A CURNO SUCCEDE TUTTO PER CASO MA PIOVE SEMPRE SULL'ASCIUTTO
Il pregiudizio che avevamo verso le sindache Serra e Gamba si é
trasformato in giudizio dopo la vicenda della denuncia (orale?
scritta?) avanzata dalla Gamba ai Carabinieri per avere ritenuto
minaccioso il regalo di un bouquet di fiori contenente un belladonna
blu-nera. Al tempo la Gamba era assessore e candidata della lista
Vivere Curno.
Abbiamo sollevato qualche tempo fa di come in viale Lungobrembo 48
fosse in costruzione una casetta (a ovest del civico 48) in una zona
che nel PGT risultava inedificabile e non era nemmeno inserita come una
delle tante aree individuate con profilo segmentato di colore rosso.
Confrontando la tavola del PRG e quella del PGT si nota come la
porzione edificabile ad ovest della costruzione 4 sia stata modificata
(in riduzione).
La presenza in quel posto di una zona a verde deriva da una
osservazione fatta (e adottata dal consiglio comunale) al primo PRG di
marca democristiana in cui era inserito una sorta di “cannocchiale
visivo” che permettesse a chi transitava sulla pubblica via di
gettare un ampio sguardo verso il fiume Brembo.
Nelle more della redazione del PGT e della sua approvazione il Comune
rilascia un permesso di costruire n.144/2016. Così la comunicazione
ufficiale: il progettista delle opere di cui al Permesso di Costruire
144 del 26 maggio 2016 è il geom. Mirco Cortinovis, mentre il
Responsabile del Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio che
ha rilasciato il suddetto titolo abilitativo è il geom. Alberto Dalleo.
Dalleo è il dirigente dell'U.T. del Comune di Treviolo che al tempo
(maggio 2016) era anche distaccato al Comune di Curno come
dirigente del settore.
Nella redazione del PGT che verrà approvato nel 2018 chi di dovere
“dimentica” di segnalare ai redattori del piano il rilascio del
permesso n.144/2016 (noi lo segniamo col n.5) che non viene
inserito nella planimetria. La proprietà dei terreni in costruzione
segnala la questione al Comune il quale con delibera di consiglio
comunale n.16 del 26 aprile 2018 (una delibera SENZA alcuna carta o
immagine del sito allegata) corregge il PGT vigente. Nella discussione
consigliare l'ass. Conti comunica che “la seconda (correzione ndr)
relativa ad un 'area di completamento, proprietà in zona Brembo”. Non
si comprende cosa significhi. Conti prosegue:” Gli osservanti (cioè i
proprietari del fondo) si rendono conto che l'area come indicata nel
PGT non corrisponde allo stato di fatto e viene indicato un corridoio
ecologico che non tiene conto di trasformazioni di edificazioni già
eseguite, dunque si riscontra un errore nell'effettiva consistenza
delle planimetrie”.
Traduzione: hanno fatto il PGT SENZA aggiornare la planimetria della
zona. Era il tempo dell'amministrazione sindaco Serra e Conti assessore
all'urbanistica.
Si arriva all'approvazione e le minoranze votano contro questa correzione.
Tra le ragioni addotte dalla maggioranza per la correzione si legge in delibera che:
“Le aree in discussione, ricadenti nell'ambito “Lungobrembo ”, avevano
sempre avuto, negli atti di pianificazione previgenti, destinazione
residenziale”.
Il che non risulta vero dal momento che nel PRG precedente il PGT
l'intera area era riservata a verde. La delibera recita che
esisterebbe un comparto Lungobrembo (non è individuato con alcun
segno grafico nel PRG e nel PGT) e ”Il medesimo Consiglio Comunale,
ricomprendendo il comparto “Lungobrembo” in ambito residenziale del
tessuto urbano da consolidare, avrebbe “dimenticato”le aree di
proprietà degli istanti ed oggetto dell'osservazione”.
E siccome il PGT prevede che quell'area resti non edificata con un
varco di almeno 15 metri siccome “in data 26 maggio 2016 veniva
rilasciata ai signor Livio Merelli il permesso di costruire n. 144 per
la realizzazione di un edificio residenziale sui mappali n. 1645 e
5367; considerato, come risulta dalla documentazione fotografica, che
in effetti gran parte delle aree del varco ecologico, così come
individuate nella tavola (...), risultano ad oggi di pertinenza
dell'edificio di nuova costruzione vanificando di fatto la previsione
dello strumento urbanistico”il consiglio comunale quindi “DELIBERA di
procedere alla rettifica delle disposizioni di cui all'art. 28.5 delle
Norme del Piano delle Regole dando atto che la rappresentazione del
varco ecologico nella tavola Rl.l (in scala 1:8.000) riveste
solamente carattere indicativo e sarà meglio definita in fase di
progettazione dell'intervento edificatorio come segue(...)” e “Il
posizionamento del varco ecologico nella tavola Rl.l (in scala
1:8.000), data la scala di rappresentazione, riveste solamente
carattere indicativo e sarà meglio definito in fase di progettazione
dell'intervento edificatorio .
Nel frattempo compare in rete un annuncio pubblicitario che prevede la
costruzione e la messa in vendita di un piccolo gruppo di ville
molto costose e personalizzabili nella parte da noi indicata coi
numeri 6.7.8.
Conclusione.
Alla fine degli anni '50 il signor M. senior, arrivato a Curno da
Miragolo, vende al sig. C. un lotto di terreno nell'angolo di SE
del mappale che nella foto è indicato col n.1. Tra il 1950 e il 1970
venderà a un figlio di C. un altro lotto per la costruzione n. 2 e
poi quando un altro figlio di C. sposerà una figlia di M. venderà
alla nuova coppia il lotto 3. Nel frattempo l'ultimo figlio di M.
decide di vivere da solo e si sposa. Il padre M. gli venderà il terreno
per fabbricarsi la casa 4 (oppure tra fratelli eredi di M. si
accoderanno così). Purtroppo il giovane figlio di M. non ha molto
tempo per godersi la casa, la moglie e i due figli in quanto muore
decisamente giovane. Nel 2016 uno dei figli decide di costruire
la casa 5 di cui al permesso n.144 del 26 maggio 2016.
L'area interessata dalla nuova costruzione arriva fin contro l'angolo
di SO delle proprietà G. a nord della proprietà dei M. e difatto
la recinzione interrompe sostanzialmente il cannocchiale visivo
previsto nel PRG che formalmente dovrebbe ridursi a 15 mt.
Tutta la questione al di la delle ultime vicende indica che in
Italia, attraverso ad un ponderosa legislazione [L 17-08-1942 N.
1150-Legge urbanistica].[L 29-09-1964 N. 847-Autorizzazione ai Comuni e
loro Consorzi a contrarre mutui per l'acquisizione delle aree ai sensi
della L. 18 aprile 1962, n. 167].[ L 28-01-1977 N. 10-Norme per
l'edificabilità dei suoli] [L 28-02-1985 N. 47-Norme in materia di
controllo dell'attività urbanistico-edilizia, sanzioni, recupero e
sanatoria delle opere edilizie.][L 08-06-1990 N. 142-Ordinamento delle
autonomie locali][. Oltre alla legislazione regionale in materia] sia
possibile realizzare una lottizzazione abusiva approfittando
della scarsa attenzione degli uffici addetti.
Dando anche per scontato che la lottizzazione sia avvenuta sotto gli
occhi di uffici ed amministratori senza che a nessuno sia venuto in
mente di chiedere di fare un piano la faccenda ha anche altri aspetti
che pongono interrogativi.
Il funzionario che rilascia il permesso di costruire n.144/2016 è un
funzionario che non conosce la storia urbanistica di Curno e venne
chiamato per riempire il vuoto dirigenziale e redigere l'appalto
per la fornitura di energia elettrica e ristrutturazione
dell'illuminazione pubblica. Con precisa precisione quella
pratica edilizia viene presentata proprio quando c'è IL funzionario
MENO informato ne di come sia nato il PRG, ne del PGT e neppure
del pregresso su quel lotto originario.
Da aggiungere che l'attuale assessore all'urbanistica è in consiglio
comunale dal 1990 e quindi deve-dovrebbe avere mente locale sulle
varie situazioni che si sono via via create. Non s'avvede neppure che
la planimetria su cui scrivono il PGT non è aggiornata.
Fatto l'appalto per la fornitura di energia elettrica e la
ristrutturazione dell'illuminazione pubblica – Dalleo nel frattempo è
tornato al comune di Treviolo- il funzionario curnese dirigente
dell'ufficio lavori pubblici manutenzione e patrimonio (che sarebbe
anche il responsabile unico del procedimento) procede di concerto con
la maggioranza alla scelta di un tecnico specializzato nella “corrente”
che lo affianchi in quanto incompetente nella valutazione delle opere
da farsi ed eseguite dall'appaltatore. Insomma c'è il RUP e c'è
anche il… RUP del RUP.
Davanti a queste nuove costruzioni indicate semplicemente
coi numeri 6.7.8 su progetto di un ingegnere curnese Ma. e
associati davanti alla progettazione della nuova palestra della scuola
elementare Rodari il dirigente dell'ufficio lavori pubblici procede
–scontato che sia in accordo col sindaco e giunta- alla scelta e la
nomina di un ingegnere che lo supporti. La gara viene regolarmente
vinta dall'ing. Ma.
La situazione adesso è che un professionista che opera nel territorio
comunale per dei privati è anche RUP di un'opera pubblica e quindi
balza evidente il conflitto di interessi . Addirittura potrebbe
accadere che l'impresa costruttrice della palestra sia un'impresa che
si serve delle competenze dello stesso ing. Ma.
Ultimo. L'uscita della strada di accesso dalla Cascina M. sulla via
Lungobrembo NON rispecchiai dettati rilasciati a suo tempo dal Comune.
Domande politiche:
1. Com'è che la famiglia M., notoriamente legata ieri
alla DC ed oggi al PD e a Vivere Insieme abbiano potuto lottizzare il
mappale via via lungo un arco di mezzo secolo SENZA che gli
amministratori comunali e gli uffici se ne accorgessero?
2. Appare evidente dal processo di vendita dei lotti
come esistesse un accordo tra Comune ed M. che garantiva al medesimo la
vendita come edificabile PRIMA del lotto 1 e poi del 2. La logica era,
se tutto fosse accaduto “per caso”, che venisse venduto per primo
il 2 che stava nell'angolo di SE del mappale di M.
3. E' un caso l'errore quello della mancato
inserimento del nuovo fabbricato nella planimetria del costituendo PGT?
4. Com'è che è stato possibile dare il permesso di
costruire ANCHE coprendo la parte che non era inserita nemmeno
nel vecchio PRG tanto che la recinzione arriva a chiudere tutto il
cannocchiale visivo originario?
5. Con che variazione del PGT è stato inserita
l'edificabilità residenziale del lotto per i punti 6.7.8 ?
6. Quand'anche fosse (ir)ragionevole la destinazione
residenziale del lotto, come mai il Comune non ha mai chiesto un Piano
di Lottizzazione come accade obbligatoriamente in questi casi quando ci
sono in ballo ben 8 fabbricati fino a du
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CITTA' ALTA: ILPOLLO E' MIO E ME LO SPOLPO IO
Pensate la novità! La Comunità (sic!) delle Botteghe del centro storico
ha vinto la gestione dei bar estivi sulle Mura mentre è andato deserto
quello della Trucca. Non è che bisogna frequentare qualche corso della
prestigiosa UniBG per capire che città alta è una proprietà privata dei
bottegai e li nisciuno è fesso. Se non spellano il turista in via
Colleoni e Gombito lo spennano sulle mura. La Trucca?
Chissenefrega di quelpostaccio dove volano le zanzare jumbo
e sorvolano puzzoni e scorreggioni i 747. Il turista viene
spennato democraticamente: un paccone di euro nella dozzina di
ristoranti –alcuni con dei menù lunghi come la Bibbia per far capire
che loro la roba la preparano al momento- ma anche popolarmente
al Circolino che ormai bisognerà darci la medaglia d'oro del
cinquantesimo.
Chissà se anche Gori ha mangiato la foglia che chissà come perché per
quando e per quanto i bottegai (anzi: bar e ristoranti) del
centro città hanno messo le mani e non intendono mollare anche sulle
feste estive. Si dice monopolio ma è vestito come concorrenza.
Del resto non è stata proprio la coppia Gori-Amaddeo che hanno
inaugurato il politicamente corretto di spianare i marciapiedi così ci
possono passare sopra le macchine? Non è la coppia Gori Amaddeo che si
rifiutano le rastrelliere delle biciclette e le panchine così' che 'ste
stronzi di turisti anziché pasteggiare pizzette fuori la biblioteca si
siedono ai tavolini? Non è la coppia Gori-Amaddeo che dopo cinque anni
non riescono a tenere vivo un fiore uno in una delle quattro –ma forse
sono tre- aiuole della città alta? Non è forse la coppia Gori-Amaddeo
che hanno fatto le panchine basse 32cm così che se ti siedi devi
chiamare Zambelli col carro grù per alzarti?
Diamo anche la news che manderà in estasi i direttori dei
musei della Cittadella. Un capriolo è stato beccato pure in città
a fare sciopping. Gli é andata male perché s'è un po' incasinato:invece
di andarsene verso nord se n'è escito verso sud finendo alla croce
rossa ma vuoi mettere la reclam? Più ecologica e unesco di
così' che vuoi da Bergamo?Niente:ma attento che entro le Mura comandano
i bottegai.evi chiamare Zambelli col carro grù per alzarti?
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L'ING. CLAUDIO PIGA STIA AL SUO POSTO
Era una fake new bella e buona quella della dipartita feriale del
custode delLa Latrina di Nusquamia ove annunciava al mondo intero che
si sarebbe assentato per alcuni giorni: “starò via qualche giorno, e
per qualche giorno non aggiungerò articoli di varia umanità e commenti
sulle nequizie della politiche.”. Invece eccolo bene accomodato
sulla turca nelLa Latrina di Nusquamia ad inveire contro gli
agrimensori (sottinteso perché lui non ha il coraggio di scriverlo: gli
agrimensori saremmo noi) : “preferisco chiamare i geometri
“agrimensori”, come si chiamavano fino all'inizio del secolo scorso,
perché la geometria è cosa nobile, che poco ha che fare con la mente di
chi ragiona per cacate carte. (…) Gli agrimensori odierni, che non
misurano più i campi con gli strumenti agrimensurali, che tutto sommato
avevano una loro dignità, sono per lo più officianti della mistica
copropapirologica, tanto che, secondo loro, un discorso di cacata carta
è un discorso politico”. Ecc. ecc.
Il nostro ing. ClaudioPiga oltre ad avere frequentato il classico in un
liceo dei preti (della serie: tu paghi la retta e io ti
promuovo?), il Politecnico con l'Ajroldi Vasconi che insegnava
analisi matematica uno e curava la toscagnina del figlio portandolo al
Passo Brizio, del quale è ignota che laurea in ingegneria abbia davvero
conseguito, che stette al servizio di Adriano Olivetti prima e di
Arnoldo Modadori poi finendo come socio di una dittarella senza
indicazione di partita iva alloggiata in un negozio di fiorista in un
paese sgarruppato notissima per i famigerati flayer che proponeva a
imitazione delle carteglorie sugli altari, uno che si picca di sapere
di latinorum e greco meglio di un professor ordinario… ebbene il nostro
sparla dei professionisti. Che sarebbe come dire che tutti gli
ingegneri del Politecnico di Milano con almeno 50 anni sono stronzi:
'na putt..
Il motivo c'è: gli agrimensori o i geometri o i periti
agrari sono associati o associabili a quella categoria che sono
le “tasse”, argomento che sta particolarmente antipatico per chi –come
il custode delLa Latrina di Nusquamia ing. Claudio Piga- evade perfino
i modesti diritti di sfruttamento pubblicitario di una
cinquecentina della Angelo Mai fotografandola di sfrosso su un balcone
della biblioteca.
Adesso c'è una funzione che resta comunque fondamentale per i geometri:
sono la longa manus dei notai. Un atto di vendita di un immobile ha
sempre allegato un estratto mappa e li ci mette mano solo il geometra.
Che non ha più nulla da inventare ma solo da dividere e disegnare. Ma
quel “frazionamento” diventa lo strumento per la contribuzione fiscale
del cittadino allo stato. E la cosa è sgradita a chi sfrutta le
cinquecentine delle biblioteche pubbliche senza pagare i diritti
d'utilizzo.
Basterebbe conoscere la storia dei catasti italiani dopo l'unità
d'Italia e via via le modifiche apportate ai corsi e le nuove scuole
approvate in parallelo alla riforma urbanistica del 1942 e quella del
1967 per capire che il custode delLa Latrina di Nusquamia, “vende” coi
suoi copia incolla da wikipedia delle fake news spacciandosi per
esperto di quel che non conosce, esattamente come col latinorum o il
grecorum e le sue carteglorie. Siamo in quaresima: gli spettacoli in
piazza sono sospesi.
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