A GUARDARE ALLE COLLINE 968







Di cosa parliamo in questa pagina.

A CURNO SUCCEDE TUTTO PER CASO MA PIOVE SEMPRE SULL'ASCIUTTO
Il pregiudizio che avevamo verso le sindache Serra e Gamba  si é trasformato in giudizio dopo la vicenda della denuncia (orale? scritta?) avanzata dalla Gamba ai Carabinieri per avere ritenuto minaccioso il regalo di un bouquet di fiori contenente un belladonna blu-nera. Al tempo la Gamba era  assessore e candidata della lista Vivere Curno.
Abbiamo sollevato qualche tempo fa di come in viale Lungobrembo 48 fosse in costruzione una casetta (a ovest del civico 48) in una zona che nel PGT risultava inedificabile e non era nemmeno inserita come una delle tante aree individuate con profilo segmentato di colore rosso.
Confrontando la tavola del PRG e quella del PGT si nota come la porzione edificabile ad ovest della costruzione 4 sia stata modificata (in riduzione).
La presenza in quel posto di una zona a verde deriva da una osservazione fatta (e adottata dal consiglio comunale) al primo PRG di marca democristiana in cui era inserito una sorta di “cannocchiale visivo” che permettesse a chi transitava sulla  pubblica via di gettare un ampio sguardo verso il fiume Brembo. (...)


CITTA' ALTA: ILPOLLO E' MIO E ME LO SPOLPO IO
Pensate la novità! La Comunità (sic!) delle Botteghe del centro storico ha vinto la gestione dei bar estivi sulle Mura mentre è andato deserto quello della Trucca. Non è che bisogna frequentare qualche corso della prestigiosa UniBG per capire che città alta è una proprietà privata dei bottegai e li nisciuno è fesso. Se non spellano il turista  in via Colleoni e Gombito lo spennano sulle mura.  La Trucca? Chissenefrega di quelpostaccio  dove volano  le zanzare jumbo e sorvolano puzzoni e scorreggioni i 747. Il turista  viene spennato democraticamente: un paccone di euro nella dozzina di ristoranti –alcuni con dei menù lunghi come la Bibbia per far capire che loro la roba la preparano al momento-  ma anche popolarmente al Circolino che ormai bisognerà darci la medaglia d'oro del cinquantesimo.(...)

L'ING. CLAUDIO PIGA STIA AL SUO POSTO
Era una fake new bella e buona quella della dipartita feriale del custode delLa Latrina di Nusquamia ove annunciava al mondo intero che si sarebbe assentato per alcuni giorni: “starò via qual­che giorno, e per qualche giorno non aggiungerò articoli di varia umanità e commenti sulle nequizie della politiche.”.  Invece eccolo bene accomodato sulla turca nelLa Latrina di Nusquamia ad inveire contro gli agrimensori (sottinteso perché lui non ha il coraggio di scriverlo: gli agrimensori saremmo noi) : “preferisco chiamare i geometri “agrimensori”, come si chiamavano fino all'inizio del secolo scorso, perché la geometria è cosa nobile, che poco ha che fare con la mente di chi ragiona per cacate carte. (…)
l motivo c'è:  gli agrimensori o i geometri o i periti agrari  sono associati o associabili a quella categoria che sono le “tasse”, argomento che sta particolarmente antipatico per chi –come il custode delLa Latrina di Nusquamia ing. Claudio Piga- evade perfino i modesti diritti di sfruttamento  pubblicitario di una cinquecentina della Angelo Mai fotografandola di sfrosso su un balcone della biblioteca.(...)













Non si é capito cosa ci sia andato a fare ma va bene lo stesso.













































A CURNO SUCCEDE TUTTO PER CASO MA PIOVE SEMPRE SULL'ASCIUTTO




Il pregiudizio che avevamo verso le sindache Serra e Gamba  si é trasformato in giudizio dopo la vicenda della denuncia (orale? scritta?) avanzata dalla Gamba ai Carabinieri per avere ritenuto minaccioso il regalo di un bouquet di fiori contenente un belladonna blu-nera. Al tempo la Gamba era  assessore e candidata della lista Vivere Curno.

Abbiamo sollevato qualche tempo fa di come in viale Lungobrembo 48 fosse in costruzione una casetta (a ovest del civico 48) in una zona che nel PGT risultava inedificabile e non era nemmeno inserita come una delle tante aree individuate con profilo segmentato di colore rosso.
Confrontando la tavola del PRG e quella del PGT si nota come la porzione edificabile ad ovest della costruzione 4 sia stata modificata (in riduzione).
La presenza in quel posto di una zona a verde deriva da una osservazione fatta (e adottata dal consiglio comunale) al primo PRG di marca democristiana in cui era inserito una sorta di “cannocchiale visivo” che permettesse a chi transitava sulla  pubblica via di gettare un ampio sguardo verso il fiume Brembo.
Nelle more della redazione del PGT e della sua approvazione il Comune rilascia un permesso di costruire n.144/2016. Così la comunicazione ufficiale: il progettista delle opere di cui al Permesso di Costruire 144 del 26 maggio 2016 è il geom. Mirco Cortinovis, mentre il Responsabile del Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio che ha rilasciato il suddetto titolo abilitativo è il geom. Alberto Dalleo.
Dalleo è il dirigente dell'U.T. del Comune di Treviolo che al tempo (maggio 2016) era  anche distaccato al Comune di Curno come dirigente del settore.
Nella redazione del PGT che verrà approvato nel 2018 chi di dovere “dimentica” di segnalare ai redattori del piano il rilascio del permesso n.144/2016 (noi lo segniamo col n.5) che non viene  inserito nella planimetria. La proprietà dei terreni in costruzione segnala  la questione al Comune il quale con delibera di consiglio comunale n.16 del 26 aprile 2018 (una delibera SENZA alcuna carta o immagine del sito allegata) corregge il PGT vigente. Nella discussione consigliare l'ass. Conti comunica che “la seconda (correzione ndr) relativa ad un 'area di completamento, pro­prietà in zona Brembo”. Non si comprende cosa significhi. Conti prosegue:” Gli osservanti (cioè i proprie­tari del fondo) si rendono conto che l'area come indicata nel PGT non corri­sponde allo stato di fatto e viene indicato un corrido­io ecologico che non tiene conto di trasformazioni di edificazioni già eseguite, dunque si riscontra un errore nell'effettiva consi­stenza delle planimetrie”.
Traduzione: hanno fat­to il PGT SENZA aggiornare la planimetria della zona. Era il tempo dell'amministrazione sindaco Serra e Conti assessore all'urbanistica.
Si arriva all'approvazione e le minoranze votano con­tro questa correzione.
Tra le ragioni addotte dal­la maggioranza per la cor­rezione si legge in delibera che:
“Le aree in discussione, ricadenti nell'ambito “Lungobrembo ”, avevano sem­pre avuto, negli atti di pia­nificazione previgenti, destinazione residenziale”.
Il che non risulta vero dal momento che nel PRG pre­cedente il PGT l'intera area era riservata a verde. La delibera recita che esi­sterebbe un comparto Lungobrembo (non è indivi­duato con alcun segno gra­fico nel PRG e nel PGT) e ”Il medesimo Consiglio Comunale, ricomprenden­do il comparto “Lungobrembo” in ambito resi­denziale del tessuto urba­no da consolidare, avreb­be “dimenticato”le aree di proprietà degli istanti ed oggetto dell'osservazio­ne”.
E siccome il PGT prevede che quell'area resti non edificata con un varco di almeno 15 metri siccome “in data 26 maggio 2016 veniva rilasciata ai signor Livio Merelli il permesso di costruire n. 144 per la realizzazione di un edifi­cio residenziale sui mappali n. 1645 e 5367; consi­derato, come risulta dalla documentazione fotogra­fica, che in effetti gran parte delle aree del varco ecologico, così come indi­viduate nella tavola (...), risultano ad oggi di perti­nenza dell'edificio di nuo­va costruzione vanifican­do di fatto la previsione dello strumento urbanisti­co”il consiglio comu­nale quindi “DELIBERA di procedere alla rettifica delle disposizioni di cui all'art. 28.5 delle Norme del Piano delle Regole dan­do atto che la rappresen­tazione del varco ecologi­co nella tavola Rl.l (in sca­la 1:8.000) riveste sola­mente carattere indicati­vo e sarà meglio definita in fase di progettazione dell'intervento edificatorio come segue(...)” e “Il posizionamento del varco ecologico nella tavola Rl.l (in scala 1:8.000), data la scala di rappresentazione, riveste solamente carattere indicativo e sarà meglio definito in fase di progettazione dell'intervento edifica­torio .

Nel frattempo compare in rete un annuncio pubblicitario che prevede la costruzione e la messa in vendita di un piccolo gruppo di ville  molto costose e personalizzabili  nella parte da noi indicata coi numeri 6.7.8.
Conclusione.
Alla fine degli anni '50 il signor M. senior, arrivato a Curno da Miragolo, vende al sig. C. un lotto di terreno  nell'angolo di SE del mappale che nella foto è indicato col n.1. Tra il 1950 e il 1970 venderà a un figlio di C. un altro lotto per la costruzione n. 2 e poi  quando un altro figlio di C. sposerà una figlia di M. venderà alla nuova coppia il lotto 3. Nel frattempo l'ultimo figlio di M. decide di vivere da solo e si sposa. Il padre M. gli venderà il terreno per fabbricarsi la casa 4 (oppure tra fratelli eredi di M. si accoderanno  così). Purtroppo il giovane figlio di M. non ha molto tempo per godersi la casa, la moglie e i due figli in quanto muore decisamente giovane. Nel 2016 uno dei figli  decide di costruire la casa 5 di cui al permesso n.144 del 26 maggio 2016.
L'area interessata dalla nuova costruzione arriva fin contro l'angolo di SO delle proprietà G. a nord della proprietà dei M. e difatto  la recinzione interrompe sostanzialmente il cannocchiale visivo previsto nel PRG che formalmente dovrebbe ridursi a 15 mt.

Tutta la questione al di la delle ultime vicende  indica che in Italia, attraverso ad un ponderosa legislazione [L 17-08-1942 N. 1150-Legge urbanistica].[L 29-09-1964 N. 847-Autorizzazione ai Comuni e loro Consorzi a contrarre mutui per l'acquisizione delle aree ai sensi della L. 18 aprile 1962, n. 167].[ L 28-01-1977 N. 10-Norme per l'edificabilità dei suoli] [L 28-02-1985 N. 47-Norme in materia di controllo dell'attività urbanistico-edilizia, sanzioni, recupero e sanatoria delle opere edilizie.][L 08-06-1990 N. 142-Ordinamento delle autonomie locali][. Oltre alla legislazione regionale in materia] sia possibile  realizzare una lottizzazione abusiva approfittando della scarsa attenzione degli uffici addetti.

Dando anche per scontato che la lottizzazione sia avvenuta sotto gli occhi di uffici ed amministratori senza che a nessuno sia venuto in mente di chiedere di fare un piano la faccenda ha anche altri aspetti che pongono interrogativi.
Il funzionario che rilascia il permesso di costruire n.144/2016 è un funzionario che non conosce la storia urbanistica di Curno e venne chiamato per  riempire il vuoto dirigenziale e redigere l'appalto per la fornitura di energia elettrica e  ristrutturazione dell'illuminazione pubblica. Con precisa precisione  quella pratica edilizia viene presentata proprio quando c'è IL funzionario MENO informato ne di come sia nato il PRG, ne  del PGT e neppure del pregresso su quel lotto originario.
Da aggiungere che l'attuale assessore all'urbanistica è in consiglio comunale dal 1990 e quindi deve-dovrebbe avere  mente locale sulle varie situazioni che si sono via via create. Non s'avvede neppure che la planimetria su cui scrivono il  PGT  non è aggiornata.

Fatto l'appalto per la fornitura di energia elettrica e la ristrutturazione dell'illuminazione pubblica – Dalleo nel frattempo è tornato al comune di Treviolo- il funzionario curnese dirigente dell'ufficio lavori pubblici manutenzione e patrimonio (che sarebbe anche il responsabile unico del procedimento) procede di concerto con la maggioranza alla scelta di un tecnico specializzato nella “corrente” che lo affianchi in quanto incompetente nella valutazione delle opere da farsi ed eseguite dall'appaltatore. Insomma c'è il RUP  e c'è anche il… RUP del RUP.
Davanti  a queste nuove costruzioni  indicate semplicemente coi numeri 6.7.8  su progetto di un ingegnere curnese Ma. e associati davanti alla progettazione della nuova palestra della scuola elementare Rodari il dirigente dell'ufficio lavori pubblici procede –scontato che sia in accordo col sindaco e giunta- alla scelta e la nomina di un ingegnere che lo supporti. La gara viene regolarmente vinta dall'ing. Ma.
La situazione adesso è che un professionista che opera nel territorio comunale per dei privati è anche RUP di un'opera pubblica e quindi balza evidente il conflitto di interessi . Addirittura potrebbe accadere che l'impresa costruttrice della palestra sia un'impresa che si serve delle competenze dello stesso  ing. Ma.
Ultimo. L'uscita della strada di accesso dalla Cascina M. sulla via Lungobrembo NON rispecchiai dettati rilasciati a suo tempo dal Comune.

Domande politiche:
1.    Com'è che la famiglia M., notoriamente legata ieri alla DC ed oggi al PD e a Vivere Insieme abbiano potuto lottizzare il mappale via via lungo un arco di mezzo secolo SENZA che gli amministratori comunali e gli uffici se ne accorgessero?
2.    Appare evidente dal processo di vendita dei lotti come esistesse un accordo tra Comune ed M. che garantiva al medesimo la vendita come edificabile PRIMA del lotto 1 e poi del 2. La logica era, se tutto fosse accaduto “per caso”, che venisse venduto per  primo il 2 che stava nell'angolo di SE del mappale di M.
3.    E' un caso l'errore quello della mancato inserimento del nuovo fabbricato nella planimetria del costituendo PGT?
4.    Com'è che è stato possibile dare il permesso di costruire ANCHE coprendo la parte che non era inserita nemmeno  nel vecchio PRG tanto che la recinzione arriva a chiudere tutto il cannocchiale visivo originario?
5.    Con che variazione del PGT è stato inserita l'edificabilità residenziale  del lotto per i punti 6.7.8 ?
6.    Quand'anche fosse (ir)ragionevole la destinazione residenziale del lotto, come mai il Comune non ha mai chiesto un Piano di Lottizzazione come accade obbligatoriamente in questi casi quando ci sono in  ballo ben 8 fabbricati fino a du
CITTA' ALTA: ILPOLLO E' MIO E ME LO SPOLPO IO




Pensate la novità! La Comunità (sic!) delle Botteghe del centro storico ha vinto la gestione dei bar estivi sulle Mura mentre è andato deserto quello della Trucca. Non è che bisogna frequentare qualche corso della prestigiosa UniBG per capire che città alta è una proprietà privata dei bottegai e li nisciuno è fesso. Se non spellano il turista  in via Colleoni e Gombito lo spennano sulle mura.  La Trucca? Chissenefrega di quelpostaccio  dove volano  le zanzare jumbo e sorvolano puzzoni e scorreggioni i 747. Il turista  viene spennato democraticamente: un paccone di euro nella dozzina di ristoranti –alcuni con dei menù lunghi come la Bibbia per far capire che loro la roba la preparano al momento-  ma anche popolarmente al Circolino che ormai bisognerà darci la medaglia d'oro del cinquantesimo.
Chissà se anche Gori ha mangiato la foglia che chissà come perché per quando e per quanto  i bottegai (anzi: bar e ristoranti) del centro città hanno messo le mani e non intendono mollare anche sulle feste estive. Si dice monopolio ma è vestito come concorrenza.  Del resto non è stata proprio la coppia Gori-Amaddeo che hanno inaugurato il politicamente corretto di spianare i marciapiedi così ci possono passare sopra le macchine? Non è la coppia Gori Amaddeo che si rifiutano le rastrelliere delle biciclette e le panchine così' che 'ste stronzi di turisti anziché pasteggiare pizzette fuori la biblioteca si siedono ai tavolini? Non è la coppia Gori-Amaddeo che dopo cinque anni non riescono a tenere vivo un fiore uno in una delle quattro –ma forse sono tre- aiuole della città alta? Non è forse la coppia Gori-Amaddeo che hanno fatto le panchine  basse 32cm così che se ti siedi devi chiamare Zambelli col carro grù per alzarti?
Diamo  anche la news che  manderà in estasi i direttori dei musei della Cittadella. Un capriolo è stato  beccato pure in città a fare sciopping. Gli é andata male perché s'è un po' incasinato:invece di andarsene verso nord se n'è escito verso sud finendo alla croce rossa ma vuoi mettere la  reclam?  Più ecologica e unesco di così' che vuoi da Bergamo?Niente:ma attento che entro le Mura comandano i bottegai.evi chiamare Zambelli col carro grù per alzarti?
L'ING. CLAUDIO PIGA STIA AL SUO POSTO




Era una fake new bella e buona quella della dipartita feriale del custode delLa Latrina di Nusquamia ove annunciava al mondo intero che si sarebbe assentato per alcuni giorni: “starò via qual­che giorno, e per qualche giorno non aggiungerò articoli di varia umanità e commenti sulle nequizie della politiche.”.  Invece eccolo bene accomodato sulla turca nelLa Latrina di Nusquamia ad inveire contro gli agrimensori (sottinteso perché lui non ha il coraggio di scriverlo: gli agrimensori saremmo noi) : “preferisco chiamare i geometri “agrimensori”, come si chiamavano fino all'inizio del secolo scorso, perché la geometria è cosa nobile, che poco ha che fare con la mente di chi ragiona per cacate carte. (…) Gli agrimensori odierni, che non misurano più i campi con gli strumenti agrimensurali, che tutto sommato avevano una loro dignità, sono per lo più officianti della mistica copropapirologica, tanto che, secondo loro, un discorso di cacata carta è un discorso politico”. Ecc. ecc.
Il nostro ing. ClaudioPiga oltre ad avere frequentato il classico in un liceo dei preti (della serie: tu paghi la retta e io ti promuovo?),  il Politecnico con l'Ajroldi Vasconi che insegnava analisi matematica uno e curava la toscagnina del figlio portandolo al Passo Brizio, del quale è ignota che laurea in ingegneria abbia davvero conseguito, che stette al servizio di Adriano Olivetti prima e di Arnoldo Modadori poi finendo come socio di una dittarella senza indicazione di partita iva alloggiata in un negozio di fiorista in un paese sgarruppato notissima per i famigerati flayer che proponeva a imitazione delle carteglorie sugli altari, uno che si picca di sapere di latinorum e greco meglio di un professor ordinario… ebbene il nostro sparla dei professionisti. Che sarebbe come dire che tutti gli ingegneri del Politecnico di Milano con almeno 50 anni sono stronzi: 'na putt..
Il motivo c'è:  gli agrimensori o i geometri o i periti agrari  sono associati o associabili a quella categoria che sono le “tasse”, argomento che sta particolarmente antipatico per chi –come il custode delLa Latrina di Nusquamia ing. Claudio Piga- evade perfino i modesti diritti di sfruttamento  pubblicitario di una cinquecentina della Angelo Mai fotografandola di sfrosso su un balcone della biblioteca.
Adesso c'è una funzione che resta comunque fondamentale per i geometri: sono la longa manus dei notai. Un atto di vendita di un immobile ha sempre allegato un estratto mappa e li ci mette mano solo il geometra. Che non ha più nulla da inventare ma solo da dividere e disegnare. Ma quel “frazionamento” diventa lo strumento per la contribuzione fiscale del  cittadino allo stato. E la cosa è sgradita a chi sfrutta le cinquecentine delle biblioteche pubbliche senza pagare i diritti d'utilizzo.
Basterebbe conoscere la storia dei catasti italiani dopo l'unità d'Italia e via via le modifiche apportate ai corsi e le nuove scuole approvate in parallelo alla riforma urbanistica del 1942 e quella del 1967 per capire che il custode delLa Latrina di Nusquamia, “vende” coi suoi copia incolla da wikipedia delle fake news spacciandosi per esperto di quel che non conosce, esattamente come col latinorum o il grecorum e le sue carteglorie. Siamo in quaresima: gli spettacoli in piazza sono sospesi.