di Tenda.
Le poche cose che hanno reso migliori le condizioni di fruibilità delle sponde del fiume sono state fatte tutte PRIMA del 2010 e dopo non è stata fatto nulla. (...)























Crisi di governo?


































NELLA COMUNICAZIONE DELLA MAGGIORANZA C'E' UN PO' DI CASINO



All'inizio avevamo qualche pregiudizio sulla sindaca Gamba  e quindi li prendevamo e ce li tenevamo come idea solo nostra, ma adesso quel pregiudizio è diventato un giudizio definitivo. Qualcosa del genere è successo anche per la sindaca Serra perché-come si dice- il vino buono invecchiando migliora oppure no.
All'inizio la sindaca vigente aveva nominato il consigliere Marco Battaglia  attribuendogli la delega alla “Comunicazione e trasparenza” ed anche all' “Intercultura e relazioni con il territorio della Grande Bergamo”. Battaglia è uno che ha fatto il liceo classico nel collegio vescovile S. Alessandro e poi s'è preso una laurea magistrale alla Cattolica in “politiche europee e internazionali”. L'uomo adatto per la delega perfetta.
Da allora del Marco Battaglia s'è persa via via la traccia tanto che abbiamo avuto comunicati  diretti della sindaca, degli assessori Cavagna e Rota fino al notiziario web inaugurato pochi giorni or sono d alla sindaca in persona “notizie in breve dell'amministrazione comunale:  un'informativa sintetica che periodicamente aggiornerà i cittadini sulle azioni compiute dall'Amministrazione Comunale.”.
Mai letto un comunicato del consigliere Battaglia delegato alla comunicazione e nemmeno mai intravisto qualcosa circa la “trasparenza” visti come sono “scivolati via” certi  progetti e appalti di cui abbiamo dato ampia notizia sulla loro contraddittorietà.
L'idea che ci siamo fatti è che i due giovini inseriti in lista ed eletti -Battaglia e Curto- il primo siano stati specchietti per uccellare l'elettorato giovane ed una volta ottenuto il risultato siano stati messi in naftalina mentre le  vecchie volpi della politica hanno afferrato di nuovo tutto nonostante non abbiano brillato granche.
La Serra è in giunta da quasi vent'anni e non è ancora arrivata a fare applicare la tariffa puntuale per la rumenta, ha creato la nuova Rodari con le lavagne pitturate di vernice nera sulle pareti ed ha consegnato la raccolta e lo smaltimento della rumenta locale ad una azienda governata da un CdA praticamente tutto leghista.
Alla Gamba hanno sfilato la  convenzione tra comune e Polisportiva allugandola di tre anni “a sua insaputa” prima che se accorgesse. O se n'era saputa ma ha fatto la sceneggiata dello scoprimento solo ora quando è scoppiato il bubbone del CVI2.
Non contente di queste oscillazioni nella comunicazione la  giunta Gamba ha fatto approvare un regolamento per la pubblicazione delle registrazioni delle sedute consiglieri  talmente ben fatto ad usum delphini che ne hanno censurato CINQUE su SETTE. In tutti gli altri comuni che hanno lo streaming in diretta della seduta e se qualche consigliere sbrocca sono fatti suoi. Invece Gamba intende  tenere  sotto le proprie grinfie ogni virgola e quindi… Non le scappa la censura delle sedute consigliari ma si fa scappare –era lei l'assessore addetta- le modifiche abusive delle convenzioni del CVI1.
Ovviamente c'è anche l'oggetto comunicativo più prezioso edito dal Comune “Curno in Comune” che merita di essere letto in caso di stipsi molto forte e prolungata.
Questa settimana la nostra sindaca  mentre ha perso l'occasione di scrivere poche righe di partecipazione alla tragedia  stradale accaduta in via Lecco (per la quale anche il Comune dovrebbe fare qualche riflessione) mentre ha concesso  due sostanziosi interviste-articoli al settimanale proto leghista di Percassi con tanto di foto anche se –come si vede- quel giornale è stampato malissimo prossimo all'illeggibilità. Ma gli articoli sono firmati da una donna e questo basta alle nostre madamine.

25 APRILE:L'OFFESA AI NOSTRI CADUTI (SCORDATI)




Curno è un paese dalla memoria cancellata. Incredibile come all'alba del 2.5 aprile 2019 un Comune vada a ricordare la Liberazione rincorrendo uno degli episodi -che col paese non c'entra nemmeno- meno veri e probanti di quella storia dimenticando la “sua" gente. I suoi concittadini che della lotta i liberazione ne furono davvero partecipi. Rischiarono davvero la vita. Durante il fascismo Cumo e Mozzo vennero riuniti in un'unica entità amministrativa che le popolazioni non sopportarono. Il tragico  episodio di villa Masnada ad opera di una compagnia di partigiani delle Fiamme Verdi organizzate e comandate da Antonio Milesi curato di Almè appartiene alla storia di Cumo perché il fascismo ci aveva incollati assieme Curno e Mozzo ma fu un episodio del tutto scollegato dalla nostra gente. Basta leggere il recente volume di Barbara Curtarelli "Ho fatto il prete": il clero di Bergamo durante l'occupazione tedesca" per comprendere in che mani fosse la brigata di Fiamme Verdi condotta all'assalto di villa Masnada.
Chissà perché (oddio! Lo si comprende benissimo!) la giunta Serra prima ed anche la giunta Gamba hanno dimenticato quelli CHI furono i partigiani di quel paesino che era Curno negli anni del fascismo. Memoria già abilmente distrutta da mezzo secolo di democrazia cristiana sostanzialmente erede del fascismo.
Addirittura la giunta Serra arrivò a premiare come benemerito un concittadino il quale... l'otto settembre '43 anziché unirsi ai partigiani scelse di tornare in paese e nascondersi nel fienile della morosa. Unendo i piaceri dell'alcova con una discreta comodità. Invece non hanno mai ricordato il compagno Sala originario di Mapello e qui arrivato per via di un matrimonio. Un omone piuttosto semplice e grezzo ma dalle idee abbastanza nette: comunista. Fondatore della sezione comunista locale.
L'unico iscritto al partito. Non hanno mai ricordato il soldato Gamba (era
commilitone nella stessa caserma di Piacenza di quello che l'8 settembre scappò... dalla morosa). Luigi Gamba venne ucciso in un rastrellamento a Pegorara sull'Appennino piacentino. Hanno dimenticato il garibaldino Gianni Artifoni (G. Artifoni, Memorie della Resistenza, Corponove, Bergamo, 2015). Ma che salvò -per intervento del curato Frizzi- nel maggio 194S un gruppetto di otto concittadini dalla fucilazione che avevano assaltato l'edificio comunale rubando materiale elettrico e meccanico (che essendo dell'esercito disciolto apparteneva alla futura repubblica). Uno di quei ladroni divenne un importante artigiano del paese: proprio
partendo da quella refurtiva mai riconsegnata. Hanno dimenticato il curato Mario Frizzi classe 1911 "uno che ascoltava sfrontatamente nello studio, che aveva le finestre sul sagrato, Radio Londra con alcuni noti antifascisti locali; che si sospettava aiutasse i partigiani di Gl e si era rifiutato anche di presenziare al trasporto funebre di un soldato repubblicano". Hanno dimenticato anche quel tremendo omino senza coraggio e fortemente fascista che era il prevosto don Tullio Buelli (del quale si ricorda anche gli una notte gli... inchiodarono il portone della chiesa con due "assi messi in croce" : chissà perché...) . Poi c'erano altri cumesi meno esposti come l'Ambrosini e il Corti, operai della Fervet. Un fratello Ubiali dei mastri carrai.
Ma in quegli anni accaddero in paese anche due episodi tipici del periodo. Due grandi proprietà agrarie "passarono di mano" dal fascisti proprietari al momento ad altra gente per evitare una temuta confisca per mani del ministro... Togliatti.
Non si tratta quindi di costruire un altarino domestico cumese attorno al quale ritrovarsi il 2.5 aprile piuttosto che davanti all'attuale monumento dei caduti (i cui nomi sono stati cancellati dai democristiani della giunta Lodetti e poi dai comunisti della giunta Morelli) ma si tratta di semplice onestà e il
IO SINDACA FACCIO TUTTO IO




All'inizio avevamo qualche PRE-giudizio sulla sindaca Gamba  e quindi lo prendevamo (il pre-giudizio) e ce lo tenevamo come idea solo nostra, ma adesso quel pregiudizio è diventato un giudizio definitivo. L'intervista della sindaca Bamba a Bg Post ci lascia basiti: in alcune parti del tutto in altri vediamo che proprio non abbia contezza di quel che è l'argomento di cui tratta.
L'intervista la potete leggere all'inizio pagina un a uno.
Partiamo dalla fine laddove la sindaca Gamba che «quest'anno, proprio ad aprile, cade il decennale dal­la fondazione del Comitato del Parco per il Fiume Brembo a Curno, di cui il sindaco Gamba è stata presidente nei primi anni. «Poi, quando so­no stata eletta, ho dovuto lasciare la carica, perché era previsto così dal nostro sta­tuto. Per me, realizzare la pista quest'anno, sarebbe una grande gioia, oltre che una grande soddisfazione».

2019 meno dieci anni fanno 2009: cosa è cambiato e migliorato in dieci anni a Curno e lungo il Brembo per MERITO di questo fantomatico Comitato del Parco per il Fiume Brembo a Curno ?
Nulla.
Anzi, lungo il fiume sono peggiorate le condizioni sia delle sponde che della conservazione delle stesse. Lasciando perdere la qualità dell'acqua che… comincia ai piedi del Pizzo del Diavolo di Tenda.
Le poche cose che hanno reso migliori le condizioni di fruibilità delle sponde del fiume sono state fatte tutte PRIMA del 2010 e dopo non è stata fatto nulla.

Per esempio è merito del sottoscritto se la PRIMA traccia di percorso apribile al pubblico è stata realizzata dal sottoscritto quando vendette alla  Provincia di Bergamo (ai tempi della giunta Morelli) le aree necessarie a realizzare la stazione di pompaggio delle fogne comunali da Curno al depuratore di Brembate Sotto  e quella dell'acqua potabile dei pozzi di Cascina Viviani. Oggi quel diritto appartiene alla Idrogest acquisita  da  Uniacque. Allora si andò in trattativa  e quando la Provincia effettuò quei poderosi lavori col traversino nel fiume, una delle condizioni che posi fu l'istallazione di panchine e tavolini sulla sponda destra del fiume che era già raggiungibile  per vie aperte al pubblico.

Per esempio la Gamba non sa che il c.d. Parco Callioni della Roncola quando venne creato (non dal Comune di Treviolo ma dalla provincia e dal Ministero LLPP) la nostra sindaca non era ancora nata e, assieme all'agronomo che ne aveva progettato la forestazione,  il sottoscritto girò a lungo le sponde del fiume per recuperare le essenze da trapiantare per fare appunto… il bosco con essenze il più possibile autoctone. Quel parco NON fu un'idea verde o ambientalista ma derivava dai lavori di difesa spondali  causati dall'erosione  inflitti della cava Benzoni: la piena del fiume era arrivata al pianoterra della case di Roncola bassa.
Fatto il parco subito scattò l'aggressione: i cacciatori a sud, gli sportivi a est e la Misericordia  col terminale della Roggia Serio interrata.

Poco prima la gamba dice: Da noi la situazione è que­sta: per quanto riguarda la pista ciclopedonale, è già stato fatto tutto il lavoro di rilievo per verificare chi fos­sero i proprietari delle aree interessate. Sovrapponendo i terreni alle visure catastali abbiamo identificato chi è proprietario di che cosa.

Dio l'abbia in gloria perché basta prendere il catasto come conservato nel sito del  Comune per capire che, senza scomodare google maps ma anche  percorrendo a piedi ci si rende conto che tra catasto e realtà praticamente non quadra nulla. Ma non va detto al nostro ufficio tecnico altrimenti se la prendono male. Della sponda del fiume Brembo “solo” un quarto della sua lunghezza il catasto collima col reale mentre il resto è del tutto difforme. Come si possa ragionare su qualcosa che non esiste resta un mistero.

Prosegue la Gamba: «Ma (lungo il fiume) c'è anche una parte in mano ai privati. La più significativa è la proprietà di un agricol­tore, che sta anche colti­vando parte del terreno».
Hanno già provato a mettere in un angolo questo coltivatore e la delibera consigliare è finita nel cestino. Adesso hanno cercato un avvocato per vedere come si affrancano i livelli che è come cercare la frutta dal fruttivendolo visto che basta scorrere i siti dei comuni in rete per trovare decine di delibere in merito a questo problema senza scomodare un avvocato. Il fatto é che quel coltivatore ha molti più santi in paradiso della giunta Gamba e l'ha già… “gambizzata” in via Lungobrembo 48.
Prosegue la Gamba:
«Proprio in questi giorni abbiamo parlato anche con l'altro proprietario e, anche in que­sto caso, dovremmo riuscire a raggiungere un accordo”.
Anche qui hai voglia che molli l'osso senza una sostanziosa variante di PGT come è stato ripetuto al trio Conti-Serra-Gamba qualche centinaio di volte. Figurarsi se un leghista sfegatato va a fare un piacere al trio Conti Gamba Serra.

Ancora la Gamba: «In contemporanea stan­no andando avanti anche i lavori con Ponte San Pietro per la progettazione esecu­tiva della passerella, che do­vrebbe collegare la pista ciclabile con l'Isolotto. Adesso le Com­missioni Paesaggistiche dei due Comuni si devono in­contrare per valutare l'impatto sull'am bien te della passerella, che è già stata progettata. A breve faranno una riunione congiunta, do­po di che, avendo anche il benestare delle commissio­ni, si potrà finalmente chiu­dere anche l'iter della pro­gettazio ne».

Alla sindaca Gamba non passa nemmeno per l'anticamera del cervello che in Italia l'idea stessa che della gente (commissioni paesaggistiche) che non abiti e non conosca nulla del posto venga a dare ordini di bellezza e congruità su quel che dovrà restare per tutta la vita sotto il naso dei cittadini (che oltretutto pagano…) è addirittura peggio di un “esproprio”.

Bisogna proprio essere una maestra diventata dottoressa in economia e poi sindaca  per non capire che “l'esproprio immateriale alla collettività” è peggio di un esproprio materiale a un singolo cittadino. Adesso immaginiamo che la sindaca legga questa nostra come l'indica zione di espropriare l'area del sig. Colombi. Un'altra cretinata.
No. Non è così. Tu sindaca e tu commissione paesaggistica NON potete imporre ai cittadini quello che volete voi solo perché siete sindaca o commissione. Voi non potete imporre che guardando fuori dalla finestra il cittadino debba vedere la schifezza che impone la sindaca o la commissione del momento. La schifezza il cittadino la deve godere per tutta la vita mentre la sindaca dura uno o due mandati.
Ma questa maggioranza di Vivere Curno NON ha nemmeno la più pallida idea di cosa sia il rispetto dell'immateria le dei cittadini.
Non l’ha capito nella vicenda del CVI2 ed ovviamente non lo comprende neppure stavolta: è una questione genetica.